Politica
Calenda contro Elon Musk: “Ma chi cacchio sei?”
"Gli italiani devono fare figli? Nemmeno il Papa ce lo dice più"
"Elon Musk, ma chi cacchio sei?". Carlo Calenda, leader di Azione, non nasconde lo scarso apprezzamento - per usare un eufemismo - per le parole di Elon Musk a Atreju. Il magnate - numero 1 di X, Tesla e Space X - dal palco della kermesse di Fratelli d'Italia ha esortato gli italiani a fare più figi.
"Il problema di fare figli, in Italia è un grande problema. La dichiarazione di Elon Musk è stata fatta in termini assurdi: 'Italiani, fate più figli'. Sembrava Dio, ma chi cacchio sei? Ora perché hai fatto i soldi vieni Italia e ci spieghi che dobbiamo fare i figli", dice Calenda, anche lui oggi ospite a Atreju. "Questi -dice riferendosi ai miliardati come Musk o Mark Zuckerberg - sono ricchi viziati, plutocrati digitali: bisognerebbe trovare l'orgoglio nazionale per dirgli 'Caro Elon Musk, noi usiamo X. Fai la Tesla, ma quando parli come se fossi Dio ti diamo una pedata metaforica nelle chiappe".
"E' tutto un controsenso. Questi pensano di potersi permettere qualunque cosa, anche affittare un anfiteatro romano che non è un mucchio di pietre ma è la nostra storia per darsele di santa ragione", dice riferendosi all'ipotesi, poi tramontata mesi fa, di un match tra Musk e Zuckerberg al Colosseo. Hanno perso il senso del limite e la cosa più deprimente è che stati nazionali si sottomettano a questi bulli straricchi. 'Fate figli' non ce lo dice più nemmeno il Papa. Tu, Elon Musk, pensa a mettere i filtri su X che è invaso da bot russi... quello è il tuo lavoro...".
Politica
Superbonus, resta ‘spalmacrediti’ su 10 anni....
L'emendamento del governo al dl presentato venerdì scorso non dovrebbe subire scossoni, ma restare sostanzialmente così com'è nonostante le barricate di Forza Italia
Detrazioni spalmate su 10 anni, anziché 4, per le spese del Superbonus sostenute nel 2024 e 2025. Niente cambi in zona Cesarini, dunque: a quanto apprende l’Adnkronos, l’emendamento del governo al Dl Superbonus presentato venerdì scorso non dovrebbe subire scossoni ma restare sostanzialmente così com’è, e questo nonostante le barricate di Forza Italia che, sulla questione, ha presentato proprio oggi dei subemendamenti volti a stoppare la retroattività della norma messa nero su bianco dal Mef lo scorso weekend. L’obbligo di spalmare i crediti del Superbonus su 10 anni riguarderà solo le spese sostenute nel 2024, con una retroattività limitata. Ciò non toglie che si passerà da 4 a 10 anni, come deciso dall’emendamento governativo arrivato nella sera tra venerdì e sabato con l’obiettivo di diluire su più anni il costo del Superbonus per le casse dello Stato.
Quanto al rinvio della cosiddetta sugar tax - altra partita che vede gli azzurri in prima linea - si tratta per un possibile rinvio di sei mesi, che consentirebbe di spostare la data X da luglio a inizio 2025. Ma l’accordo, caldeggiato da Forza Italia, non c’è ancora per un problema di coperture: decisive saranno le prossime ore. Per sbrogliare la matassa, sono in corso interlocuzioni anche con Palazzo Chigi.
Politica
Sondaggio politico, Fratelli d’Italia sale e Pd...
Il rilevamento del Tg La7
Fratelli d'Italia cresce, il Pd cala, il M5S sale. E' il quadro del sondaggio Swg per il Tg La7 con le intenzioni di voto di oggi, 13 maggio, a meno di un mese dalle elezioni europee di giugno 2024. Fratelli d'Italia si conferma ampiamente primo partito. La formazione guidata dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni guadagna lo 0,2% e arriva al 26,8%. Il Pd della segretaria Elly Schlein cede lo 0,1% e vale il 20,5%. Passo avanti del Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che passa dal 16,1 al 16,2%. Cedono lo 0,2% la Lega (8,6%) e Forza Italia (8,3%).
Gli Stati Uniti d'Europa si attestano al 4,6%, seguiti da Verdi e Sinistra (4,4%), Azione (4,4%), Libertà (2,4%) e Pace Terra e Dignità (2,2%).
Politica
Vannacci: “Paola Egonu? Italiana di cui andiamo...
Lettera di "chiarimenti" del generale dopo le affermazioni sulla pallavolista contenute nel libro "Il mondo al contrario". Dagli omosessuali all'Eurovision fino alla Russia, cosa ha detto sui social e a Bari
Il generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle elezioni europee, ha scritto una lettera aperta alla pallavolista Paola Egonu per "chiarire" quanto da lui scritto nel suo libro "Il mondo al contrario". L'atleta, per le affermazioni riferite alla sua persona nel volume all'epoca autopubblicato, aveva querelato per diffamazione Vannacci ed è in corso il procedimento penale. La Procura di Lucca (Vannacci è residente a Viareggio) ha chiesto l'archiviazione del fascicolo ma la difesa della campionessa di pallavolo si è opposta e il giudice ha fissato l'udienza preliminare per la discussione in Tribunale per il prossimo 14 giugno.
"Mai avuto dubbi su sua cittadinanza, ma eccellenza sportiva non cela visivamente l'origine"
"Senza alcuna intenzione offensiva e come più volte rappresentato in tante occasioni, ritengo che le diversità e le differenze di religione, di cultura, di origini, di etnia rappresentino una ricchezza per la società e non vadano travisate con la discriminazione che invece si basa sulla negazione dei diritti e della dignità - si legge nella lettera di Vannacci destinata a Paola Egonu -. Non ho mai avuto dubbi sulla sua cittadinanza italiana e sono personalmente e convintamente fiero che Lei rappresenti il nostro tricolore con la Sua eccellenza sportiva ma questo non può celare visivamente la Sua origine di cui, sono convinto, Lei stessa vada fiera".
"Paola Egonu, infatti, è italianissima, è una italiana di cui andiamo orgogliosi: una persona che, per quanto di origini diverse, ha scelto di rappresentare il nostro paese e di aderire senza alcuna riserva agli ideali fondanti della nostra Repubblica assurgendone a simbolo e a rappresentante nel mondo agonistico. La sua diversità, rispetto alle evidenti caratteristiche somatiche della maggioranza della popolazione italiana, è una ricchezza, una risorsa, una peculiarità che La distingue e Le fa onore. Spero, Signora Egonu, di avere compiutamente esplicato il senso delle mie espressioni e mi rallegrerei se in futuro, a Sua discrezione, fosse possibile un amichevole incontro tra noi che mi permetta di esprimerLe a voce i miei più sinceri sentimenti di viva cordialità e chiederLe un autografo".
"Spero di incontrarla"
"Ho ritenuto opportuno inviare la lettera aperta alla signora Egonu - spiega Vannacci - al fine di illustrare, come peraltro già fatto innumerevoli volte durante moltissime interviste, il vero e genuino significato delle affermazioni che la riguardano e che sono contenute nel mio libro 'Il mondo al contrario'. Ecco allora la chiave di lettura originale, quella dell’autore, che spero possa cristallizzare definitivamente i miei pensieri. Mi auguro di avere anche l'opportunità di incontrare la signora Egonu poiché la stimo come sportiva e come Italiana e, se non altro, per avere anche la possibilità di chiederle un autografo".
Cosa dice l'avvocato di Vannacci
L'avvocato Massimiliano Manzo, legale che difende il generale Vannacci in questo procedimento penale, ha commentato: "Ho molto apprezzato la lettera di chiarimenti del mio assistito. Credo che, da un'attenta lettura delle sue dichiarazioni, non trasparisse alcuna forma di denigratoria dichiarazione di superiorità di un'etnia rispetto ad un‘altra. Il mio assistito, nell’esprimere alcune sue opinioni nel noto libro, ha solo voluto sottolineare alcune sue idee, ma senza mai essere offensivo. Ritengo, comunque, anche se lo aveva già spiegato a più riprese, che abbia fatto bene ad offrire pubblicamente una interpretazione autentica del suo pensiero".
Dagli omosessuali alla Russia, cosa ha detto Vannacci sui social e a Bari
"Strumentalizzare le mie dichiarazioni ormai è uno sport nazionale. Il mio pensiero è molto chiaro: finché la scienza non troverà il gene dell'omosessualità, vorrà dire che non si nasce omosessuali. Il Coraggio vince, sempre", scrive intanto sui social il generale.
"Bisogna definire che cos'è un esercito comune perché un esercito comune potrebbe essere un esercito in cui ognuno dà una unità, un plotone, una compagnia. E chi comanda questo esercito comune? Chi è che decide che i nostri soldati andranno a morire sul fronte orientale piuttosto che sul fronte occidentale? Quindi prima dobbiamo definire che cosa si intende per difesa comune. Io personalmente sono più per degli Stati sovrani, forti e potenti che uniti insieme coalizzano ed esaltano in maniera esponenziale le loro caratteristiche piuttosto che un crogiuolo dove ogni differenza viene annullata e dove siamo tutti inclusi ma nessuno si sente rappresentato", ha poi detto a margine della Presentazione del suo libro insieme al leader della Lega e vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini, rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva, quanto sia necessario una un esercito europeo comune e che cosa potrebbe fare lo stesso generale se eletto.
Sul fronte candidatura alle europee, "non mi sento un papa straniero. Sono un candidato indipendente nell'ambito di questo partito con il quale condivido tantissimi principi'', ha spiegato parlando con i cronisti insieme a Salvini, sulle parole del capogruppo Molinari. ''Principio della patria, della sicurezza, della difesa dei confini, delle tradizioni, della famiglia - ha aggiunto - e vogliamo cambiare un'Europa. Quindi saranno poi i cittadini, gli elettori, a decidere chi votare quindi assolutamente non mi sento un papa straniero. Anzi ci sono più legami che questioni che potrebbero magari non essere esattamente collimate''.
Il vincitore dell'Eurovision? "Nessuna polemica. Io ho espresso solamente un'opinione. D'altra parte è una figura molto eccentrica, no? È una figura che non si incontra per strada normalmente e quindi ritengo che probabilmente rappresenti un modello che nella realtà non è facile vedere. È ed è per questo che a volte ci si chiede: ma cosa si vuole premiare? Una prestazione artistica oppure un modello che si vuole far assurgere alla normalità?", ha spiegato ancora incalzato dai cronisti."E' per quello che ho fatto quella esternazione che mi sembra più che motivata", ha concluso.
Sul fronte Mosca, quindi, "io credo che la geografia non sia un'opinione e che quindi la Russia sia in Europa e quindi noi dovremo per forza avere relazioni con la Russia. Per una questione proprio geografica, per una questione di posizionamento e per una questione anche di interessi. Quindi io non vedo l'ora che questa guerra finisca. Prego ogni giorno perché torni la pace e poi dovremo sicuramente ricontinuare a parlare con i nostri vicini di casa", ha spiegato rispondendo alla domanda di un giornalista che gli chiedeva, visti i rapporti storici e religiosi tra la Russia e il capoluogo pugliese, se non sia necessario recuperare il rapporto tra Europa e il gigante orientale che invece, a seguito della guerra in Ucraina, ha rafforzato i legami con la Cina.