Sanremo 2021, Aiello canterà “Gianna” di Rino Gaetano durante la serata dedicata alla canzone d’autore
AIELLO, che parteciperà alla 71° edizione del Festival nella categoria CAMPIONI con il brano “ORA”, scritto e composto da Antonio Aiello, prodotto da MACE e BRAIL, nella serata di giovedì 4 marzo, dedicata alla canzone d’autore, si esibirà in una personale versione di “Gianna”, indiscusso successo di Rino Gaetano. Ospite della performance sul palco del Teatro Ariston sarà Vegas Jones, una delle personalità più rilevanti della nuova scuola rap italiana.
La sua prima partecipazione al Festival della canzone italiana corona oltre un anno e mezzo di successi, tra i quali la candidatura ai David di Donatello, milioni di visualizzazioni su YouTube e di stream per il suo album d’esordio “EX VOTO”, contenente i singoli “Arsenico”, certificato disco di platino, e “La mia ultima storia” disco d’oro.
AIELLO ha presentato ieri il suo nuovo progetto discografico, “MERIDIONALE”, un omaggio alle proprie radici, la cui parola chiave è contaminazione di suoni e generi, disponibile da oggi per presave e preorder ed in uscita il 12 marzo.

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MotoGP Argentina: Orari Qualifiche e Dove Guardarle in TV

La stagione di MotoGP prosegue con il Gran Premio d’Argentina. Oggi, sabato 15 marzo, si svolgeranno le qualifiche sul circuito di Termas de Rio Hondo, mentre la gara principale è prevista per domenica 16 marzo.
In casa Ducati, le aspettative sono alte: Marc Marquez, reduce dalla vittoria in Thailandia, punta a confermare il suo dominio, avendo già registrato il miglior tempo nelle prove libere. Nel frattempo, Pecco Bagnaia è determinato a riscattarsi dopo un terzo posto che lo ha tenuto lontano dal ritmo del compagno di squadra.
Assente ancora una volta Jorge Martin, l’attuale campione del mondo, fermato da un infortunio.
Le qualifiche del Gran Premio d’Argentina si terranno oggi, sabato 15 marzo, alle ore 14:30. Saranno trasmesse in diretta sui canali SkySport e disponibili in streaming tramite le piattaforme SkyGo e NOW.
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Ferrari a Melbourne: Disfatta o Tattica per la Rimonta?

La Ferrari partirà dalla quarta fila nel Gran Premio inaugurale di Formula 1 a Melbourne, lasciando i tifosi a interrogarsi sul reale motivo di questa performance in qualifica.
La delusione è palpabile. Durante le qualifiche, Charles Leclerc ha chiuso al settimo posto, subito seguito da Lewis Hamilton in ottava posizione. Tuttavia, le dichiarazioni rilasciate a caldo dal pilota monegasco lasciano intendere che potrebbe esserci una strategia premeditata dietro il risultato poco brillante della Rossa.
“La performance generale non è stata come quella di ieri, sin da questa mattina. Penso di sapere da dove provenga il problema, ma dobbiamo analizzare i dati”, ha spiegato Leclerc. Ha poi aggiunto con tono enigmatico: “Avevamo bisogno di sacrificare un po’ di prestazioni, una scelta mai ideale, ma necessaria per questo weekend. Non entrerò nei dettagli”.
Strategia o fallimento? Le parole di Leclerc hanno acceso il dibattito tra i tifosi della scuderia, che si chiedono se la Ferrari stia davvero affrontando un problema tecnico o stia mettendo in atto una tattica calcolata per la gara. Le previsioni meteorologiche annunciano pioggia per domani a Melbourne, una condizione che potrebbe giocare a favore della monoposto italiana.
La nuova SF-25, grazie al suo elevato carico aerodinamico, sembra essere ben adatta a una pista bagnata. Questo potrebbe rappresentare un’opportunità per una rimonta significativa, con l’obiettivo di puntare almeno al podio. Tuttavia, le due McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri, che partiranno dalla prima fila, appaiono troppo distanti per essere insidiate.
Sarà interessante vedere se la Ferrari riuscirà davvero a trasformare una qualifica complicata in una gara da protagonisti.
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Il ruolo strategico dei semiconduttori di Taiwan tra tensioni con la Cina e relazioni con...

L’accusa rivolta dalla Cina a Taiwan è di “svendere l’industria dei semiconduttori” e di utilizzarla come strumento per cercare l’indipendenza con il supporto di potenze straniere. Questo tema si intreccia con le tensioni geopolitiche globali e il confronto tra democrazia e autoritarismo.
Un parallelo spesso evocato è quello tra Taiwan e Ucraina: le due democrazie affrontano minacce provenienti dai loro vicini. A Taiwan, molti ritengono che la sua rilevanza nell’industria globale dei semiconduttori rappresenti un deterrente contro le ambizioni cinesi, una sorta di “silicon shield” incarnato dal colosso TSMC (Taiwan Semiconductor Manufacturing Company).
Con l’amministrazione Trump negli Stati Uniti, TSMC ha annunciato un significativo investimento di 100 miliardi di dollari nel mercato americano. Questo sviluppo è stato accompagnato da pressioni politiche e commerciali, inclusa la minaccia di dazi sul settore dei semiconduttori di Taiwan, già accusato di sottrarre opportunità agli USA.
Nonostante il sostegno, cresce la preoccupazione sull’isola per il rischio di perdere il predominio nei semiconduttori a causa del coinvolgimento americano. Le critiche al governo del Partito Progressista Democratico non mancano, con l’ex presidente Ma Ying-jeou del Kuomintang che accusa l’attuale leadership di “cedere TSMC agli Stati Uniti”. Queste accuse trovano eco nelle dichiarazioni di Pechino, che vede Taipei come una provincia ribelle.
Intervistata dalla CNN, Tammy Chao, ex dipendente ora in pensione, ha espresso timori per la sicurezza di Taiwan dopo l’annuncio del maxi-investimento. Ha paragonato l’approccio di Trump verso Taiwan a quello nei confronti del conflitto in Ucraina, definendolo un “commerciante” pronto a usare l’isola come merce di scambio. Per lei, TSMC era la risorsa più preziosa di Taiwan.
Non tutti condividono questa visione pessimistica. Fred Lin, professionista del settore finanziario, ha minimizzato l’accaduto, commentando ironicamente: “Chi non paga il pizzo agli USA?”. Nel frattempo, il presidente di Taiwan, Lai Ching-te, ha descritto questa fase come un “momento storico” nelle relazioni con Washington, sottolineando che le mosse strategiche di TSMC rafforzano l’industria taiwanese e la sua cooperazione internazionale.
La Cina, invece, continua a criticare aspramente Taipei, accusandola di “svendere l’isola” per ottenere favori da Washington. Pechino considera Taiwan una parte inseparabile del suo territorio e non esclude l’uso della forza per la “riunificazione”. Tuttavia, gli Stati Uniti restano un sostenitore chiave di Taiwan, pur mantenendo ufficialmente la politica di “una sola Cina”.