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Dalla roulette al blackjack, storia e curiosità dei giochi più amati dei casinò

Che siate giocatori esperti o che siate principianti, i giochi da casinò sono sempre stati amati e riproposti anche fuori dal contesto ludico del casinò. Ma quali sono i giochi più popolari? In questo articolo esploreremo i giochi di casinò più famosi, dai classici come roulette e blackjack, fino ai più elaborati come il poker. Ovviamente potete usare queste conoscenze anche per giocare a casa con i vostri amici e potete decidere voi cosa puntare, dalle patatine ai biscotti.

Roulette

La Roulette è uno dei giochi casinò più popolari da decenni, che si tratti di una versione online, ad esempio quelle presenti nel casinò di Sisal.it, che una variante offline. La storia della Roulette è ricca e ha diverse origini. Alcuni sostengono che sia stata inventata dal matematico Blaise Pascal, mentre altri ritengono che sia stata creata dal matematico e filosofo Giacomo Casanova. Fatto sta che la Roulette è uno dei giochi da casinò più antichi e più amati. 

La Roulette è un gioco relativamente semplice, che consiste nel puntare su un numero, una serie di numeri, un colore, pari o dispari, oppure una combinazione di queste opzioni. Una volta effettuata la puntata, viene fatta girare una ruota con 37 o 38 segmenti, a seconda del modello che si sta utilizzando. Il numero in cui si ferma la pallina indica il risultato della puntata.

I giocatori possono scegliere tra diversi stili di gioco, come la Roulette Europea, la Roulette Francese e la Roulette Americana (quella Russa è un’altra storia). Ognuno di questi giochi ha le sue caratteristiche e regole, ma in generale l’obiettivo è sempre lo stesso: indovinare dove si fermerà la pallina. Ci sono anche alcune strategie che i giocatori possono utilizzare per aumentare le loro possibilità di vittoria, come puntare su una serie di numeri o su un colore specifico. Nonostante questo, la Roulette rimane un gioco di fortuna e nessuna strategia può garantire una vittoria sicura. 

Poker

Il Poker è un gioco di carte che ha una storia ricca e antica. È stato giocato per la prima volta in Francia nel 1700 e ha visto un’espansione globale nel XIX secolo. È un gioco di abilità e fortuna in cui i giocatori scommettono sulla qualità delle loro mani, confrontando le loro carte con quelle degli altri giocatori.

Ogni giocatore riceve una mano di carte nascoste, che sono loro soltanto, e cerca di realizzare la migliore combinazione possibile. L’obiettivo è quello di indovinare la mano degli avversari, e scommettere di conseguenza.

Le regole base del poker prevedono che i giocatori scommettano sul valore della loro mano, confrontandola con quella degli altri giocatori. Il giocatore con la mano più alta vince la scommessa. Ci sono una serie di fasi durante una partita, come l’apertura delle carte, le scommesse e le puntate. La mano più alta è solitamente definita come una combinazione di cinque carte, come una scala reale, una coppia, un tris, un colore o una scala.

Il poker può essere giocato da due a dieci giocatori, ed è uno dei giochi di carte più amati in tutto il mondo. Offre infinite possibilità di strategia e di vincita, e ci sono innumerevoli varianti del gioco, come il Texas Hold’em, l’Omaha, il Seven Card Stud e l’High-Low.

Blackjack

Il Blackjack è una variante di un gioco di carte chiamato “vingt-et-un”, che veniva giocato in Francia già nel XVII secolo. La versione moderna del Blackjack è stata sviluppata negli Stati Uniti nel XIX secolo, quando è diventata molto popolare nelle sale da gioco.

Le regole del Blackjack sono abbastanza semplici: ogni giocatore gioca contro il banco, ognuno cerca di ottenere un punteggio di 21 punti o il più vicino possibile a questo numero senza superarlo. Il banco e il giocatore ricevono due carte ciascuno, la somma delle carte determinerà il punteggio. Ci sono alcune regole aggiuntive sul modo in cui il banco e i giocatori possono “giocare” le loro mani.

Se il giocatore ottiene un punteggio di 21 con le prime due carte ottenute, avrà vinto automaticamente, e ciò si chiama “blackjack”. Se raggiunge un punteggio più alto del banco, ma inferiore a 21, allora vincerà il gioco. Se supera il punteggio di 21, perderà automaticamente.

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Curiosità

Il settore del gioco d’azzardo è indispensabile...

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La situazione d’impatto sull’economia italiana del gioco d’azzardo è proporzionale alla sua crescita. Essendo questa esponenziale negli ultimi anni, viene da sé che il gioco d’azzardo è un settore importante per l’economia. Contribuisce infatti attraverso le entrate fiscali, ma anche con l’influenza e l’impatto che ha su aspetti determinanti sia a livello economico che sociale. 

Partiamo con l’analizzare la situazione legata alla tassazione. Facendo quattro calcoli il gioco d’azzardo in Italia ha raggiunto nel 2022 i 136 miliardi di volume di affari,  con un incremento del 22% rispetto all’anno precedente. Le cifre sono anche maggiori nel  2023 e 2024. Il 2022 ha visto un gettito erariale che ha raggiunto i 14,6 milioni di euro che ha implicato un incremento di tasse in entrata per il governo rispetto al 2021 del +16,8%. Conseguentemente essendo stati  i fatturati maggiori nel 2023 e 2024, lo Stato ha avuto maggiori entrate dalle tasse di questo settore. Nonostante le grosse cifre raccolte dal Governo, la nuova Legge di bilancio 2025 ha deciso di inasprire il gettito fiscale del settore, aumentandone le percentuali. Questo mette in difficoltà in parte gli operatori sul territorio nazionale, che si vedono in questa maniera andare a intaccare parte dei guadagni, che potrebbero invece essere investiti in miglioramenti tecnologici.

Questo inasprimento potrebbe portare alcuni operatori italiani a lasciare il territorio e operare in ambito internazionale, entrando nella lista aggiornata di casino senza documenti per l’operatività in Italia, ma che battono licenze internazionali. Bisogna trovare un punto di incontro perché se l’Italia comunque perde un numero importante di operatori andrà essa stessa a perdere delle entrate fiscali. Sarebbe un danno visto che  le sono utili per operazioni quali: il risanamento di infrastrutture, le spese del settore sanitario e quello dell’istruzione. Quindi bisognerà trovare un accordo e un equilibrio affinché le due parti possano collaborare in maniera equa.

L’occupazione creata dal settore del gioco d’azzardo

Un altro settore molto impattante  per l’economia italiana, in cui opera il gioco d’azzardo è quello dell’occupazione. Infatti, con la nascita, la crescita e lo sviluppo di nuove piattaforme  ci sono state numerose opportunità lavorative in Italia. Queste soprattutto a livello di digitale, perché hanno implementato il lavoro dei fornitori che procurano le tecnologie, affinché queste piattaforme possano svilupparsi.

Il tutto non si limita a questo: c’è un vero e proprio indotto dietro al settore gioco d’azzardo, che lavora e che crea occupazione. Infatti oltre al settore software e tecnologie si pensi al settore dell’assistenza clienti, per quanto questo in parte oggi verrà poi sostituito dall’intelligenza artificiale. Ci sono poi agenzie che si occupano di strategie di marketing, sia per la promozione della piattaforma sia per la creazione di promozioni nella piattaforma. A questi si aggiungono altri settori correlati come, per esempio, i consulenti legali per l’approvazione dei bonus e delle promozioni, ma anche quelli pubblicitari per andare a costituire delle vere e proprie campagne che possano implementare la crescita e il giro d’affari, proponendosi a target più ampliati e alternativi.

Questo aspetto dell’occupazione è legato al primo della tassazione, perché se la piattaforma per troppa pressione fiscale decidesse di spostarsi all’estero, probabilmente troverebbe anche fornitori alternativi con una riduzione anche dei posti lavorativi che finora  hanno dato da lavorare a numerose persone. Tutto questo nella consapevolezza che il pubblico italiano può tranquillamente giocare anche su casinò non AAMS, quindi non sottoposti a licenze e normative italiane.

Essendo la crescita attuale annua del 5% e siccome si prevede che sotto questa soglia non scenderà almeno fino al 2028, ma eventualmente avrà percentuali più alte, il futuro del gioco d’azzardo in Italia è promettente. È indispensabile anche per l’economia stessa,  visto che rifocilla le casse dello Stato con le tasse e crea opportunità di lavoro.

Inoltre, adotta delle tecnologie innovative che vengono sviluppate: quello delle tecnologie è un settore fondamentale per l’economia stessa italiana. Ricordiamo, infatti, che in questo momento l’Italia è interessata da un processo di digitalizzazione che porterà a un incremento sia delle Infrastrutture tecnologiche, ma anche dei procedimenti online. Queste verranno affiancate dalle tecnologie stesse di cui spesso le piattaforme di gioco d’azzardo sono sperimentatrici. Le sfide sono ancora tante sia per capire quale sia il giusto equilibrio per una crescita profittevole, sia per ampliare le possibilità di sviluppo.

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Curiosità

Pentole e padelle per il piano a induzione: quali scegliere

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Pentole e padelle per il piano a induzione: quali scegliere

“Come faccio a capire se queste pentole sono giuste per il piano a induzione?”, è la prima domanda di chi decide di godere dei vantaggi di quella tecnologia. In una cucina moderna, dove ricerchiamo il massimo dell’efficienza e del silenzio – dall’aspirazione dei fumi gestita da innovative cappe a soffitto fino alla cottura stessa – la scelta del pentolame giusto fa davvero la differenza. Cerchiamo di capirne di più.

Principi di funzionamento dell’induzione

Per comprendere come scegliere le pentole giuste, dobbiamo prima capire come funziona l’induzione. Il piano cottura genera un campo magnetico variabile con frequenze tra 20 e 100 kHz, che interagisce con il fondo del recipiente. Questa interazione produce correnti che, per effetto Joule, si trasformano in calore con un rendimento straordinario del 90% – un valore che supera nettamente quello dei sistemi tradizionali. Questo processo non solo garantisce un notevole risparmio energetico, ma rende anche la cottura molto più precisa.

Specifiche tecniche dei materiali compatibili

Quando parliamo di materiali compatibili con l’induzione, l’acciaio inox ferritico si posiziona al vertice delle scelte. Deve contenere almeno il 10,5% di cromo e avere una particolare struttura cristallina. I modelli di fascia alta nascondono un cuore di alluminio con conducibilità termica di 237 W/mK, che assicura una distribuzione del calore uniforme e precisa.

La ghisa, con la sua ottima capacità di lasciar passare le onde magnetiche, rappresenta un’alternativa eccellente. Questa lega è nota per trattenere il calore, ed è per questo che è perfetta per cotture lente e uniformi. Lo spessore ideale, compreso tra 4 e 6 mm, garantisce risultati professionali in ogni preparazione.

Altrimenti, se si preferisce una pentola più leggera ma comunque versatile, il materiale è giusto è l’alluminio con base ferromagnetica. Il segreto sta nello strato magnetico di almeno 0,2 mm, che permette un’interazione efficace con il piano cottura.

Parametri di compatibilità e prestazioni

La qualità di una pentola per induzione si misura attraverso diversi parametri tecnici. Il fondo deve essere perfettamente piatto, con una tolleranza massima di mezzo millimetro. Il disco ferromagnetico deve avere uno spessore compreso tra 2,5 e 3,5 mm per raggiungere il top delle prestazioni. La dimensione del recipiente deve corrispondere alla zona di cottura, generalmente tra 12 e 26 cm, per riuscire a sfruttare al massimo l’energia.

Caratteristiche costruttive essenziali

L’efficienza di una pentola non dipende solo dal materiale, ma anche dalle sue caratteristiche costruttive. La conducibilità termica del fondo deve superare i 200 W/mK per garantire una distribuzione uniforme del calore. La struttura deve resistere a migliaia di cicli termici senza deformarsi, mantenendo inalterate le sue caratteristiche nel tempo.

Composizione della batteria professionale

Una cucina ben attrezzata richiede una selezione accurata di recipienti. Una padella da 28 cm con fondo rinforzato diventa indispensabile per saltare e rosolare. Una casseruola bassa da 24 cm con coperchio termico è perfetta per cotture delicate. La pentola alta da 7,5 litri con sistema di controllo dell’ebollizione, ad esempio, è perfetta per cuocere la pasta. Il tegame largo con rivestimento antiaderente completa la dotazione per fritture e cotture in umido.

Integrazione con tecnologia Elica

I piani induzione di ultima generazione ci permettono di sfruttare funzionalità innovative, come il riconoscimento automatico del recipiente, la gestione delle zone bridge per pentole extra-large e il controllo preciso della temperatura per mezzo di sofisticati sensori coordinati da sistemi computerizzati.

E nonostante i materiali metallici, le pentole per induzione meritano una giusta manutenzione per preservarne le caratteristiche a lungo. Quindi, si raccomanda di evitare shock termici eccessivi, utilizzare detergenti appropriati e verificare periodicamente la planarità del fondo.

  • Per l’acciaio inox: dopo ogni lavaggio, passa un panno imbevuto di alcol denaturato per evitare aloni causati dai minerali dell’acqua.
  • Per la ghisa: dopo l’asciugatura, scalda la pentola sul piano a induzione a 60°C per 5 minuti, poi ungi con olio di lino polimerizzato.
  • Per l’alluminio: non usare mai saponi alcalini (pH >9), che corrodono il fondo magnetico.

Per risultati ottimali, orientati verso  produttori di pentole che pubblicano schede tecniche dettagliate (es. valori di permeabilità magnetica o resistività) e abbina il tutto a un piano a induzione Elica, dove l’integrazione tra elettrodomestici e utensili raggiunge eccelle.

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Attualità

Sanremo 2025, prima serata: emozioni, brividi e sorprese...

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Ci siamo. Sipario su! Il Festival è iniziato… e che botta di emozioni. L’11 febbraio 2025 segna la partenza della 75ª edizione di Sanremo e l’Ariston esplode: luci, adrenalina, un’attesa che si taglia col coltello. In regia c’è Carlo Conti, elegante ma sciolto, spalleggiato da una coppia che nessuno si aspettava ma che funziona da dio: Antonella Clerici e Gerry Scotti. Tre volti amati, tre mondi diversi, ma lo stesso affetto del pubblico.

E subito arriva quel momento che ti prende lo stomaco: Conti ferma tutto, prende fiato e ricorda due giganti, due anime che mancano come l’aria. Ezio Bosso, il musicista che faceva parlare il pianoforte e Fabrizio Frizzi, la voce gentile che riempiva le case di tutti. Silenzio, applausi, brividi. E il festival parte così, con la pelle d’oca e gli occhi lucidi. E va bene così.

Durante il toccante omaggio, sulle note di “Un amico in me” cantata in un video d’archivio dallo stesso Frizzi, la commozione ha preso il sopravvento: Clerici è scoppiata in lacrime, Conti visibilmente emozionato e Scotti si è asciugato gli occhi lucidi​. Proprio in apertura c’è stato un piccolo fuori programma tecnico: il microfono di Conti ha avuto un guasto audio, coprendo le sue prime parole in mondovisione​​. Il problema è stato risolto in pochi secondi, permettendo al conduttore di proseguire con un sorriso e stemperare la tensione iniziale.

Conti – anche direttore artistico del festival – aveva promesso uno show snello e focalizzato sulla musica, senza i lunghi monologhi che negli ultimi anni avevano diviso il pubblico​. E così è stato: dopo gli omaggi iniziali, la gara è partita senza indugi. C’è però spazio per una sorpresa istituzionale: Papa Francesco è apparso in un videomessaggio a inizio serata, salutando il pubblico e definendo “la musica uno strumento di pace”​. Un momento inaspettato che ha strappato un applauso unanime dell’Ariston, in linea con il messaggio di fratellanza che poco dopo ha pervaso il teatro grazie all’esibizione di due ospiti internazionali.

Ospiti speciali: il messaggio di pace e l’energia di Jovanotti

Ad impreziosire la prima serata sono stati ospiti d’eccezione, italiani e internazionali. Sul palco, poco dopo l’avvio della gara, sono salite Noa – cantante israeliana – e Mira Awad – cantautrice palestinese – che hanno regalato uno dei momenti più emozionanti: un’interpretazione intensa di “Imagine” di John Lennon. La performance, carica di significato alla luce del loro connubio artistico israelo-palestinese, ha incantato il pubblico del’Ariston​ sottolineando ancora una volta il tema della pace attraverso la musica.

Il superospite italiano della serata è Jovanotti, accolto da una vera ovazione. Il cantautore romano ha infiammato l’Ariston a metà show con un medley dei suoi successi più trascinanti​: da “L’ombelico del mondo” a “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, passando per “Ragazzo fortunato”. Jovanotti ha fatto ballare tutto il teatro​, portando una scarica di energia pop e funk. La sua esibizione è stata accompagnata dall’orchestra e da un gioco di luci coloratissimo, trasformando per alcuni minuti il festival in una festa coinvolgente. Al termine, il pubblico in piedi gli ha tributato un lungo applauso.

Non sono mancati altri camei: durante la serata è stato inquadrato più volte in platea Alessandro Cattelan, impegnato nel DopoFestival e sul palco è stato invitato il campione olimpico di salto in alto Gianmarco Tamberi per un saluto. Sebbene non abbia cantato, Tamberi – con la medaglia al collo – ha scherzato con Conti sulla “gara” in corso, portando un tocco di sport e ironia. Inoltre, nessun artista internazionale è stato previsto in linea con la scelta di Conti di valorizzare la musica italiana (lo stesso Conti in conferenza stampa aveva spiegato il no agli ospiti stranieri per puntare sui nostri talenti)​. Gli ingredienti della serata, tra star italiane e ospiti portatori di messaggi forti, hanno così trovato un equilibrio apprezzato dal pubblico.

I 29 Big in gara e le esibizioni: musica al centro

Cuore dello show sono state ovviamente le canzoni in gara. Tutti i 29 artisti Big si sono esibiti nella prima serata, presentando per la prima volta i propri brani sul palco dell’Ariston​. Di seguito l’elenco completo dei cantanti e dei titoli delle canzoni, con l’indicazione dell’esito provvisorio dopo la votazione della Giuria della Sala Stampa, Tv e Web (che ha espresso le preferenze della serata):

ArtistaBrano in garaEsito 1ª serata
Achille Lauro“Incoscienti giovani”Top 5 provvisorio
Bresh“La tana del granchio”
Brunori Sas“L’albero delle noci”Top 5 provvisorio
Clara“Febbre”
Coma_Cose“Cuoricini”
Elodie“Dimenticarsi alle sette”
Fedez“Battito”
Gaia“Chiamo io, chiami tu”
Giorgia“La cura per me”Top 5 provvisorio
Irama“Lentamente”
Lucio Corsi“Volevo essere un duro”Top 5 provvisorio
Olly“Balorda nostalgia”
Rose Villain“Fuorilegge”
Serena Brancale“Anema e core”
Simone Cristicchi“Quando sarai piccola”Top 5 provvisorio
Willie Peyote“Grazie ma no grazie”

Come mostrato nella tabella, la prima serata ha visto un parterre eterogeneo di artisti, dagli esponenti della nuova generazione ai nomi già affermati. Ad aprire la gara è stata la giovane Gaia con un brano dal ritmo uptempo, seguita a ruota da colleghi come Bresh e Clara, due nuove leve provenienti dalla scena indie-rap e dal circuito dei giovani.

Non sono mancati i big di ritorno: Giorgia – vincitrice nel 1995 – ha portato la sua potente vocalità in “La cura per me”, mentre Simone Cristicchi (vincitore nel 2007) ha emozionato con “Quando sarai piccola”, una ballata intensa dedicata al rapporto genitori-figli​. Elodie ha sfoggiato grinta e glamour in “Dimenticarsi alle sette”, Fedez ha duettato idealmente col pubblico in “Battito” (segnando il suo debutto solista in gara) e il cantautore di culto Brunori Sas ha proposto immagini poetiche ne “L’albero delle noci”. Non da meno Achille Lauro, al suo ritorno sul palco sanremese: noto per le performance provocatorie, stavolta ha vestito i panni di un elegante dandy anni Venti – ispirato a Rodolfo Valentino – offrendo con “Incoscienti giovani” una performance più sobria ma comunque carismatica​.

La rosa dei 29 Big ha incluso anche nomi come Coma_Cose (il duo indie-pop al terzo Sanremo), Irama (in gara con una ballad dal titolo emblematico “Lentamente”), Lucio Corsi (cantautore esordiente che ha colpito con la sua “Volevo essere un duro” dal sapore rétro) e Olly – giovane artista genovese già visto lo scorso anno – che ha fatto cantare i fan più giovani con il ritornello orecchiabile di “Balorda nostalgia”. Da segnalare anche Rose Villain, all’esordio a Sanremo: la cantante milanese dall’attitudine urban ha presentato “Fuorilegge”, brano grintoso che unisce pop e rap, sottolineando la varietà di generi presente in questa edizione.

La classifica provvisoria: prime posizioni e sorprese

Al termine di tutte le esibizioni, Carlo Conti ha svelato la classifica provvisoria basata esclusivamente sui voti della Sala Stampa (giornalisti carta stampata, web e radio). Come da tradizione, non è stata resa nota l’intera graduatoria dei 29, ma solo la Top 5 (in ordine alfabetico) dei più votati​​. I cinque artisti che guidano la competizione dopo la prima serata – senza indicazione di posizione precisa – sono: Giorgia, Brunori Sas, Lucio Corsi, Simone Cristicchi e Achille Lauro​. Si tratta di un mix equilibrato tra star già affermate e nuove proposte: Giorgia era considerata alla vigilia una delle favorite e ha confermato le aspettative con un’interpretazione da brividi (ricevendo anche una standing ovation in teatro​), mentre Achille Lauro ha riconquistato la platea sanremese con il suo stile unico. Brunori Sas e Simone Cristicchi hanno convinto la critica grazie ai testi profondi e all’intensità delle loro performance, così come Lucio Corsi, vera sorpresa tra i debuttanti, il cui brano originale e arrangiato con gusto ha attirato l’attenzione della stampa.

Fuori dalla cinquina di testa restano per ora molti favoriti del pubblico: ad esempio Elodie e Fedez, molto discussi sui social, non compaiono nei primi posti provvisori. In particolare, Fedez – pur protagonista di una prova energica – non ha conquistato i giornalisti e dovrà puntare sulle prossime serate per risalire. Va detto che la gara è ancora lunga: nella seconda serata voterà una giuria diversa (demoscopica e televoto nelle fasi successive), quindi gli equilibri possono ribaltarsi. La classifica completa resta segreta ma è noto che tutti gli altri 24 artisti risultano al momento ex aequo al 6º posto. La tensione competitiva quindi rimane apertissima, alimentando le discussioni tra fan e addetti ai lavori su chi riuscirà a spuntarla nelle prossime votazioni.

Momenti clou e curiosità della serata

Tra un brano e l’altro, la prima serata di Sanremo 2025 ha regalato numerosi momenti salienti e curiosità degni di nota. Oltre agli omaggi iniziali e alle performance degli ospiti, c’è stato spazio per gag e siparietti che hanno alleggerito la maratona musicale. Gerry Scotti, volto storico della TV commerciale italiana al debutto sul palco dell’Ariston, ha scherzato sulla sua insolita presenza in Rai: “Mi avete persino messo la cravatta!” ha esclamato ridendo, alludendo al suo look insolitamente formale per l’occasione. Il pubblico ha apprezzato la sua autoironia, mentre Conti ha colto l’assist per ricordare l’amicizia che li lega da anni nonostante le “reti diverse”.

Un altro momento applaudito è stato quando Conti ha coinvolto l’orchestra e il pubblico in sala in un breve tributo a Lucio Dalla nel giorno del suo compleanno: qualche verso di “Piazza Grande” intonato collettivamente, a sorpresa, ha creato un’atmosfera di grande comunità musicale. Si è trattato di una parentesi non prevista dalla scaletta, nata spontaneamente dopo l’esibizione di un concorrente (il cui brano richiamava nelle atmosfere lo stile di Dalla). Questa improvvisazione ha mostrato il lato più autentico e umano del festival, con Conti che ha dichiarato sul momento: “Sanremo è di tutti, come le canzoni che fanno parte della nostra vita”.

In platea e sul web non sono mancati standing ovation e reazioni calorose. Oltre a Giorgia, anche Simone Cristicchi ha ricevuto una standing ovation prolungata al termine del suo brano: l’intero Ariston si è alzato in piedi, tributando al cantautore un applauso commosso​. Antonella Clerici, visibilmente colpita, ha commentato a caldo: “Questa è la magia di Sanremo”, sottolineando come la canzone di Cristicchi avesse toccato le corde emotive di molti spettatori.

Intanto sui social media il Festival dominava le tendenze serali: l’hashtag #Sanremo2025 è stato di gran lunga il più utilizzato su Twitter (X) Italia. Gli utenti hanno commentato in tempo reale ogni esibizione, generando meme e discussioni. In molti hanno elogiato la voce stellare di Giorgia e l’eleganza scenica di Achille Lauro, che infatti risultavano tra i nomi più citati positivamente online. Un sondaggio social informale ha visto proprio Giorgia e Lauro in testa tra i preferiti del pubblico del web, mentre Fedez è parso deludere le aspettative di alcuni utenti, risultando meno votato nei cuori dei fan digitali​.

Anche l’assenza dei classici monologhi è stata al centro dei commenti: molti hanno apprezzato il ritmo incalzante della serata, con pochissime pause discorsive e tanta musica. “Finalmente un Sanremo senza prediche, solo canzoni!” ha twittato un utente, rispecchiando un sentimento diffuso. Altri invece hanno scherzato sul fatto che la scaletta serrata rendeva difficile stare dietro a tutti gli avvenimenti: “Il ritmo forsennato delle esibizioni manda in tilt i social, non faccio in tempo a twittare!” ha scritto ironicamente qualcuno​.

Non sono emerse grandi polemiche in questo debutto: il clima è apparso piuttosto disteso, complice la scelta di Conti di evitare provocazioni gratuite. L’unico inconveniente, l’incidente audio iniziale, è diventato esso stesso oggetto di meme (qualcuno ha definito “#SanremoMut” il curioso avvio silenzioso di Conti). Nel complesso, però, la prima serata ha segnato un successo sia per lo spettacolo offerto sia per i dati di ascolto, che secondo le prime rilevazioni sarebbero in linea con le ottime performance degli ultimi anni.

Le reazioni e il futuro della gara

La prima serata di Sanremo 2025 si chiude quindi con un bilancio molto positivo. Il pubblico in sala ha mostrato entusiasmo e partecipazione, mentre sui media tradizionali e online prevalgono i commenti favorevoli: si applaude la capacità di Conti di tenere insieme intrattenimento leggero ed emozione, senza cadere nelle divisioni delle scorse edizioni. Il videomessaggio del Papa e l’esibizione di “Imagine” hanno dato una cornice di significato alto alla kermesse, bilanciata dal puro divertimento portato da Jovanotti e dai momenti di nostalgia canora.

Dal punto di vista della gara canora, la situazione è ancora apertissima. I cinque artisti in vetta alla classifica provvisoria dovranno confermare il loro status nelle prossime serate, quando entreranno in gioco anche il televoto del pubblico da casa e la giuria demoscopica. Già dalla seconda serata (in programma stasera, 12 febbraio) si attendono possibili rimescolamenti: gli artisti cercheranno di migliorare le proprie performance, magari correggendo piccoli difetti (qualche imprecisione vocale c’è stata, complice l’emozione e la diretta). Inoltre, la serata successiva porterà altri ospiti – tra cui Damiano David dei Måneskin annunciato per il mercoledì – e momenti dedicati alle cover celebri, elementi che potrebbero mettere in luce nuove sfumature dei cantanti in gara.

Sui social già impazzano i pronostici su chi vincerà questo Sanremo: c’è chi vede Giorgia favorita per esperienza e talento, chi punta su una sorpresa come Lucio Corsi o Brunori Sas per la qualità autorale, senza dimenticare il fattore imprevedibile del televoto che potrebbe premiare personaggi amatissimi come Achille Lauro o Elodie. Insomma, la corsa è appena iniziata ma promette scintille.

La prima nottata all’Ariston si consegna agli archivi con una certezza: Sanremo 2025 ha trovato il modo di rinnovarsi nella tradizione, mettendo davvero la musica (e i messaggi positivi ad essa legati) al centro della scena. Se il buongiorno si vede dal mattino – o meglio, se la prima serata si vede dal debutto – ci attendono altre quattro serate ricche di spettacolo, emozioni e naturalmente, canzoni che faranno parlare il pubblico per molto tempo.

Le luci si spengono oltre la mezzanotte inoltrata ma l’eco di questa prima serata risuona forte: il Festival è ripartito alla grande, tra applausi, tweet e condivisibili note di speranza. Appuntamento alla seconda serata, con la consapevolezza che Sanremo è appena entrato nel vivo e ha già scritto pagine memorabili di questa edizione.

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Spettacolo15 ore ago

Sanremo 2025, Cristicchi: “La canzone piace a Meloni...

"Sono riuscito a metterle d'accordo" "Questa canzone è piaciuta sia a Giorgia Meloni che a Elly Schlein". Simone Cristicchi, a...