Cronaca
Nuove tariffe, Uap: “Bene impegno di Gemmato,...
Nuove tariffe, Uap: “Bene impegno di Gemmato, attendiamo incontro al ministero’
"Unione ambulatori e poliambulatori a Roma il 20 marzo, ‘a rischio 36 mila posti di lavoro, seguire Emilia-Romagna e Lombardia’
“Esprimiamo il nostro apprezzamento per l’impegno che ieri il sottosegretario alla Salute, Onorevole Gemmato, ha assunto per cercare una soluzione al gravissimo problema che investe il nostro settore per un ribasso di prezzi insostenibile”. Così Uap, Unione ambulatori e poliambulatori - che riunisce Anisap, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti, Confapi, Unindustria, Fenaspat, Federlazio - sul tema del nuovo tariffario, che “è stato ereditato dai governi passati e non consentirà più di garantire le prestazioni ambulatoriali necessarie ai cittadini in primis, generando una crisi di sistema senza precedenti. Il Governo - ricorda Uap in una nota - dovrebbe rivedere il tariffario come hanno già fatto alcune regioni più virtuose del Nord Italia, come l’Emilia Romagna e la Lombardia. Ci auguriamo di essere convocati al più presto dal ministero della Salute, come già richiesto da Uap, per aprire un dialogo costruttivo in vista dell’incontro del 20 marzo, che si terrà a Roma presso il cinema Adriano dalle ore 11.00 alle ore 14.00, che vedrà riunite tutte le maggior associazioni di categoria non solo per salvare tutte le imprese del settore, ma anche i 36 mila posti di lavoro a rischio”.
Cronaca
Medicina, cardiologo Gabrielli: “Ancora molto da fare...
Il presidente Fondazione per il tuo Cuore al congresso Anmco, '30% pazienti a rischio sono diabetici, 20% fumatori attivi e 20% obesi'
“Rispetto al passato, un numero maggiore di pazienti viene dimesso vivo dopo il trattamento delle sindromi coronariche acute (Sca) o rivascolarizzazione coronarica ed è esposto a trattamenti di prevenzione secondaria. Recenti dati nazionali mostrano che oltre il 30% dei pazienti ricoverati per un evento atero-trombotico acuto ha un'ulteriore ospedalizzazione nell'anno successivo alla dimissione. In questo contesto, l'adesione alle raccomandazioni delle Linee guida sulle strategie di prevenzione secondaria appare largamente insufficiente". Così all’Adnkronos Salute Domenico Gabrielli, Direttore Uoc Cardiologia e del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare dell'Ospedale San Camillo Forlanini di Roma e presidente della Fondazione Per il tuo Cuore, in occasione del 55esimo congresso nazionale di Anmco, il più importante evento di cardiologia in Italia, a Rimini dal 16 al 18 maggio.
Per Gabrielli "c'è ancora molto lavoro da fare sulla prevenzione cardiovascolare, non solo secondaria. Lo dicono i risultati di un nostro studio". L'esperto snocciola i dati dello studio Bring-Up Prevenzione - presentato oggi al Congresso di Rimini - avviato da Fondazione Per il Tuo Cuore e Anmco, condotto dal 15 settembre 2023 al 29 febbraio 2024 "in 189 ospedali, dei quali il 33% al Sud, il 47,1% al Nord e il 19,8% al Centro, e che ha coinvolto 4790 pazienti over 67".
Bring-Up Prevenzione è uno "studio osservazionale, prospettico e multicentrico – spiega Gabrielli - condotto su un campione ampio e rappresentativo di Centri cardiologici italiani e basato su programmi di tipo educazionale e sulla raccolta dei dati dei pazienti, con l’obiettivo di cercare di ridurre il divario tra ciò che è disponibile e raccomandato e ciò che avviene effettivamente nella pratica clinica”.
Dalla ricerca "emerge che il 55% dei pazienti a rischio cardiovascolare è a target per i valori di Ldl, il cosiddetto 'colesterolo cattivo' (inferiori ai 70 milligrammi per decilitro). Non è tutto: tra i pazienti coinvolti nello studio 30% sono diabetici, 20% fumatori attivi e 20% obesi quindi bisogna fare molto di più per la prevenzione e l'adeguatezza degli stili di vita" conclude.
Cronaca
Roma, notte di paura per madre e figlia: in 3 armati...
I banditi a volto coperto si sono introdotti in un appartamento del quartiere Balduina e hanno costretto la donna ad aprire la cassaforte per poi fuggire con gioielli e argenteria
In tre, a volto coperto e pistola in pugno, nella notte hanno fatto irruzione in una abitazione in via Teodosio Macrobio, in zona Balduina a Roma, sorprendendo madre e figlia all'interno.
Dopo aver rubato l'argenteria in soggiorno, per un valore di 50mila euro, i banditi hanno minacciato la 75enne costringendola ad aprire la cassaforte per rubare i gioielli all'interno per un valore di 50mila euro. Sia la donna che la figlia, 39enne, non sono rimaste ferite e i tre si sono dati alla fuga. Indagano i poliziotti.
Cronaca
Caserta, 16enne accoltellato dal branco fuori scuola: tre...
L'aggressione a Marcianise per motivi passionali, altri due minori erano già stati individuati
Altri tre arresti per l'aggresione subita da un 16enne, accoltellato dal branco all'esterno dalla scuola a Marcianise, in provincia di Caserta, nel corso di una spedizione punitiva per motivi passionali. I Carabinieri del NOR-Sezione Operativa della Compagnia di Marcianise (Caserta), coadiuvati dalla Sezione Operativa della Compagnia di Seregno (Monza e Brianza), nell'ambito delle indagini condotte dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tre incensurati, ritenuti responsabili di tentato omicidio, lesioni personali e porto di armi od oggetti atti ad offendere, aggravati dalla premeditazione, dai futili motivi, dal numero dei partecipanti e dall'aver determinato a consumare i reati un minore dei 18 anni.
Le condotte contestate venivano consumate durante il primo pomeriggio del 22 novembre 2023, nei pressi dell'Istituto scolastico superiore "G.B. Novelli". In particolare, gli indagati insieme ad altri due correi, già destinatari nell'immediatezza dei fatti di una misura precautelare, per futili motivi legati a un movente passionale, organizzavano e consumavano un'aggressione ai danni di un ragazzo di 16 anni, che veniva colpito con più fendenti, di cui uno alla regione scapolare sinistra, a seguito del quale riceveva una prognosi superiore ai 30 giorni, si legge in una nota a firma del procuratore Pierpaolo Bruni.
Il provvedimento è scaturito da una complessa attività investigativa incentrata su articolate attività tecniche e riscontri tradizionali, che consentivano di accertare indubbi e gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, tradotti presso le Case Circondariali di Santa Maria Capua Vetere e Monza.