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Professioni: tra talento e preparazione, Radio Speaker...
Professioni: tra talento e preparazione, Radio Speaker forma i conduttori radiofonici del futuro
Giorgio d’Ecclesia, ceo e founder: "Il 13 febbraio a Milano World radio day, Giornata mondiale della radio istituita dall’Unesco per celebrare il mezzo radio in tutte le sue espressioni"
"La radio di oggi richiede, oltre al talento del conduttore, una certa dose di preparazione tecnica. Sempre più spesso i conduttori radiofonici devono saper gestire la regia, editare un’intervista o montare il proprio programma. Radio Speaker ha puntato da subito sulla formazione di queste nuove figure professionali con corsi di formazione radiofonica a Roma, Milano e Online e ha completato il percorso creando sul proprio portale una sezione Community e una sezione annunci dove aziende e professionisti possono entrare in contatto o pubblicare annuncio di lavoro. Tutto questo in modo libero e gratuito". Così, con Adnkronos/Labitalia, Giorgio d’Ecclesia, ceo e founder di Radio Speaker, sulla professione di conduttore radiofonico.
Ma in cosa consistono i corsi di formazione? "I corsi di formazione proposti da radiospeaker.it -spiega d'Ecclesia- sono corsi pratici che si svolgono all’interno delle sedi di Radiospeaker.it a Roma e Milano attrezzate come veri studi radiofonici professionali e sono tenuti da formatori qualificati: tutti i docenti sono professionisti del settore di livello nazionale ad esempio Chicco Giuliani di Radio Deejay, Filippo Ferraro di Rds, Manuel Saraca di Radio Subasio, Alessandro Sansone di Radio 105". Diverse le materie affrontate nell'ambito dei corsi. "I corsi di radiospeaker.it affrontano diversi argomenti: conduzione radiofonica, regia e post-produzione radio, dizione, doppiaggio pubblicitario, radiocronaca sportiva e podcasting", spiega.
E l'attività portata avanti da radiospeaker.it diventa, anno dopo anno, sempre più corposa. "Quest’anno radiospeaker.it compie 15 anni, il primo corso di conduzione radiofonica risale al 2009 infatti. Ad oggi Radiospeaker.it ha formato quasi 4.000 allievi e molti di loro oggi lavorano in radio nazionali. Tra gli allievi di Radiospeaker.it ci sono Melania Agrimano di Rds, Patrizia Prinzivalli e Isabella Palmisano di M2o, Umberto e Damiano di Radio Deejay, Lorenzo Dardano di Radio Freccia, Alessandra Vatta di Radio Zeta e tanti altri ancora", spiega d’Ecclesia. E per quanto riguarda "la community di radiospeaker.it -aggiunge- è il primo e più grande database di professionisti e appassionati di radio. Abbiamo all’attivo circa 6000 iscritti e all’interno si possono trovare professionisti divisi per ruolo, provincia, regione e media. Una parte della community è dedicata alle aziende radiofoniche che possono creare il proprio profilo e pubblicare annunci di offerta lavoro".
E la radio e i suoi professionisti saranno al centro il prossimo 13 febbraio del 'World radio day', la Giornata mondiale della radio istituita dall’Unesco. L’evento, organizzato da Radio Speaker, ha l’obiettivo di celebrare il mezzo radio in tutte le sue espressioni dando spazio alle radio nazionali, areali, web, dab, universitarie, in-store e corporate. Le più grandi star delle radio italiane e i protagonisti del settore si avvicenderanno in due sale contemporanee in una serie di interviste, incontri di edutainment, musica, workshop e spettacolo per festeggiare i 100 anni della Radio e condividere con il pubblico la passione per uno dei mezzi di comunicazione più amati e che ancora oggi viene scelto da milioni di ascoltatori ogni giorno.
Giunto alla sua quarta edizione, il World radio day si svolgerà nella suggestiva location del Talent Garden Calabiana in Via Arcivescovo Calabiana, 6 a Milano e sarà trasmesso in diretta streaming sul sito ufficiale worldradioday.it. L’ingresso è gratuito per tutti e aperto al pubblico. “Dopo il successo della scorsa edizione, quest’anno replichiamo l’evento in presenza a Milano per celebrare la radio come fonte di informazione, intrattenimento e ispirazione. Nel 2024 la Radio festeggia il suo centenario, occasione in più per onorare il suo fascino straordinario mettendo insieme i protagonisti che ogni giorno intrattengono milioni di italiani, gli editori e tutti gli ascoltatori che vorranno partecipare” commenta d’Ecclesia, ceo & founder di Radio Speaker, organizzatore dell’evento.
Dopo due edizioni online (nel 2021 e nel 2022), il World Radio Day del 2023 è stato il più grande evento radiofonico degli ultimi anni in Italia: 40 star radiofoniche, 55 main partner, 184 media partner e oltre 10.000 persone raggiunte tramite la diretta streaming. Tra i primi nomi confermati della nuova edizione: Claudio Cecchetto, Giuseppe Cruciani di Radio 24, Marco Mazzoli di Radio 105, Linus, Gianluca Gazzoli, Wad di Radio Deejay, Lucilla Agosti di R101, DJ Ringo di Virgin Radio, Rosaria Renna di RMC, Paoletta di Radio Italia, Luca De Gennaro di Radio Capital, Luca Telese di Giornale Radio, il direttore RAI Roberto Sergio, Federica Gentile di RTL 102.5 e Radio Zeta. Il tema scelto dall’Unesco per il World Radio Day 2024 punta i riflettori sullo straordinario passato, sul presente rilevante e sulla promessa di un futuro dinamico della radio. L’occasione offerta dal traguardo dei 100 anni e più della Radio – si legge sul sito dell’Unesco – merita di essere strombazzata a tutto volume. L’Unesco invita l’industria radiofonica mondiale nelle sue molteplici forme – commerciale, pubblica, no-profit – a unirsi a questa celebrazione globale del mezzo in questo momento speciale e cruciale nel suo viaggio lungo un secolo.
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Vino, ‘Sicilia en Primeur’ celebra...
L’annuale anteprima dei vini siciliani
Doppio compleanno per il vino siciliano, che ha celebrato i 25 anni di Assovini Sicilia, l'associazione che riunisce cento aziende vitivinicole dell'Isola, e i 20 anni di 'Sicilia en Primeur', l’annuale anteprima dei vini siciliani. L'occasione è stata proprio l'edizione 2024, la numero 20, di 'Sicilia en Primeur', che si è svolta a Cefalù dal 9 all'11 maggio, a cui hanno partecipato oltre cento giornalisti, tra stampa italiana ed estera. Cinquantanove le aziende associate presenti, insieme a professionisti ed esperti del settore, che hanno guidato seminari tecnici e masterclass, tra cui Pietro Russo, neo Master of Wine.
L’evento, ideato e organizzato da Assovini Sicilia sin dal 2004, si conferma l’appuntamento più importante per il vino siciliano. 'Cultivating the future' è stato il tema di 'Sicilia en Primeur' 2024, che ha visto anche un momento celebrativo di questo doppio anniversario, in cui sono state ripercorse le tappe più significative di Assovini Sicilia, dalla nascita ad oggi, proiettandosi verso il futuro.
A ricordare l'intuizione dei tre padri fondatori di Assovini Sicilia, i produttori Diego Planeta, Giacomo Rallo e Lucio Tasca, sottolineando l'importanza dell'associazionismo e lanciando un messaggio di fiducia per il futuro, è stata la presidente di Assovini Sicilia, Mariangela Cambria. Anche Antonio Rallo, presidente del Consorzio Doc Sicilia, ha sottolineato quanto l'associazionismo sia vincente e incarni lo spirito di collaborazione dei produttori siciliani e ha affermato che occorre "creare domanda di Sicilia nel mondo del vino".
Per Alessio Planeta, amministratore delegato e responsabile tecnico delle Aziende Agricole Planeta, bisogna "mettersi in ascolto del mercato" e "agire veloci" e in quella che ormai è una vera e propria mission, la sostenibilità, l'agricoltore deve essere un "biofilo", puntando non solo a preservare ma anche a migliorare l'ambiente. E proprio per promuovere la sostenibilità è nata la Fondazione SoStain, come ha detto il suo presidente, Alberto Tasca, definendola un "movimento dei produttori per i produttori" e annunciando per ottobre il 3° Simposio internazionale della sostenibilità, che avrà un focus sul digitale e sull'intelligenza artificiale.
All'evento di celebrazione che ha aperto 'Sicilia en Primeur' 2024 sono intervenuti anche Maurizio Danese, ad di Veronafiere, che ha ricordato lo straordinario successo del Vinitaly e l'importanza di credere nel sistema vino, e Matteo Zoppas, presidente dell'Agenzia Ice, che ha sottolineato il recupero del settore nel post-Covid e nonostante la congiuntura internazionale e invitato ad alzare l'asticella. Presente anche l'Aidaf, Italian Family Business, a rimarcare l'importanza del passaggio generazionale nelle imprese siciliane.
Quindi, le testimonianza della stampa italiana, con il direttore di Winenews, Alessandro Regoli, il quale ha osservato che "la Sicilia del vino ha vinto la scommessa", ed estera con Monica Larner, reviewer di Robert Parker Wine Advocate, che ha fatto notare come la manifestazione ha creato in 20 anni centinaia di piccoli ambasciatori del vino siciliano nel mondo. Infine, a portare i saluti della Regione Siciliana Dario Cartabellotta, dirigente generale del dipartimento Agricoltura.
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Vino, per la Sicilia il 2023 annata performante nonostante...
Bilancio presentato da Uva Sapiens a 'Sicilia en Primeur'
Un'annata performante, quella del 2023, sul profilo qualitativo e organolettico, per la Sicilia del vino. A fronte di una vendemmia che, in tutta Italia, sarà ricordata come la meno produttiva dal 1947. Anche la Sicilia, come tutto il Centro-Sud e le aree meridionali dell’Europa, ha subito cali di circa un terzo rispetto all'anno precedente. Come per le altre regioni, questi cali produttivi sono riconducibili alle condizioni meteo-climatiche sfavorevoli verificatesi nel periodo primaverile che hanno favorito la diffusione della peronospora.
Ma i produttori di quello che è il secondo 'vigneto' d’Italia per estensione, con 95.760 ettari coltivati, e la prima regione per superficie vitata bio, hanno dato il meglio di sé attraverso il loro saper fare, puntando sulla ricchezza varietale e sulla diversità degli areali siciliani, mostrando capacità nel saper governare la complessa e sfidante situazione climatica. Nonostante la riduzione della quantità, con un calo del 34,48% (totale della produzione Doc e Igt) rispetto allo scorso anno, hanno vinto identità, territorio e qualità.
A tracciare il bilancio, nel corso della XX edizione di 'Sicilia en Primeur', l’evento dedicato all’anteprima dell’ultima annata, organizzato da Assovini Sicilia a Cefalù dal 9 all’11 maggio, è stato Mattia Filippi, co-fondatore di Uva Sapiens, società che si occupa di consulenza vitivinicola.
La vendemmia più lunga d’Italia - cento giorni di raccolta - è iniziata nella parte occidentale dell’Isola nella prima decade di agosto 2023 e si è conclusa a fine ottobre nei vigneti dell’Etna. “Da questa annata 2023 berremo vini rossi con una forte identità, bianchi con un profilo aromatico complesso, vitigni autoctoni sempre più fedeli al territorio, internazionali dal nuovo e interessante profilo”, ha affermato Mattia Filippi.
I vini ottenuti dalla vendemmia 2023 - spiega il report di Mattia Filippi - si distinguono per le caratteristiche di essenzialità, pulizia, chiarezza e definizione. Ne sono l’emblema il Grillo, che continua a manifestare la sua capacità di creare vini che evolvono positivamente nel tempo; un vitigno performante nelle riduzioni di quantità e che in questa vendemmia si è rivelato in vini dall’ampio spectrum aromatico e note tropicali più pronunciate; il Catarratto che è sempre più 'glocal' grazie ai suoi valori di grande autoctono (local) che incontra le caratteristiche del gusto internazionale (global). Nero d’Avola, Frappato, Nerello Mascalese e Perricone, poi, si stanno affermando come vini del futuro puntando su uno stile che unisce eleganza, versatilità e freschezza.
La grande sorpresa - secondo il report di Mattia Filippi - è stato il vino prodotto dal vitigno Syrah, le cui uve hanno dimostrato una resistenza alle condizioni meteo-climatiche e un risultato che post vendemmia si è tradotto in vini dall’equilibrio acido-zuccherino e una maturazione eccellente.
“E' stata un’annata viticola molto complessa e che ha messo in luce alcune criticità legate alla particolare aggressività della peronospora, ma che ha anche rivelato un comparto produttivo ricco di competenze e che ha saputo interpretare ed esaltare le peculiarità di una vendemmia fuori dagli schemi”, ha commentato il Master of Wine Pietro Russo.
Anche la presidente di Assovini Sicilia, Mariangela Cambria, ha sottolineato come “le aziende associate di Assovini Sicilia hanno dimostrato di saper gestire con competenza, know-how e tecnica, una situazione sfidante come l’ultima vendemmia". "Si è rivelato vincente l’approccio di prevenzione e la gestione oculata e attenta messa in atto dai produttori, nonché una serie di tecniche agronomiche e azioni di monitoraggio in grado di verificare anticipatamente le condizioni di stress idrico e di poter intervenire tempestivamente”, ha aggiunto.
“Ancora una volta il 'sistema vino siciliano', rappresentato da Assovini Sicilia, ha fatto squadra e ha risposto con competenza e con i risultati alle difficoltà. Proprio per questo, l’edizione di 'Sicilia en Primeur' 2024 ('Cultivating the future') sarà ricordata per l’architettura della vendemmia 2023 caratterizzata dallo stile 'Less is more', ha concluso Mattia Filippi, di Uva Sapiens.
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Vino, Cambria (Assovini Sicilia): “La nostra...
La presidente parla del doppio compleanno festeggiato a 'Sicilia en Primeur'
"E' un momento di bilancio per il mondo del vino siciliano che passa attraverso Assovini, la nostra associazione voluta fortemente da tre uomini che sono i nostri padri fondatori: Lucio Tasca, Diego Planeta e Giacomo Rallo. Tre visionari che hanno fatto dell'associazionismo una strategia vincente per portare la Sicilia al di là dell'Isola. L'idea dell'associazione è quella di fare squadra, tra aziende di diverse forme, medie, piccole e grandi. Tutte insieme con un unico scopo, quello di fare vino bene e di portarlo oltre la Sicilia". Così Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia, parla del doppio compleanno festeggiato a 'Sicilia en Primeur', la manifestazione in cui si presenta la nuova annata e che si è appena chiusa a Cefalù.
"Un’edizione speciale con un doppio compleanno: venticinque anni dalla fondazione di Assovini Sicilia e vent’anni anni dalla prima edizione di 'Sicilia en Primeur'. L’associazione, che oggi riunisce cento aziende vitivinicole, è protagonista della storia della vitivinicoltura siciliana e della sua rivoluzione, grazie alla straordinaria visione dei suoi fondatori e all’impegno dei successori e delle aziende che in questi anni hanno lavorato per promuovere il vino siciliano come ambasciatore culturale nel mondo, valorizzando la diversità del continente vinicolo siciliano", sottolinea.
"Alla luce di questi undici anni in cui sono stata nel Consiglio di Assovini, prima di diventarne presidente, posso dire che la Sicilia del vino ha vinto, Assovini ha vinto. Fare squadra, tutti insieme, e farlo con gioia e senza protagonismi, fa andare avanti. Ed è quello che ci hanno insegnato i padri fondatori, lo stare insieme uniti per portare il meglio della Sicilia nel mondo", ribadisce la prima presidente donna di Assovini Sicilia, che sulla guida 'al femminile' dell'associazione aggiunge: "Ho un carattere molto caparbio, quando cerco di fare una cosa la faccio al meglio e la voglio fare. Poi sono molto generosa e altruista, quindi questa cosa non la faccio per me ma per la nostra associazione. Ho imparato che, appunto, il fare squadra con l'associazionismo porta lontano e questo è quello che io vorrei trasmettere alle nuove generazioni: il fatto che bisogna essere tutti insieme per andare avanti", conclude.