Economia
Trasporti, Fiorentini (Enel Italia): “Situazione da...
Trasporti, Fiorentini (Enel Italia): “Situazione da migliorare sulle stazioni di ricarica”
Al convegno ‘I trasporti a 360°. Un anno di sfide e un futuro di obiettivi’: “Installare le colonnine dove servono”.
“Se guardiamo un'ideale mappa con una dispersione delle colonnine di ricarica in Lombardia, ci sono delle aree scoperte. Da questo punto di vista, ci sono margini di miglioramento. Bisogna installare le colonnine dove servono”. Con queste parole Claudio Fiorentini, responsabile Area Nord Affari Territoriali Sostenibilità e Affari Istituzionali Italia ENEL Italia, è intervenuto al convegno organizzato dall’assessorato ai trasporti di Regione Lombardia ‘I trasporti a 360°. Un anno di sfide e un futuro di obiettivi’.
“Siamo del gruppo Enel - ha specificato Fiorentini - operiamo nell’ambito della mobilità sostenibile con il brand di Enel XWay, serviamo circa 2000 comuni e abbiamo attualmente 20 mila punti di ricarica in Italia, di cui 2360 in Lombardia, che diventeranno circa 3000 a giugno-luglio di quest'anno, perché si aggiungeranno i circa 500 punti di ricarica veloce che stiamo installando nell'ambito del Pnrr. La Regione Lombardia è la prima regione in Italia per infrastrutture di ricarica, questo è un vanto a cui bisogna dare atto anche all'assessorato che evidentemente ha facilitato questo percorso con circa 9400 di punti di ricarica”.
Per avvicinare le famiglie al mercato dell’elettrico, secondo Fiorentini, sarebbe però utile “qualche iniziativa a favore di aziende che vogliano rinnovare il proprio parco circolante”. Inoltre per Fiorentini sarebbe opportuno “ragionare con una certa pianificazione” riguardo le stazioni di ricarica per i mezzi elettrici pesanti che ad oggi in Lombardia sono 86. Infine, il responsabile Area Nord Affari Territoriali Sostenibilità e Affari Istituzionali Italia ENEL Italia, ha sottoposto alla platea la necessità di incrementare il numero di colonnine in autostrada: “In Lombardia abbiamo 421 colonnine in un raggio di tre chilometri dall'uscita dei caselli autostradali, ma soltanto 138 lungo lungo le autostrade. E anche questo è probabilmente un ambito di miglioramento rispetto a quelle che sono le esigenze e le aspettative di chi dovrà muoversi su gomma in modo sostenibile”, ha concluso.
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Barbero (Università scienze gastronomiche Pollenzo): “Tutti...
“Questa filiera oggi soffre del tema del bracconaggio e della trasparenza. Affrontare questo problema vuol dire creare un modello formativo per i cacciatori, i macellatori, i ristoratori e avere un concetto di qualità delle carni selvatiche che sia comprensibile ai consumatori” queste le parole di Silvio Barbero, vicepresidente dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, in occasione della presentazione ufficiale, presso la Camera dei Deputati, del “Manuale operativo del progetto “Selvatici e Buoni”, frutto della collaborazione tra Fondazione UNA, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, SIMeVeP.
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Agroalimentare, Univ. scienze gastronomiche Pollenzo:...
Silvio Barbero, vicepresidente dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, a margine della presentazione della guida per la corretta gestione della filiera delle carni selvatiche
“Quello delle carni selvatiche è un cibo che, se gestito bene, può diventare un cibo di qualità. I modelli alimentari che si sono creati in questi anni non sono così puliti e giusti, oggi possiamo ricostruire una nuova consapevolezza alimentare. Non si costruisce una filiera se non si affronta il problema in modo olistico: la nostra Università coordinando competenze diverse ha messo in contatto tutti gli attori per arrivare a dimostrare che le carni selvatiche, soprattutto quelle degli ungulati, rappresentano migliaia di tonnellate di cibo disponibile con valori nutrizionali, organolettici e ambientali molto alti. Tutti gli attori della filiera devono avere la consapevolezza del proprio ruolo, a partire dai cacciatori che devono diventare i primi attori della filiera. Nel manuale ci sono anche delle schede per i ristoratori che indicano le proprietà organolettiche e nutrizionali". Così Silvio Barbero, vicepresidente dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo, a margine della presentazione della guida per la corretta gestione della filiera delle carni selvatiche tenutasi presso la Sala stampa della Camera dei Deputati.
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Agroalimentare, Zipponi (Fondazione UNA): “Filiera...
“Oggi inizia finalmente un dialogo con le istituzioni. Tre anni di lavoro hanno permesso di realizzare qualcosa che difficilmente viene riconosciuto nel nostro Paese, ovvero il Made in Italy. Finora la filiera di carne di selvaggina era vista come un insieme di problemi, oggi questi problemi sono invece diventati una risorsa. Il manuale spiega in modo scientifico come creare economia. E' fondamentale il dialogo, e non contrapposizione, tra associazioni venatorie, agricole e mondo scientifico. Questo settore genera quasi l'1% del Pil nazionale. Lo scopo del progetto 'Selvatici e Buoni' non è solamente quello di instaurare un circolo virtuoso tra i soggetti coinvolti, ma anche quello di delineare un processo che consenta la creazione di una filiera di carni selvatiche controllata, legale e sicura dal punto di vista igienico-sanitario, in grado di garantire uno sviluppo sostenibile e un ritorno sociale, economico e occupazionale per i piccoli borghi e le comunità alpine e appenniniche”. Così Maurizio Zipponi, presidente di Fondazione UNA, in occasione della presentazione ufficiale, presso la Camera dei Deputati, del Manuale operativo del progetto 'Selvatici e Buoni', frutto della collaborazione tra Fondazione UNA, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Società Italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, SIMeVeP.