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“Harry ama Meghan ossessivamente, non la lascerà...
“Harry ama Meghan ossessivamente, non la lascerà mai”: le parole dell’esperta
"Lei ha il controllo e penso che finché lo avrà sarà felice", afferma la biografa reale Ingrid Seward
Il principe Harry non lascerà mai Meghan Markle perché nutre per lei un amore "ossessivo" e hanno un matrimonio "buono e forte". Lo sostiene la biografa reale Ingrid Seward, aggiungendo che la duchessa di Sussex resterà felicemente con il marito "fintanto che avrà il controllo". Parlando con il Sun, ha spiegato: "Penso che Harry abbia un amore ossessivo per Meghan. Non credo che la lascerà mai. Lei ha il controllo e penso che finché lo avrà sarà felice. Penso che il loro sia un buon matrimonio e che siano molto felici. Chi non lo sarebbe in quella splendida casa e con due adorabili bambini?".
I commenti dell'esperta arrivano dopo che Harry e Meghan sono stati visti nel fine settimana a Wellington, in Florida, per le riprese di uno dei loro programmi Netflix, che alzerà il sipario su uno degli sport più esclusivi al mondo, il polo. I Sussex si tenevano per mano sul campo e sorridevano ai fotografi. La coppia è stata poi vista scambiarsi un dolce bacio. L'esperta di linguaggio del corpo Judi James ha detto che questo gesto mostra quanto siano simili Meghan e Harry.
"La coppia si è già baciata altre volte durante le partite di polo - ha ricordato - Nel 2018 lo aveva fatto in occasione di un evento simile, dove Harry, pieno di passione dopo aver giocato, piantò un bacio molto sexy sulle labbra di Meghan. La sua espressione era seria e sembrava perso in quel momento mentre girava la testa e teneva il busto in avanti. Meghan ha inclinato la testa all'indietro nello stesso gesto di sottomissione che Diana ha usato quando ha baciato Charles il giorno del loro matrimonio. Il trofeo di polo sembrava irrilevante e quasi bisognava ricordare loro che avrebbe dovuto essere consegnato".
Sport
Gp Miami, Verstappen in pole position con Red Bull davanti...
L'olandese della Red Bull parte davanti a Leclerc e Sainz
Max Verstappen in pole position con la Red Bull nel Gp di Miami davanti alle Ferrari di Charles Leclerc e Carlos Sainz. Il pilota olandese, campione del mondo e leader del Mondiale 2024 di Formula 1, dopo aver vinto la Sprint completa il suo super-sabato con il miglior tempo nelle qualifiche. Verstappen conquista la pole, la 38esima della carriera e la sesta in altrettante gare quest'anno, con un giro in 1'27''241.
L'olandese precede la Ferrari del monegasco Leclerc (+0''141) che, dopo il secondo posto nella Sprint, completa la prima fila sulla griglia del Gp in programma domenica 5 maggio. Lo spagnolo Sainz, con l'altra rossa, chiude con il terzo tempo (+0''214) e apre la seconda fila in cui sarà affiancato dalla Red Bull del messicano Sergio Perez.
In terza fila le McLaren di Lando Norris e Oscar Piastri, seguite dalle Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton. In quinta fila, a completare la top ten, la Haas di Nico Hulkenberg e la RB di Yuki Tsunoda.
Esteri
Israele-Hamas, negoziati al bivio. Estrema destra a...
Media: "Hamas pronto a rilasciare 33 ostaggi in prima fase accordo. Israele potrebbe rilasciare Barghouti come parte dell'intesa". Idf e Shin Bet eliminano massimo comandante Jihad palestinese
Sono ore di attesa per quanto emergerà dai colloqui al Cairo, in Egitto, sul cessate il fuoco tra Israele e Hamas e il rilascio degli ostaggi. Notizie e smentite si rincorrono: sui negoziati per Gaza e un accordo di tregua incombe comunque lo spettro di un'intesa appesa a un filo visto anche il pressing, sul primo ministro Benjamin Netanyahu, dell'estrema destra israeliana che spinge per l'operazione a Rafah.
Un funzionario israeliano ripreso dalla radio statale Kan ha riferito che la delegazione non partirà per il Cairo finché non verrà ricevuta una risposta da Hamas su un possibile accordo sugli ostaggi.
Mentre un alto dirigente di Hamas ha detto ad 'Al-Araby Al-Jadeed' che il gruppo palestinese che è al Cairo impegnato nei colloqui non consegnerà una sua risposta ai mediatori stasera, aggiungendo a condizione di anonimato che una serie di punti devono ancora essere chiariti dai mediatori.
Media: "Hamas pronto a rilasciare 33 ostaggi in prima fase accordo"
Hamas sarebbe pronto a rilasciare 33 ostaggi israeliani durante la prima fase dell'accordo con Israele sul cessate il fuoco in discussione al Cairo. Lo scrivono Ynet News, citando il quotidiano saudita Al Hadath, e l'agenzia di stampa cinese Xinhua citando al Arabiya.
Mentre secondo quanto riportato su X dal reporter di Axios, Barak Ravid, "alti funzionari israeliani affermano che ci sono prime indicazioni che Hamas accetterà di portare a termine la prima fase dell’accordo - il rilascio umanitario degli ostaggi - senza un impegno ufficiale da parte di Israele a porre fine alla guerra".
Media: "Israele potrebbe rilasciare Barghouti"
Marwan Barghouti potrebbe essere presto rilasciato dalla sua detenzione come parte di un possibile accordo. Un rapporto di Maariv, che citava il canale saudita Asharq, riporta che Israele non si oppone più al rilascio di Barghouti ma insiste per rilasciarlo a Gaza e non in Cisgiordania.
È stato anche riferito - scrive il Jerusalem Post - che Hamas dovrebbe richiedere il suo nome sulla lista della prima fase dell'accordo. Barghouti, ex leader dei Tanzim, una fazione militante del movimento palestinese Fatah, è stato condannato nel 2004 da un tribunale israeliano a cinque ergastoli cumulativi e 40 anni di prigione per atti terroristici in cui cinque israeliani furono uccisi e molti feriti.
Estrema destra Israele a Netanyahu: "No accordo sconsiderato, sì a Rafah"
Netanyahu intanto se la deve vedere con il fronte interno, da un lato il pressing dell'estrema destra, dall'altro le continue proteste di familiari e sostenitori degli ostaggi.
Il ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben Gvir ha lanciato una nuova minaccia di lasciare il governo, mentre i colloqui al Cairo su un accordo di tregua e sugli ostaggi sembrano essere entrati in una fase critica, scrive il Times of Israel.
In una dichiarazione, Ben Gvir ha accolto la decisione del primo ministro Netanyahu per non aver inviato una delegazione al Cairo e dice che si aspetta che il premier mantenga le promesse fatte presumibilmente quando i due si sono incontrati la scorsa settimana. “No a un accordo sconsiderato, sì a Rafah. Il primo ministro sa bene qual è il prezzo da pagare se non si onora questo impegno”, ha aggiunto Ben Gvir. In una dichiarazione simile, riporta il quotidiano israeliano, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha affermato che “un accordo di resa che porterà alla fine della guerra senza una vittoria totale è un disastro. Rafah adesso”.
Migliaia di persone in piazza in Israele per accordo su rilascio ostaggi
Decine di migliaia di persone sono scese di nuovo in piazza in Israele. Le famiglie degli ostaggi hanno iniziato a manifestare davanti al Begin Gate di fronte al Kirya, insieme ad altri attivisti. Le famiglie hanno chiesto al governo di accettare la fine della guerra, l'unico modo per consentire un accordo che riporti tutti indietro. Alla fine della manifestazione, le famiglie hanno lasciato Begin Gate verso Habima Square. A Tel Aviv, in piazza della Democrazia, i manifestanti della protesta anti-governativa sono tornati a chiedere elezioni anticipate.
Media: "Usa garanti fine guerra dopo 40 giorni da accordo ostaggi"
Il notiziario israeliano Channel 12 riferisce che gli Stati Uniti hanno garantito ad Hamas, attraverso l'Egitto e il Qatar, che la guerra finirà dopo la prima fase di accordo sugli ostaggi e tregua di 40 giorni attualmente in fase di negoziazione al Cairo.
Citando "una fonte molto autorevole di Hamas", l'analista veterano del Medio Oriente della stazione televisiva Ehud Ya'ari ha affermato che gli americani si sono impegnati, "sia che Israele dica sì o no e che faranno in modo che la guerra finisca", dopo la prima fase dell'accordo, durante la quale verranno liberati 33 ostaggi.
Idf e Shin Bet eliminano massimo comandante Jihad palestinese
Intanto nelle difficili ore di trattative arriva la notizia di un attacco congiunto da parte dell'Idf e dello Shin Bet in cui è stato ucciso uno dei massimi comandanti della Jihad islamica palestinese. Lo ha annunciato l'esercito israeliano. Imam Zerev è stato ucciso da aerei da combattimento dell'aeronautica israeliana nel sud di Gaza. Ha comandato e diretto diversi attacchi, in particolare quello delle forze Nukhba sia alla comunità di confine che all'avamposto di Sufa il 7 ottobre.
Sport
Sassuolo-Inter 1-0, gol di Laurienté
Gli emiliani cercano di rimanere in corsa per la salvezza
Il Sassuolo batte l'Inter per 1-0 nel match valido oggi per la 35esima giornata di Serie A. Gli emiliani si impongono sui nerazzurri campioni d'Italia grazie al gol di Laurienté, a segno al 20'. Il successo permette ai neroverdi di salire a 29 punti e di agganciare al penultimo posto in classifica l'Udinese, che ha una partita in meno. L'Inter, già in vacanza, rimane a 89 punti.
Gli emiliani sfruttano le comprensibili distrazioni della formazione allenata da Inzaghi. I padroni di casa sbloccano il risultato al 20', quando Doig ruba palla a Dumfries e mette al centro il pallone che Laurienté insacca battendo Audero, schierato titolare tra i pali. L'Inter, con una formazione ampiamente rimaneggiata, giochicchia senza creare reali occasioni fino allo scadere del primo tempo. Lautaro segnala la propria presenza insaccando il pallone dell'1-1, ma il Var cancella il gol per fuorigioco. Il secondo tempo scivola via tra gli sbadigli. L'Inter non ha particolare voglia di attaccare, il Sassuolo si limita a controllare la situazione con tranquillità. Consigli si sporca i guanti per respingere un paio di cross in una serata che non riserva sorprese.