Cultura
Casa Batlló: uno spettacolo gratuito di musica, storia e...
Casa Batlló: uno spettacolo gratuito di musica, storia e proiezioni luminose.
Questo Natale goditi uno straordinario spettacolo di luci e musica sulla facciata di Casa Batlló
In collaborazione con: Casa Batlló
Barcellona è una città di straordinaria bellezza, fra le più famose mete turistiche internazionali grazie alle sue spiagge, la sua notevole architettura e, perché no, grazie anche alla sua vita notturna e al suo clima mediterraneo, caldo d’estate e mite d’inverno.
La città mantiene il suo fascino anche nei mesi più freddi, quando è immersa nella magia e nelle tradizioni natalizie.
Durante il periodo invernale la città catalana si riempie di straordinari eventi che catturano l’interesse dei residenti e dei moltissimi visitatori.
Fra questi, spiccano per interesse storico e artistico quelli che si tengono presso Casa Batlló, dove, nel periodo natalizio e invernale, l’architettura modernista catalana del genio Antoni Gaudí, si fonde con uno spettacolo gratuito e unico nel suo genere di luci e musica sulla facciata della Casa.
Casa Batlló, come altre opere celebri di Gaudí, è uno dei capolavori architettonici della capitale catalana e rappresenta, non solo una delle attrazioni principali della città, ma di tutta la Spagna.
Attualmente è aperta al pubblico come museo e attrazione turistica, pertanto i visitatori possono ammirarne l’interno e godere di una vista mozzafiato dalla sua terrazza sul tetto.
Casa Batlló è stata premiata durante i “Museums and Heritage Awards 2022”, riconosciuti come gli Oscar del settore museale, per la sua “Immersive Experience” nella categoria “Migliore mostra internazionale”.
Situata nel centralissimo Passeig de Gràcia, Casa Batlló è stata dichiarata nel 2005 Patrimonio dell’Umanità a testimonianza della sua importanza culturale e architettonica. La famosa Casa accoglie ogni anno 1 milione di turisti.
La sua costruzione, ad opera di Emilio Sala Cortés, uno dei professori di architettura di Antoni Gaudí, risale al 1877 e fu realizzata in uno dei quartieri più importanti del centro della città (Passeig de Gràcia). Nel 1903 i Batlló divennero i proprietari della casa e, alcuni anni dopo, tra il 1904 e il 1906, il ricco industriale Josep Batlló, incaricò il grande architetto modernista Antoni Gaudí di ristrutturare l’intero edificio.
L’idea di Batlló era quella di creare una dimora unica, per questo motivo diede carta bianca all’architetto che rispose con un capolavoro di design modernista dalla facciata ondulata, linee sinuose, finestre senza spigoli e un uso massiccio di ceramiche colorate, elementi caratterizzanti dell’intera struttura considerata una delle opere più creative di Gaudí. Casa Batllò divenne così uno degli esempi architettonici più originali del mondo.
E proprio in questo complesso magico e singolare che prende vita la visita notturna “Una Notte d'Inverno”: una manifestazione culturale, storica e artistica per adulti e bambini che hanno l’opportunità di assistere ad un particolare spettacolo basato sulla storia di Casa Batllò; un’esperienza che non lascerà nessuno indifferente, in quanto gli spettatori non sono semplici osservatori ma parte integrante dell’evento.
Attraverso una scenografia impressionante unita a proiezioni di luci, la visita notturna “Una notte d’Inverno” vi farà immergere nell’atmosfera e nella quotidianità dei personaggi che qui hanno vissuto nel secolo scorso.
Sarete trasportati in un ambiente familiare: seguendo le storie dei diversi protagonisti, potrete conoscere l’opera di Gaudí da una prospettiva differente e, senza dubbio, unica.
La visita notturna si terrà dal 17 Novembre 2023 al 18 Febbraio 2024 e sarà allestita all’interno delle stanze, mentre sulla facciata esterna di casa Batlló sarà possibile assistere ad un magnifico spettacolo di luci e musica dal 17 Novembre al 7 Gennaio.
Questa esperienza immersiva prevede la proiezione di luci e la presentazione delle storie familiari dei Batllò.
La colonna sonora dell’evento è a cura di Jordi Logán con la partecipazione di Sheila Blanco, inoltre l’attore e direttore Mario Gas interpreta la parte di Juan Carlos, l'antenato della famiglia Batllò che ha vissuto nella casa per anni e che illustrerà le storie familiari dei diversi personaggi.
La manifestazione è affascinante poiché le luci proiettate sulle pareti irregolari, sui balconi e sulle finestre creano un’atmosfera e delle immagini molto coinvolgenti per tutti.
L’ingresso alla visita notturna “Una notte d’Inverno” è gratuito per i bambini fino ai 12 anni e l’ultima entrata è prevista per le 20.45. La durata della visita è di circa un’ora. I visitatori potranno ascoltare guide vocali in: spagnolo, catalano, inglese, francese, italiano, coreano e cinese.
In conclusione, Barcellona si rivela una città che incanta i visitatori durante tutto l'anno, grazie alla sua storia, all'architettura straordinaria e agli eventi unici. La storia della famiglia Batllò, il magnifico lavoro e l'eredità di Gaudí insieme a un speciale evento natalizio, contribuiscono ad arricchire culturalmente visitatori proveniente da tutto il mondo.
Cultura
Libri, Santo Versace alla Lum per presentare...
Martedì 21 maggio alle 11, presso l’Aula Aldo Rossi dell’Università Lum, a Casamassima (Ba), Santo Versace presenterà agli studenti il volume da titolo: 'Fratelli. Una famiglia italiana'. Nell’ambito dell’evento l’imprenditore, cui verrà conferito il Sigillo Accademico, terrà una lectio magistralis su 'La famiglia, l’impresa, la crescita'. L’intervento, moderato dal giornalista Vito Marinelli, sarà introdotto da Antonello Garzoni, Rettore della Lum ed Economista Aziendale e da Pasquale Lettieri, critico d’arte.
Santo Versace, fratello di Donatella e di Gianni che è stato uno dei più celebri stilisti del mondo fondatore dell'omonima casa di moda, scomparso nel 1997, è presidente della Fondazione Santo Versace, ente filantropico nato per sostenere e aiutare le persone che vivono in condizioni di fragilità e di disuguaglianza sociale.
Cultura
A Milano va in scena l’assenza nelle Polaroid di...
Sabato 18 maggio l'apertura negli spazi dell'Opificio della Fotografia
Fra le forme di fotografia analogica la Polaroid si afferma anno dopo anno fra le più tenaci, per longevità ed espressività. Lo conferma la mostra 'Ai lembi dell'assenza' che il polaroider romano Patrizio Cipollini inaugura sabato 18 maggio presso l'Opificio della Fotografia, uno degli spazi più stimolanti di Milano, in collaborazione con Casa Museo Spazio Tadini. E' un percorso attraverso 140 polaroid che propone al pubblico uno sguardo intimo e riflessivo sul tema - appunto - dell'assenza ma che punta a stimolare anche una riflessione critica sulla relazione tra la fotografia istantanea e il concetto stesso di assenza, esaltato da una immagine istantanea che - a differenza del digitale - si afferma sotto gli occhi dei soggetti in una forma 'fisica', ma poi inevitabilmente si deteriora nel tempo con i soggetti che possono addirittura scomparire, e quindi risultare completamente assenti. Insomma, la Polaroid piace per la sua istantanea (ma lenta rispetto al digitale) matericità e, nel tempo, può trasformarsi invece in una concreta mancanza.
Come si spiega nella nota di presentazione "l'assenza in questa mostra a volte è giocata come negazione della presenza umana, come per esempio nella serie sui sex toys, i papaveri, i pontili e i dittici architettonici o naturali; a volte si muove tra soggetti viventi in spazi quasi astratti o vuoti; altre si veste di forme e posizioni erotiche mancanti della figura completa; altre ancora abita polaroid deteriorate nel tempo in cui quasi tutto o tutto è scomparso. Si propone di esplorare narrazioni personali quanto sociali, ricordando la complessità e la profondità delle relazioni umane".
“Ai lembi dell’assenza” si inserisce in un contesto ampio di riflessione: come evidenziato da alcuni teorici come Rosalind Krauss e Geoffrey Batchen, l'assenza nelle immagini fotografiche si trasforma in una sorta di presenza silenziosa, che parla delle nostre esperienze umane con un'intensità senza tempo.
"Molti lavori di fotografi americani del XX secolo, come Robert Mapplethorpe, Nan Goldin o Sally Mann solo per citarne alcuni, hanno aperto nuove prospettive sull'espressione emotiva, l'utilizzo della bellezza come strumento estetico ed emotivo e l'enfasi sulla fotografia come oggetto fisico. Questi elementi hanno influenzato profondamente la fotografia contemporanea, aprendo spazi di riflessione sul tempo, l’erotismo, la mortalità, l'intimità, la bellezza, l’assenza”. - scrive l’ideatrice e curatrice della mostra Federicapaola Capecchi - Da qui siamo partiti io e Patrizio Cipollini. Per mesi abbiamo indagato e navigato insieme la mia idea, ispirata dal suo corpo di lavoro di 30 anni e abbiamo trovato molte strade da percorrere … infatti credo questa sarà la prima mostra di una serie”.
Le polaroid in mostra sono sia cicli che immagini indipendenti. Durante l'apertura della mostra - che si chiude il 16 giugno - Patrizio Cipollini tiene due workshop: il primo è 'Lift Off' in calendario il 25 e 26 maggio, il secondo “Instant … stereo e 3d” si terrà il 15 e 16 giugno.
Cultura
‘Ostiawood’, il primo romanzo di Daniele Orazi:...
Il racconto del patinato mondo del cinema che può essere una giungla, attraverso gli occhi di Andy, personaggio che ha vissuto un’adolescenza travagliata nella Ostia degli anni Ottanta
Il protagonista si chiama Adriano Schroeder, ma tutti lo chiamano Andy, e ama il suo lavoro: l’agente cinematografico. Nel suo primo romanzo 'Ostiawood', Daniele Orazi racconta il patinato mondo del cinema che può essere una giungla, attraverso gli occhi di Andy, personaggio che ha vissuto un’adolescenza travagliata nella Ostia degli anni Ottanta. Andy, cresciuto da albino tra criminalità e bullismo, ha accumulato una notevole collezione di traumi. Tuttavia, il passato appartiene al passato: oggi è il rispettato e ammirato fondatore della W, un’agenzia che rappresenta attori e attrici famosi ed emergenti.
Il libro "è ispirato anche a quello che mi è successo nella vita, sia privata che professionale. C’è tanto di quello che ho vissuto e visto negli anni Ottanta", racconta all'Adnkronos Orazi, da 35 anni nel mondo del cinema come manager. Ed è proprio la passione per il suo lavoro che lo ha spinto in questa nuova avventura di scrittore: "In maniera un po' divertente e comica ho pensato di far conoscere meglio questa professione intorno alla quale c'è sempre un alone di mistero".
Iniziamo con il chiarire che "l’agente non è l’ufficio stampa ma è un ruolo specifico che ha bisogno di essere riconosciuto. Oggi, rispetto al passato, è una professione un po’ più nota anche grazie alla serie 'Call My Agent' di Sky" ma sono ancora tanti i falsi miti da sfatare. Uno fra tutti? "Che si guadagnano tanti soldi. Non è così. Per essere precisi: prendiamo il 10% degli importi degli artisti", risponde Orazi.
Il protagonista del romanzo è l'agente di alcuni artisti che, spiega l'autore, "rappresentano un po' i cliché del cinema che noi tutti conosciamo. C'è la giovane starlet , l'attore impegnato e la vecchia diva, ognuno con le sue esigenze e i suoi capricci". La forza di Andy "sta nel riconoscere che quei capricci in realtà, in quel momento preciso rappresentano per l'artista una questione di vita o di morte". L’agente "sta nel mezzo: deve capire l’artista e le esigenze del mercato puntando sempre al risultato, ovvero la performance. L’obiettivo è sempre quello di illuminare l’arte".
'Ostiawood', dunque, è una commedia scritta da chi il mondo del cinema lo conosce davvero e il messaggio "che mi piacerebbe arrivasse è per i giovani, ovvero che le cose si ottengono se dietro c'è lavoro e costanza. Se il nostro protagonista è riuscito ad emergere da un quartiere periferico e svantaggiato degli anni 80, diventando un uomo di successo allora ci può riuscire chiunque ma bisogna veramente volerlo. Dietro a dei grandi risultati c'è sempre tanto sacrificio", ricorda Orazi. I diritti d’autore saranno devoluti alle associazioni non-profit Every Child Is My Child e Pen Paper Peace. (di Loredana Errico)