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La pompa del carburante: alcune informazioni utili sul funzionamento e la sostituzione

La pompa del carburante assolve alla funzione di alimentare il motore col carburante che viene aspirato dal serbatoio. Solitamente questo componente si trova installato all’interno del serbatoio stesso o sopra di esso, posizione dalla quale la pompa è in grado di trasferire il carburante dal serbatoio al motore. Vediamo di fornire alcune informazioni utili su questo importante componente.

Nel mondo automobilistico le prime pompe carburante di tipo avvitatile sono apparse negli anni Trenta, per essere poi più tardi sostituite dalle pompe in linea a solenoide. Le pompe del carburante al giorno d’oggi sono in genere di tipo elettrico (elettropompe), aventi una tensione di esercizio di 12 volt ed una pressione minima di esercizio compresa tra 2 e 4 bar. 

Da un punto di vista strutturale la pompa del carburante è composta da due parti: 

  • Una sezione idraulica, che comprende le valvole di aspirazione e di scarico.
  • Una sezione pneumatica.

Tra queste due sezioni si trova una membrana elastica, che metaforicamente rappresenta il cuore pulsante della pompa, in quanto è proprio grazie alle sue oscillazioni, che determinano variazioni nel volume, che l’azione del “pompare” può aver luogo. In altre parole, la pressione all’interno della pompa diviene inferiore alla pressione atmosferica nel momento in cui questa membrana si comprime, facendo in modo che la benzina venga aspirata tramite la valvola di ingresso.

In commercio sono presenti diversi altri tipi di pompa carburante, ecco una breve lista dei più diffusi:

  • Pompa carburante a pistoni, che usa una sorta di stantuffo per aspirare ed immettere il carburante nel carburatore. 
  • Pompa di tipo elettrico, controllata dall’unità di controllo del motore, che regola la pressione di uscita ed il volume della benzina.
  • Pompa ad alta pressione, presente prevalentemente nei motori ad accensione programmata.

Come tutti i componenti dell’auto, anche la pompa del carburante può essere soggetta a malfunzionamenti, in grado di creare dei problemi molto seri all’automobilista. Infatti, una pompa carburante difettosa non sarà in grado di alimentare con carburante il motore, creando gli effetti che si possono ben immaginare. Si tenga inoltre presente che non rientrando in un programma di manutenzione programmata, le pompe del carburante vanno sostituite effettivamente solo quando si guastano.

Tra i comportamenti errati che possono provocare danni alla pompa va annoverato quello di viaggiare spesso in riserva. Forse, infatti, non tutti sanno che questo può provocare a lungo andare un surriscaldamento capace di rovinare il filtro. Anche l’uso di un carburante di scarsa qualità, contenente un’alta percentuale di particelle impure può col tempo provocare una rottura della pompa o un inceppamento dei singoli componenti. Nei modelli diesel la presenza di acqua nel gasolio, che si introduce nella pompa, è capace di ridurre la lubrificazione dell’impianto di alimentazione facendo in modo che l’attrito tra i componenti aumenti e che questi con l’andar del tempo si rompano. Per ovviare a questi problemi è consigliabile l’uso regolare di additivi appositi per la pulizia del serbatoio, nonché effettuare la sostituzione del filtro carburante rispettando esattamente gli intervalli prescritti nel libretto dell’auto.

Tra i segnali più comuni indicanti un problema alla pompa del carburante vanno menzionati i seguenti:

  • Presenza di un forte odore di benzina all’interno dell’abitacolo, spesso causato dalla rottura della pompa.
  • Difficoltà a mantenere una velocità costante durante la circolazione.
  • L’auto decelera o procede a strappi.
  • Avviamento difficoltoso.
  • Insorgere di forti strani rumori dal motore.
  • Riduzione della pressione nel sistema di alimentazione.
  • Aumento della temperatura del motore.
  • Calo generale delle prestazioni dell’auto.

Un metodo pratico che permette di capire se la pompa deve essere sostituita è quello di scollegare il tubo che conduce la benzina al carburatore, inserendo poi l’estremità aperta in un contenitore. Fatto questo, dopo essersi seduti alla guida, occorre dare un colpo sul pedale dell’acceleratore per far andare la benzina sul recipiente. Se questo non accade, significa che la pompa è difettosa e va cambiata. 

Un modo ancora più empirico è quello di aprire lo sportello del carburante, rimuovere il tappo ed inserire l’accensione ponendola su “On”. Nel caso in cui dallo sportello del carburante non provenga alcun rumore o ronzio, è molto probabile che la pompa non stia funzionando.

Un’altra possibilità è quella di avvalersi dell’ausilio di un manometro, uno strumento che permette di verificare se la pressione delle linee del carburante sia corretta. Se il valore registrato corrisponde a zero, in questo caso è molto probabile che la pompa sia difettosa. In aggiunta si può anche effettuare un controllo della scatola dei fusibili, dal momento che un fusibile della pompa bruciato ne potrebbe inficiare il funzionamento.

Quando si effettua una diagnostica della pompa del carburante, è bene porsi le seguenti domande:

  • C’è sufficiente benzina nella macchina?
  • La pompa del carburante è in grado di accendersi?
  • Il fusibile della pompa è difettoso?
  • Il fusibile del relè della pompa del carburante funziona?
  • Il collegamento della pompa del carburante è guasto?
  • Il filtro del carburante è malfunzionante?
  • Gli iniettori del carburante sono funzionanti?
  • La pressione del carburante è in regola?
  • La tenuta del tappo del carburante è a posto?

Pur non trattandosi di un’operazione particolarmente complessa, è consigliabile affidare la sostituzione della pompa del carburante nelle mani di un esperto meccanico. Nel caso tuttavia in cui si voglia optare per il “fai da te”, su internet in diversi siti specializzati sono disponibili video tutorial illustranti l’intera procedura passo dopo passo.

Questi sono in generale i passi da seguire:

  • Parcheggiare l’auto su una superficie piana.
  • Porre la vettura su una piattaforma di sollevamento e sollevarla.
  • Scollegare la batteria.
  • Controllare le connessioni, il relè, il fusibile ed in generale il motore, sostituendo eventuali fili o dispositivi usurati e non funzionanti.
  • Individuare l’esatta posizione della pompa del carburante, spesso installata direttamente nel serbatoio o sopra di esso.
  • Rimuovere tutte le linee di carburante sulla pompa e chiuderle, ai fini di evitare possibili perdite di carburante. 
  • Rimuovere le linee di alimentazione e di controllo della pompa.
  • Smontare con attenzione la pompa del carburante.
  • Installare la nuova parte di ricambio, riassemblando le singole parti.
  • Controllare la tenuta delle nuove connessione prima di terminare l’installazione.

L’intera operazione andrà effettuata in un locale ben illuminato ed arieggiato, utilizzando appositi  guanti ed occhiali di protezione ai fini di evitare contatti con pericolose sostanze chimiche. Quando si esegue il lavoro è inoltre bene accertarsi che nelle vicinanze non vi siano fiamme libere o calorifici ed in ogni caso tenere a portata di mano estintori, dal momento che la prudenza non è mai troppa.

La pompa carburante ha un costo variabile a seconda dei modelli che si aggira sui 250 ed i 700 euro, cui va aggiunto il prezzo della manodopera che potrebbe far lievitare la spesa di oltre i due terzi.

Informazioni sulla pompa del carburante da tuttoautoricambi.it
Informazioni sul funzionamento della pompa carburante sul sito web motor.es

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Curiosità

Quanto paga YouTube per 1000 visualizzazioni?…e per 1...

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YouTube offre a chi produce video la possibilità di guadagnare, con compensi dipendono da una serie di variabili. Il modello di monetizzazione si fonda sulle visualizzazioni, tuttavia non tutte le visualizzazioni hanno lo stesso valore. I guadagni per ogni 1.000 visualizzazioni possono variare sensibilmente, oscillando tra 0,25 e 4 euro, influenzati da elementi come la categoria del contenutoe la durata dell’interazione del pubblico. Fattori come il tipo di pubblicità mostrata, la qualità dei contenuti, e il coinvolgimento dello spettatore determinano se e quanto un video può essere remunerativo. Questi aspetti sono fondamentali per comprendere come trasformare YouTube in una fonte di reddito stabile.

Quando è nato YouTube, nessuno avrebbe mai immaginato che sarebbe diventato una delle principali fonti di reddito per molti creatori, ma come quantificare il possibile guadagno?

Quanto paga youtube per 1 milione di visualizzazioni

Quanto paga YouTube per 1.000 visualizzazioni? Le cifre possono variare notevolmente. In media, il compenso oscilla tra 0,25 e 4 euro per ogni 1.000 visualizzazioni, quindi i compensi medi per 1 milione di visualizzazioni si aggirano tra 500 e 7.000 euro, ma questo non è un dato fisso. YouTube basa il suo sistema di remunerazione su una serie di variabili che rendono ogni visualizzazione unica, non solo in termini di valore economico ma anche di impatto sul creator. La piattaforma si affida a un modello di partnership, dove i guadagni provengono principalmente dagli annunci visualizzati durante i video. Tuttavia, non è sufficiente pubblicare contenuti e aspettarsi introiti: occorre rispettare alcuni criteri. Un canale deve avere almeno 1.000 iscritti e accumulare 4.000 ore di visione nel corso degli ultimi 12 mesi per essere idoneo alla monetizzazione. A quel punto, il guadagno viene calcolato in base al CPM (costo per mille impressioni), ossia il compenso per ogni 1.000 visualizzazioni di annunci pubblicitari associati al video. Ma non tutti gli annunci sono uguali: annunci più lunghi e interattivi offrono compensi maggiori, specialmente se posizionati su contenuti di lunga durata. Senza contare che la qualità del pubblico influisce in modo diretto: visualizzazioni provenienti da Paesi con mercati pubblicitari più ricchi tendono a generare maggiori entrate.

Ottimizzare i propri guadagni: strategie e consigli

Massimizzare i profitti su YouTube richiede una strategia attenta e pianificata. Non basta caricare video di qualità: ci sono piccoli dettagli che fanno la differenza. Titoli e miniature devono essere accattivanti, ben studiati, e mirati a catturare l’attenzione senza mai risultare ingannevoli. Le descrizioni dettagliate aiutano a rendere il contenuto più rilevabile, soprattutto se arricchite con parole chiave che riflettono esattamente il contenuto del video. La frequenza di pubblicazione ha un impatto rilevante: caricare video con regolarità mantiene il canale attivo agli occhi dell’algoritmo, e permette agli iscritti di restare coinvolti.

Interazioni del pubblico, come commenti, like e condivisioni, sono fondamentali. Un video che genera discussione o che viene condiviso frequentemente ha molte più possibilità di essere promosso dalla piattaforma. Anche l’utilizzo intelligente di collaborazioni con altri creator o aziende può ampliare il pubblico e aggiungere ulteriori fonti di guadagno. Non bisogna trascurare inoltre le sponsorizzazioni dirette e i programmi di affiliazione, strumenti che permettono di integrare i guadagni derivanti dalle visualizzazioni e dalla pubblicità.

Come monetizzare su YouTube nel 2024

Monetizzare su YouTube, soprattutto nel 2024, è molto più complesso del semplice accumulare impression, quindi chiedersi quanto paga YouTube per 1000 visualizzazioine piuttosto che per 1 milioine, forse non sono le domande da porsi. Infatti non si tratta solo di numeri, ma di come quei numeri vengono generati. I contenuti che interagiscono meglio con il pubblico, in particolare quelli che spingono gli spettatori a commentare, mettere like o condividere, sono quelli che hanno una maggiore probabilità di essere spinti dall’algoritmo. Video in settori specifici come la tecnologia o la finanza attraggono un tipo di pubblico che gli inserzionisti considerano prezioso, e questo si traduce in compensi pubblicitari più elevati.

La costanza nelle pubblicazioni gioca un ruolo decisivo: caricare nuovi video regolarmente aiuta a mantenere alta la visibilità del canale e a fidelizzare il pubblico. E non bisogna sottovalutare il potenziale delle collaborazioni: fare rete con altri creator o stringere partnership con aziende può aumentare la portata del canale, offrendo anche opportunità di sponsorizzazione. Quando i contenuti vengono integrati con annunci personalizzati, sponsorizzazioni dirette e affiliazioni, i guadagni possono crescere in modo significativo.

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Curiosità

Montare tubi idraulici: Istruzioni pratiche e consigli

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Hai bisogno di installare o sostituire dei tubi idraulici? In questa guida ti forniremo tutte le istruzioni pratiche e i consigli necessari per farlo in modo semplice e sicuro. Scoprirai quali strumenti ti servono, i passaggi chiave del montaggio e come evitare gli errori più comuni. Seguici e diventerai un esperto del fai-da-te!

Strumenti necessari per montare tubi idraulici

Prima di iniziare con il montaggio dei tubi idraulici, è essenziale avere a portata di mano tutti gli strumenti necessari. Ecco un elenco degli strumenti di base di cui avrai bisogno: una chiave inglese, un tagliatubi, una pinza regolabile, del teflon per sigillare le giunzioni, e ovviamente i tubi idraulici e i relativi raccordi. Avere tutto il materiale pronto ti permetterà di lavorare in modo più efficiente e di evitare interruzioni inutili durante il processo di montaggio.

Approfondimento sugli strumenti necessari

Conoscere e utilizzare gli strumenti giusti è fondamentale per un montaggio preciso e duraturo dei tubi idraulici. Ecco un approfondimento sugli strumenti elencati in precedenza e sul loro utilizzo specifico:

  • Chiave inglese: indispensabile per stringere e allentare i raccordi e i bulloni. Assicurati di avere diverse dimensioni a disposizione.
  • Tagliatubi: specificamente progettato per tagliare i tubi in modo netto e preciso, riducendo il rischio di perdite.
  • Pinza regolabile: utile per afferrare e ruotare i tubi e i raccordi, garantendo una presa salda e sicura.
  • Teflon: un nastro sigillante essenziale per prevenire le perdite nelle giunzioni filettate. Avvolgilo attorno ai filetti prima di avvitare i raccordi.
  • Tubi idraulici e raccordi: assicurati di scegliere il materiale e le dimensioni adeguate al tuo impianto. I tubi possono essere in PVC, rame, acciaio inox o altri materiali, ciascuno con caratteristiche specifiche.

Preparati con questi strumenti e materiali di qualità per garantire un’installazione efficiente e duratura del tuo sistema idraulico.

Come scegliere il giusto materiale per i tubi idraulici

La scelta del materiale dei tubi idraulici è cruciale per la durata e l’efficienza del tuo impianto. I tubi in PVCsono leggeri, facili da installare e resistenti alla corrosione, rendendoli ideali per impianti domestici e di irrigazione. I tubi in rame offrono eccellente resistenza alla pressione e al calore, oltre a essere antibatterici, quindi sono perfetti per impianti di acqua potabile. I tubi in acciaio inox sono estremamente duraturi e resistenti alle alte temperature, ideali per applicazioni industriali. Infine, i tubi in PEX sono flessibili e facili da installare, ottimi per ristrutturazioni e impianti di riscaldamento. Scegliere il materiale giusto in base alle tue esigenze specifiche garantirà un’installazione sicura e duratura.

Passaggi fondamentali per l’installazione dei tubi idraulici

Come ci spiega il team di idraulicopisaeprovincia.it, installare correttamente i tubi idraulici richiede attenzione ai dettagli e il seguire passaggi specifici. Ecco una guida passo-passo per assicurarti di completare il lavoro senza intoppi:

  • Preparazione: Misura attentamente la lunghezza dei tubi necessari e tagliali alla misura corretta utilizzando un tagliatubi.
  • Pulizia: Pulisci accuratamente le estremità dei tubi per rimuovere eventuali detriti o polvere che potrebbero compromettere la tenuta.
  • Applicazione del teflon: Avvolgi il teflon attorno ai filetti dei raccordi per garantire una sigillatura ermetica.
  • Assemblaggio: Inserisci i tubi nei raccordi e utilizza una chiave inglese e una pinza regolabile per stringere saldamente le connessioni.
  • Verifica: Una volta completato l’assemblaggio, apri l’acqua e controlla attentamente tutte le giunzioni per assicurarti che non ci siano perdite.
  • Manutenzione: Effettua controlli periodici per assicurarti che i raccordi siano ancora ben stretti e che non ci siano segni di usura o corrosione.

Seguendo questi passaggi, potrai montare i tuoi tubi idraulici in modo efficace e sicuro, garantendo la longevità del tuo impianto.

Montare tubi idraulici può sembrare complesso, ma seguendo queste istruzioni pratiche e utilizzando i giusti strumenti, è possibile ottenere un risultato professionale. Ricorda di scegliere il materiale adatto e di effettuare controlli periodici per prevenire problemi. Con pazienza e precisione, il tuo impianto sarà sicuro e duraturo.

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Curiosità

Giuseppe De Lucia ha presentato la sua prima autobiografia...

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Nella cornice di Venezia, in occasione della famosa Mostra del Cinema, il maestro Giuseppe De Lucia, imprenditore con tanti sogni nel cassetto, è stato ospite de “Il Salotto delle Celebrità” per presentare la sua prima autobiografia: “Il mio percorso di vita: tra sacrifici e traguardi raggiunti”. Il successo di questa presentazione è stato riconosciuto tra gli imprenditori ed i personaggi del mondo dello spettacolo, al punto che Giuseppe porterà la sua opera aconoscenza di altre realtà come scuole e manifestazioni culturali. Con questa intervista, vogliamo conoscerlo al meglio e capire cosa lo ha spinto a scrivere questo coinvolgente libro.

“Benvenuto! Potresti descrivere brevemente la mission e il fattore distintivo della tua impresa rispetto agli altri nel settore?”

Salve. La mia mission e quella della mia azienda è di distinguerci sempre, dimostrando la qualità, lo studio, le tecniche e la grande passione che mettiamo ogni giorno per arrivare alla gente, perché l’importante è sempre cercare di migliorarsi e offrire il meglio, con amore e costanza.

“Quali progetti o sogni futuri stai esplorando? Ci sono novità emozionanti che vorresti anticipare?”

Per il futuro ho riservato tanti progetti che spero di riuscire a realizzare, anche con un pizzico di fortuna. Il primo è la pubblicazione del mio libro autobiografico, che include unracconto molto personale e una storia di vita particolare, che ho voluto rendere pubblica per diventare un esempio per i giovani. Raccontare ciò mi rende fiero di aver potuto condividere con gli altri il mio vissuto, i miei sacrifici e le battaglie affrontate per arrivare fino ad oggi.

“Partecipare a questo evento esclusivo è stata una scelta significativa. Quali sono le tue motivazioni e aspettative?”

Partecipare a questo evento di grande importanza e poter raccontare la mia storia, mi ha reso fiero dei traguardi raggiunti fino ad oggi.

A livello di aspettative auguro di riuscire a trasmettere non solo quello che sono oggi, ma anche quello che ho dovuto affrontare per raggiungere i miei grandi traguardi. Spero di riuscire a trasmettere il mio messaggio alla gente.

“In occasione della Mostra del Cinema di Venezia, ci interesserebbe conoscere il tuo legame personale con il cinema. Quali film, registi o attori ti hanno influenzato maggiormente?”

In occasione del Festival del Cinema di Venezia ho avuto modo di scoprire ancora meglio il mondo del cinema, che per i tanti impegni di lavoro non sono mai riuscito a seguire tantissimo. Sono molto legato ai film che trasmettono una storia che possa alla fine farci riflettere sulla vita e sul vissuto. In questo caso ho apprezzato il film di Pedro Almodovar con titolo “The room next door” (la stanza accanto), vincitore anche del leone d’oro, proprio perché è un film che ti trasmette un significato importante.

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