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Praga, David Kozak su Telegram: “Voglio fare una...
Praga, David Kozak su Telegram: “Voglio fare una sparatoria e forse suicidarmi”
"Molto più conveniente fare una strage di massa invece di essere un serial killer"
Sarebbe uno studente ceco di 24 anni, David Kozak, il responsabile della sparatoria nell'università di Praga. Il bilancio è di 14 morti e 24 feriti. Secondo diverse fonti, che citano anche messaggi lasciati da Kozak sui social media, il giovane si sarebbe suicidato.
"Mi presento, mi chiamo David e voglio fare una sparatoria a scuola e possibilmente suicidarmi", si legge in un messaggio sul diario creato su Telegram da David Kozak. Il giovane affermava di "aver voluto sempre uccidere" e di aver "realizzato che era molto più conveniente fare una strage di massa invece di essere un serial killer".
"Alina Afanaskina mi ha aiutato troppo", si legge sul canale Telegram di Kozak, in cui afferma di essersi ispirato alla ragazza di 14 anni russa che il 7 dicembre ha ucciso due compagni di classe in una scuola di Bryansk, ne ha feriti 5 e poi si è suicidata. "Ho aspettato, ho sognato, volevo, ma Alina è alla fine arrivata, era come se fosse venuta in mio aiuto dal cielo giusto in tempo", si legge ancora su Telegram.
"Tutti mi odiavano, mi odiano e continueranno a odiarmi", scriveva ancora Kozak su Telegram sostenendo che il sentimento era "reciproco". "È una giornata di merda, è una vita di merda", uno degli ultimi messaggi, scritto il 12 dicembre. E ancora il 13 dicembre: "Bevo il tè e vorrei spararmi".
Cronaca
Medicina, cardiologo Gabrielli: “Ancora molto da fare...
Il presidente Fondazione per il tuo Cuore al congresso Anmco, '30% pazienti a rischio sono diabetici, 20% fumatori attivi e 20% obesi'
“Rispetto al passato, un numero maggiore di pazienti viene dimesso vivo dopo il trattamento delle sindromi coronariche acute (Sca) o rivascolarizzazione coronarica ed è esposto a trattamenti di prevenzione secondaria. Recenti dati nazionali mostrano che oltre il 30% dei pazienti ricoverati per un evento atero-trombotico acuto ha un'ulteriore ospedalizzazione nell'anno successivo alla dimissione. In questo contesto, l'adesione alle raccomandazioni delle Linee guida sulle strategie di prevenzione secondaria appare largamente insufficiente". Così all’Adnkronos Salute Domenico Gabrielli, Direttore Uoc Cardiologia e del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare dell'Ospedale San Camillo Forlanini di Roma e presidente della Fondazione Per il tuo Cuore, in occasione del 55esimo congresso nazionale di Anmco, il più importante evento di cardiologia in Italia, a Rimini dal 16 al 18 maggio.
Per Gabrielli "c'è ancora molto lavoro da fare sulla prevenzione cardiovascolare, non solo secondaria. Lo dicono i risultati di un nostro studio". L'esperto snocciola i dati dello studio Bring-Up Prevenzione - presentato oggi al Congresso di Rimini - avviato da Fondazione Per il Tuo Cuore e Anmco, condotto dal 15 settembre 2023 al 29 febbraio 2024 "in 189 ospedali, dei quali il 33% al Sud, il 47,1% al Nord e il 19,8% al Centro, e che ha coinvolto 4790 pazienti over 67".
Bring-Up Prevenzione è uno "studio osservazionale, prospettico e multicentrico – spiega Gabrielli - condotto su un campione ampio e rappresentativo di Centri cardiologici italiani e basato su programmi di tipo educazionale e sulla raccolta dei dati dei pazienti, con l’obiettivo di cercare di ridurre il divario tra ciò che è disponibile e raccomandato e ciò che avviene effettivamente nella pratica clinica”.
Dalla ricerca "emerge che il 55% dei pazienti a rischio cardiovascolare è a target per i valori di Ldl, il cosiddetto 'colesterolo cattivo' (inferiori ai 70 milligrammi per decilitro). Non è tutto: tra i pazienti coinvolti nello studio 30% sono diabetici, 20% fumatori attivi e 20% obesi quindi bisogna fare molto di più per la prevenzione e l'adeguatezza degli stili di vita" conclude.
Cronaca
Roma, notte di paura per madre e figlia: in 3 armati...
I banditi a volto coperto si sono introdotti in un appartamento del quartiere Balduina e hanno costretto la donna ad aprire la cassaforte per poi fuggire con gioielli e argenteria
In tre, a volto coperto e pistola in pugno, nella notte hanno fatto irruzione in una abitazione in via Teodosio Macrobio, in zona Balduina a Roma, sorprendendo madre e figlia all'interno.
Dopo aver rubato l'argenteria in soggiorno, per un valore di 50mila euro, i banditi hanno minacciato la 75enne costringendola ad aprire la cassaforte per rubare i gioielli all'interno per un valore di 50mila euro. Sia la donna che la figlia, 39enne, non sono rimaste ferite e i tre si sono dati alla fuga. Indagano i poliziotti.
Lavoro
Ue, Boiangiu (Ela): “Libertà movimento lavoratori...
L'intervento del direttore dell'Autorità Europea del Lavoro al Festival del lavoro a Firenze
"Grazie di avermi ospitato qui, la Ela è una delle istituzioni europee più giovani che ci siano ed è nata per tutelare la libertà di movimento dei lavoratori, è uno dei diritti tangibili che ci offre l'Unione Europea. Questa libertà di movimento è essenziale per le persone e per le attività, per le aziende e per l'economia, non solo a livello europeo". Lo ha detto Cosmin Boiangiu, direttore esecutivo dell’Autorità Europea del Lavoro (Ela), intervenendo alla seconda giornata del Festival del lavoro in corso a Firenze, presso la Fortezza da Basso, sulla mobilità dei lavoratori europei.
Secondo Boiangiu, "uno dei nostri obiettivi è che i cittadini siano al corrente dei loro diritti e dei loro doveri, ma anche che le aziende sappiano cosa possono fare e cosa no. E quindi che ci sia comprensione delle regole che disciplinano la mobilità. Ci sono 50 milioni di cittadini in Europa che si spostano, sembra un numero molto grande ma rispetto agli Stati Uniti dove la mobilità è del 10% in Europa è invece del 3,5%. C'è ancora spazio per la crescita di questa mobilità", ha aggiunto. "La nostra organizzazione è molto pratica e la nostra missione è assicurarci che i diritti dei cittadini e delle aziende possano essere garantiti. Coloro che si spostano sono in gran parte lavoratori stagionali in agricoltura e chi opera in edilizia", ha continuato.
Secondo Boiangiu, "una delle cose che stiamo facendo è aiutare le amministrazioni con le trasformazioni digitali, per aiutare così di conseguenza i cittadini", ha spiegato ancora. Se guardiamo all'intelligenza artificiale "pensiamo a cambiamenti monumentali per il lavoro e per la mobilità", ha detto. "Questa rivoluzione va a toccare il lavoro intellettuale rispetto alle precedenti che avevano toccato il lavoro fisico. Abbiamo investito moltissimo come agenzia nel digitale e nell'intelligenza artificiale, siamo i primi tra le Agenzie a usarla nel lavoro. Investire nell'intelligenza artificiale per capire cosa comporta, poi va usata per analizzare la mobilità lavorativa e capire meglio le regole esistenti e scriverne di nuove", ha concluso.