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Navalny e gli altri oppositori, la lunga lista delle...
Navalny e gli altri oppositori, la lunga lista delle vittime di Putin
Il dissidente, 47 anni, è morto in carcere. I nomi, le storie e le morti poco chiare di chi ha sfidato lo zar
Alexey Navalny è morto in carcere alla soglia dei suoi 48 anni che avrebbe compiuto a giugno. Da Mosca le notizie sulle cause del decesso arrivano con difficoltà, mentre da più parti e dalla stessa moglie dell'oppositore il dito è puntato su Putin. E' lunga lista degli oppositori del presidente russo, morti in circostanze sospette tra cui anche personaggi che certo non possono essere definiti nemici del regime. Tra i tanti la sua creatura, Evgheny Prigozhin, morto in un incidente aereo lo scorso agosto, due mesi dopo aver mosso i suoi mercenari verso Mosca, contro i vertici della difesa, e il suo mentore, l'ex oligarca Boris Berezovsky, presunto suicida a Londra nel 2013, dove non nascondeva la sua opposizione a Putin.
La giornalista Anna Politkovskaya
La giornalista di Novaya Gazeta Anna Politkovskaya aveva seguito con attenzione e in prima linea gli abusi commessi dalle forze russe in Cecenia ma anche durante la tragica presa di ostaggi del teatro Dubrovka di Mosca e della scuola di Berlsan in Ossezia del Nord. E' stata uccisa lo stesso giorno del compleanno di Putin nel 2006 a colpi d'arma da fuoco sul pianerottolo della sua casa a Mosca.
L'ex agente del Kgb Aleksander Litvinenko
L'ex agente del Kgb Aleksander Litvinenko è morto in ospedale a Londra nel 2006, dopo aver bevuto una tazza di te avvelenata con il polonio in un albergo di Mosca con due inviati del Cremlino. Litvinenko si era rifugiato in Gran Bretagna dopo aver denunciato il regime russo. Più di dieci anni dopo un altro esponente del mondo dei siloviki, dei servizi militari del Gru, Sergei Skripal, fuggito in Inghilterra dove collaborava con i servizi, è sopravvissuto a un avvelenamento con il Novichok a Salisbury. Lo stesso Aleksei Navalny, così come Vladimir Kara-Murza, è sopravvissuto a un avvelenamento con il novichok.
Boris Nemtsov e il dossier sul Donbass
Boris Nemtsov, esponente dell'opposizione in Russia, già vicepremier, è stato ucciso nel febbraio del 2015 in pieno centro a Mosca. Colpito da quattro proiettili alle spalle. Aveva completato un dossier sul ruolo delle forze militari russe nel Donbass.
L'omicidio del georgiano Khangoshvili
Zelimkhan Khangoshvili, un georgiano che aveva combattuto contro la Russia nella seconda guerra cecena, è stato ucciso nell'estate del 2019 in un parco di Berlino dal presunto agente dell'Fsb Vadim Krasikov, detenuto in Germania, dove è stato condannato all'ergastolo (e che Mosca vuole scambiare per il giornalista americano Evan Gershkovich, arrestato per spionaggio).
Il giallo della morte dell'oligarca Patarkatsishvili
Trovati morti a Londra anche l'oligarca georgiano Badri Patarkatsishvili, il suo socio, Nikolai Glushkov e il fondatore della Yukos, Yuri Golubev. Il fondatore dell'emittente del Cremlino Rt, Mikhail Lesin, era stato trovato morto in circostanze misteriose nella sua stanza di albergo a Washington nel 2015.
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Ucraina, Lavrov: “Conflitto tra Occidente e Russia al...
Secondo il ministro degli Esteri russo l'Europa non tornerà ad avere buoni rapporti con Mosca "per almeno una generazione"
Il conflitto tra l'Occidente e la Russia per la guerra in Ucraina è ora "al suo apice" e l'Europa non tornerà ad avere buoni rapporti con Mosca "per almeno una generazione". A dichiararlo è stato oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, assicurando che a pensarla in questo modo non sono solo molti russi ma che lo stesso Cremlino "considera questa valutazione corretta".
"Dopo il fallimento della controffensiva ucraina, i Paesi occidentali hanno iniziato a diffondere la tesi, apertamente falsa, che non ci fermeremo in Ucraina", ha dichiarato Lavrov durante la 32esima Assemblea del Consiglio per la politica estera e di difesa.
Lavrov ha quindi criticato la retorica dei Paesi occidentali, per i quali Putin vincerà la guerra in Ucraina "e poi attaccherà la Nato, quindi tutti devono urgentemente armarsi fino ai denti". Il ministro russo ha criticato "questa retorica" come parte di un discorso sempre più duro contro la Russia.
Presidente Duma: "Ue viola libertà di stampa ed espressione"
Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, ha accusato l'Unione Europea di censura e di violare la libertà di stampa e di espressione all'indomani della decisione del Consiglio Ue di sospendere le attività radiotelevisive di quattro media che "diffondono e sostengono la propaganda russa e la guerra di aggressione contro l'Ucraina" ovvero Voice of Europe, Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta.
In un post su Telegram, Volodin - stretto alleato del presidente russo Vladimir Putin - ha accusato l'Occidente di doppi standard, sostenendo che l'Unione Europea abbia bloccato media che diffondono quelli che ha definito "punti di vista alternativi". In Russia, molti media dell'opposizione e che criticano le politiche di Putin sono bloccati.
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Georgia, presidente ha posto il veto su legge agenti...
La legge era stata approvata nei giorni scorsi in via definitiva dal Parlamento di Tblisi
Come atteso, la presidente della Georgia Salome Zurabishvili ha posto il veto sulla legge sugli agenti stranieri, approvata nei giorni scorsi in via definitiva dal Parlamento di Tblisi. "Ho posto il veto sulla legge 'russa'", ha dichiarato Zurabishvili.
“Oggi ho posto il veto alla ‘legge russa’, una legge che, in sostanza, contraddice la nostra Costituzione e tutte le norme europee e rappresenta un ostacolo al cammino europeo”, ha detto la presidente georgiana in un discorso al Paese e pubblicato sul sito ufficiale, sottolineando come il veto sia "legalmente giustificato".
La legge sulla trasparenza dell'influenza straniera, voluta con forza dal partito di governo Sogno georgiano e contestata dall'opposizione, che ha portato in piazza migliaia di persone, obbliga le organizzazioni, i media ed entità simili che ricevano almeno il 20% di finanziamenti dall'estero a registrarsi come "agenti che difendono gli interessi di forze straniere". Sul modello di quanto fatto dalla Russia, che ha così giustificato la repressione e la chiusura di ong e mezzi di comunicazione dell'opposizione.
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Eye, Molinari: “Forlì scelta simbolica ad un anno...
“L’European Youth Event è un brand del Parlamento Europeo che di solito si svolge a Strasburgo, ma che in vista delle elezioni europee si è spostato anche negli Stati membri: in Germania, Lituania, Slovenia e ora in Italia, per discutere di Unione Europea, visto che l’8 e il 9 giugno siamo tutti chiamati a votare. C’è una campagna che si chiama ‘Usa il tuo voto’ che vuole invitare tutti i cittadini dell’Unione, in particolare i giovani, ad andare a votare. In questi tre giorni ci sarà da divertirsi, da stare insieme e da discutere”, ha sottolineato Maurizio Molinari, parlamentare europeo capo dell’Ufficio di Milano, durante l’inaugurazione di EYE Forlì.
“Andare in una città come Forlì, piuttosto che in un grande centro come Milano, soprattutto ad un anno di distanza dall’alluvione che ha colpito la Romagna, è da un lato molto forte simbolicamente e, dall’altro, vuole avvicinare i cittadini all’istituzione. Per questo l’Unione Europea ha scelto questa città”, conclude Molinari.