Politica
Manovra 2024, Meloni rinvia a martedì 28 l’incontro...
Manovra 2024, Meloni rinvia a martedì 28 l’incontro con i sindacati
Il vertice convocato per domani in concomitanza con lo sciopero generale proclamato al Nord da Cgil e Uil aveva ricevuto il no dei due segretari generali Landini e Bombardieri
Slitta a martedì 28 novembre il confronto tra governo e sindacati sulla manovra di bilancio 2024. In un primo momento il governo aveva convocato Cgil, Cisl e Uil per domani alle 15,30 a Palazzo Chigi ma "in considerazione della richiesta di rinvio fatta pervenire alla Presidenza del Consiglio da alcune confederazioni sindacali, l'incontro con le stesse sul disegno di legge di bilancio è rinviato a martedì 28 novembre alle ore 9.00". Confermato invece l'incontro del governo con le associazioni datoriali.
La disponibilità di Sbarra
Unico sindacato a dare la disponibilità per la giornata di domani era stati il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra: "Saremo presenti come sempre a Palazzo Chigi alla convocazione del premier Meloni portando le nostre richieste di modifica e i miglioramenti da apportare alla manovra economica, rivendicazioni che rimangono alla base della manifestazione della Cisl sabato a Roma", aveva scritto il leader sindacale sui social.
Il no di Landini
Di segno opposto la reazione della Cgil di Maurizio Landini perplesso soprattutto la contemporaneità della convocazione con lo sciopero generale proclamato per domani i nelle Regioni del Nord proprio contro la legge di bilancio. "Non riesco fisicamente ad esserci, vedremo come fare, siamo sempre andati ma servirebbe un po di rispetto e un po' di galateo non verso sindacati ma verso i lavoratori che hanno scelto di aderire a scelte sindacali", aveva commentato a caldo senza però rinunciare a una stoccata verso il governo dopo 'l'affaire' freccia rossa e la fermata straordinaria a Ciampino effettuata per far scendere il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida. "Io il dono dell'ubiquità non ce l'ho. Stasera parto in aereo per Torino e domani pomeriggio ho un treno per tornare a Roma e io non posso fermare i treni né gli aerei perché rispetto le regole".
Quanto alla contemporaneità della convocazione con i nuovi scioperi in corso per domani al Nord Landini aveva ironizzato: "Immagino che ci sarà un'altro incontro lunedì prossimo, 27 novembre in concomitanza con gli scioperi in Sardegna e ancora un altro il 1 dicembre assieme alle mobilitazioni del Sud. Se poi per avere degli incontri bisogna proclamare degli scioperi generali basta saperlo, basta essere informati".
Quindi la richiesta, lanciata anche attraverso i microfoni di Skytg24: "Se il governo potesse cambiare orario o anche data noi ci siamo, anche di sabato e anche la sera. Però colgo una novità: il governo è passato dalla precettazione alla convocazione anche se non conosciamo il merito su cui ci si convoca", la chiosa.
Bombardieri e il "copione 1 maggio"
"Si ripete il copione del primo maggio - aveva denunciato invece il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri - . Il governo convoca una riunione a Palazzo Chigi nelle stesse ore in cui c’è la mobilitazione generale delle lavoratrici e dei lavoratori del Nord, un ulteriore segno di mancanza di rispetto nei confronti di chi farà, domani, una giornata di sciopero. Sembra - aveva attaccato Bombardieri - una scelta studiata apposta per impedire ai Segretari generali di Cgil e Uil di partecipare all’incontro, essendo impossibilitati a bloccare treni o a dirottare aerei. Al contempo, è evidente - aveva rilevato il leader della Uil - anche la volontà di occupare gli spazi di informazione e comunicazione riservati alle questioni del lavoro. Forse il Presidente del Consiglio ha paura di questo confronto? La Uil ha chiesto di spostare l’orario dell’incontro, ancor meglio se di sabato o di domenica".
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Europee, Salvini: “Lega non sosterrà mai von der...
Il leader della Lega: "Uno dei problemi dei prossimi anni è il fanatismo islamico"
"La Lega non sosterrà mai Ursula von der Leyen alla guida della commissione europea. E neanche Mario Draghi. Lo dico prima". E' un passaggio della diretta social con cui Matteo Salvini, leader della Lega, risponde alle domande dei follower in vista delle elezioni europee in programma a giugno. In Europa "tra Macron e Le Pen, serve tanta Le Pen", aggiunge.
Salvini viene sollecitato su argomenti diversi. "Per la sinistra e i giornaloni non si può dire, Salvini e Vannacci sono Satana, ma ce lo vogliamo dire che uno dei problemi dei prossimi anni è il fanatismo islamico? Posso dire che chi separa le donne, chi picchia la figlia se si veste all'occidentale, che pensa che le donne siano inferiori non è il benvenuto? Se ne stiano a casa loro...", dice soffermandosi sul tema dell'islam.
Il leader della Lega spinge per una sanatoria edilizia. Il provvedimento allo studio per sanare alcune irregolarità "non è un condono. Per chi si è fatto la villa sulla spiaggia, lì non si sana niente, c'è la ruspa". Capitolo ponte sullo Stretto: "Il ponte sullo Stretto di Messina lo facciamo, secondo le stime darà oltre 100mila posti di lavoro in tutta Italia e 20 miliardi di pil, di ricchezza in più" al paese.
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Cateno De Luca si ferma, ha polmonite e stress
Il leader di Sud chiama Nord resta ricoverato al policlinico di Messina
Cateno De Luca ha una polmonite in stato acuto, associata a un significativo stress psicofisico ed ad un eccessivo affaticamento fisico. Questo l'aggiornamento delle condizioni del leader di Sud chiama Nord, capolista di Libertà alle prossime Europee. Attualmente, informa una nota, De Luca è sottoposto a un trattamento farmacologico intensivo, il quale richiede la sua completa concentrazione in un ambiente privo di stress emotivo.
Di conseguenza, ogni attività che possa causare stati emotivi è stata sospesa. I medici hanno raccomandato un congruo periodo di degenza in ospedale. Domani, sulla base di ulteriori accertamenti, verrà comunicata la durata prevista della permanenza presso il policlinico di Messina. È essenziale che Cateno De Luca si dedichi esclusivamente al suo recupero psicofisico durante questo periodo, pertanto la partecipazione a qualsiasi altra attività risulta impossibile, rimarca il comunicato.
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Europee, liste di Fratelli d’Italia: Meloni capolista...
Sgarbi candidato al Sud
Fratelli d’Italia ha depositato oggi le liste per le elezioni europee nelle cinque circoscrizioni. Giorgia Meloni sarà capolista in tutta Italia. Nel Nordest, dietro la premier sono in lista Sergio Berlato e Alessia Ambrosi; nel Nordovest, Carlo Fidanza e Vincenzo Amich (presenti anche Lara Magoni, Mario Mantovani e Vincenzo Sofo); nelle Isole, Sasso Deidda ed Elvira Amata; al Sud, Nicola Benedetto ed Ersilia Amatruda (con Vittorio Sgarbi in penultima posizione in lista); al Centro, Nicola Procaccini e Carla Cappiello.
Nelle liste di Fdi, molti i rappresentanti della società civile. Dal mondo delle professioni arrivano le candidature al Nordest di Anna Olivetti, presidente di Federfarma e Fofi (ordine e sindacato farmacisti Gorizia); al Centro, Carla Cappiello, componente comitato nazionale Inarcassa, ex Presidente ingegneri Roma e Dorina Casadei, vicepresidente fondazione Telos dei dottori commercialisti; al Sud Mariangela Di Biase, vicepresidente nazionale Aiga (associazione dei giovani avvocati) e Giovanna Greco, segretario del Consiglio nazionale ordine commercialisti.
Non mancano le giovani leve del partito, come Stefano Cavedagna, portavoce nazionale di Gioventù nazionale al Nordest; Nicola D'Ambrosio, Presidente nazionale di Azione Universitaria al Sud; Paolo Inselvini, coordinatore Gioventù nazionale Lombardia, al Nordovest. Dal mondo dell'impresa, al Nordest Silvia Bolla, presidente piccola e media industria Veneto Est e membro del Consiglio nazionale di Confindustria nazionale e Guglielmo Garagnani, imprenditore agricolo, presidente uscente di Confagricoltura Bologna; al Nordovest, l'imprenditrice cinematografica Federica Picchi.
Nutrita la schiera di amministratori, nelle liste per le Europee. Al Nordest, Antonella Argenti, sindaco di Villa del Conte (Padova); Alessandro Ciriani, sindaco di Pordenone; Elena Donazzan, assessore al lavoro della Regione Veneto; Valeria Mantovan, sindaco di Porto Viro (Rovigo). Al Centro, Marco Squarta, presidente consiglio regionale Umbria e Mario Pellegrini, ex vicesindaco del Giglio, protagonista dei soccorsi nella notte del naufragio della Costa Concordia. Nella circoscrizione Isole, Elvira Amata, assessore al turismo Regione Sicilia e Massimiliano Giammusso, sindaco di Gravina di Catania. Vittorio Sgarbi, come annunciato, corre nella circoscrizione Sud da indipendente. In lista al Nordovest anche Giovanna Giolitti, pronipote di Giovanni Giolitti.