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Eruzione Islanda, scrittore Pagani: “La peggiore in...
Eruzione Islanda, scrittore Pagani: “La peggiore in 50 anni, case inghiottite da lava”
Lo scrittore all'Adnkronos: "Nessuno è più in pericolo perché l'evacuazione è stata effettuata rapidamente e con successo"
Quella in corso nel sistema vulcanico di Svartsengi, nel sud-est dell'Islanda, ''è la più grave eruzione da quella delle Vestmannaeyjar, quando 50 anni fa è stata evacuata l'intera isola di Heimaey''. Gli abitanti di Grindavik, a circa 70 km a sud-ovest della capitale Reykjavik, ''stanno vedendo le loro case inghiottite dalla lava, attraverso delle webcam e senza poter far nulla''. Per fortuna ''l'evacuazione della città che era prevista per lunedì è stata anticipata a questa notte e per questo non ci sono vittime. I danni sono solo materiali''. Lo spiega ad Adnkronos lo scrittore Roberto Luigi Pagani, autore di 'Un Italiano in Islanda' e della travel guide 'Iceland' per il National Geographic.
Fortunatamente ''nessuno è più in pericolo perché l'evacuazione è stata effettuata rapidamente e con successo'', afferma Pagani, che dal 2014 vive a Reykjavik. ''Nessun pericolo nemmeno per i turisti o i viaggiatori, perché la strada per l'aeroporto è dalla parte opposta da dove ora sta scorrendo la lava'', aggiunge, precisando che ''non ci saranno impatti per l'aviazione perché non c'è interazione tra ghiaccio, acqua e magma che produce cenere'' nei cieli. Inoltre ''i gas che vengono emessi dall'eruzione sono spinti dai venti verso il mare e non verso i centri abitati'', sottolinea il medievalista.
Quello che è successo, racconta Pagani, è che ''in piena notte l'istituto meteorologico islandese ha registrato numerose piccole scosse di terremoto che si stavano spostando dalla zona a nord est di Grindavik, dove si era registrata l'eruzione dello scorso dicembre, e si stavano concentrando proprio sotto le abitazioni''. E ''questo ha fatto temere che si potesse aprire una frattura eruttiva proprio nel centro della città. Per cui d'urgenza stanotte Grindavik è stata evacuata di nuovo dopo che si era deciso, alcuni giorni fa, di far rincasare le persone'', prosegue Pagani.
Già nelle scorse ore ''la ministra degli Interni aveva convocato una conferenza stampa annunciando che si erano trovati gli appartamenti da assegnati agli sfollati'', dove ospitare quindi gli abitanti di Grindavik che, appunto, sarebbero stati evacuati lunedì secondo i piani. ''Nelle prime ore di questa mattina si è aperta una frattura a poca distanza a nord est di Grindavik'', nelle ore successive ''se n'è aperta un'altra e le case sono state raggiunte dalla lava''.
La Protezione civile ha dichiarato lo stato di emergenza per quella che è la quinta eruzione nella penisola di Reykjanes dal 2021. L'ultima risale nel sistema vulcanico di Svartsengi è iniziata il 18 dicembre provocando l'evacuazione dei 4mila abitanti della città di Grindavik e la chiusura del centro termale geotermico Blue Lagoon, una popolare località turistica. In quell'occasione Grindavik venne risparmiata dalla lava.
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Svezia, media: “Sparatoria vicino...
Area transennata, la polizia ha sentito forti colpi. Arresti e perquisizioni in corso
L'ambasciata israeliana a Stoccolma è stata isolata dopo una sparatoria avvenuta questa mattina. L'addetto stampa della polizia, Per Fahlström, ha riferito al quotidiano Expressen che una pattuglia della polizia ha sentito forti colpi, che si sospetta provenissero da un'arma da fuoco. L'area è stata transennata poco dopo le 2 del mattino e alle 6,30 la polizia ha scritto che le loro indagini indicavano che c'era stata una sparatoria nella zona. La pattuglia ha visto inoltre una persona fuggire dalla scena. Un paio di minuti dopo, un sospettato di 14 anni è stato arrestato, apprende ancora l'Expressen, aggiungendo che sulla scena del crimine è stata trovata un'arma affilata.
La polizia è di stanza presso l'ambasciata israeliana, dove sta cercando tracce di spari. Nessun commento riguardo l'ipotesi che l'ambasciata fosse l'obiettivo della sospetta sparatoria. Gli agenti stanno intanto conducendo un'importante operazione a Östermalm, nel centro della città: effettuate perquisizioni domiciliari e diversi arresti, scrive ancora l'Expressen citando il portavoce della polizia, e aggiungendo che è ancora presto per capire il movente della sparatoria.
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Gaza, Israele all’Onu: “Non avete fatto nulla...
Le parole dell'ambasciatore alle Nazioni Unite, Gilad Erdan: "Come potete chiedere un cessate il fuoco prima di fare tutto il possibile per riportarli a casa?"
"Fino ad oggi non avete fatto nulla per il rilascio degli ostaggi! Come potete chiedere un cessate il fuoco prima di fare tutto il possibile per riportare a casa gli ostaggi?". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, intervendo al dibattito del Consiglio di sicurezza sulla situazione degli ostaggi di Gaza.
"Se il Consiglio vuole davvero che la guerra finisca - ha aggiunto - dovrebbe mettere la questione della liberazione degli ostaggi in cima all'ordine del giorno".
Droni dal Libano contro la Galilea
Diversi droni sono stati lanciati dal Libano verso la Galilea occidentale, facendo scattare le sirene in numerose comunità. Secondo l'Idf, almeno uno dei droni è stato abbattuto dalle difese aeree sul mare e un secondo drone si è schiantato vicino alla comunità settentrionale di Ga'aton. Nell’Alta Galilea sono suonate nuove sirene per sospetta incursione di droni.
Spagna rifiuta scalo a nave con armi per Israele
La Spagna ha rifiutato il permesso ad una nave che trasporta armi diretta in Israele di fare scalo nel porto sud-orientale di Cartagena. Lo ha reso noto su X il ministro dei Trasporti spagnolo Oscar Puente, aggiungendo che la Marianne Danica ha chiesto il permesso di fare scalo a Cartagena il 21 maggio.
Secondo El Pais, la nave trasporta quasi 27 tonnellate di materiale esplosivo proveniente da Madras, in India.