La Lombardia torna in zona arancione dopo una settimana trascorsa “per errore” in zona rossa
Classificata come “zona rossa” da un precedente decreto di una settimana, la regione Lombarda si ritrova da oggi, domenica 24 dicembre, in “zona arancione”.
La Lombardia è stata confinata ed erroneamente classificata come “zona rossa” per una settimana a causa di statistiche regionali imperfette, ma un decreto governativo firmato sabato ha corretto la situazione.
Le regioni, come sappiamo, sono attualmente divise in tre zone di rischio (gialla, arancione e rossa), a seconda della gravità della situazione epidemiologica locale ed ogni settimana la situazione viene rivista da un comitato scientifico.
Il decreto specifica che il Governo ha tenuto conto delle “cifre riviste” sul numero di persone ancora positive fornite retroattivamente dalla Lombardia il 20 gennaio, poi convalidate venerdì. La questione aveva dato luogo venerdì ad un’aspra giostra verbale tra Regione e Governo, ciascuno che passa la palla sull’errore commesso.
Su Facebook, il presidente regionale, Attilo Fontana, ha stimato che la Lombardia sarebbe dovuta essere classificata come zona di rischio medio e quindi, in zona arancione. “La Lombardia deve essere collocata in zona arancione. Lo evidenziano i dati all’esame della Cabina di regia, ancora riunita. Abbiamo sempre fornito informazioni corrette. A Roma devono smetterla di calunniare la Lombardia per coprire le proprie mancanze“.
Oggi, domenica 24 gennaio, anche la Sardegna torna dalla zona rossa a quella arancione, meno restrittiva perché consente di spostarsi all’interno del proprio Comune senza autorizzazione.
La Sicilia e la provincia autonoma di Bolzano restano classificate in zona rossa, ovvero quella più restrittiva, che in particolare obbliga le persone a restare in casa nel proprio Comune, salvo motivi di lavoro e salute. Solo i negozi che vendono prodotti di prima necessità rimangono aperti in questa fascia (alimentari, farmacie, cartolibrerie, edicole, negozi di abbigliamento per bambini).
Cinque regioni meno colpite dalla pandemia, attualmente classificate come “gialle” sono Trento, Campania, Basilicata, Molise e Toscana. In queste Regioni hanno riaperto i Musei, ma solo dal lunedì al venerdì.
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