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Sparatoria università Praga, italiani: “Città in...
Sparatoria università Praga, italiani: “Città in preda al panico”
Bus e tram deviati, centro bloccato e genitori che cercano disperatamente figli chiusi nelle scuole
Clima di paura fra gli italiani residenti nella capitale ceca, piombata in un attimo dalla quiete festosa degli addobbi e delle luminarie natalizie all'incubo della sparatoria, che ha causato 14 morti e 24 feriti nell'università cittadina. Centro bloccato, bus e tram deviati, bambini tenuti chiusi nelle scuole, genitori angosciati.
Le testimonianze degli italiani
"Questa è una città abituata all'ordine e alla tranquillità. E' un fatto che ha sconvolto tutti quanti. E' una città stravolta, impazzita", dice al telefono Anna Fumagalli a Praga in visita al marito che vi lavora come ingegnere.
Nella comunità italiana le chat ribollono: madri che cercano di capire dove è stata deviata la linea del tram preso dai figli, amici che si scambiano notizie sui cari che frequentano l'università, moltissimi in difficoltà a raggiungere casa in una città paralizzata. A rendere più angosciosa la situazione, un passaparola via chat che parla di allarmi bomba.
"E' terribile - dice Anna - fino a ieri la città era una bomboniera natalizia: negozi stracolmi, clima di festa, nel perfetto ordine tanto caro ai praghesi" ma oggi stravolto da un uomo armato. "Noi stiamo bene. Non abbiamo conoscenti italiani che siano stati coinvolti, ma quanto accaduto è sconvolgente...", conclude.
Massimo Bernacconi, funzionario a Bruxelles arrivato a Praga per raggiungere la moglie imprenditrice in occasione delle festività natalizie, racconta all'Adnkronos: "Ero a poche centinaia di metri da dove l'uomo ha iniziato a sparare all'impazzata. Mi trovavo tra l'università e la sede della presidenza della Repubblica. Per questo quando ho sentito le sirene della polizia ho pensato a qualche visita di Stato e invece poi la polizia ha iniziato a bloccare la zona, a transennare le strade e la città è risultata paralizzata".
"Ho capito quello che è accaduto quando mi è arrivato il messaggio di mia figlia che va a scuola lì vicino: è successa una cosa grave, un uomo ha iniziato a sparare all'impazzata, ci hanno bloccati tutti nella scuola... In prima battuta ho pensato ad un atto terroristico, lì vicino c'è il quartiere ebraico, poi dalla ridda di informazioni frammentarie sono emersi i particolari".
"Strade bloccate, quindi, cordoni di sicurezza nell'area universitaria, il quadrilatero centrale, insomma, inaccessibile. Si temeva forse che fosse un'azione coordinata che potesse riguardare più istituzioni, scuole, ecc. Gli italiani qui sono qualche migliaio e tutti abbiamo iniziato a cercare e a scambiarci notizie in un clima di ansia e preoccupazione".
Cronaca
Sciopero ferrovie 19-20 maggio, Salvini firma precettazione
La decisione è stata presa in vista del Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna all'Autodromo di Imola
Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha firmato la precettazione nei confronti delle sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero nazionale del trasporto ferroviario tra domenica e lunedì. La decisione è stata presa in vista del Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna all'Autodromo di Imola per il quale sono stimate presenze per oltre 200mila appassionati di F1. Lo sciopero del personale Ferrovie dello Stato proclamato da alcune sigle sindacali autonome era in programma dalle 3.00 di domenica 19 maggio alle ore 2.00 di lunedì 20.
Cronaca
Farmaco anti-obesità funziona anche contro alcolismo e...
Ricercatori hanno osservato che chi assume il farmaco non ha più toccato un bicchiere di vino. Il medicinale di Novo Nordisk sarà sperimentato anche contro malattie del fegato
Non finisce di stupire il farmaco anti-obesità di Novo Nordisk con il principio attivo semaglutide. Dopo il successo mondiale, di vendite e profitti, ora Wegovy* potrebbe diventare utile nella lotta all'alcolismo e alle malattie del fegato. Novo Nordisk - riporta il 'Financial Times' - sta sperimentando i suoi farmaci dimagranti per verificare se possano aiutare chi ha problemi con l'alcol e curare alcune patologie epatiche.
Alcuni ricercatori che hanno analizzato gli effetti di semaglutide hanno riportato che, oltre a controllare i livelli di insulina e di zucchero nel sangue, può anche potenzialmente influenzare le aree del cervello che regolano il nostro desiderio di cibo, ma anche dell'alcol. Un servizio pubblicato online sul 'New York Times' aveva evidenziato che chi assume il farmaco anti-diabete Ozempic*, sempre di Novo Nordisk e sempre con il principio attivo semaglutide, non ha più toccato un bicchiere di vino. Molti indizi che hanno portato il gruppo farmaceutico danese a puntare anche su questo fronte.
E infatti Novo Nordisk, riferisce il Ft, "ha avviato il reclutamento per uno studio di fase II" che "dovrebbe concludersi a giugno 2025", con l'obiettivo di "verificare su circa 240 pazienti che utilizzano semaglutide e cagrilintide, principio attivo di un altro farmaco di Novo Nordisk in fase di sviluppo per la perdita di peso, se" queste molecole "possano intervenire sui danni al fegato e ridurre il consumo di alcol nei partecipanti al trial con una malattia epatica alcolica. L'azienda è già al lavoro sul fronte delle malattie epatiche legate all'obesità, ma questo è il primo studio a valutare l'efficacia della nuova generazione di trattamenti dimagranti sulla malattia epatica alcolica".
Semaglutide ha mostrato benefici per la salute oltre la perdita di peso. Uno studio recente ha dimostrato che potrebbe ridurre del 18% il rischio di morte nei pazienti con malattie cardiovascolari.
Cronaca
Medicina, cardiologo Gabrielli: “Ancora molto da fare...
Il presidente Fondazione per il tuo Cuore al congresso Anmco, '30% pazienti a rischio sono diabetici, 20% fumatori attivi e 20% obesi'
“Rispetto al passato, un numero maggiore di pazienti viene dimesso vivo dopo il trattamento delle sindromi coronariche acute (Sca) o rivascolarizzazione coronarica ed è esposto a trattamenti di prevenzione secondaria. Recenti dati nazionali mostrano che oltre il 30% dei pazienti ricoverati per un evento atero-trombotico acuto ha un'ulteriore ospedalizzazione nell'anno successivo alla dimissione. In questo contesto, l'adesione alle raccomandazioni delle Linee guida sulle strategie di prevenzione secondaria appare largamente insufficiente". Così all’Adnkronos Salute Domenico Gabrielli, Direttore Uoc Cardiologia e del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare dell'Ospedale San Camillo Forlanini di Roma e presidente della Fondazione Per il tuo Cuore, in occasione del 55esimo congresso nazionale di Anmco, il più importante evento di cardiologia in Italia, a Rimini dal 16 al 18 maggio.
Per Gabrielli "c'è ancora molto lavoro da fare sulla prevenzione cardiovascolare, non solo secondaria. Lo dicono i risultati di un nostro studio". L'esperto snocciola i dati dello studio Bring-Up Prevenzione - presentato oggi al Congresso di Rimini - avviato da Fondazione Per il Tuo Cuore e Anmco, condotto dal 15 settembre 2023 al 29 febbraio 2024 "in 189 ospedali, dei quali il 33% al Sud, il 47,1% al Nord e il 19,8% al Centro, e che ha coinvolto 4790 pazienti over 67".
Bring-Up Prevenzione è uno "studio osservazionale, prospettico e multicentrico – spiega Gabrielli - condotto su un campione ampio e rappresentativo di Centri cardiologici italiani e basato su programmi di tipo educazionale e sulla raccolta dei dati dei pazienti, con l’obiettivo di cercare di ridurre il divario tra ciò che è disponibile e raccomandato e ciò che avviene effettivamente nella pratica clinica”.
Dalla ricerca "emerge che il 55% dei pazienti a rischio cardiovascolare è a target per i valori di Ldl, il cosiddetto 'colesterolo cattivo' (inferiori ai 70 milligrammi per decilitro). Non è tutto: tra i pazienti coinvolti nello studio 30% sono diabetici, 20% fumatori attivi e 20% obesi quindi bisogna fare molto di più per la prevenzione e l'adeguatezza degli stili di vita" conclude.