Politica
Fosse Ardeatine, 80 anni fa l’eccidio. Meloni:...
Fosse Ardeatine, 80 anni fa l’eccidio. Meloni: “Tra ferite più profonde e dolorose”
La presidente del Consiglio: "Ricordare è dovere di tutti". Fontana: "Data simbolo crudeltà nazifascista"
“Oggi l'Italia onora e rende omaggio alla memoria delle 335 vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine, terribile massacro perpetrato dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia dell’attacco partigiano di via Rasella. L’eccidio ardeatino è una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale e ricordare cosa accadde in quel funesto 25 marzo di ottant'anni fa è un dovere di tutti”. Così la premier Giorgia Meloni, in occasione dell'80esimo anniversario dell'eccidio delle Fosse Ardeatine.
"Di "data simbolo della crudeltà dell'occupazione nazifascista, che deve rimanere scolpita nella memoria collettiva e in particolar modo in quella delle nuove generazioni, chiamate a costruire il futuro nella piena consapevolezza del passato", ha parlato il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
“È nostro dovere custodire la memoria dell'eccidio delle Fosse Ardeatine", afferma il presidente del Senato Ignazio La Russa secondo il quale " quanto avvenne il 24 marzo 1944 è un orrore di fronte al quale ci si può solo inchinare, confidando e lavorando affinché mai più possa ripetersi una simile atrocità”.
"Una strage impressa nella memoria collettiva come uno dei più atroci crimini di guerra perpetrati durante l’occupazione nazista. Un tentativo di instillare terrore e sopprimere la resistenza che, al contrario, rafforzò la determinazione degli italiani a lottare per la libertà”, ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.
Ieri il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme alle alte cariche dello Stato, ha partecipato alla cerimonia commemorativa. Dopo la deposizione da parte del Capo dello Stato di una corona sulla lapide che ricorda i caduti del 24 marzo 1944, sono intervenuti il Presidente ANFIM, Francesco Albertelli e Marco Trasciani, Segretario generale dell’ANFIM, che ha letto i nomi dei Martiri.
La commemorazione è proseguita con la preghiera cattolica recitata dal Mons. Sergio Siddi, Cappellano Militare e la preghiera ebraica officiata dal Rav. Riccardo Di Segni, Rabbino Capo della Comunità ebraica di Roma. Al termine, il capo dello Stato ha reso omaggio, all'interno del Mausoleo Ardeatino, alle vittime dell’eccidio.
Fosse Ardeatine, ministri Roth e Sangiuliano rendono omaggio alle vittime (FOTO)
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Pnrr e lotta alle frodi, Meloni: “Preoccupazione...
La premier partecipa alla riunione del Colaf: "Non si tratta di partire da zero nel contrasto agli illeciti e alle frodi ai danni del Pnrr ma di rafforzare e potenziare un sistema"
"Da quando ci siamo assunti la responsabilità di portare a compimento gli obiettivi del Piano, una preoccupazione costante è stata quella di garantire, oltre all’attuazione degli investimenti e delle riforme nel rispetto dei tempi previsti, anche la legalità e la trasparenza". Lo ha detto Giorgia Meloni, partecipando alla riunione del Colaf, il Comitato per la lotta contro le frodi nei confronti dell’Unione europea, terminata a Palazzo Chigi.
"Ci siamo sempre posti il tema, cioè, di costruire un sistema quanto più efficace possibile per prevenire e reprimere le frodi che riguardassero le ingenti somme messe a disposizione dal Pnrr. La ragione è semplice: dobbiamo non solo utilizzare al meglio le risorse del Piano, e fare in modo che si concentrino su interventi strategici e di lungo periodo, ma impedire anche che qualcuno possa sfruttare questa 'occasione' per i propri interessi e intercettare risorse che sono invece preziosissime, e che non possono di certo finire nelle mani della criminalità".
"Solo attraverso il rispetto delle regole - ha sottolineato la premier - è possibile assicurare che le ingenti risorse del Piano si traducano in investimenti concreti al servizio dei cittadini, delle famiglie e delle imprese di questa Nazione. Non resta, dunque, che metterci, insieme, al lavoro".
"Oggi - ha evidenziato - compiamo insieme un altro passo avanti in questo percorso e inauguriamo una nuova fase nella vita e nell’attività del Colaf. Puntiamo a rendere il Colaf, cioè, lo strumento per proteggere le risorse europee che sono a disposizione dell’Italia".
"Non devo di certo ricordare a voi quali sono gli elementi che contribuiscono ad attirare gli interessi della criminalità. Dalla mole ingente di risorse in capo al Pnrr, alla complessità degli interventi e delle regole, dalle difficoltà organizzative alla fretta nell’implementazione delle misure per il rispetto delle scadenze. Proprio per questo, il governo ha lavorato in questi mesi per riorganizzare il Piano, rafforzare le strutture di gestione, semplificare le procedure e rendere le strutture amministrative più forti, più veloci e più efficienti", ha sottolineato la presidente del Consiglio.
"Non si tratta, ovviamente, di partire da zero nel contrasto agli illeciti e alle frodi ai danni del Pnrr ma di rafforzare e potenziare un sistema articolato - ha aggiunto Meloni - che già funziona e i cui risultati sono stati riconosciuti anche in sede europea, e che si poggia sul lavoro della magistratura, delle forze di polizia e sul sistema di controllo e audit messo a punto per le amministrazioni centrali nazionali e per i soggetti attuatori del Pnrr".
"Questa sede - ha rimarcato ancora - è la sede nella quale possiamo mettere in comune e utilizzare al meglio le energie migliori che abbiamo a disposizione in termini di esperienze, capacità, professionalità e tecnologie".
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Truffe online, arriva il reato
E' stato approvato un emendamento al Ddl Cybersicurezza
Il reato specifico di 'truffa online', per contrastare i reati informatici e garantire maggiore sicurezza nel comparto dell'e-commerce. E' stato approvato un emendamento al Ddl Cybersicurezza che introduce nel nostro ordinamento questo reato.
La norma, proposta da Letizia Giorgianni (Fdi), prevede delle aggravanti per chi commette reati attraverso siti e piattaforme informatiche, come la "confisca obbligatoria" degli strumenti informatici in possesso dell'autore della truffa (computer, telefonini, tablet), e il sequestro dei beni di proprietà dei truffatori, da utilizzare per risarcire le vittime dei reati.
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Don Patriciello: “No a battaglie politiche sulla mia...
"Le parole devono dare speranza, non fare male"
"Le parole devono dare speranza, non far male. Le battaglie politiche non si facciano sulla mia schiena, lasciatemi fare il prete". Così don Maurizio Patricello in collegamento con Francesca Fialdini a 'Da Noi… a Ruota Libera' ritorna sulle dichiarazioni del Presidente della regione Campania e dichiara: "Mi ha disturbato che una persona metta il becco in ciò che faccio". "Sono semplicemente stato a un convegno con illustri relatori, invitato come ospite dal Dottor Ciciliano, commissario di Caivano. Un incontro a Montecitorio mai avrei pensato che potesse scatenare tanto dibattito, la mia presenza era una delle tante tra centinaia di persone. Il Governatore della Campania De Luca che mi chiama Pippo Baudo e parla dei miei capelli non lo comprendo: io sono un parroco che parla nelle scuole contro il bullismo e peso ogni parola per non ferire nessuno. Le parole devono dare speranza, non far male".
"Io non mi aspetto mai niente, sono un prete e non me la prendo. Ma non voglio che le battaglie politiche si facciano sulla mia schiena, voglio che mi lascino fare il prete che vede e denuncia ciò che non va nel proprio quartiere" conclude.