Lavoro
Ga.Fi: approvato Bilancio 2023 e si espande in Abruzzo
Utile incrementato del 181% rispetto al 2022. Il presidente Caputo: "risultato particolarmente apprezzabile"
Ha avuto luogo l’assemblea generale ordinaria dei soci di Garanzia Fidi Scpa (GA.FI), che ha approvato il bilancio per l’anno 2023, facendo registrare un utile di 98.766 euro, incrementato del 181% rispetto al 2022.
“Un risultato -afferma Rosario Caputo, presidente di GA.FI- particolarmente apprezzabile se si tiene conto delle contingenze non favorevoli che da qualche anno caratterizzano la nostra attività. Infatti, come è ormai noto tra il 2020 e il 2023 per il massiccio intervento pubblico, il Fondo di Garanzia ha registrato un aumento di flussi di circa il 700% e di conseguenza, il peso della garanzia pubblica, sul totale delle garanzie complessive, è passato dal 65% del 2019 all’85% del 2023 a discapito della garanzia privata che è invece passata, nello stesso periodo, dal 35% del 2019 al 15% del 2023".
"Ma ciononostante, il nostro confidi è stato capace di rinforzarsi. Infatti, di fronte al progressivo ridimensionamento del business legato alla garanzia mutualistica, siamo stati in grado -spiega- colmare il vuoto “fisico” lasciato dalle banche, proponendoci come consulenti finanziari a tutto campo, in cui la garanzia è, sicuramente, una componente importante ma non più l’unica nell’offerta di servizi". "Siamo diventati – conclude Caputo – un 'polo finanziario', in grado di offrire un servizio finalizzato a far conoscere i diversi strumenti finanziari e gestionali a disposizione dell’imprenditore e, soprattutto, il ricorso a soluzioni veloci e innovative laddove ne ricorrano le condizioni”.
Nel corso dell’assemblea sono stati resi noti una serie di dati ed indicatori, dai quali si evince che il 2023, ha segnato per GA.FI. un rafforzamento della propria funzione di “prossimità”, avendo riconquistato un ruolo importante nell’affiancamento delle imprese e nel loro accompagnamento sul mercato dei capitali e del credito. GA.FI. ha registrato una maggiore copertura dei rischi che si attesta al 76% del portafoglio e un NPL ratio netto pari al 4,36%. Sotto il profilo della solidità patrimoniale, GA.FI. può vantare un indice di capitalizzazione 'Total Capital Ratio' che supera il 45%, nettamente al di sopra dei requisiti regolamentari.
Ciò testimonia la prudente gestione di GA.FI. che, con il medesimo patrimonio, può sviluppare di oltre sette volte la propria attività nell’interesse delle Imprese con l’obiettivo di supportare concretamente l’economia reale.
“Il 2023 è stato per GA.FI. -aggiunge il direttore generale Michele Izzo – un anno di “riposizionamento strategico” che ha comportato un importante sforzo di riqualificazione professionale e di specializzazione consulenziale, formando la struttura, in particolare quella commerciale, verso una adeguata dimestichezza con i nuovi strumenti di finanziamento e con servizi innovativi proposti alle imprese. Non solo garanzie, dunque, ma anche: finanziamenti diretti, fideiussioni, servizi e consulenza finanziaria, finanza agevolata, fintech e piattaforme digitali, cybersecurity, analisi della centrale rischi, valutazione dimensionale del fondo centrale di garanzia, valutazione del rating esg, business plan, informazione periodica, formazione finanziaria, e molto altro ancora”.
L’assemblea straordinaria dei soci di GA.FI. ha poi approvato il progetto di fusione per incorporazione della Cooperativa di Garanzia Regione Abruzzo, valutando un piano di sviluppo e assicurando alle Imprese di questa regione tutte le attività e servizi di un Intermediario Finanziario Vigilato da Banca d’Italia ai sensi dell’art. 106 del nuovo Testo Unico Bancario. In seguito a questa operazione GA.FI. aprirà altre due sedi ad Avezzano e Sulmona, in provincia dell’Aquila, e potrà contare su circa 5.000 pmi associate.
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Superbonus, Lucchesi (geometri): “Tutelare le finanze...
Il consigliere nazionale: "Per l’edilizia pubblica è necessario pensare a un piano straordinario per il recupero del patrimonio esistente, che si trova, nella maggior parte dei casi, in condizioni di non assegnabilità, ma che rappresenta una possibilità alle numerosissime richieste di famiglie che aspettano una casa"
“Il Superbonus ha avviato un importantissimo processo di decarbonizzazione nel nostro Paese e, pur non valutando quanto il non residenziale possa ancora impattare positivamente sul Pil, è indiscutibile che debbano essere tutelate le finanze dello Stato. Al tempo stesso, non possono non essere considerate le grandissime difficoltà in cui si troveranno i proprietari a seguito dei recenti provvedimenti del Governo”. Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Pietro Lucchesi, consigliere nazionale del Consiglio nazionale geometri e geometri laureati.
“Il nostro Paese - sottolinea - attende da decenni un provvedimento che consenta ai proprietari di poter regolarizzare dei piccoli interventi effettuati in corso d’opera. Si tratta di difformità che potrebbero essere risolte innalzando la percentuale di tolleranza già prevista dal Testo Unico".
"Parallelamente - avverte Lucchesi - per l’edilizia pubblica è necessario pensare a un piano straordinario per il recupero del patrimonio esistente, che si trova, nella maggior parte dei casi, in condizioni di non assegnabilità, ma che rappresenta una possibilità alle numerosissime richieste delle famiglie che aspettano una casa".
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Energia, Assoluce: “Valore illuminazione ed...
Il 16 maggio si celebra l’International day of light, ovvero la Giornata internazionale della luce
Domani, 16 maggio, si celebra l’International day of light, ovvero la Giornata internazionale della luce, istituita nel 2015 dall’Unesco. Assoluce di FederlegnoArredo ha scelto proprio questa data per organizzare l’assemblea annuale dell’associazione, che si terrà ad Altavilla Vicentina, con la partecipazione di esperti come Marinella Patetta, Studio Metis Lighting, e Carlo Bagnoli, direttore del master in Strategy Innovation presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Negli ultimi anni l’innovazione tecnologica ha portato il mondo della luce a garantire un sempre maggiore efficientamento dei consumi e un costante miglioramento delle performance.
Il comparto rappresentato da Assoluce ha infatti compiuto significativi progressi: in poco più di un decennio le aziende hanno completamente modificato i modelli di business, il design e la progettazione dei prodotti, sfruttando il passaggio dalle fonti tradizionali a quelle ledD.
“Quello dell’illuminazione - spiega Carlo Urbinati, presidente Assoluce - è stato il primo settore a rispondere alle esigenze di risparmio energetico secondo la normativa Ue, che ci ha imposto di passare dall'elettricità all'elettronica . Grazie all’impegno di tutti i produttori, che hanno dovuto affrontare una transizione impegnativa, oggi possiamo dire a testa alta di essere uno dei pochissimi settori ad avere realizzato risparmi che arrivano al 50 per cento dei consumi. Basti pensare al controllo a distanza o alla possibilità che la luce sia accesa solo quando e gli ambienti sono effettivamente occupati”.
In questo contesto ricopre un ruolo molto importante anche la progettazione illuminotecnica, in grado di apportare un elevato valore aggiunto a un ambiente. “La definizione dei criteri progettuali è fondamentale, anche nell'ottica di bilanciare risparmio energetico e qualità. Per questo, oggi più che mai, è fondamentale che venga riconosciuta a livello professionale la figura del lighting designer, il cui lavoro intellettuale include una progettazione a 360 gradi. Del resto, così avviene già in tutti gli altri Paesi europei, dove è considerata una figura necessaria. Quello italiano è un ritardo che va recuperato, sia a garanzia del progetto sia per valorizzare la cultura della luce italiana”.
Assoluce, che siede nell'executive board dell’associazione europea LightingEurope, sta inoltre lavorando con i legislatori sul tema delle certificazioni e dell’apertura ai mercati. “Ci sarà sempre più richiesto che tutti gli apparecchi siano riparabili e facilmente riciclabili, separando le varie componenti. Ci aspettiamo che la tecnologia ci metta in grado di rispondere a queste richieste e di migliorare ulteriormente i nostri livelli di performance. Il nostro obiettivo principale continua ad essere la difesa e l’armonizzazione delle normative e delle leggi che influenzano il nostro comparto, per tutelare le nostre aziende contro la concorrenza sleale e rafforzare ulteriormente il peso dell'industria italiana in Europa”, precisa Urbinati.
Intanto il settore si sta già preparando all’appuntamento con Il Salone del Mobile 2025 e il ritorno di Euroluce, la rassegna biennale il cui layout è stato ripensato, a partire da un confronto attivo con i consiglieri di Assoluce, rinnovando i percorsi e la percezione dello spazio. “Siamo orgogliosi di aver fatto da apripista al rinnovamento del format espositivo della fiera. E stiamo già lavorando alla prossima edizione, affinché ci siano contenuti sempre più interessanti, in grado di attrarre sia il grande pubblico che le categorie di visitatori professionali che per noi sono fondamentali, come gli operatori del mondo della luce”.
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Estate, Sics: “Cani salvataggio pronti a tuffarsi per...
Ferruccio Pilenga: "Prestano servizio a bordo delle motovedette della Guardia Costiera e collaborano con l’aeronautica militare, la protezione civile, la guardia costiera, la polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco, la guardia di finanza"
"I cani da salvataggio sono pronti per la sicurezza sulle spiagge italiane e sui laghi. Si sta per aprire la stagione balneare e su diverse spiagge italiane vegliano anche le unità cinofile della 'Scuola cani da salvataggio', unica al mondo. Il mese di maggio è, infatti, il mese dei brevetti ed il rinnovo per tutte le unità cinofile per essere assolutamente pronte". A dirlo all'Adnkronos/Labitalia fondatore dei Sics, la più grande realtà internazionale che si occupa di salvataggio in mare con unità cinofile.
"La Scuola italiana cani salvataggio-Sics - ricorda - è una realtà italiana unica nel suo genere che tutti ci invidiano. I cani della scuola, per la maggior parte terranova, golden Retriver e labrador, sono i soli cani al mondo addestrati a lanciarsi per addestramento all’operatività, da un elicottero sospeso sull’acqua per salvare chi sta annegando. Vegliano sull’incolumità dei bagnanti sulle spiagge, forti di un vero e proprio brevetto operativo. Prestano servizio a bordo delle motovedette della Guardia Costiera e collaborano con l’aeronautica militare, la protezione civile, la guardia costiera, la polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco, la guardia di finanza".
Troupe televisive da tutto il mondo vengono in Italia per documentare quello che sanno fare. Ricevono premi, vengono citati in libri prestigiosi e sono strati tra i protagonisti del documentario dell’anno del National Geographic 'And man created dog' e del Film in IMAX 3d presentato a Los Angeles 'SuperpowerDogs'. L’efficienza raggiunta in trentacinque anni di esperienza e decine e decine di salvataggi sulle spiagge italiane, è tale che le unità cinofile, cioè le coppie formate dal conduttore e il proprio cane, sono tenute in altissima considerazione dai vari professionisti del soccorso come l’Aeronautica Militare, la Guardia Costiera, Guardia di Finanza e i Vigili del Fuoco.
"La scuola - ricorda - oggi comprende più 300 cani e tutti hanno un brevetto che viene rinnovato ogni anno in seguito a difficili prove operative. In estate i cani della Sics pattugliano diversi lidi in Friuli, Veneto, Marche, Abruzzo, Puglia, Calabria , Sicilia , Sardegna, Campania, Lazio, Toscana, Liguria, Lombardia e Trentino. E compiono almeno una decina di salvataggi l’anno. Ma conquistare un livello di preparazione tale non è certo stato facile soprattutto perché all’inizio non esisteva un modello a cui fare riferimento. La realtà del soccorso nautico con i cani era infatti sconosciuta in Italia e anche nel resto dell’Europa. La Sics è riuscita a realizzare un sogno e da un cane , il Terranova Mas, si è riusciti ad arrivare ad essere considerati professionisti".
"Da Genova Voltri a Soverato - dice - dalla Sicilia a Trieste, dalla Sardegna alla Toscana, dalla Puglia al Lazio, da Palinuro a Forte dei Marmi, dal Lazio alla Romagna, dall’isola d’Elba e Giglio al Trentino, sui laghi, il Maggiore, l’Iseo, il Garda anche sul Ceresio, i nostri fantastici cani saranno presenti insieme ai loro conduttori per rendere più sicure le spiagge e anche per la felicità dei bambini che potranno accarezzarli. Li riconoscerete dalle imbragature galleggianti gialle 'delphinus' che permettono ai nostri cani di diventare dei veri salvagenti a quattro zampe. Una sorta di mantello di Superman".
"La formazione delle unità cinofile - continua Ferruccio Pilenga - che è proseguita durante tutto l’inverno e tutta la primavera ha fatto sì che cani e conduttori siano assolutamente al top dell’efficienza.Altra bellissima notizia di quest’anno è che i cani da salvataggio tutte le settimane vanno a trovare i bambini negli ospedali e i nonni nelle case di riposo per donare un momento di serenità a chi ne ha più bisogno. Ai bambini oltre a regalare la Favola Reef e le Farfalle li si invita nelle spiagge o all’Idroscalo di Milano".
"Questi veri SuperpowerDogs, sulle orme di Mas, il primo cane da salvataggio e adesso con Reef, che sta trasmettendo alle nuove generazioni l’istinto - assicura - rinnoveranno i brevetti nel mese di maggio e nel mese di giugno perché la preparazione e la forma fisica è fondamentale per la sicurezza in mare. A maggio si svolgerà anche il quinto corso internazionale per unità cinofile sul lago di Garda. Questo corso è uno dei più importanti, e sottolinea l’incredibile know How che l’Italia ha acquisito in questa specialità esportata anche in Usa. Quest’anno per la prima volta oltre a tedeschi svizzeri francesi saranno presenti anche unità cinofile dalla Slovacchia, Repubblica Ceca e dalla Polonia e Austria. Insegneremo loro anche come vivere l’operatività in spiaggia".
"Bambini, rumori, palloni, cibo, altri cani - sottolinea - l'elenco potrebbe essere infinito, eppure i nostri compagni sono assolutamente sereni in ogni occasione e socievoli con tutti, ma come fanno? Il segreto è soprattutto nel loro speciale addestramento, oltre naturalmente alla loro indole socievole. Sin dall'inizio del percorso formativo, vengono addestrati in situazioni realistiche e dinamiche, in presenza di altri cani e distrazioni di ogni tipo. Si tratta di un processo di desensibilizzazione verso le possibili cause di stress, favorito anche dell'estrema fiducia che si crea con il conduttore. Il cane impara a leggere le reazioni del suo compagno umano e ad adeguarsi ad esse, restando sereno nonostante il caos di una spiaggia affollata.
La Sics è la più grande organizzazione nazionale ed internazionale dedita alla preparazione di unità cinofile da salvataggio nautico, operativa in Italia dal 1989, ed attualmente attiva su tutto il territorio italiano con 300 unità cinofile in possesso di brevetto Sics, operanti in attività di protezione civile ed in progetti di sicurezza balneare in acque chiuse e aperte. La Sics ha perfezionato, in questi anni, tecniche addestrative e capacità operative all’avanguardia, che le hanno permesso di operare in collaborazione con i principali enti istituzionali, contribuendo al salvataggio di numerose vite umane.
"In questi decenni - commenta Ferruccio Pilenga - si è costruita veramente una organizzazione Unica che ha permesso di salvare tantissime vite e non sappiamo immaginare con la prevenzione che si fa ad ogni servizio, quante persone sono state allontanate da ogni genere di pericolo in acqua. Questo viene raccontato dagli istruttori a ogni allievo che intraprende il lungo e impegnativo percorso, per far capire che cosa significa fare parte della Sics, ed essere orgogliosi di farne parte".
"Le decine di salvataggi che ogni anno - conclude - si compiono sono la dimostrazione che l’impegno di tutti gli istruttori nazionali Sics, dei loro cani e di tutte le scuole riconosciute presenti in ogni regione sono valsi tutti gli sforzi di questi decenni".