Ultima ora
Europee, Tridico: “Conte mi ha chiesto di candidarmi...
Europee, Tridico: “Conte mi ha chiesto di candidarmi con M5S, ci sto pensando”
L'ex presidente Inps: "Presto scioglierò la riserva. Governo Meloni fa guerra ai poveri, lo dicono i dati"
La lunga partita delle elezioni europee entra nel vivo e i partiti sono a caccia di big da candidare nelle circoscrizioni. Non fa eccezione il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che ha da tempo avviato un 'casting' per mettere su delle liste competitive in vista del voto di giugno. Poche le certezze per ora. Una di queste, però, sembra essere la presenza dell'ex presidente dell'Inps Pasquale Tridico come capolista nella circoscrizione Sud. Contattato dall'Adnkronos, il padre del reddito di cittadinanza grillino conferma il 'corteggiamento' di Conte - che a dicembre aveva aperto alla possibilità di candidarlo - ma spiega di non aver ancora preso una decisione: "E' vero, Giuseppe Conte mi ha chiesto di candidarmi, a oggi però non sono candidato. C'è una valutazione in corso da parte mia, sto prendendo in considerazione questa possibilità ma per ora c'è nulla di ufficiale". Per avere una risposta toccherà aspettare ancora un po': "Mi sono preso qualche settimana di tempo, poi scioglierò la riserva".
Quando gli viene chiesto quali battaglie porterebbe in Europa in caso di candidatura nelle file del M5S, Tridico si schermisce: "Non chiedetemi il programma elettorale...". Ma indica come faro politico-economico le misure adottate dal governo Conte durante il Covid: "La gestione di quella emergenza è stata un vero e proprio miracolo, peraltro in un momento tragico della storia del paese. Una fase in cui lo Stato ha fatto sentire la sua presenza".
"Io giro l'Europa - prosegue l'ex presidente dell'Inps - e tanti mi dicono che per la prima volta l'Italia è stata un 'benchmark' nelle politiche sociali, nel trovare un compromesso tra sicurezza sociale, quella economica e tutela delle libertà individuali. Le restrizioni ci sono state, ma erano necessarie. Abbiamo avuto una grande crescita economica, frutto delle politiche messe in campo durante il 2020: politiche espansive, accompagnate dal blocco dei licenziamenti e misure di contrasto alla povertà. Questi provvedimenti hanno avuto un impatto molto positivo sulla ripresa. Basti pensare che nel 2018 non avevamo ancora recuperato i livelli di Pil 'ceduti' con la crisi finanziaria del 2009".
Conte accusa il governo Meloni di aver smantellato le politiche sociali varate dal suo esecutivo: "Questo sono i dati a dirlo. Abbiamo visto che la riforma del reddito di cittadinanza ha dimezzato la platea dei beneficiari del vecchio reddito: siamo a circa 500mila famiglie mentre prima eravamo a 1,2 milioni di famiglie. In pandemia siamo arrivati a 1,9 milioni di famiglie percettrici. Ma prima e dopo la pandemia il numero ordinario dei beneficiari era pari a 1,2 milioni di famiglie", dice ancora all'Adnkronos Tridico, che nel 2018 fu presentato dall'allora capo politico M5S Luigi Di Maio come uno dei possibili ministri del futuro governo 5 Stelle (in squadra c'era anche Conte, inizialmente indicato per il ministero della Pubblica amministrazione).
Per il Movimento 5 Stelle l'esecutivo di Giorgia Meloni sta conducendo una guerra contro i poveri: è d'accordo? "Ribadisco, sono i dati a parlare. L'Istat stima circa 2 milioni di famiglie in povertà e invece di aumentare gli sforzi per aiutare queste persone, li hanno ridotti. Non è una guerra alla povertà - chiosa Tridico - è una guerra ai poveri". (di Antonio Atte)
Spettacolo
Concerto primo maggio, Massini: “Se dici antifascista...
"Io, allora, oggi sono 'antisfascista'"
"Ogni volta che qualcuno muore sul lavoro è una catastrofe, è uno sfascio, un massacro. Io, allora, oggi sono 'antisfascista' perché se oggi dici antifascista ti identifica la digos". Così Stefano Massini durante la sua performance insieme a Paolo Jannacci sul palco del concerto del primo maggio di Roma.
"Chi muore sul lavoro muore più volte: la prima volta quando vieni stritolato e bruciato dalle fiamme, la seconda quando ti dicono che la colpa era la tua, la terza quando non frega un cazzo a nessuno e la quarta quando saprai di essere morto invano e da uomo diventi fotografia", afferma lo scrittore che grida: "Mai più".
Cronaca
Ricetta elettronica Lombardia, ‘corsa’ alla...
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
Corsa al sito web del fascicolo sanitario elettronico in Lombardia per confermare la possibilità di ricevere via sms o email la ricetta elettronica. Nonostante le rassicurazioni della Regione sul fatto che non ci sarebbe stata interruzione del servizio dall'1 maggio, molti cittadini che ancora non lo avevano fatto si sono affrettati a eseguire la procedura per la scelta della modalità di invio digitale del numero delle ricette (Nre), senza bisogno del promemoria cartaceo, generando presumibilmente un picco di traffico sul portale, uno dei canali disponibili per la conferma del servizio. Risultato: rallentamenti nelle operazioni sul sito web, secondo le segnalazioni di molti lombardi, pur essendo comunque possibile portare a termine le procedure.
Che cosa succede
In realtà, spiegano gli addetti ai lavori, il nodo della deadline non c'è, nel senso che non si tratta di un termine perentorio. Quella riportata è una scadenza indicativa che era stata inserita nella schermata informativa per dare un'idea alle persone di un margine temporale entro cui completare l'operazione, confermano dalla Regione.
La possibilità di ricevere il codice della ricetta elettronica sul cellulare o via email è stata introdotta ai tempi dell'emergenza Covid, ma con gli ultimi provvedimenti è stata resa definitiva. L'operazione richiesta in Lombardia, nell'ambito del rinnovo del servizio di notifiche del fascicolo sanitario, si rende necessaria per raccogliere una sorta di consenso (trattandosi di dati personali) alle modalità del servizio che si desidera attivare e sancire dunque questo passaggio a un sistema strutturale. E' un passaggio quest'ultimo che invece interessa ovviamente tutto il territorio nazionale. La ricetta elettronica era stata infatti prima prorogata fino a fine 2024, per poi essere trasformata in definitiva.
Bertolaso: "No scadenze su scelta ricetta elettronica, non serve affrettarsi"
L'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, parlando al 'Tgr' Lombardia ha puntualizzato: "Avevamo indicato questa data di fine aprile" entro cui esprimere la conferma e la scelta della modalità del servizio, "che non era una data obbligatoria: era semplicemente uno stimolo" a completare la procedura, "perché addirittura già il 50% di chi aveva la possibilità di farlo ha aderito". Ma "non c'è un'interruzione, non c'è una data finale oltre la quale poi si chiude questo procedimento". Quindi "non c'è nessuna esigenza di affrettarsi", ha sottolineato.
Medici famiglia Milano: "Su ricetta elettronica a noi nessuna comunicazione"
Fibrillazioni in Lombardia per confermare l'invio della ricetta elettronica via Sms o e-mail? "Nei nostri studi, in realtà, tutto procede regolarmente. Non abbiamo registrato preoccupazioni da parte degli assistiti nei giorni scorsi, ma nemmeno abbiamo avuto molte informazioni: nessuna comunicazione da parte di Ats per quanto riguarda Milano. Siamo in attesa di riceverla, ovviamente, perché siamo assolutamente disponibili a collaborare e, soprattutto, ad aiutare i nostri pazienti. Stiamo attendendo", ha risposto all'Adnkronos Salute Anna Pozzi, segretaria provinciale dei medici di medicina generale della Fimmg Milano, spiegando, dall'osservatorio degli ambulatori dei dottori di famiglia, la 'corsa' di molti cittadini lombardi a confermare il proprio 'si' a ricevere la ricetta elettronica o via mail o via cellulare.
"Durante il Covid, a causa dell'emergenza - ha continuato Pozzi - la possibilità, come in tutto il Paese, di inviare online le ricette si è dimostrata fondamentale per i pazienti cronici che devono ripetere costantemente le prescrizioni. Recentemente comunicazioni a mezzo stampa hanno avvertito che il cittadino doveva validare il servizio attraverso i canali preposti: online, negli uffici 'Scelta e revoca' di Ats, in farmacia o, abbiamo letto, dai medici di famiglia, ma noi al momento non abbiamo ricevuto, ribadisco, nessuna comunicazione".
L'impressione della rappresentante sindacale "è che gli assistiti, fino ad oggi, non abbiano dato peso alla cosa, perché il servizio funziona - ha precisato - e ha funzionato. Sul piano pratico, probabilmente, in futuro avremo qualche disagio, se non partiranno le ricette e gli assistiti che non l'hanno fatto dovranno affrettarsi a mettersi in regola". Anche perché "la ricetta elettronica ormai è imprescindibile - ha sottolineato - ed evita al paziente cronico molti disagi. Il problema è legato, infatti, fondamentalmente alle cronicità che oggi riguardano una vasta fascia di pazienti. Se devo prescrivere un antibiotico, è ovvio che dovrò visitare il paziente e, in quel caso, non si pone il problema dell'invio online. Ma per il paziente cronico che ha una terapia continuativa è un servizio indispensabile - ha concluso Pozzi - quello di poter avere sul telefono il codice per ritirare il farmaco".
Sport
Parma promosso in Serie A, basta 1-1 a Bari
Emiliani tornano nella massima serie dopo 3 anni
Dopo tre anni di Purgatorio, il Parma torna in Serie A. Con l'1-1 al San Nicola di Bari, i gialloblù si portano a +7 sul Venezia, conquistando la promozione matematica a due giornate dalla fine del campionato di Serie B. Succede tutto nella ripresa. Gli uomini guidati da Fabio Pecchia si portano in vantaggio con Bonny, al 50'. Il Bari si riporta in parità al 68' con Di Cesare. Il risultato non cambia e il Parma può festeggiare in anticipo il ritorno nella massima categoria.