Cronaca
Dal Covid all’influenza, boom malattie respiratorie...
Dal Covid all’influenza, boom malattie respiratorie “anche dopo le vacanze”
L'esperta Oms: "Molti tra coloro che soffrono di malattie gravi non sono mai stati vaccinati per Coronavirus o non fanno richiami da 1-2 anni"
"Continuano settimane di aumentato carico di malattie respiratorie, da Covid 19 e influenza a virus respiratorio sinciziale e altri agenti patogeni". Lo sottolinea su X l'esperta dell'Organizzazione mondiale della sanità Maria Van Kerkhove, che segue l'evoluzione del virus Sars-CoV-2 da inizio pandemia. "Molti tra coloro che soffrono di malattie gravi non sono mai stati vaccinati per Covid o non sono stati vaccinati da 1-2 anni. Ci aspettiamo che questo continui anche dopo le vacanze".
Epidemia di virus respiratori
"Come ogni anno, ma quest'anno ancora di più per via dei numeri raggiunti dalle sindromi influenzali, si assiste in questo periodo a un'emergenza sanitaria che colpisce tanto i Pronto soccorso, ma non solo". A descrivere lo scenario all'Adnkronos Salute è Alessandro Rossi, presidente della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg), entrando nel dettaglio dell'impatto che sta avendo sulla sanità territoriale l'epidemia di virus respiratori in corso nel Paese. "Come medici di famiglia in questi giorni siamo oberati di richieste di informazioni, di telefonate, di visite, di certificazioni. C'è un assalto alle nostre prestazioni, come a quelle di tutti i sanitari. Aumentano di molto gli accessi" agli studi. "Ma la prima conseguenza pratica per noi è che le telefonate sono raddoppiate. Se in media in giorni ordinari le chiamate ai medici di medicina generale, a livello nazionale, sono circa 2 milioni, ora sono diventate 4 milioni".
"Dividendo questo totale di chiamate per i medici di famiglia, che sono circa 40mila in Italia, si capisce come ciascuno di noi stia ore con la cornetta in mano", per rispondere ad almeno un centinaio di telefonate quotidiane, calcola Rossi. "Diamo consigli, indicazioni per evitare ricoveri inutili, per fare certificazioni. Questo carico è aumentato e sono aumentate naturalmente anche le visite ambulatoriali. Va ricordato che dopo la pandemia per fortuna l'accesso avviene su appuntamento e anche la ricetta dematerializzata è stata un aiuto, quindi gli enormi affollamenti che vedevamo fisicamente in epoca pre-pandemia non si vedono più". Momenti "peraltro a rischio di ulteriore propagazione" di epidemie influenzali. Ma "i contatti telefonici e telematici e anche le visite domiciliari sono enormemente aumentati in questo periodo".
I consigli del pediatra
In questi giorni "siamo al centro del picco dell'epidemia di malattie respiratorie anche per i bambini, non solo per gli adulti. Abbiamo tantissimi casi di bronchiolite, abbiamo bambini che hanno episodi acuti di bronchite asmatica, polmoniti. Ma fondamentalmente è la bronchiolite la malattia più frequente e che intasa particolarmente i pronto soccorso. I tre virus che stanno circolando sono: il virus respiratorio sinciziale (Rsv) al primo posto, e poi a seguire influenza e coronavirus Sars-CoV-2 più o meno nella stessa misura". E' quanto dice Fabio Midulla, presidente della Simri (Società italiana malattie respiratorie infantili), responsabile del reparto di Pediatria d'urgenza del Policlinico Umberto I di Roma.
Di conseguenza, "gli accessi al pronto soccorso sono triplicati nell'ultimo mese. E il 90% dei piccoli ricoverati nel nostro reparto sono bambini con bronchiolite. Bambini che necessitano di liquidi per via endovenosa, di ossigeno, che non possono stare a casa", prosegue.
"Anche nel nostro pronto soccorso c'è un particolare afflusso di bambini - spiega all'Adnkronos Salute - Il virus respiratorio sinciziale", con le bronchioliti che provoca, "è quello che sta dominando, anche se ci sono pure dei casi di Covid nei bambini. Ma il virus Rsv è più grave e più patogeno nei piccoli rispetto al coronavirus Sars-CoV-2".
Cosa direi ai genitori? Di evitare di mandare i bimbi a scuola se non sono perfettamente guariti, e di fare molta attenzione alla prevenzione primaria. In altre parole, di non dimenticare quello che abbiamo imparato da Covid e dai lockdown" vissuti nella fase acuta della pandemia. E' il messaggio di Fabio Midulla, presidente della Simri (Società italiana malattie respiratorie infantili), responsabile del reparto di Pediatria d'urgenza del Policlinico Umberto I di Roma.
Fra le misure preventive su cui da genitori non bisogna mai abdicare, l'esperto evidenzia all'Adnkronos Salute in particolare "lavarsi spesso le mani a casa, e usare la mascherina se si è raffreddati. Cioè - approfondisce - se una mamma ha raffreddore e tosse e deve allattare il suo bambino, è utile che indossi la mascherina. L'obiettivo è evitare il contagio di altre persone, trasmettere meno germi a chi sta vicino a noi, va usata così. Altri aspetti rilevanti sono ovviamente incentivare l'allattamento materno nei casi dei piccoli allattati al seno, ed evitare il fumo passivo. Ma il lavaggio delle mani è la cosa più importante - ribadisce Midulla - perché il contagio avviene soprattutto con le goccioline di saliva più grandi che stanno sulle mani".
Bassetti su influenza: "Numeri mai visti"
"Questa grossa epidemia di influenza in corso, così imponente, farà danni per chissà quanto tempo a livello di batteri resistenti agli antibiotici", è il monito di Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che spiega all'Adnkronos Salute perché teme un impatto sui 'super bug': "Si stanno utilizzando quantità enormi di antibiotici - segnala - Mi risulta che purtroppo sono prescritti dopo due giorni di febbre o vengono utilizzati in 'autoprescrizione'", senza cioè consultarsi con il proprio medico, "e per questo ritengo che vedremo i danni per i prossimi mesi o addirittura anni. In un Paese che è quello che sta peggio a livello europeo come resistenza agli antibiotici. Continuo a sostenere che gli italiani bisognerebbe educarli in maniera diversa. Oggi, infatti, sono 'maleducati' anche nell'uso dei farmaci e soprattutto nell'uso degli antibiotici".
"Oggi il problema è certamente quello dei virus dell'influenza, H1N1 e H3N2" in particolare, "che si somma al virus respiratorio sinciziale (Rsv) e a un'elevata circolazione anche di infezioni batteriche, cioè di polmoniti tradizionali, infezioni da pneumococco. Di nuovo all'orizzonte non c'è la tipologia delle infezioni, ma la quantità, perché una crescita così imperiosa delle infezioni respiratorie non si era vista negli ultimi 15 anni, a livello di report, e probabilmente anche prima", afferma ancora.
"Il Covid - puntualizza - non ha nella realtà rappresentato mai un problema negli ultimi 3 mesi, lo era solo per chi voleva rappresentarlo così. Come abbiamo detto tante volte, l'80% dei ricoveri anche nel mese di novembre e di dicembre nella realtà non era a causa dell'infezione legata al Covid, ma di gente che entrava in ospedale per altre ragioni e poi aveva incidentalmente il tampone positivo per Covid. Quindi mettiamo definitivamente alle spalle il problema Covid che, devo dire, non è stato un problema significativo se non per chi, soprattutto i grandi anziani, non ha effettuato i richiami vaccinali".
Oggi, ribadisce dunque Bassetti, il problema è l'influenza e l'exploit delle infezioni respiratorie in generale: "C'è una salita importante dei contagi e alla fine molti di questi casi che circolano in comunità arrivano all'ospedale".
Cronaca
Ricetta elettronica Lombardia, ‘corsa’ alla...
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
Corsa al sito web del fascicolo sanitario elettronico in Lombardia per confermare la possibilità di ricevere via sms o email la ricetta elettronica. Nonostante le rassicurazioni della Regione sul fatto che non ci sarebbe stata interruzione del servizio dall'1 maggio, molti cittadini che ancora non lo avevano fatto si sono affrettati a eseguire la procedura per la scelta della modalità di invio digitale del numero delle ricette (Nre), senza bisogno del promemoria cartaceo, generando presumibilmente un picco di traffico sul portale, uno dei canali disponibili per la conferma del servizio. Risultato: rallentamenti nelle operazioni sul sito web, secondo le segnalazioni di molti lombardi, pur essendo comunque possibile portare a termine le procedure.
Che cosa succede
In realtà, spiegano gli addetti ai lavori, il nodo della deadline non c'è, nel senso che non si tratta di un termine perentorio. Quella riportata è una scadenza indicativa che era stata inserita nella schermata informativa per dare un'idea alle persone di un margine temporale entro cui completare l'operazione, confermano dalla Regione.
La possibilità di ricevere il codice della ricetta elettronica sul cellulare o via email è stata introdotta ai tempi dell'emergenza Covid, ma con gli ultimi provvedimenti è stata resa definitiva. L'operazione richiesta in Lombardia, nell'ambito del rinnovo del servizio di notifiche del fascicolo sanitario, si rende necessaria per raccogliere una sorta di consenso (trattandosi di dati personali) alle modalità del servizio che si desidera attivare e sancire dunque questo passaggio a un sistema strutturale. E' un passaggio quest'ultimo che invece interessa ovviamente tutto il territorio nazionale. La ricetta elettronica era stata infatti prima prorogata fino a fine 2024, per poi essere trasformata in definitiva.
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, parlando al 'Tgr' Lombardia ha puntualizzato: "Avevamo indicato questa data di fine aprile" entro cui esprimere la conferma e la scelta della modalità del servizio, "che non era una data obbligatoria: era semplicemente uno stimolo" a completare la procedura, "perché addirittura già il 50% di chi aveva la possibilità di farlo ha aderito". Ma "non c'è un'interruzione, non c'è una data finale oltre la quale poi si chiude questo procedimento". Quindi "non c'è nessuna esigenza di affrettarsi", ha sottolineato.
Medici famiglia Milano: "Su ricetta elettronica a noi nessuna comunicazione"
Fibrillazioni in Lombardia per confermare l'invio della ricetta elettronica via Sms o e-mail? "Nei nostri studi, in realtà, tutto procede regolarmente. Non abbiamo registrato preoccupazioni da parte degli assistiti nei giorni scorsi, ma nemmeno abbiamo avuto molte informazioni: nessuna comunicazione da parte di Ats per quanto riguarda Milano. Siamo in attesa di riceverla, ovviamente, perché siamo assolutamente disponibili a collaborare e, soprattutto, ad aiutare i nostri pazienti. Stiamo attendendo", ha risposto all'Adnkronos Salute Anna Pozzi, segretaria provinciale dei medici di medicina generale della Fimmg Milano, spiegando, dall'osservatorio degli ambulatori dei dottori di famiglia, la 'corsa' di molti cittadini lombardi a confermare il proprio 'si' a ricevere la ricetta elettronica o via mail o via cellulare.
"Durante il Covid, a causa dell'emergenza - ha continuato Pozzi - la possibilità, come in tutto il Paese, di inviare online le ricette si è dimostrata fondamentale per i pazienti cronici che devono ripetere costantemente le prescrizioni. Recentemente comunicazioni a mezzo stampa hanno avvertito che il cittadino doveva validare il servizio attraverso i canali preposti: online, negli uffici 'Scelta e revoca' di Ats, in farmacia o, abbiamo letto, dai medici di famiglia, ma noi al momento non abbiamo ricevuto, ribadisco, nessuna comunicazione".
L'impressione della rappresentante sindacale "è che gli assistiti, fino ad oggi, non abbiano dato peso alla cosa, perché il servizio funziona - ha precisato - e ha funzionato. Sul piano pratico, probabilmente, in futuro avremo qualche disagio, se non partiranno le ricette e gli assistiti che non l'hanno fatto dovranno affrettarsi a mettersi in regola". Anche perché "la ricetta elettronica ormai è imprescindibile - ha sottolineato - ed evita al paziente cronico molti disagi. Il problema è legato, infatti, fondamentalmente alle cronicità che oggi riguardano una vasta fascia di pazienti. Se devo prescrivere un antibiotico, è ovvio che dovrò visitare il paziente e, in quel caso, non si pone il problema dell'invio online. Ma per il paziente cronico che ha una terapia continuativa è un servizio indispensabile - ha concluso Pozzi - quello di poter avere sul telefono il codice per ritirare il farmaco".
Cronaca
Concerto primo maggio, Gualtieri: “Prossimo anno si...
L'annuncio del sindaco di Roma al Circo Massimo
"Siamo contenti di essere riusciti a realizzare il Concertone qui al Circo Massimo". Lo dice il sindaco Roberto Gualtieri nel backstage del concerto del primo maggio di Roma che quest'anno eccezionalmente si svolge al Circo Massimo. E parlando di San Giovanni, storica sede dell'evento, il sindaco annuncia: “Dall’anno prossimo la piazza sarà di nuovo agibile e si potrà tornare lì. L’importante è che la macchina organizzativa sia riuscita comunque a mettere in piedi questo evento”.
Tra gli artisti più attesi, il sindaco ha menzionato Ultimo, aggiungendo: "Ci sono tanti artisti bravi e non voglio fare un torto a nessuno. Ma Ultimo è molto bravo". "Sarà una bella giornata di festa, per il lavoro e i diritti", conclude il sindaco.
Cronaca
Primo Maggio, Circo Massimo al centro della Festa dei...
Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato
Dalle 13.15 Circo Massimo al centro delle celebrazioni per la Festa dei Lavoratori a Roma. Per il Concertone del 1 maggio organizzato da Cgil, Cisl e Uil previste alcune limitazioni alla viabilità e un piano di trasporto pubblico dedicato. Alla conduzione dell'evento Noemi ed Ermal Meta, tra i big presenti BigMama, Ultimo, Mahmood, Tananai, Negramaro e Piero Pelù.