Economia
Spazio, l’italiano Walter Villadei pronto a partire...
Spazio, l’italiano Walter Villadei pronto a partire con Axiom-3
Sognava il cosmo da bambino ma anche per tutti gli altri astronauti italiani la passione dello spazio è nata nell'infanzia
E' pronto a partire l'astronauta italiano Walter Villadei, colonnello dell'Aeronautica Militare Italiana e pilota della missione Axiom-3, la prima missione astronautica commerciale tutta europea che sta per essere lanciata verso la Stazione Spaziale Internazionale. Axiom-3 dovrebbe ridefinire anche il percorso verso l’orbita terrestre bassa (LEO), delineando una rotta verso la Stazione Axiom, la prima stazione spaziale commerciale al mondo. Il lancio di Villadei è previsto per mercoledì prossimo 17 gennaio, dalla base di Cape Canaveral, in Florida, alle ore 17,11 ora locale, quando in Italia saranno le 23,11. Ed il lancio di Axiom-3 per Villadei (classe 1974) rappresenta anche la realizzazione di un desiderio 'antico', visto che sognava di andare nello spazio fin da bambino.
"Da piccolo i miei genitori mi iscrissero a un club di astrofili e, successivamente, l’interesse è andato aumentando, consolidandosi con la passione per il volo, che si è affiancata a quella già esistente per lo spazio" ha più volte raccontato Villadei, come emerge da una ricerca di "Fly Future", l’evento di orientamento e di informazione per i giovani che vogliono lavorare nell’aviazione e nello spazio. La ricerca ha verificato che Villadei non l'unico e che tutti gli astronauti italiani sognavano di volare nello spazio sin da bambini. Anche gli altri sette astronauti italiani hanno infatti più volte ricordato di avere maturato fin da bambini una grande passione per lo spazio, una passione poi diventata realtà.
Il primo astronauta italiano Franco Malerba, classe 1946, aveva appena finito le scuole elementari quando l’Unione Sovietica lanciò i primi satelliti "Sputnik 1 e 2" nel 1957. "Se si chiede ai bambini cosa vogliono fare da grandi, molti rispondono l’astronauta e anche io ammetto che lo sognavo" ha ricordato Malerba che nel 1992 fu lanciato in orbita con lo shuttle "Atlantis". Anche Maurizio Cheli, classe 1959, è cresciuto in un periodo di grande fermento spaziale e, all’età di dieci anni, vide Neil Armstrong sbarcare sulla Luna. "Ho avuto la fortuna di coronare un mio sogno da bambino e volare nello spazio" ha confermato Cheli che ha volato in orbita nel 1996 sullo shuttle "Columbia".
A bordo della stessa missione c’era anche un altro astronauta italiano, Umberto Guidoni, classe 1954, che, a sua volta, ha riferito come "il sogno era nato da adolescente, leggendo tanti libri e fumetti di fantascienza, ma poi lo sbarco sulla Luna mi convinse che era possibile realizzarlo". La passione per lo spazio nata fin da bambini è stata condivisa anche da Roberto Vittori, classe 1964 e cresciuto negli anni del programma lunare "Apollo". "L’astronauta e il pilota erano figure che mi incuriosivano sin da bambino" ha confermato Vittori riferendo della curiosità che lo ha portato a volare per la prima volta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale nel 2002.
"E’ un sogno che avevo da piccolo e che si è avverato" ha ammesso anche l'astronauta italiano Paolo Nespoli, nato nel 1957, l’anno considerato all’inizio dell’era astronautica con il lancio dello 'Sputnik 1. Nel 2007 Nespoli ha poi realizzato la sua prima missione sulla Stazione Spaziale Internazionale. Stava invece frequentando le scuole medie Luca Parmitano, classe 1976, quando fu istituita l’Agenzia Spaziale Italiana nel 1988. "Fare l’astronauta per me è sempre stato un sogno, fin da bambino" ha detto Parmitano. Un sogno che Luca ha realizzato nel 2013 con il lancio a bordo della capsula russa 'Soyuz TMA-09M'. La più giovane e, per ora, l’unica donna tra gli astronauti italiani, è infine Samantha Cristoforetti, nata nel 1977, l’anno in cui venne lanciato 'Sirio', il primo satellite italiano di telecomunicazioni. "Ho sognato da piccola di diventare astronauta e ho avuto la fortuna di diventarlo" ha raccontato anche Cristoforetti che, nel 2014, ha effettuato la prima delle sue missioni sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Luciano Castro, presidente di Fly Future, ha osservato che "le testimonianze degli otto astronauti italiani dimostrano che la fascinazione per lo spazio trova nella fantasia dei più piccoli un terreno fertile, avviando magari un percorso che, anni dopo, potrebbe davvero portare alcuni di loro fino in orbita".
"Il gran numero di voli e di progetti spaziali che stanno caratterizzando questi ultimi anni, e anche quelli a venire, dunque, sortiranno sicuramente l’effetto di suscitare tra i bambini di oggi una nuova generazione di astronauti e di professionisti del settore spaziale che, nei prossimi decenni, potranno essere i protagonisti delle missioni per l’esplorazione e la colonizzazione della Luna e anche di Marte" ha indicato il presidente di Fly Future, la cui terza edizione si svolgerà a Roma, il 20 e 21 febbraio prossimi, all’Università Europea.
Intanto sembra tutto pronto per il conto alla rovescia della missione Axiom-3 che vede l'italiano Walter Villadei partire come pilota della missione insieme all'equipaggio guidato dal comandante Michael López-Alegría di U.S. e Spain, e composto anche dal primo astronauta turco e Mission Specialists Alper Gezeravcı, e dallo svedese Marcus Wandt dell'Agenzia Spaziale Europea. La Ax-3 parte dalla piattaforma di 39 A della storica base americana di Cap Canaveral, con un razzo Falcon 9 di Space X ed a bordo della navetta Crew Dragon 'Freedom', battezzata così in onore del leggendario astronauta americano Alan Shepard, il primo statunitense ad andare nello spazio con la missione Mercury-Redstone 3. (di Andreana d'Aquino)
Economia
La maledizione del Superbonus, impossibili modifiche a...
Approvato al Senato il decreto, pagano banche e imprese del settore edile
Quando una misura economica nasce male, e il Superbonus è forse quella che è nata peggio in assoluto, è difficilissimo anche correggerla. Va fatto per tante ragioni diverse. Per limitare le conseguenze sui conti pubblici, principale preoccupazione del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, per accelerare il percorso di uscita da una distorsione del mercato che non fa bene neanche all'edilizia, per sistemare gli aspetti finanziari legati a un altro mercato, quello della cessione dei crediti.
Ora la maledizione del Superbonus si allunga anche sulle dinamiche politiche e sugli equilibri interni a maggioranza e opposizione. Perché mettere mano ancora alla misura introdotta dal secondo governo Conte vuol dire, necessariamente, andare a toccare interessi di parte che si riferiscono a elettorati diversi. Il dato certo è che non è possibile arrivare a correzioni significative degli effetti 'lunghi' del Superbonus senza prendere decisioni che hanno comunque un costo. Il tema, fortemente politico, è come e dove spostare il costo e come farlo.
Sul piano economico, con una sintesi piuttosto grossolana ma efficace, si possono solo limitare i danni. Un'operazione impossibile da fare a costo zero. Per due ragioni più evidenti di altre. E' fondata la preoccupazione di Giorgetti che deve gestire un bilancio pubblico fortemente gravato dagli effetti contabili della misura. E la strada di diluirne nel tempo l'effetto, spalmando il credito su 10 anni contro i 4 previsti in precedenza, risponde all'esigenza.
E' fondata la preoccupazione delle banche, che vedono un rischio concreto nello stop alla possibilità di usare i crediti generati dai bonus edilizi per compensare contributi Inps e premi Inail previsto con il decreto Superbonus. Anche perché altrettanto fondato è il timore che si possa favorire restrizione del credito per le imprese edili.
Le parole del presidente dell'Abi Antonio Patuelli aiutano a capire la portata del problema. "Le banche sono state il primo acquirente di questi crediti fiscali e quindi sono state prese di sorpresa rispetto a una norma imprevista, imprevedibile che ha anche un effetto retroattivo perché non dice che d'ora in poi chi compra crediti li smaltisce in un periodo più lungo ma dice che quelli già comprati dal primo gennaio prossimo non possono detrarli dalle spese previdenziali e assicurative che riguardano il personale". Il tema è anche regolatorio: "Il problema che abbiamo noi e’ che sia siamo soggetti a regole internazionali, europee e nazionali, siamo vigilati da autorità europee e nazionali, quindi non siamo operatori che posso fare quello che vogliono”, ha spiegato Patuelli.
Come se ne esce? Il decreto approvato con la fiducia al Senato passa ora alla Camera. Difficile ipotizzare che ci possano essere modifiche sostanziali. Si conferma la teoria della 'coperta corta': per migliorare i conti pubblici, pagano le banche e le imprese edili. E' una scelta, se ne potevano fare altre, ma è il costo della maledizione del Superbonus. (Di Fabio Insenga)
Economia
Pil Italia, Ue rivede al rialzo stime crescita: +0,9% nel...
Nel febbraio scorso prevedeva un aumento dello 0,7%
La Commissione Europea rivede al rialzo la previsione di crescita dell'Italia per il 2024. Mentre nel febbraio scorso prevedeva un aumento del Pil dello 0,7%, ora lo stima allo 0,9% quest'anno, analoga a quella che il nostro Paese ha segnato nel 2023. La crescita economica italiana, secondo le previsioni economiche di primavera, dovrebbe accelerare all'1,1% nel 2025. Quanto all'inflazione, in Italia è vista all'1,6% quest'anno e all'1,9% nel 2025.
Economia
Amazon celebra la giornata contro omofobia, lesbofobia,...
Inaugurata oggi presso la sede di Milano 'Diverse Reflections: the 100+ Mirrors of Inclusivity'
Alla vigilia della giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, Amazon ha inaugurato presso i suoi uffici corporate di Milano la mostra fotografica 'Diverse Reflections: the 100+ Mirrors of Inclusivity. Sono oltre cento i e le dipendenti di Amazon Italia che, tra appartenenti alla community Lgbtqia+, alleate e alleati, hanno deciso di mettersi in gioco. L’obiettivo è ribadire piena adesione ai valori di inclusione e di valorizzazione delle diversità attraverso le testimonianze dirette delle persone dell’azienda, che hanno prestato i loro volti e le loro storie a un racconto per immagini. Utilizzando la potenza espressiva del bianco e nero, Francesco Bagnato, fotoamatore e professionista nel marketing di Prime Video, attraverso la sua macchina fotografica, ha catturato gli sguardi di colleghe e colleghi per accompagnare il pubblico in un viaggio fotografico dedicato alla bellezza e alla complessità della diversità umana.
“Attraverso questi ritratti vogliamo non solo valorizzare l’unicità dei nostri e delle nostre dipendenti, ma anche veicolare un importante messaggio: in Amazon la diversità è ricchezza e bellezza - commenta Mariangela Marseglia, country manager di Amazon Italia e Spagna -. I volti e le preziose storie che molti hanno scelto di condividere intendono essere un segno tangibile del nostro impegno, accompagnato dalle policy e dalle azioni concrete che ogni giorno mettiamo in atto in azienda. La decisione di inaugurare oggi questa mostra non è un caso. Con questo progetto, vogliamo sostenere le istanze della comunità Lgbtqia+ nel nostro Paese e celebrare la giornata internazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia del 17 maggio, contro ogni forma di pregiudizio, discriminazione e violenza”.
Unire nella diversità, ispirare un’autentica cultura dell’accoglienza dell’altro, eliminando stereotipi e preconcetti. Sono questi i pilastri alla base di 'Diverse Reflections: the 100+ Mirrors of Inclusivity', perfettamente coerenti e in totale continuità con l’impegno quotidiano di Glamazon, l’Affinity Group aperto a tutte e tutti i dipendenti Amazon e pensato come uno spazio di confronto, creazione di sapere e sviluppo di nuove iniziative a sostegno di politiche di inclusione e non discriminazione delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, queer e intersessuali all’interno dell’azienda.
“Quando Francesco ci ha illustrato la sua idea non abbiamo esitato un secondo - spiega Keivan Fahim, membro del comitato Glamazon e Program Manager di Amazon Made in Italy -. Coinvolgere, condividere le proprie passioni, lavorare per un obiettivo comune volto ad accrescere consapevolezza e sensibilità su temi così importanti e troppo spesso sottovalutati, far sentire tutte e tutti parte di un gruppo capace di accogliere e ascoltare: il progetto fotografico racchiude tutto questo, rappresentando al meglio il nostro modo di agire come Glamazon. Un ringraziamento speciale quindi a Francesco e a coloro che hanno aderito”.
Attraverso iniziative come questa, Amazon esprime ancora una volta il suo obiettivo di essere non solo l’azienda più orientata al cliente del mondo, ma anche il miglior posto di lavoro per i propri e le proprie dipendenti e impegnandosi quotidianamente affinché chi vi lavora possa sempre sentirsi libero e libera di esprimersi, con i propri talenti. Solo lo scorso ottobre Amazon ha infatti annunciato l’introduzione in Italia di un transgender toolkit, un insieme di linee guida a supporto di tutte e tutti i dipendenti che stanno intraprendendo un percorso di transizione di genere.
L’obiettivo è offrire strumenti concreti per sostenere e agevolare tale processo: dal permesso retribuito dall’azienda per i giorni di assenza dal lavoro legati al processo di transizione, alle indicazioni da fornire a colleghe, colleghi e manager, al cambio di nome, ai benefit offerti, tutto contribuisce ad alimentare un ambiente di lavoro inclusivo. 'Diverse Reflections: the 100+ Mirrors of Inclusivity' sarà esposta fino alla fine del mese di giugno all’interno degli uffici corporate di Milano, a disposizione di tutti i dipendenti e dei loro ospiti.