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Ucraina, Zelensky cerca la svolta: Kiev ha bisogno di soldati
Il presidente preannuncia cambiamenti nella gestione delle forze armate
Volodymr Zelensky invoca una svolta nella guerra contro la Russia e preannuncia cambiamenti radicali nella gestione dell'apparato militare dell'Ucraina. Dopo quasi 650 giorni di guerra, la situazione appare bloccata. La controffensiva di Kiev ha prodotto risultati ma non ha modificato il quadro in maniera decisiva. Ora, con l'inverno alle porte, si apre una nuova fase del conflitto che impone un cambio di strategia e di marcia.
"Questo riguarda anche le questioni relative alla mobilitazione", dice il presidente toccando il tema dell'allargamento delle fasce destinate ad alimentare le forze armate. "Tutti in Ucraina comprendono che sono necessari cambiamenti in questo settore. Non si tratta solo del numero di coloro che possono essere mobilitati. Si tratta di condizioni – per tutti coloro che sono attualmente nell'esercito e per coloro che si uniranno all'esercito. Si tratta di questioni complessive che la leadership militare e il Ministero della Difesa devono elaborare e presentare allo Stato Maggiore per l'approvazione", dice senza entrare nei dettagli.
Il ricambio è uno dei temi chiave nella gestione delle risorse. Kiev sta per approvare una nuova legge, come ha annunciato recentemente la parlamentare Mariana Bezuhla su Facebook, per allargare le fasce della popolazione da cui selezionare soldati per il conflitto. Oleksandr Zavitnevych, presidente della commissione per la sicurezza e la difesa nazionale, nei giorni ha confermato che la legge è in via di definizione. Il provvedimento si rende necessario mentre la guerra si avvia ormai verso i 2 anni. Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da scontri durissimi in particolare a Est.
A ottobre, la Russia ha avviato una massiccia offensiva e secondo gli analisti schierato nell'area migliaia di uomini, tank e mezzi. In totale, la Russia avrebbe utilizzato 40.000 soldati per l'attacco. Per resistere all'onda d'urto, l'Ucraina ha dovuto chiedere uno sforzo estremo al proprio apparato militare, nello stesso periodo in cui le forze di Kiev hanno cercato di mantenere la pressione sul fronte meridionale nella pressione di Zaporizhzhia.
Le nuove leggi potrebbero eliminare l'esenzione attualmente prevista per chi si distingue nel percorso di studi fino ad un livello di specializzazione. Inoltre, potrebbero essere chiamati alle armi anche cittadini che hanno svolto il servizio militare per altri paesi e poi hanno ottenuto la cittadinanza ucraina. Un altro 'serbatoio', come è già avvenuto in Russia sin dalle prime fase della guerra, sarà rappresentato da chi è stato condannato per un reato.
Il mese scorso, la Bbc riportando dati ufficiali dell'Ue, ha rivelato che 650.000 uomini ucraini in età da combattimento sono fuggiti dall’Ucraina e hanno ottenuto la residenza in Europa. Si ritiene che la cifra reale sia molto più elevata perché molti rifugiati non sono ufficialmente registrati nella Ue o potrebbero essere fuggiti verso altre destinazioni come gli Stati Uniti o il Canada.
"Tutti in Ucraina comprendono che sono necessari cambiamenti in questo settore", ripete Zelensky. Secondo la legge marziale ucraina, ai cittadini maschi di età compresa tra i 18 e i 60 anni è generalmente vietato lasciare il paese, salvo eccezioni per motivi medici, educativi e aziendali.
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Tragedia in Cina, crolla carreggiata in autostrada: 24 morti
Trenta i feriti, venti i veicoli coinvolti nel crollo del tratto di strada nella provincia del Guangdong lungo circa 18 metri
Tragedia in Cina dove il crollo di una carreggiata di un'autostrada nella provincia di Guangdong, nel sud del Paese, ha causato la morte di 24 persone. 20 i veicoli coinvolti nel crollo, hanno riferito le autorità locali, secondo cui almeno una trentina di persone sono rimaste ferite, mentre sarebbero 20 i veicoli coinvolti nel crollo. Le immagini diffuse sui social mostrano auto travolte da terra e fango, probabilmente dopo una frana.
Alle operazioni di soccorso partecipano circa 500 uomini dei servizi di emergenza. Il tratto di strada crollato era lungo circa 18 metri e copriva un'area di circa 184 metri quadrati. Ancora sconosciute le cause del crollo, ma nei giorni scorsi nella regione erano state registrate piogge torrenziali.
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Ucraina, Shoigu: “Più armi per la guerra contro...
Così il ministro della Difesa russo dopo una riunione con la leadership militare e un resoconto fatto dal capo di Stato maggiore, il generale Valery Gerasimov. Ancora missili su Odessa
La Russia ha bisogno di più armi per la guerra in Ucraina. E' il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, a chiedere uno sforzo ulteriore alla macchina bellica. "Per mantenere il ritmo richiesto dell'offensiva... è necessario aumentare il volume e la qualità delle armi e degli equipaggiamenti militari forniti alle truppe, in primo luogo le armi", dice Shoigu dopo una riunione con la leadership militare e un resoconto fatto dal capo di Stato maggiore, il generale Valery Gerasimov.
La Russia da mesi esercita una pressione costante in particolare lungo il fronte orientale. Le forze di Mosca hanno guadagnato terreno, costringendo Kiev a scelte conservative e a abbandonare alcune posizioni. Ora, però, il quadro potrebbe progressivamente cambiare. L'Ucraina riceverà le armi che gli Stati Uniti invieranno dopo il varo dell'ultimo maxipacchetto da 61 miliardi di dollari. La Russia, che secondo analisti e esperti potrebbe sferrare una nuova offensiva tra fine primavera e inizio estate, nelle prossime settimane dovrà confrontarsi con nemici più preparati.
Ancora missili su Odessa
Intanto, si registra un nuovo attacco missilistico russo su Odessa, il secondo in tre giorni. Secondo quanto riferito dal governatore della città nel sud dell'Ucraina, almeno tre persone sono morte e altrettante sono rimaste ferite nell'ultimo raid, che ha provocato anche danni alle infrastrutture civili.
Bimbi ucraini deportati in Russia, telefonata Yemark-Zuppi
"Ho avuto un colloquio telefonico con il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Zuppi. Ho sottolineato che nel quadro del dialogo diplomatico con tutti gli stati, l'Ucraina presta costantemente particolare attenzione alla questione del ritorno dei bambini deportati illegalmente dalla Russia". Lo ha scritto su X, Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente Volodymyr Zelensky.
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Covid, Zhang sfida ancora la Cina: la battaglia del...
Lo scienziato, cacciato dal laboratorio, torna a far parlare di sé con una rara iniziativa pubblica di dissenso nel gigante asiatico
Sfida ancora la Cina di Xi Jinping il virologo cinese che all'inizio della pandemia di coronavirus, nel gennaio 2020, pubblicò la prima sequenza del Sars-Cov-2 senza l'autorizzazione di Pechino. Zhang Yongzhen torna a far parlare di sé con una rara iniziativa pubblica di dissenso nel gigante asiatico. Lo scorso fine settimana, ricostruisce il Telegraph, gli è stato impedito l'ingresso nel suo laboratorio a Shanghai.
Nel frattempo sui social hanno iniziato a rimbalzare foto di un uomo che dorme sotto la pioggia davanti alla porta del centro. Domenica si è messo seduto fuori dallo Shanghai Public Health Clinical Center, che sostiene che il laboratorio di Zhang sia stato chiuso per "motivi di sicurezza", con la possibilità di spazi alternativi durante i lavori di ristrutturazione.
Eppure secondo una dichiarazione diffusa online da Zhang e poi sparita, ma visionata dall'Associated Press citata dalla stampa internazionale, allo scienziato sarebbe stato offerto un altro spazio, ma solo dopo lo 'sfratto' e senza gli standard necessari per le sue ricerche. E nel post su Weibo fatto sparire, Zhang assicura che non mollerà dopo le misure scattate per lui e per il suo team.
E' "sconfortante vedere queste continue vessazioni e punizioni nei confronti di Zhang", ha commentato con il Telegraph Stuart Neil, virologo del King’s College London coinvolto nel lavoro di ricerca per tracciare le origini del Covid e convinto che "senza il coraggio di Zhang" ci sarebbe voluto molto più tempo per "la diffusione del primo vaccino" contro il Covid.
Scienziati che lavorano con collaboratori in Cina hanno denunciato al giornale come dopo la pandemia le collaborazioni internazionali siano divenute sempre più difficili. Il Guardian scrive che oggi Zhang, raggiunto al telefono, ha sottolineato come per lui - già rimosso dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive - sarebbe "inopportuno" parlare.