Il Leone d’Oro della Biennale di Architettura di Venezia torna negli Emirati Arabi Uniti.
La Biennale di Architettura di Venezia 2021 ha appena emesso il suo verdetto attraverso la voce del suo curatore, l’architetto libanese Hashim Sarkis, premiando un progetto di costruzione rivoluzionario ed ecologico. È dunque il progetto presentato al padiglione degli Emirati Arabi Uniti, “Wetland” ad aggiudicarsi il Leone d’Oro, il premio supremo, tra i 60 Paesi partecipanti.
I protagonisti di questa Biennale hanno tutti provato a rispondere alla domanda “Come vivremo insieme?”…
“Come vivremo insieme è una domanda urgente e molto importante sollevata da Hashim Sarkis e abbiamo dato una risposta che merita il Leone d’Oro e sono molto onorato di riceverla”.
Il progetto “Wetland“, i cui commissari sono Wael Al Awar e Kenichi Teramoto, presenta una struttura prototipale su larga scala realizzata con un cemento innovativo ed ecologico ricavato da scarti industriali riciclati, che potrebbe ridurre l’impatto climatico dell’industria delle costruzioni.
Oltre ai padiglioni nazionali, alla Biennale erano presenti collettivi di architettura e lo studio berlinese Raumlaborberlin ha vinto il Leone per il miglior partecipante.
“Non raggiungiamo mai tutti i nostri sogni, ma cerchiamo di dimostrare con il nostro lavoro che, con molto impegno e, unendo con cura le persone, lavorando collettivamente, molte cose sono possibili“.
Infine, una menzione è stata data al padiglione russo con il progetto “Open!” che esplora come campi diversi, fisici o digitali, possano fungere da banco di prova per le istituzioni inventando altri modelli per “vivere insieme”.
“Così armoniose, disposte ai due lati del canale, le abitazioni facevano pensare a luoghi naturali. Ma di una natura che avesse creato le proprie opere con un’immagine incredibilmente umana…“
(Marcel Proust)