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Dall’AI Generativa ai diritti umani passando per l’open innovation: i temi del futuro sono al WMF 2024

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Sono online e consultabili 65 degli oltre 90 stage formativi che comporranno il programma formativo della prossima edizione di WMF - We Make Future, Fiera Internazionale e Festival sull’Innovazione: AI, Tech e Digital, in svolgimento dal 13 al 15 giugno presso BolognaFiere. Già annunciati anche 300 dei 1.000 gli speaker che arriveranno da tutto il mondo, chiamati a fornire la propria expertise sui principali temi legati all’innovazione tecnologica e digitale, AI, ricerca, con un occhio sempre attento all’impatto sociale, all’etica e alla sostenibilità. In programma anche eventi verticali e tematici, tra cui il World Startup Fest e l'AI Global Summit, ma anche l'E-commerce Fest, Koders Fest, Digital Job Fair e GovTech Summit. Confermata inoltre sul Mainstage la presenza di nomi del calibro di Enrico Mentana, Alan Friedman, Francesco Ubertini, Pif, Alec Ross, Fabio Caressa e Marco Tardelli.

Bologna, 02/05/2024. Formazione di qualità con più di 1.000 esperti e speaker da tutto il mondo su tutti i principali temi dell’innovazione tecnologica, digitale e sociale, con particolare focus sulle evoluzioni dell’Intelligenza Artificiale: questo attende il pubblico del WMF - We Make Future che oggi annuncia 65 degli oltre 90 stage formativi della sua prossima edizione.

Anche quest’anno dal 13 al 15 giugno per la prima volta a Bologna, oltre alle occasioni di business e ai momenti di intrattenimento, il cuore del WMF sarà la formazione che si arricchisce di contributi dal mondo grazie alle voci autorevoli che per l’occasione voleranno in Italia da tutti i continenti.

“Nella costruzione della proposta formativa ci poniamo sempre in ascolto rispetto alle novità e le richieste del mercato globale ma soprattutto alle esigenze della nostra community che, ogni anno, ci dà conferma dell’impatto che il WMF ha sulla cultura e la formazione del settore AI & Digital-Tech e non solo”spiega Cosmano Lombardo, CEO di Search On Media Group e ideatore del WMF. “A Bologna saranno con noi le più autorevoli personalità e realtà internazionali che con il proprio modo di vedere e agire stanno cambiando il mondo. Discuteremo e analizzeremo temi come l’AI, le sue applicazioni ed evoluzioni, la creator economy, il climate change, innovazione e politica, l’open innovation e tantissimo altro. Sarà, davvero, una tre giorni di formazione, business e show in cui vedremo convivere l’uomo e la tecnologia, riuniti con un obiettivo comune: costruire insieme un futuro migliore”.

AI, coding e e-commerce ma anche sustainability, human rights e non profit: i temi degli stage annunciati

Sono molteplici le tematiche e le occasioni di formazione e approfondimento svelate con i primi 65 stage del 2024, appuntamenti davvero imperdibili per i lavoratori del settore AI & Digital Tech e non solo.

Ampio spazio dedicato anche quest’anno all’analisi e alla comprensione dell’Intelligenza artificiale con ben 7 stage dedicati al tema e volti a esplorarne potenzialità per professionisti, aziende e società; tra questi AI 4 Future, AI for Health e generative AI, ma anche AI e Marketing, AI Tools & services, AI & ethics e lo stage Prophets of AI. Su quest’ultimo stage in particolare, un pool internazionale di professioniste che stanno plasmando l’evoluzione dell’AI e che, anche grazie ad interventi come quello di Moojan Asghari, Founder di Women in AI, forniranno molteplici riflessioni su questa tecnologia, parlando anche della relazione tra AI e leadership e AI e Gender Equality.

Focus importante quest’anno anche sulla formazione verticale per Sviluppatori, Sistemisti e CTO che tra i nuovi stage annunciati come Coding Front - end, Back-end & Cloud, Cyber Security, Machine Learning, UX e UI e le iniziative dell’evento verticale “Koders Fest” potranno confrontarsi con voci autorevoli come Maximiliano Firtman, Paolo Insogna, Alessandro Vozza, Alejandro Duarte e molti altri.

Immancabile poi tutta la formazione sul Digital Marketing, con stage storici su SEO, E-commerce, Social Media Strategies, data analytics e content marketing, ma anche Google innovations, con contributi autorevoli da Adhiraj Dogra, Regional Product Lead di Google, Artur Mosiak, Regional Senior Product Lead, Privacy Measurement di Google e Laura Marchetti YouTube Ads Product Lead di Google, e ancora ADV, brand, Influencer Marketing, TikTok e Content Creators, su cui interverranno nomi come Claudio di Biagio, Lavaland, Samuel Dibe e Leolucifero.

Non solo formazione tecnica ma anche informazione e divulgazione sui principali temi di attualità e sulle grandi sfide globali, da affrontare collettivamente con gli strumenti dell’innovazione tech e digital. Spazio allora allo stage Human rights, dove si parlerà di pratiche per la difesa dei diritti umani nel mondo, grazie ad una prospettiva globale e interdisciplinare e agli interventi di figure come Siyabulela Mandela, Pegah Moshir Pour, Weza Bombo Joao e Gala Ivkovic. Lo stage Sustainability & Tech affronterà approfondimenti sul tema della sostenibilità a 360 °, mentre sullo stage Tech for Non Profit si esploreranno strumenti e strategie digitali in supporto al Terzo Settore.

Il GovTech Summit invece rappresenterà un punto d'incontro europeo per esplorare le intersezioni tra tecnologia, governance e innovazione. Coinvolgendo una platea che include rappresentanti istituzionali, leader del terzo settore, dirigenti aziendali, accademici e innovatori. Il Summit offre un'arena unica per affrontare temi cruciali come l'intelligenza artificiale e la sua regolamentazione, la cybersecurity e la protezione dei dati personali, la cittadinanza digitale, le smart cities e la mobilità sostenibile, oltre alla Green Tech e all'Edutech. Le aziende e le istituzioni possono inoltre beneficiare di opportunità di partnership, sponsorizzazione e visibilità, arricchendo l'evento con iniziative collaterali.

La formazione degli eventi tematici e verticali

Oltre 100 gli eventi in programma al WMF, che al loro interno offrono opportunità di formazione, ma anche di business e intrattenimento per l’industry di riferimento. Tornano allora l'AI Global Summit, con speaker dal mondo, distretto fieristico dedicato e job placement; il World Startup Fest e l’Open innovation e VC Fest, dedicati a startup, investitori e stakeholder dell’ecosistema innovativo globale con eventi di business matching, pitch competition e stage tematici; il Creators Fest, con ospiti e incontri per le community; l’eSports & Gaming Fest, con arene di gioco, tornei e videogiochi arcade, il Future Show con tech show, simulatori e prototipi da testare; il Music Fest con concerti, performance live e intrattenimento per tutte e tre le giornate e molti altri eventi.

Sul Mainstage ospiti e personalità da tutto il mondo

Già molto ampio anche il parterre di ospiti, realtà e, in generale, voci autorevoli che calcheranno il palco principale del WMF - We Make Future, cuore della manifestazione che alterna talk ispirazionali, speech di visione, presentazioni di ricerche e momenti di puro show e intrattenimento. Tra i nomi già annunciati su questo palco anche il giornalista e direttore Enrico Mentana, il giornalista sportivo e broadcaster Fabio Caressa, l’ Ex Calciatore - Campione del Mondo 1982 Marco Tardelli, Simone Bianco, Principal Investigator and Director of Computational Biology di Altos Labs Bay Area Institute of Science,

Pif, la giornalista d’inchiesta Floriana Bulfon, la creator e imprenditrice Martina Strazzer, la scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli e grandi artisti come Manuel Agnelli, Dardust, Colapesce Dimartino e Gaia. Spazio anche a molti speaker internazionali: tra i già annunciati anche Alec Ross, Distinguished Adjunct Professor della Bologna Business School, Nestor Maslej, Research Manager Human-centered AI della Stanford University, e il giornalista e scrittore Alan Friedman.

Interverranno sul palco principale anche figure istituzionali tra cui il Sindaco di Bologna Matteo Lepore, l’Assessore all’innovazione Massimo Bugani, il Presidente di CINECA Francesco Ubertini, il Magistrato Nicola Gratteri, il Procuratore Giuseppe Lombardo e Luigi Sbarra, Segretario Generale della CISL.

Non solo: presenti al WMF anche referenti di aziende e realtà tra cui INTEL, IIT - Istituto Italiano di Tecnologia, IBM Italia, ESA - Agenzia Spaziale Europea, Microsoft, Monge, Emergency, WWF e Università Bocconi.

Nelle prossime settimane verranno annunciati ulteriori speaker, ospiti e stage che andranno a comporre il programma del WMF 2024, il più ampio e completo di sempre.

Link Utili

-WMF - We Make Future

-I primi 65 stage del programma formativo

-Anteprima programma Mainstage

-I Primi Speaker di WMF 2024

-Ticket

WMF - Fiera Internazionale sull’Innovazione: AI, Tech e Digital

Il 13 - 14 - 15 GIUGNO 2024, presso BolognaFiere, torna il WMF - We Make Future, fiera internazionale certificata interamente dedicata al mondo dell’innovazione. Manifestazione di richiamo globale, riunisce annualmente il meglio dell’innovazione digitale e sociale, i principali player internazionali, startup, scaleup, investitori, istituzioni, università ed enti non-profit. Con più di 60.000 presenze da 89 paesi, oltre 1.000 speaker e ospiti da tutto il mondo, 2.000 tra startup e investitori e più di 100 stage nel 2023, giunto alla sua 12^ edizione il WMF è la Fiera internazionale di riferimento per il mondo dell’innovazione. L’evento è ideato e prodotto da Search On Media Group.

Search On Media Group

Dal 2004 l'azienda ha l'obiettivo di diffondere la cultura digitale gestendo community, supportando attività di condivisione e svolgendo consulenza strategica e operativa, con il reparto Search On Consulting, nel settore del Digital Marketing e della Digital Transformation per grandi aziende. Dall’esperienza e dalla professionalità di Search On Media Group nascono poi la Business Unit Education - che organizza il WMF e altri eventi formativi - e la piattaforma ibrida.io - che gestisce eventi online, ibridi e offline, in modo personalizzabile e flessibile.

Per informazioni e materiale

Ufficio Stampa WMF: press@wemakefuture.it / Tel: 051 0951294

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

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Festival Regionale dell’Economia Civile, conclusi i lavori...

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Festival Regionale dell’Economia Civile, conclusi i lavori a Rieti: dialogo tra istituzioni, associazioni e territorio per un nuovo paradigma economico

Roma, 18 maggio - Si è conclusa, dopo tre giorni di lavoro a Rieti, la prima edizione del Festival Regionale dell’Economia Civile, tappa del percorso di avvicinamento alla 6ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile 2024, promossa da Federcasse (Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali) e da Confcooperative, organizzata e progettata con NeXt (Nuova Economia per Tutti), con la collaborazione di SEC (Scuola di Economia Civile) e il contributo di Fondosviluppo e realizzata grazie all’impegno del Comitato locale di Rieti coordinato da Campagna Sabina.

Luca Raffaele (Direttore NeXt Economia e membro del Comitato promotore del Festival Nazionale dell’Economia Civile) ha dichiarato: «È importante dare continuità a questo tipo di eventi, cercando di capire anche e soprattutto l’impatto che effettivamente hanno per le strategie di sviluppo locale. Questo primo Festival Regionale può rappresentare l’occasione di elaborare e sperimentare il primo modello di Distretto di Economia Sociale e Civile in Italia, che possa rendere stabile il lavoro di co-programmazione e co-progettazione svolto dalle organizzazioni pubbliche e private di un territorio. Ciò può generare nuove filiere produttive a impatto sociale, a partire dall’utilizzo di strumenti di finanza sociale e di Patti di Comunità».

Per Laura Ciacci (Coordinatrice Comitato Locale di Rieti) «essere i primi a portare questo tipo di rassegna è motivo di soddisfazione, soprattutto comprendendo che eventi del genere possono svolgere un ruolo fondamentale nel portare nelle diverse realtà una visione nuova e innovativa, come quella dell’economia sociale e civile. Per aumentare la partecipazione sul territorio lanceremo con il Festival nazionale una call per coinvolgere e valorizzare tutte le buone pratiche di economia sociale e civile presenti nella provincia di Rieti».

Daniele Sinibaldi (Sindaco di Rieti) ha detto: «La sfida che dobbiamo lanciare e che stiamo cercando di fare anche come amministrazione comunale è quella di iniziare un percorso serio su questo tema, coinvolgendo tutti gli attori del territorio, perché è necessario un reale cambio di paradigma. Non può naturalmente limitarsi come percorso alle iniziative culturali, ma ha bisogno di trovare un terreno di concretezza. Per questo motivo ci proponiamo volentieri di impegnarci insieme al comitato locale del festival e a chiunque voglia essere partecipe di questo processo».

Claudia Chiarinelli (Assessore Sviluppo Economico e Lavori Pubblici Comune di Rieti): «Rieti deve essere orgogliosa di aver ospitato questo evento pre-festival, ma ancor di più deve saper fare tesoro di ciò che questa tre giorni lascia. Confronti, dibattiti e conferenze che hanno lanciato un messaggio chiaro: il tessuto cittadino può e deve cogliere, comprendere la necessità di fare sistema, fare rete ad ogni livello coniugando l’iniziativa privata con quella pubblica, istituendo un tavolo istituzionale di lavoro dedicato all’economia sociale e civile».

LINEE GUIDA PER L’ECONOMIA SOCIALE E CIVILE

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Festival Regionale dell’Economia Civile, il ruolo...

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Festival Regionale dell’Economia Civile, il ruolo dell’economia sociale e civile nel futuro dell’Europa

Roma, 18 maggio 2024 - Proseguono, a Rieti, i lavori del Festival Regionale dell’Economia Civile, che vuole coinvolgere le comunità locali in tutte le componenti della società civile come attori di economia sociale e civile per dare prospettive di miglioramento.

Di territori e visione futura, si è parlato nel corso del dibattito pubblico tenutosi a Palazzo Aluffi – Polo Universitario di Rieti, Sabina Universitas. Andrea Ferrante (Biodistretto Amerina e delle Forre) ha dichiarato: «Lavoriamo per ricordare che cibo è diritto e non una merce, è un servizio alla comunità. Il Lazio è l’unica regione italiana dove l’area metropolitana fa 4/5 della popolazione regionale, per cui purtroppo spesso si ha una visione alquanto Roma-centrica, ma l’Italia è fatta anche di quei piccoli territori fondamentale anche per l’economia sociale».

«Slow Food come associazione no profit si trova perfettamente ad agio nell’ambito dell’economia sociale. Mi viene in mente il tema a noi molto caro dell’agricoltura sociale, dove si ha la possibilità di far incontrare due realtà da sempre vicine ma che i recenti sviluppi dell’agro-industria hanno sempre più disgiunto» ha dichiarato Luigi Pagliaro (Presidente di Slow Food Lazio).

Enza Bufacchi (Direttrice CNA Rieti) ha spiegato: «La CNA già oggi nella sua azione favorisce questi processi con le sue iniziative progettuali. Penso al progetto “Vivaio”, una piccola incubatrice di impresa con cui stiamo facendo moltissimo orientamento alla creazione di impresa per poi accompagnare nel percorso alcune delle persone che arrivano a raggiungere il proprio obiettivo».

Si è poi parlato di action plan europeo, con Paola Ferrara (Sustainability Manager Confcooperative e Direttrice Coopermondo) che ha dichiarato: «Con questo Festival stiamo cercando di contaminare un’economia che per algoritmi e per far quadrare i bilanci tende troppo a mettere al centro il profitto trascurando però gli aspetti più sociali ed umani dell’economia stessa. Si deve tornare a considerare l’uomo in quanto tale, non solamente come strumento economico».

Gianluca Salvatori (Segretario Generale Euricse, osservatore task force ONU economia sociale e solidale): «Lo scopo con cui è nata l’UE era il consolidamento di uno spazio di libero mercato, libera circolazione ecc. Negli ultimi 15 anni, però, abbiamo vissuto un filotto di crisi che hanno smentito la teoria secondo cui il mercato è capace di risolvere ogni problema, inducendo le autorità internazionali a rivedere il proprio impianto ideologico, introducendo l’idea che è possibile un nuovo tipo di economia guidato dagli obiettivi sociali».

Per Leonardo Pofferi (Direttore Ufficio Confcooperative Bruxelles): «Avremo presto nuovi interlocutori politici a livello europeo, cui chiederemo di consolidare il percorso fino ad oggi percorso, ribadendo che la direzione intrapresa verso la tutela dei diritti all’interno dell’economia non deve e non può essere variata».

Vanessa Pallucchi (Portavoce Forum Terzo Settore): «Tutto il mondo del terzo settore, dal volontariato alle fondazioni, svolge e ha svolto in questa transizione - fortemente caratterizzata da un liberalismo capitalista - un grande ruolo di equilibrio e tutela rispetto alla questione sociale. Se alcune questioni importanti, per esempio quelle legate alla disabilità, hanno assunto una posizione centrale, molto si deve ai cittadini attivi e alla loro capacità di essere corpo unito».

Daniela Freddi (Responsabile del Piano per l’Economia sociale, città metropolitana di Bologna): «In questo momento il focus deve essere sull’economia sociale, finora troppo trascurata. La politica al riguardo deve essere sì guidata dalle Pubbliche Amministrazioni ma allo stesso tempo deve essere capace di coinvolgere tutti gli attori presenti sul territorio, prendendone in considerazione i naturali rapporti di competizione ma costruendo contestualmente un perimetro in cui quegli stessi soggetti possano riuscire a collaborare».

Monica di Sisto (Vice Presidente Fairwatch): «Si avverte la necessità di uscire da un’ottica in cui si presta attenzione solamente all’economia finanziaria e delle grandi imprese volte solo al profitto, per recuperare una visione più vicina alle piccole realtà imprenditoriali operanti nei territori, rimettendo così al centro la persona rispetto al guadagno».

Simona De Giorgio (Coordinatrice del Comitato per l’imprenditorialità sociale della Camera di commercio di Torino e della piattaforma progettuale Torino Social Impact): «Per favorire lo sviluppo dell’economia sociale e civile le P.A. devono dialogare con tutte le componenti del territorio, partendo da quelle produttive a quelle associazionistiche e anche le altre P.A. come il settore bancario o della ricerca. Il tema è favorire la nascita di ecosistemi e sicuramente questo Festival è un passo avanti in questa direzione».

Giovanni Betti (Ufficio Federcasse di Bruxelles): «Il nostro tentativo è stato quello di porre davanti alla Commissione e alle istituzioni europee, a pochi mesi dalla pubblicazione dell’Action Plan, la necessità di dare maggiore attenzione al tema dell’economia sociale anche tramite un maggiore sostegno a quelle imprese che scelgono di correre un maggiore rischio magari scegliendo di non delocalizzare e cercando un tipo di sviluppo sostenibile».

Leonardo Tosti (Vicepresidente Camera di Commercio Rieti-Viterbo): «Il primo passo da fare per avviarsi verso un’economia più civile e sostenibile è quello di acquisire più consapevolezza come consumatori, partendo dal considerare con maggiore meticolosità l’intera filiera che accompagna il prodotto dall’inizio del processo di produzione fino ad arrivare al termine dell’utilizzo».

Il Festival Regionale dell’Economia Civile è una tappa del percorso di avvicinamento alla 6ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile2024 ed è promosso da Federcasse (Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali) e da Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia perTutti), con la collaborazione di SEC (Scuola di Economia Civile) e il contributo di Fondosviluppo e realizzato grazie all’impegno di Campagna Sabina.

IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTIVAL

https://www.festivalnazionaleeconomiacivile.it/festival-regionale-delleconomia-civile

LINEE GUIDA PER L’ECONOMIA SOCIALE E CIVILE

https://www.festivalnazionaleeconomiacivile.it/linee-guida-per-uneuropa-sociale-civile-e-partecipata/

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Festival Regionale dell’Economia Civile:focus su territori...

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Festival Regionale dell’Economia Civile:focus su territori e visione europea

Roma, 18 maggio 2024 - Seconda giornata di lavori per il Festival Regionale dell’Economia Civile in corso a Rieti, tappa del percorso di avvicinamento alla 6ª edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile 2024, promosso da Federcasse (Associazione Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali) e da Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt (Nuova Economia per Tutti), con la collaborazione di SEC (Scuola di Economia Civile) e il contributo di Fondosviluppo e realizzato grazie all'impegno di Campagna Sabina.

Dopo una mattinata di incontro con le scuole, nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con il panel “Strategie per lo sviluppo locale sostenibile, partecipato e civile”, nel corso del quale si sono susseguiti interventi di rilievo.

Leonardo Becchetti (Direttore Festival Nazionale Economia Civile e Co-fondatore NeXt Economia) ha dichiarato: «La comunità sociale economica è composta da grandi aree urbane, ma anche da tantissime realtà interne che, con la crisi demografica, sono a rischio. Qui le popolazioni, troppo spesso, non sono al centro dell’attenzione e soffrono di una diseguaglianza di rappresentazione. Fare un Festival di questo tipo a livello regionale è importante, perché certifica l’attenzione dell’economia civile ai problemi del territorio».

Maurizio Aletti (Direttore Generale di Federlus) ha sottolineato come «le banche di credito cooperativo svolgono un ruolo significativo contro lo spopolamento bancario. Molti istituti lasciano i territori perché, dal loro punto di vista, sono meno redditizi. Le banche di credito cooperativo, al contrario, cercando di mantenere i presidi territoriali per i soci ed i clienti delle comunità locali e nel lazio tale azione è significativa».

Pinuccia Niglio (Prefetto di Rieti) ha dichiarato: «La sicurezza non è lontana dalla felicità, dalla società felice. È evidente, d’altronde, la coincidenza tra gli scopi dell’economia sociale e civile e gli obiettivi principali della nostra Costituzione. Le Istituzioni, non va dimenticato, hanno il dovere di rimuovere ciascuno ostacolo che impedisca la piena realizzazione della persona».

Per Cristina De Luca (Presidente CSV Lazio) «il volontariato è uno di quei soggetti presenti sul territorio che devono lavorare in ottica di relazione tra di loro, superando steccati un tempo ideologici, per permettere maggiore consapevolezza verso l’impegno gratuito che pone al centro la persona, anche superando le disuguaglianze. Il volontariato irradia l’impegno del singolo rendendolo impegno comunitario, il tutto riuscendo a tenere lo sguardo a presente e congiuntamente al futuro».

Stefania Mancini (Presidente Assifero) ha ricordato come ci siano «centinaia di migliaia di fondazioni ed enti filantropici in Europa. Le Fondazioni al momento sono dall’UE comprese nel piano di azione dell’economia sociale come soggetti strategici e non solo finanziatori grazie a uno straordinario processo di lettura dei territori. Le cosiddette Fondazioni di comunità a livello territoriale sono una prassi molto interessanti da considerare in questo quadro, poiché vivono esclusivamente se avallate dai soggetti che rappresentano i diritti degli abitanti del territorio e dagli abitanti stessi. Le Fondazioni non di comunità, invece, hanno il diritto e il dovere di aiutare le organizzazioni locali, comprese quelle di volontariato, svolgendo un ruolo altrettanto importante per i territori».

«In Italia si è accentrato tutto nelle grandi città, soprattutto a livello di sviluppo economico. Tutto ciò ha depauperato le aree interne, che si sono impoverite demograficamente. Come Regione Lazio vogliamo dare nuova linfa alle aree interne» ha dichiarato Manuela Rinaldi (Assessore Lavori Pubblici, Politiche di Ricostruzione, Viabilità, Infrastrutture, Regione Lazio).

Dal territorio, il focus si è spostato all’internazionalità con il panel “L’economia sociale e civile in Europa”. «L’economia sociale guarda a soggetti aggregati e strutturati, ponendosi obiettivi concreti. Se parliamo di economia civile, però, dobbiamo avere un respiro più ampio e un orizzonte dove non c’è chi sta dentro e chi sta fuori. In economia civile le persone provano a sentirsi parte di una comunità con un legame più profondo con l’idea dei territori e il benessere collettivo» ha detto Francesca Coleti (Responsabile Terzo Settore ed economia sociale ARCI Nazionale).

Per Paolo Dalla Sega (Manager Culturale Greccio 2023, Curatore Piano di politiche culturali Trento 2034) «bisogna insegnare ai territori che si raggiungono più risultati in logica di rete. Questo è il fondamento dell’economia sociale e civile: tenere insieme mondi che viaggiano separati, perché insieme si raggiungono traguardi più importanti. Nelle aree interne il protagonismo si traduce troppo spesso in particolarismo. Bisogna superare questi sentimenti irrazionali e cominciare a crescere insieme, condividendo obiettivi».

Silvia Stilli (Portavoce AOI Cooperazione E Solidarietà Internazionale) ha evidenziato come «l’economia civile in Italia è un dato caro e assodato se parliamo del suo valore. Purtroppo non per la sua diretta applicazione. A livello europeo, invece, c’è differenza e siamo ancora un po’ indietro. Il nostro Paese ha più senso di comunità per sviluppare economie più sostenibili che siano di giustizia sociale, di felicità e benessere complessivo».

IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTIVAL

https://www.festivalnazionaleeconomiacivile.it/festival-regionale-delleconomia-civile

LINEE GUIDA PER L’ECONOMIA SOCIALE E CIVILE

https://www.festivalnazionaleeconomiacivile.it/linee-guida-per-uneuropa-sociale-civile-e-partecipata/

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