Economia
L’Ai per il Made in Italy: Google a supporto delle Pmi
Destinati fino a 1 milione di euro per l’Italia per l’integrazione dell’intelligenza artificiale nell’eccellenze del Made in Italy
L’intelligenza artificiale può supportare la filiera del Made in Italy? È Google che, nello specifico, ha messo a disposizione risorse, consulenze personalizzate e corsi senza costi per accompagnare le piccole e medie imprese italiane nell’integrare l’Ai nelle proprie attività. Nei prossimi giorni, il 17 e il 19 aprile a Bergamo, saranno messi a disposizione degli spazi interattivi temporanei dedicati al settore metalmeccanico, in collaborazione con Anima Confindustria nell’ambito di una serie di futuri appuntamenti dedicati anche agli altri settori nazionali. L’occasione? La Giornata Nazionale del Made in Italy, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Ai come opportunità per le Pmi
L’AI Opportunity Fund di Google.org, consiste in un finanziamento di 1 milione di euro, per supportare le comunità svantaggiate e i lavoratori vulnerabili. Mentre in Europa si norma il sistema dell’intelligenza artificiale, Google ne valuta il potenziale insieme alle aziende italiane. Il progetto - online e sul territorio - si propone di accompagnare le aziende verso un’integrazione efficace dell’IA nelle proprie attività, con un focus particolare su quattro settori chiave del Made in Italy: metalmeccanico, abbigliamento, arredamento e agroalimentare.
“L’IA rappresenta una grande opportunità per le imprese italiane – ha commentato Melissa Ferretti Peretti, Country Manager e Vice President di Google in Italia -, in modo particolare per le PMI che storicamente nel nostro paese soffrono di un gap di produttività. Per poter indirizzare questa opportunità, servono in primis una visione strategica su come applicare l’IA al proprio business, e poi le competenze necessarie per implementarla. E proprio per rispondere a questi due bisogni abbiamo realizzato il progetto ‘IA per il Made in Italy’”.
La visione strategica
Il progetto si articola in vari step. Il primo consiste in una fase di analisi della maturità digitale del proprio business, che è possibile realizzare con AI Smart Report. Una ricerca condotta dalla School of Management del Politecnico di Milano ha realizzato AI Smart Report: strumento senza costi che grazie all’analisi di 177 tecnologie IA su vari settori del Made in Italy permetterà di individuare quelle più utili per la propria realtà. Nei settori analizzati, l'introduzione di soluzioni basate sull'IA può garantire significativi miglioramenti nell’efficienza, che in alcuni casi può portare a una riduzione anche del 10% di specifiche voci di costo. Dalle materie prime al costo energetico, le Pmi italiane potranno beneficiare di uno strumento che farà dell’Ai un alleato e non un nemico.
Per dare maggiore concretezza alla visione strategica, è possibile osservare dimostrazioni di casi d’uso aziendali specifici presentati con delle vere e proprie “demo” disponibili online sul sito di IA per il Made in Italy e negli Spazi Interattivi temporanei di Google sul territorio, che mostrano come è possibile applicare soluzioni di IA per un determinato settore e quali benefici possono portare all’azienda.
Le consulenze dedicate
Google, inoltre, fa sapere che per chi lo desidera, è possibile prenotare delle consulenze su misura con esperti che possano guidare le imprese a individuare le “aree di potenziale” della propria azienda e capire gli ambiti in cui l’IA può fare la differenza.
Questo progetto ha l’ambizioso obiettivo di colmare il gap esistente in termini di competenze attraverso i corsi pensati per preparare le persone a cogliere le opportunità dell’Ai. L’offerta dei corsi è stata pensata per adattarsi a diversi livelli di conoscenza: da un’introduzione al Cloud ai fondamenti del Machine Learning, fino all'utilizzo dell'IA generativa nel lavoro quotidiano.
Progetti di integrazione Ai in Europa
Questo progetto si inserisce nell’ambito dell’AI Opportunity Initiative for Europe annunciata lo scorso febbraio. Il Google.org AI Opportunity Fund: Europe, in collaborazione con Center for Public Impact, sosterrà i lavoratori di tutta Europa che sono maggiormente impattati dalle evoluzioni del lavoro portate dall’IA: destinati all’Italia fino a 1 milione di euro.
Potranno prendere parte sia organizzazioni non profit, sia le imprese sociali che si rivolgono ai lavoratori che hanno maggiormente bisogno di acquisire competenze nell'uso degli strumenti di IA nel proprio contesto professionale. I candidati selezionati riceveranno una formazione ampia e personalizzata con corsi di approfondimento sull’IA progettati da Google e partner esterni, insieme a un sostegno economico per aiutare i beneficiari ad accedere a questa opportunità di apprendimento. Informazioni e dettagli sono disponibili qui.
Sempre sostenuto da un finanziamento oltre 2 milioni di euro di Google.org, parte dell’AI Social Innovation Fund, è anche “crescerAI”, il bando di Fondo per la Repubblica Digitale con l’obiettivo di supportare lo sviluppo di soluzioni di AI a sostegno delle PMI del Made in Italy, che ha ricevuto 90 progetti attualmente in fase di valutazione.
Economia
Leolandia punta a crescere del 10% sul 2023
Il presidente del parco, Giuseppe Ira: "Siamo una destinazione turistica, proseguiremo con investimenti"
Leolandia, tra i parchi divertimento italiani più importanti, si prepara a replicare il successo dell'anno scorso. "La stagione è iniziata nel febbraio scorso e si concluderà il 7 gennaio 2025 e i numeri non sono male - dice all’AdnKronos Giuseppe Ira, presidente del parco divertimenti di Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo - contiamo a maggio di recuperare quel poco che ci manca per crescere poi durante l’estate. Faremo meglio, il nostro budget ci dà un incremento tra il 6 e 10% sul 2023, che è sempre stato migliore del 2019, per noi anno di riferimento ante Covid".
Il 2023 si è chiuso "con 33 milioni circa di fatturato e un Ebitda attorno a 11 milioni" spiega Ira, snocciolando i dati dell’anno passato, che ha visto più della metà di ingressi da fuori Regione, soprattutto dal Sud e dalle Isole. “Siamo una destinazione turistica e l’obiettivo è incrementare quelle aree - evidenzia ancora il presidente di Leolandia -. Ormai siamo aperti non meno di 11 mesi all’anno, e intendiamo continuare in questa direzione per dare una certa continuità di stipendio ai nostri dipendenti”.
Il parco di Leolandia vanta 200.000 mq di superficie e conta 650 dipendenti. Nel 2023 gli investimenti sono stati pari a 7,5 milioni di euro per una nuova area da 10.000 mq, quest’anno sono previsti investimenti per 10 milioni e altrettanti nel 2025. Tra le novità imminenti, l’apertura di un’attrazione dedicata alla mobilità elettrica rivolta ai bambini più piccoli, realizzata in collaborazione con Eni, allo scopo di sensibilizzare i visitatori del parco divertimenti alle tematiche della transizione energetica.
L’obiettivo è di crescere del 30% grazie anche a qualche attrazione più adrenalinica per i bambini fino a 12 anni. “Noi proseguiremo con gli investimenti - assicura Ira - ne abbiamo in cantiere tanti nei prossimi tre anni e vogliamo soddisfare al meglio tutte le fasce della nostra clientela”.
Economia
Parchi divertimento, crescono visitatori: giro...
Il 2023 è stato un anno positivo per il settore, tornato a performare. Il comparto registra circa 30mila occupati diretti tra dipendenti a tempo indeterminato e stagionali e attrae ogni anno tantissime persone, 22 mln di italiani e 1,7 mln di stranieri
Il 2023 e la stagione appena iniziata premiano i 200 parchi tematici, acquatici e faunistici e gli oltre 250 parchi avventura italiani che vantano un giro d’affari a nove zeri. "Dalla sola biglietteria, nel loro complesso, i parchi tematici, acquatici, avventura, zoo e acquari, ricavano circa 300 milioni di euro, a cui si somma la spesa realizzata dai clienti all’interno dei parchi, per un totale di circa 450 milioni di euro, che con l’indotto si avvicina ai 2 miliardi di euro" dice all’AdnKronos Maurizio Crisanti, segretario nazionale associazione Parchi Permanenti Italiani. I parchi hanno un effetto rilevante su tutta la filiera turistica e tramite le agenzie di viaggio interne commercializzano oltre un milione di pernottamenti con la formula parco + hotel. A questi si aggiungono le prenotazioni, quantificabili nell’ordine di diversi milioni, effettuate direttamente dai visitatori.
"Il 2023 è stato un anno positivo - spiega Crisanti - dopo un 2022 che ha segnato la ripresa del settore, non solo rispetto al complesso biennio 2020/2021 ma anche rispetto al 2019, registrando un bel +10,9%, dato eccezionale nell’ambito dell’industria turistica. I numeri definitivi sul 2023 non sono ancora stati diffusi da Siae ma si prevede che registreranno un ulteriore, seppur lieve, incremento rispetto all’anno precedente”. L'intero comparto registra circa 30mila occupati diretti tra dipendenti a tempo indeterminato e stagionali e attrae ogni anno milioni di persone. Nel 2023 la stima di visitatori stranieri è di circa 1,7 milioni a fronte di circa 22 milioni di italiani, mentre in alcune strutture del Veneto, la presenza di turisti stranieri può raggiungere il 50 per cento rispetto agli ospiti italiani.
Inflazione e maltempo non sembrano pesare fortemente sull’apertura di stagione. “La stagione si è avviata nelle scorse settimane ed ancora è difficile fare una valutazione - evidenzia Crisanti - certamente il maltempo sta condizionando alcune giornate ma l’attività dei parchi è soggetta ad una forte stagionalità, quindi sarà l’andamento dei prossimi mesi estivi a determinare i fatturati dell’anno. Quanto ai prezzi, negli ultimi anni l’aumento si è attestato intorno al 4/5%, quindi ben al di sotto rispetto all’andamento dell’inflazione e a quelli praticati dal comparto turistico”. A differenza di altre categorie, come i trasporti e gli alloggi, i parchi divertimento non hanno aumentato eccessivamente i prezzi, "perché fronteggiano una domanda molto elastica e perderebbero immediatamente la loro popolarità" sottolinea Crisanti". Al contrario, "sono cresciute le presenze dei clienti italiani disincentivati dai costi sempre più elevati delle vacanze, hanno scelto di restare a casa e trascorrere qualche giorno in più nei parchi”.
In Italia i parchi attraggono visitatori da Nord a Sud, con le regioni “più densamente abitate e più turistiche” che “sono anche le più attrattive per gli investitori” spiega Luciano Pareschi, presidente associazione Parchi Permanenti Italiani, “perché un parco di divertimento necessita di numeri elevati per diventare profittevole”. Non sorprende che il primo gradino del podio sia saldamente in mano al Veneto. “I dati Siae del 2019 – ricorda Pareschi - indicano che la Regione è la prima in Italia per visitatori con 4,5 milioni di biglietti e 157 milioni di euro di fatturato che, aggiungendo l’indotto, arrivano a un valore complessivo di circa 500 milioni di euro. Si stima che la sponda del basso lago di Garda rappresenti i due terzi dei dati, pari a circa 3 milioni di visitatori e 100 milioni di fatturato. Seguono Emilia Romagna, Lombardia e Lazio”.
I complessi principali hanno l’appeal necessario per richiamare tanto gli italiani su scala nazionale quanto gli stranieri. I più appassionati di parchi divertimento, fa notare Pareschi, si confermano i tedeschi, seguiti dai turisti provenienti da centro Europa, Usa ed Emirati Arabi Uniti. “Questi ultimi considerano i parchi divertimento un elemento imprescindibile della vacanza in Italia, al pari dello shopping e del food. Poi ci sono le famiglie svizzere e francesi che apprezzano la possibilità di alternare le loro vacanze balneari o culturali nel Belpaese con una o più giornate nei parchi”.
A livello di trend, la maggior parte degli investimenti quest’anno sarà concentrata sul miglioramento dell’esperienza degli ospiti all’interno del parco. “Ai grandi investimenti per l’acquisto di attrazioni spettacolari, nelle strutture che offrono un prodotto già maturo si preferiscono interventi volti a implementare soluzioni ad elevato valore aggiunto - rimarca Crisanti - con l’obiettivo di migliorare la qualità del tempo trascorso nel parco e rendere memorabili le giornate dei visitatori. Si presta quindi molta attenzione a particolari come la facilità di parcheggio, le opzioni per il pagamento dei servizi ancillari, la fruizione del food & beverage, i tempi di attesa alle attrazioni e la gradevolezza del contesto”. (di Federica Mochi)
Economia
Ambiente, dal 12 al 14 giugno gli stati generali
La Campania presenta il nuovo progetto "Borghi salute e benessere"
Dal 12 al 14 giugno, nell’ambito del Green Med Expo&Symposium, in collaborazione con Ecomondo e Ricicla Tv, si terranno gli Stati Generali sull’Ambiente (edizione 2024), promossi dalla Regione Campania. L’evento si svolgerà all’interno della storica cornice della Mostra D’Oltremare di Napoli. Obiettivo di fondo è illustrare le nuove iniziative green e di sostenibilità ambientale promosse in Campania; molti i dibattiti previsti, ove si confronteranno amministratori, aziende, esperti ed appassionati, moderati dalla giornalista e scrittrice Claudia Conte.
Tra le grandi novità dell’iniziativa il progetto "Borghi della Salute e del Benessere", con il quale verrà presentato in esclusiva il programma volto alla valorizzazione del grande patrimonio di borghi, aree interne e piccoli comuni del territorio campano. L’obiettivo è quello di promuovere la riqualificazione del territorio - contrastando la crescente tendenza allo spopolamento delle aree interne della Regione - attraverso la costituzione di reti territoriali, comprendenti più comuni (oltre 300) per la valorizzazione in forma associata dei borghi locali. Incentivando l'attrattività si spinge verso nuove forme di turismo responsabile, anche nei comuni non solitamente meta di visite turistiche.
Inoltre, alla Mostra D’Oltremare la Regione Campania offrirà al pubblico la possibilità di visitare diverse aree allestite: sarà infatti organizzato il "Viale della Sostenibilità", con uno spazio illustrativo dedicato alle tante tecniche di riciclo dei rifiuti raccolti in modo differenziato ed alle nuove tecnologie per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Un modo concreto per fare toccare con mano ai cittadini, soprattutto ai più giovani, le nuove sfide ambientali del nostro tempo. Si farà anche il punto sull’attuazione delle nuove azioni per la chiusura in ambito regionale del ciclo dei rifiuti, verso il superamento della multa inflitta nel 2015 dall’Unione Europea. Per ulteriori informazioni e dettagli sull'evento, si prega di visitare il sito web ufficiale della Regione Campania: https://www.regione.campania.it/