Esteri
Ucraina, niente aiuti e armi da Usa: Senato dice no ma...
Ucraina, niente aiuti e armi da Usa: Senato dice no ma c’è piano B
La regia di Trump dietro il voto dei repubblicani, ma c'è un'altra soluzione
Niente aiuti e armi dagli Usa all'Ucraina, almeno per ora. Il Senato boccia la legge che avrebbe dovuto garantire un maxipacchetto da 61 miliardi a Kiev. Il no firmato dai repubblicani, con l'ombra di Donald Trump dietro le quinte, non fa calare il sipario sulla vicenda e sulle speranze del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Esiste un 'piano B' per uscire dalle sabbie mobili in cui il pacchetto è stato spinto con 49 voti contrari rispetto ai 50 favorevoli, laddove ne servivano almeno 60.
Il leader della maggioranza democratica, Chuck Schumer, ha votato no per ragioni tecniche. Ciò gli permetterà di presentare una nuova mozione, tentando di far votare una misura che comprenderà solo i fondi per Ucraina, Israele e altre priorità di politica estera, senza legarle misure anti migranti sul confine meridionale, come era stato inizialmente chiesto dai repubblicani.
A spingere per la bocciatura delle legge in Senato è stato Trump: "Solo un pazzo, un democratico della sinistra radicale, potrebbe votare questa orribile legge", ha scritto sul suo social Truth. "Non avrei mai pensato di vedere una cosa del genere", ha commentato il presidente Joe Biden, stizzito per il 'verdetto' malgrado nel pacchetto fossero state inserite misure per il controllo del confine con il Messico, come chiesto dal GOP. I repubblicani hanno fatto marcia indietro perché "sono stati minacciati da Donald Trump", ha detto Biden in un incontro con un gruppo di donatori a Manhattan, riferisce la Cnn.
Schumer, nonostante l'esito negativo intuibile prima della votazione, ha deciso di andare avanti con il voto procedurale pur sapendo di non avere i voti necessari ad arrivare alla maggioranza qualificata per procedere la legge. In questo modo i democratici potranno, in campagna elettorale, accusare i repubblicani di essersi opposti all'approvazione di misure efficaci per la sicurezza del confine, per fare gli interessi di Trump che vuole poter continuare ad attaccare Biden come responsabile di "un'invasione" di migranti.
Intanto, Schumer può lavorare per attivare il piano B: il leader ha spiegato ai dem e alla Casa Bianca che "ha preparato un piano per ripresentare la mozione e costringere i repubblicani a votare i fondi all'Ucraina e Israele senza le misure di confine", hanno spiegato a The Hill fonti dei democratici al Senato. Secondo Schumer vi sarebbero abbastanza voti repubblicani per arrivare alla soglia di 60 e quindi poi portare in aula i 61 miliardi di dollari per l'Ucraina per il voto finale.
Esteri
Tragedia in Cina, crolla carreggiata in autostrada: 24 morti
Trenta i feriti, venti i veicoli coinvolti nel crollo del tratto di strada nella provincia del Guangdong lungo circa 18 metri
Tragedia in Cina dove il crollo di una carreggiata di un'autostrada nella provincia di Guangdong, nel sud del Paese, ha causato la morte di 24 persone. 20 i veicoli coinvolti nel crollo, hanno riferito le autorità locali, secondo cui almeno una trentina di persone sono rimaste ferite, mentre sarebbero 20 i veicoli coinvolti nel crollo. Le immagini diffuse sui social mostrano auto travolte da terra e fango, probabilmente dopo una frana.
Alle operazioni di soccorso partecipano circa 500 uomini dei servizi di emergenza. Il tratto di strada crollato era lungo circa 18 metri e copriva un'area di circa 184 metri quadrati. Ancora sconosciute le cause del crollo, ma nei giorni scorsi nella regione erano state registrate piogge torrenziali.
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Ucraina, Shoigu: “Più armi per la guerra contro...
Così il ministro della Difesa russo dopo una riunione con la leadership militare e un resoconto fatto dal capo di Stato maggiore, il generale Valery Gerasimov. Ancora missili su Odessa
La Russia ha bisogno di più armi per la guerra in Ucraina. E' il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, a chiedere uno sforzo ulteriore alla macchina bellica. "Per mantenere il ritmo richiesto dell'offensiva... è necessario aumentare il volume e la qualità delle armi e degli equipaggiamenti militari forniti alle truppe, in primo luogo le armi", dice Shoigu dopo una riunione con la leadership militare e un resoconto fatto dal capo di Stato maggiore, il generale Valery Gerasimov.
La Russia da mesi esercita una pressione costante in particolare lungo il fronte orientale. Le forze di Mosca hanno guadagnato terreno, costringendo Kiev a scelte conservative e a abbandonare alcune posizioni. Ora, però, il quadro potrebbe progressivamente cambiare. L'Ucraina riceverà le armi che gli Stati Uniti invieranno dopo il varo dell'ultimo maxipacchetto da 61 miliardi di dollari. La Russia, che secondo analisti e esperti potrebbe sferrare una nuova offensiva tra fine primavera e inizio estate, nelle prossime settimane dovrà confrontarsi con nemici più preparati.
Ancora missili su Odessa
Intanto, si registra un nuovo attacco missilistico russo su Odessa, il secondo in tre giorni. Secondo quanto riferito dal governatore della città nel sud dell'Ucraina, almeno tre persone sono morte e altrettante sono rimaste ferite nell'ultimo raid, che ha provocato anche danni alle infrastrutture civili.
Bimbi ucraini deportati in Russia, telefonata Yemark-Zuppi
"Ho avuto un colloquio telefonico con il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Zuppi. Ho sottolineato che nel quadro del dialogo diplomatico con tutti gli stati, l'Ucraina presta costantemente particolare attenzione alla questione del ritorno dei bambini deportati illegalmente dalla Russia". Lo ha scritto su X, Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente Volodymyr Zelensky.
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Covid, Zhang sfida ancora la Cina: la battaglia del...
Lo scienziato, cacciato dal laboratorio, torna a far parlare di sé con una rara iniziativa pubblica di dissenso nel gigante asiatico
Sfida ancora la Cina di Xi Jinping il virologo cinese che all'inizio della pandemia di coronavirus, nel gennaio 2020, pubblicò la prima sequenza del Sars-Cov-2 senza l'autorizzazione di Pechino. Zhang Yongzhen torna a far parlare di sé con una rara iniziativa pubblica di dissenso nel gigante asiatico. Lo scorso fine settimana, ricostruisce il Telegraph, gli è stato impedito l'ingresso nel suo laboratorio a Shanghai.
Nel frattempo sui social hanno iniziato a rimbalzare foto di un uomo che dorme sotto la pioggia davanti alla porta del centro. Domenica si è messo seduto fuori dallo Shanghai Public Health Clinical Center, che sostiene che il laboratorio di Zhang sia stato chiuso per "motivi di sicurezza", con la possibilità di spazi alternativi durante i lavori di ristrutturazione.
Eppure secondo una dichiarazione diffusa online da Zhang e poi sparita, ma visionata dall'Associated Press citata dalla stampa internazionale, allo scienziato sarebbe stato offerto un altro spazio, ma solo dopo lo 'sfratto' e senza gli standard necessari per le sue ricerche. E nel post su Weibo fatto sparire, Zhang assicura che non mollerà dopo le misure scattate per lui e per il suo team.
E' "sconfortante vedere queste continue vessazioni e punizioni nei confronti di Zhang", ha commentato con il Telegraph Stuart Neil, virologo del King’s College London coinvolto nel lavoro di ricerca per tracciare le origini del Covid e convinto che "senza il coraggio di Zhang" ci sarebbe voluto molto più tempo per "la diffusione del primo vaccino" contro il Covid.
Scienziati che lavorano con collaboratori in Cina hanno denunciato al giornale come dopo la pandemia le collaborazioni internazionali siano divenute sempre più difficili. Il Guardian scrive che oggi Zhang, raggiunto al telefono, ha sottolineato come per lui - già rimosso dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie infettive - sarebbe "inopportuno" parlare.