Spettacolo
Diaco racconta ‘L’altro Costanzo’,...
Diaco racconta ‘L’altro Costanzo’, omaggio all'”amico e punto di riferimento più solido”
Su Rai 1 lo speciale sulla storia del giornalista, conduttore, paroliere e autore teatrale a un anno dalla scomparsa
Maurizio Costanzo pubblica i suoi primi articoli a 16 anni e a 20 anni è già paroliere, romanziere e critico Tv. All'inizio degli anni '70 è padrone assoluto del mestiere con lavori e collaborazioni in tutti i campi artistici: cinema, teatro, musica e saggistica. E naturalmente tanta Tv come autore di varietà e sceneggiati e anche di adattamenti di opere teatrali. Ma come arriva a tutto questo? Quando nasce la sua vocazione di intervistatore? E quando la sua passione per la mescolanza dei generi? A queste domande risponderà 'L'altro Costanzo', un omaggio che Pierluigi Diaco, amico e per tanti anni stretto collaboratore del giornalista scomparso, ha curato e montato personalmente in cui il protagonista sarà solo ed esclusivamente un giovane Costanzo alle prese con quello che gli è sempre piaciuto fare: ascoltare le storie degli altri senza mai giudicarle.
"E' un omaggio sentito a un amico – spiega Diaco -. È stato e sempre rimarrà il mio punto di riferimento più solido". Lo speciale, realizzato in collaborazione con l’autore Luca Martera e la regia di Salvatore Perfetto, andrà in onda in seconda serata su Rai 1 sabato 24 febbraio, a un anno esatto dalla scomparsa del popolare conduttore.
Lanciato da Luciano Rispoli, Costanzo debutta in Rai nel 1964 come autore radiofonico con la rubrica "Canzoni e Nuvole" condotta da Nunzio Filogamo. A metà anni '60 apre due locali di cabaret a Roma, il "Cab37" e il "7x8", dove fa esordire un intellettuale genovese che terremota la comicità italiana: Paolo Villaggio. Nel frattempo, con Ennio Morricone e Ghigo De Chiara scrive le parole di “Se telefonando” che Mina canta nel celebre Studio Uno. Nel 1969 esordisce in "voce" con la rubrica "Buon pomeriggio" nel quale fa credere alle sue ammiratrici ammaliate dal suo tono confidenziale di somigliare a “Mal dei Primitives”. Con “Bontà loro” ha inventato il talk-show della Rai intervistando personaggi famosi e comuni con uno stile pungente e allo stesso tempo intimista.
Con il successivo “Acquario” il “bello della diretta” con gli ospiti a sorpresa con la funzione di mettere in difficoltà il protagonista della puntata. A seguire, in “Grand’Italia”, mescola informazione e intrattenimento sperimentando la sua personale teoria del "fritto misto". Tutto questo è stato Maurizio Costanzo prima di diventare il Maurizio Costanzo Show. Dalla radio alla televisione, dal teatro al cinema, con la costante del giornalismo: una carriera insuperabile durata oltre 60 anni per quantità e diversità. Le immagini dello speciale, molte delle quali mai replicate o poco viste, provengono dalla Teca Video e dalla Teca Audio della Rai, e per la parte iconografica, dalla fototeca e dalla biblioteca Rai “Paolo Giuntella”.
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Kaspar Capparoni: “Con Abbagnato...
L'attore e regista sarà protagonista domani al Municipale di Piacenza dello spettacolo 'Mothers, Fathers, Sons & Daugthers' accanto a Eleonora Abbagnato, ai giovanissimi Alessandro e Julia Balzaretti, promettenti allievi della scuola del Teatro dell'Opera di Roma, alle star internazionali Vladimir Derevianko e Anne Jung. Nel cast anche Aurora Pica, figlia di Claudio Villa
"Continuo ad amare questo mestiere, ma non nascondo che negli anni il teatro in Italia è stato saccheggiato, distrutto, snaturato, ci sono stati molti maestri, ma nessun passaggio di testimone. Ho accettato con mio figlio Alessandro, allievo alla scuola del Teatro dell'Opera di Roma, di partecipare ad uno spettacolo che facesse 'incontrare' in scena i giovani e i loro genitori. Operazione interessante, particolare, mai vista in Italia con un 'target' internazionale". Con queste parole l'attore Kaspar Capparoni anticipa all'Adnkronos la pièce, che debutta domani al Teatro Municipale di Piacenza, 'Mothers, Fathers, Sons & Daugthers', da un'idea di Daniele Cipriani su testi dello scrittore e giornalista 'royal' Vittorio Sabadin e un collage di musiche che vanno da Ciaikovsky a Schubert, a Cat Stevens.
"Come cita lo spettacolo - aggiunge Capparoni- 'figli si nasce, genitori si diventa'...Parlo molto con i miei figli, Shehèrazade che è nella moda ed ha 31 anni e Alessandro di 15. Come padre sono felice e timoroso della sua scelta. La danza è un mestiere cinico, complesso se non sei disposto a soffrire, ma ha una grande forza di volontà, è dedito alla musica, alla danza, al canto. Alla sua età gli adolescenti fanno ben altro, ma spero possa continuare a studiare fuori dall'Italia. Nel nostro Paese manca purtroppo la meritocrazia". Nello spettacolo anche l'étoile Eleonora Abbagnato con la figlia Julia Balzaretti (anche lei giovane allieva del Teatro dell'Opera di Roma), le star internazionali Vladimir Derevianko e Anne Jung con Aurora Pica, figlia di Claudio Villa.
Ed a proposito dei giovani, prosegue Kaspar Capparoni: "Oggi vedo sfilare giovani che parlano di pace, di guerra, concetti che sembrano predeterminati, predisposti, ma poi non sanno come affrontarli. Non basta scendere in piazza a manifestare, forse bisognerebbe cominciare a manifestare partendo dal nostro piccolo, da semplici azioni quotidiane. Si confondono i diritti con i dover. Stiamo vivendo all'interno di un grande caos, non solo artistico, ma anche politico - aggiunge - Il politically correct non ci ha aiutato, ha creato invece più confusione tra noi adulti, tra i giovani, spesso incastrati in perbenismo assurdo. A volte bisognerebbe essere scorretti, mai degli 'yes man'. L'ho insegnato ai miei figli. A volte, per me, è stato un problema non da poco".
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Matera Fiction 2024: dal 4 all’8 giugno è di scena...
Si svolgerà a Matera dal 4 all’8 giugno Matera Fiction 2024, osservatorio sulla serialità internazionale, giunta alla seconda edizione. Tutti gli eventi, che avranno luogo presso il Cinema Comunale Guerrieri, saranno ad ingresso gratuito.
Tra gli ospiti della manifestazione diretta da Giuseppe Papasso, con il responsabile per gli eventi speciali Antonio Flamini e il curatore dei convegni Marco Spagnoli, Abel Ferrara, Emir Kusturica, Lee Curreri e Stefania Sandrelli che saranno protagonisti di quattro masterclass con il pubblico, mentre Ninetto Davoli, in occasione dei 60 anni del Vangelo secondo Matteo, ricorderà Pier Paolo Pasolini. Attesa anche la star turca Hilal Altinbilek (Zuleya, la protagonista di Terra Amara) che presenterà la nuova serie.
Le targhe d’oro per la serialità 2024 andranno a: Per Elisa, il caso Claps (Rai Fiction), Christian (Sky), Luce dei tuoi occhi (Mediaset), La casa di carta Berlino (Netflix), Billions (Showtime), Saane Havtim (Yatim), Under Guardianship Hani Abdalla, The Makanai (Genki Kawamura) mentre la targa d’oro per schermi altrove va a Turn in the Wound di Abel Ferrara presentato alla Berlinale.
Due i convegni curati da Marco Spagnoli, “Le nuove frontiere della narrazione della realtà”, e “Sud Dramma Fiction: Un racconto meridionale e meridionalista della Fiction: tra turismo, genere e istanze sociali. Può la Fiction aprire nuove possibilità̀ per il Sud sul piano della sua identità, ma anche della riflessione storica ed economica?”
Diversi gli incontri per gli addetti ai lavori. All’incontro riservato alle reti televisive: La macchina seriale oggi in Italia: contenuti e linguaggi della tv generalista, partecipano tra gli altri Michele Zatta, Capo struttura RAI Fiction e responsabile delle produzioni internazionali e Angelo Florio, responsabile struttura Fiction Mediaset. Al panel I nuovi contenuti dell’entertainment internazionale, il ruolo dello streaming, sono previsti gli interventi di Gary Marenzi, CEO Marenzi & Associates, già presidente della Paramount e della MGM World Wide Television (Metro Goldon Mayer) e Valentina Martelli, direttore artistico della ITTV di Los Angeles.
Previsti inoltre un panel con Domenico De Gaetano direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino, che è anche partner di Matera Fiction, sul tema: il Museo delCinema tra esposizione e valorizzazione del patrimonio audiovisivoe uno Arte e Serialità, raccontare l’arte in tv con Silvia Muntoni, Editorial Manager ed Executive Producer per SKY Arte.
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‘La Bayadère’, alla Scala anteprima benefica...
I fondi raccolti contribuiranno a sostenere un programma di aiuto per le neomamme in difficoltà
Un’India da leggenda, intrighi e drammi d’amore, guerrieri e danzatrici alla corte del Rajah, infine il suggestivo epilogo del Regno delle Ombre. Questi sono gli ingredienti di uno dei più celebri balletti del repertorio classico: 'La Bayadère', creazione di Marius Petipa su musica di Ludwig Minkus. Per sostenere la Fondazione Ospedale Niguarda, il 22 maggio prossimo, alle 20, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia - accompagnati dal vivo dall’Orchestra del Teatro alla Scala - si esibiranno in un’anteprima benefica dello spettacolo (in cartellone ufficialmente dal 26 maggio) nella versione fastosa e ricca di virtuosismi creata per quest’opera in tre atti da Rudolf Nureyev, uno dei più grandi ballerini e coreografi della storia della danza.
'La Bayadère', ultima delle sue letture dei grandi classici, arriva per la prima volta alla Scala nel dicembre 2021. Ripresa per l’occasione da Manuel Legris, direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, con un nuovo allestimento di Luisa Spinatelli. A dirigere l’orchestra scaligera è il maestro Kevin Rhodes. Nei ruoli di Nikiya e Solor la neo étoile Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko. A interpretare la figlia del Rajah, Gamzatti, la prima ballerina Alice Mariani. L’intero ricavato dell’anteprima benefica del balletto al Teatro alla Scala andrà a favore della Fondazione Ospedale Niguarda, nata nel 2022 per affiancare il grande ospedale pubblico metropolitano nel migliorare sempre più l’assistenza ai pazienti, così come per promuovere la ricerca clinica e l’innovazione.
L’evento benefico è realizzato grazie al sostegno di A2a, Enel e Siram Veolia. I fondi raccolti grazie alla vendita dei biglietti contribuiranno in particolare a finanziare l’ampliamento del progetto pilota Close2Mi: una rete di prossimità per neogenitori, realizzato dalla Fondazione grazie al contributo di Regione Lombardia con l’obiettivo di migliorare la salute delle donne che hanno partorito al Niguarda, sostenere l'allattamento al seno e prevenire o intervenire in situazioni di difficoltà. Tra i principali servizi previsti dal progetto, un sistema di assistenza domiciliare dopo il parto con visite di ostetriche dedicate, reperibili telefonicamente 24 ore su 24, e operatrici sociali al fine di individuare tempestivamente eventuali segnali di disagio psico-fisico, ma anche socio-economico o relazionale, e agevolare la presa in carico della mamma e della famiglia da parte degli specialisti e dei servizi competenti.