Esteri
Ucraina, ancora un caccia russo abbattuto da Kiev
Con l'abbattimento del Su-34 sono 12 gli aerei avversari colpiti nel mese di febbraio
Le forze di Kiev hanno abbattuto oggi un secondo caccia russo Su-34, portando a 12 il numero di aerei avversari colpiti nel mese di febbraio. "Dopo il successo di operazioni di combattimento contro aerei nemici, il 29 febbraio sono stati distrutti altri due cacciabombardieri Su-34 nelle direzioni di Avdiivka e Mariupol", ha scritto su Facebook il generale Olexsandr Syrskyi, comandante in capo delle forze ucraine.
Nel mese di febbraio, gli ucraini hanno abbattuto una dozzina di aerei militari russi fra cui un aereo spia A-50. Un altro di questi aerei di allarme e controllo era stato abbattuto a metà gennaio. Secondo l'intelligence militare britannica alla Russia rimangono ora solo sette A50.
A-50 abbattuti, le ultime rivedicazioni di Kiev
L'ultima rivendicazione di un abbattimento di un A-50 in volo sul mare di Azov era arrivata il 23 febbraio scorso attraverso l'annuncio del comandante delle forze aeree, Mykola Oleshchuk. A quanto ricordava il Kyiv Independent, la Russia possedeva nove A-50 e un altro di questi aerei era stato abbattuto dagli ucraini sul mare d'Azov il 14 gennaio.
Come aerei di allarme e controllo, gli A-50 possono individuare sistemi di difesa anti aerea, guidare missili e coordinare gli obiettivi dei caccia russi. A febbraio, gli ucraini hanno rivendicato l'abbattimento di diversi aerei russi: due caccia Su-34 il 21, un Su-34 e un Su-35s il 19, un Su-34 il 18, due Su-34 e Su-35 il 18.
Esteri
Muro contro muro fra Turchia e Israele – Ascolta
Mentre la protesta contro la guerra a Gaza sta incendiando le università americane, con occupazioni e arresti e si sta allargando a macchia di leopardo in altre università dall' Europa all'Asia, dall' Oceania al Medio Oriente, le trattative su tregua e ostaggi vanno avanti. Non si ferma intanto il muro contro muro tra la Turchia e Israele. Ankara ha interrotto tutte le esportazioni e importazioni da e verso lo stato ebraico.
Esteri
Turchia: “Stop commercio con Israele”. Ira Tel...
Erdogan: "Non potevamo restare a guardare". Israele replica: "Decisione delirante". E si rivolge all'Ocse
"La Turchia ha interrotto tutti gli scambi commerciali con Israele". Lo ha confermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in dichiarazioni dopo la preghiera del venerdì a Istanbul. E' "impensabile per la Turchia rimanere in silenzio di fronte all'aggressione israeliana", ha detto Erdogan. Il presidente turco ha indicato una cifra che ammonta a "9,5 miliardi di dollari".
"Tra Israele e Palestina gli sviluppi sono inaccettabili", ha incalzato nelle dichiarazioni diffuse dalla Trt, citando il bilancio - che arriva dalla Striscia di Gaza - delle persone rimaste uccise dall'avvio delle operazioni militari israeliane scattate dopo l'attacco di Hamas del 7 ottobre in Israele. "Non potevamo restare a guardare", ha scandito il leader turco.
Israele si rivolge all'Ocse
Israele si è rivolto all'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Su X il ministro israeliano dell'Economia, Nir Barkat, ha annunciato di aver presentato una "denuncia" al segretario generale dell'Ocse, Mathias Cormann, contro "la decisione unilaterale" e "delirante" adottata da Erdogan, un "dittatore antisemita" secondo Barkat.
"L'interruzione del commercio marittimo tra i Paesi colpisce soprattutto le aziende europee che non potranno inviare merci dalle fabbriche in Turchia a Israele - ha affermato il ministro nel suo post - Speriamo che l'Ocse adotti misure contro la Turchia per questa decisione delirante di Erdogan, che danneggia tutta l'economia europea. L'Europa deve porre dei limiti a questo dittatore".
Hamas: "Da Turchia decisione coraggiosa"
Per Hamas quella della Turchia è "una decisione coraggiosa". Si tratta di un "riflesso della posizione reale del popolo turco" a sostegno del popolo palestinese per la "libertà e l'autodeterminazione". In un comunicato rilanciato dal giornale 'Filastin', Hamas ha chiesto "a tutti i Paesi, soprattutto ai Paesi arabi e islamici, di rompere ogni legame" con Israele, di "isolarlo a livello internazionale", e ha denunciato "crimini sistematici contro i nostri bambini e civili indifesi nella Striscia di Gaza".
Esteri
L’assalto alla città-fortezza strategica per il...
Impossessarsi delle alture ad ovest di Bakhmut porterebbe ad un vantaggio strategico importante per il dominio del Donetsk: i russi premono sul villaggio di Chasiv Yar.