Esteri
Sex toys e microplastiche, i rischi in uno studio
Analizzati i potenziali rischi associati in quattro 'giocattoli' per adulti: i risultati
Molte ricerche rivelano quante particelle microplastiche gli esseri umani ingeriscono e assorbono nel flusso sanguigno, ma le ricercatrici della Duke and Appalachian State hanno esaminato una fonte di assorbimento della microplastica inedita: i sex toys.
In uno studio originariamente pubblicato su "Microplastics and Nanoplastics" nel marzo 2023, le ricercatrici hanno discusso i rischi per la salute derivanti dai giocattoli sessuali. La maggior parte degli adulti americani riferisce di aver utilizzato questi oggetti che, per progettazione, interagiscono con parti del corpo intime e permeabili. Molte persone in tutto il mondo non si rendono conto dei potenziali rischi dei giocattoli sessuali, cosa che le ricercatrici sottolineano, affinché i consumatori prendano decisioni informate.
Lo studio, condotto da Joana Sipe e Christine Hendren, ha esaminato i potenziali rischi associati a quattro tipi di giocattoli sessuali attualmente disponibili: giocattoli anali, palline, doppi vibratori e vibratori esterni. In ordine di rilascio di micro e nanoplastica, dal più alto al più basso, i risultati hanno rilevato che il primo sex toy ha rilasciato il maggior numero di particelle, seguito dalle perle, dai doppi vibratori e dai vibratori esterni.
Un altro elemento di rischio legato alla presenza di microplastiche nei giocattoli sessuali sono gli ftalati, noti per essere degli interferenti endocrini. Queste sostanze erano presenti in tutti i giocattoli sessuali testati, a livelli che "superavano le avvertenze di pericolo".
"Noi affermiamo che, poiché la presenza misurata di ftalati nel nostro campione di piccole dimensioni supera il limite di esposizione per le stesse sostanze chimiche nei regolamenti della Consumer Product Safety Commission (Cpsc) degli Stati Uniti sui giocattoli per bambini...una ricerca sull'esistenza o meno di scenari di rischio anche nel caso dei giocattoli sessuali è prudente per la tutela della salute pubblica", osservano Sipe e Hendren.
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Juraj Cintula, il poeta ‘pacifista’ che ha sparato al...
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Svezia, media: “Sparatoria vicino...
Area transennata, la polizia ha sentito forti colpi. Arresti e perquisizioni in corso
L'ambasciata israeliana a Stoccolma è stata isolata dopo una sparatoria avvenuta questa mattina. L'addetto stampa della polizia, Per Fahlström, ha riferito al quotidiano Expressen che una pattuglia della polizia ha sentito forti colpi, che si sospetta provenissero da un'arma da fuoco. L'area è stata transennata poco dopo le 2 del mattino e alle 6,30 la polizia ha scritto che le loro indagini indicavano che c'era stata una sparatoria nella zona. La pattuglia ha visto inoltre una persona fuggire dalla scena. Un paio di minuti dopo, un sospettato di 14 anni è stato arrestato, apprende ancora l'Expressen, aggiungendo che sulla scena del crimine è stata trovata un'arma affilata.
La polizia è di stanza presso l'ambasciata israeliana, dove sta cercando tracce di spari. Nessun commento riguardo l'ipotesi che l'ambasciata fosse l'obiettivo della sospetta sparatoria. Gli agenti stanno intanto conducendo un'importante operazione a Östermalm, nel centro della città: effettuate perquisizioni domiciliari e diversi arresti, scrive ancora l'Expressen citando il portavoce della polizia, e aggiungendo che è ancora presto per capire il movente della sparatoria.
Esteri
Gaza, Israele all’Onu: “Non avete fatto nulla...
Le parole dell'ambasciatore alle Nazioni Unite, Gilad Erdan: "Come potete chiedere un cessate il fuoco prima di fare tutto il possibile per riportarli a casa?"
"Fino ad oggi non avete fatto nulla per il rilascio degli ostaggi! Come potete chiedere un cessate il fuoco prima di fare tutto il possibile per riportare a casa gli ostaggi?". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, intervendo al dibattito del Consiglio di sicurezza sulla situazione degli ostaggi di Gaza.
"Se il Consiglio vuole davvero che la guerra finisca - ha aggiunto - dovrebbe mettere la questione della liberazione degli ostaggi in cima all'ordine del giorno".
Droni dal Libano contro la Galilea
Diversi droni sono stati lanciati dal Libano verso la Galilea occidentale, facendo scattare le sirene in numerose comunità. Secondo l'Idf, almeno uno dei droni è stato abbattuto dalle difese aeree sul mare e un secondo drone si è schiantato vicino alla comunità settentrionale di Ga'aton. Nell’Alta Galilea sono suonate nuove sirene per sospetta incursione di droni.
Spagna rifiuta scalo a nave con armi per Israele
La Spagna ha rifiutato il permesso ad una nave che trasporta armi diretta in Israele di fare scalo nel porto sud-orientale di Cartagena. Lo ha reso noto su X il ministro dei Trasporti spagnolo Oscar Puente, aggiungendo che la Marianne Danica ha chiesto il permesso di fare scalo a Cartagena il 21 maggio.
Secondo El Pais, la nave trasporta quasi 27 tonnellate di materiale esplosivo proveniente da Madras, in India.