Politica
Meloni: “Volto coperto alla Camera? Ironia, non...
Meloni: “Volto coperto alla Camera? Ironia, non volevo intimorire”
Il post della premier con la spiegazione del gesto finito anche in prima pagina sul Wsj. Bonelli replica: "Non sono intimorito, ma parlavo di Gaza e lei faceva le smorfie"
Dopo la foto finita addirittura in prima pagina sul Wall Street Journal, la premier Giorgia Meloni interviene sul 'caso' via social: "Noto lo scalpore di diversi esponenti dell’opposizione perché - scrive la presidente del Consiglio su Instagram - alle parole del leader dei Verdi Bonelli rivoltemi in Aula, 'non mi guardi con sguardo inquietante', ho risposto coprendomi ironicamente il volto per non destare ansietà al collega. Non so cosa intendesse con 'sguardo inquietante', ma mi scuso con il collega e con chiunque altro possa eventualmente sentirsi intimorito", le parole della premier.
Bonelli: "Intimorito io? No, è lei che non ha postura istituzionale"
"Intimorito io? No. Il problema non sono nemmeno le scuse, il punto è che quando la premier viene in aula, deve fare la premier e avere una postura istituzionale, che lei non ha. Ieri in Aula parlavo di questioni serie, gravi, della tragedia di Gaza, e la mimica facciale, francamente fastidiosa, della premier è una cosa che non si vede in nessuna aula del parlamento, in Europa e nel mondo. Smorfie, battutine, sguardi mentre si parla di questioni rilevanti... no. Si può essere o non essere d'accordo ma si ascolta poi si risponde. Comunque, non mi sento intimorito, non mi sono mai fatto intimorire da nessuno, ma la invito ad assumere una postura istituzionale quando viene in Aula". Così Angelo Bonelli commenta all'AdnKronos il post della presidente del Consiglio.
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Europee, tentata effrazione in comitato Polverini a Ponte...
Sul posto sono in corso i rilievi della polizia. La candidata all'Adnkronos: "Dispiaciuta, spero non sia gesto politico"
Tentato accesso nella notte nel comitato elettorale di Renata Polverini, candidata con Forza Italia alle elezioni europee Italia Centrale Lazio, Umbria, Marche, Toscana. Il comitato si trova in zona Ponte Milvio, a Roma, e, della tentata effrazione, ci si è accorti questa mattina, quando la porta della sede è stata trovata danneggiata. Sul posto sono in corso i rilievi della polizia.
"Sono dispiaciuta per quanto accaduto, spero non sia un gesto politico". Si limita a poche parole, Renata Polverini, commentando il tentato accesso nella notte nei locali del suo comitato elettorale di Roma. "Ora io sono fuori Roma -dice all'AdnKronos- . Stamattina qualcuno si è accorto del tentativo di irruzione e ora c'è la Digos sul posto. Speriamo davvero che non sia un gesto politico".
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Giustizia, via libera governo a pacchetto riforme
Il provvedimento al centro di un colloquio con Meloni riguarda la separazione delle carriere con due diversi concorsi
Via libera del governo al pacchetto di riforme della Giustizia da presentare prima delle elezioni Europee di giugno. Il provvedimento al centro di un colloquio con Meloni riguarda la separazione delle carriere con due diversi concorsi, uno per diventare giudice e uno per diventare pubblico ministero.
Politica
Europee, sondaggisti: “Attacchi a Vannacci? Cresce...
Mannheimer: "Da vedere se farà crescere la Lega". Masia: "Ora vedere cosa farà base del partito". Pessato: "Alza toni perché cerca consenso di nicchia"
Le forti critiche che il generale Roberto Vannacci sta ricevendo dagli avversari politici, con la sovraesposizione mediatica conseguente, hanno l'effetto di rafforzare la sua candidatura, con un possibile incremento dei consensi che lo stesso Vannacci potrà ricevere. Ma questo non significa che la base della Lega, che lo ritrova in lista converga sul suo nome. E' quanto emerge, in sintesi, dai pareri raccolti dall'AdnKronos, che ha sentito alcuni sondaggisti e spin doctor, tutti concordi sul fatto che la visibilità che sta avendo il generale "di certo è per lui un booster di consensi".
Mannheimer
"Di sicuro gli attacchi a Vannacci, al di là dei contenuti, permettono al generale di avere una visibilità del tutto gratuita che aiuta", dice all'AdnKronos, dice il sondaggista Renato Mannheimer (Eumetra), ricordando come "questo aiuta tanto più in una campagna elettorale come quella per le europee, impegnativa anche per l'ampiezza delle circoscrizioni elettorali". "Da qui a dire che questa notorietà" legata agli attacchi "aiuti e si trasformi in voi non è possibile ipotizzarlo ora". "Certo che il rischio che hanno tanti candidati di restare nell'anonimato Vannacci non lo corre, ma anche per poter dire se il suo contributo sarà determinante per far crescere la Lega, quindi se la scelta di Salvini è stata vincente, dovremmo avere altri dati che io non ho al momento, servirebbe un lavoro che ancora non ho fatto".
Masia
Stessa posizione la esprime Fabrizio Masia, spin doctor e sondaggista di EMG Different che ritiene come la pubblicità che sta ricevendo anche con gli attacchi ricevuti "permette a Vannacci di avere maggiore visibilità, magari allargando il consenso anche verso coloro che lo conoscevano relativamente". "Di certo viene rafforzato -assicura- non certo indebolito, perché si dà visibilità a posizioni che hanno un certo consenso. Poi di certo andrà visto se all'interno dell'elettorato tradizionale leghista queste posizioni siano condivisibili, per cui andrà valutata la risultante di questo effetto, per Vannacci sicuramente è un booster di consensi", conclude Masia.
Pessato
Per Maurizio Pessato, vicepresidente della società demoscopica SWG "lo stesso Vannacci sa che serve la visibilità e penso che lui stia anche forzando sui temi messi in campo, scegliendo una linea radicale, per convergere con si ritrova con le sue idee". Il sondaggista assicura che uno come Vannacci "cerca un consenso di nicchia, di una parte dell'opinione pubblica. Per questo è poco attento agli attacchi che riceve, che non gli porteranno certo via i consensi di quel target di 'settore'". "Carica i toni, perché sta parlando a una parte degli italiani", spiega Pessato. "Piuttosto - conclude - chi lo attacca dovrebbe mirare a dare una spiegazione a quella parte di elettorato non schierata già con lui dei motivi per cui è criticabile, andando oltre gli slogan e le facili battute".