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Sostenibilità

Le aziende italiane eccellenze in sostenibilità

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Le società tricolore presenti nel Dow Jones Sustainability World Index e Dow Jones Sustainability Europe Index

Le aziende italiane eccellenze in sostenibilità - Storyblocks

Negli ultimi anni, la consapevolezza dell'importanza della sostenibilità è cresciuta in modo esponenziale, spingendo le aziende a impegnarsi attivamente in pratiche più sostenibili. In questo contesto, il Dow Jones Sustainability World Index (DJSI World) e il Dow Jones Sustainability Europe Index (DJSI Europe) hanno guadagnato riconoscimento come indicatori chiave delle prestazioni aziendali in materia di sostenibilità a livello mondiale ed europeo.

DJSI World e DJSI Europe

Creati e gestiti da S&P Global, una delle principali società mondiali di rating e analisi, questi indici sono diventati punti di riferimento globali per gli investimenti sostenibili e socialmente responsabili. Le aziende inserite in questi indici sono considerate leader nell'ambito della sostenibilità, sottoposte a valutazioni rigorose delle performance di sostenibilità delle imprese internazionali a maggiore capitalizzazione, basandosi su severi criteri economici, ambientali e sociali e su una review delle principali controversie. Le aree analizzate includono tutte le dimensioni ESG: impatti ambientali, gestione delle risorse umane, sicurezza sul lavoro, stakeholder engagement, corporate governance, gestione dei rischi, rispetto dei diritti umani, controllo della catena di fornitura, etica di business e trasparenza della rendicontazione. Nell'edizione 2023, S&P Global ha valutato oltre 8.000 società.

Lanciato nel 1999, il DJSI è diventato uno dei principali indicatori globali delle performance di sostenibilità delle aziende leader ed è un autorevole standard di riferimento per gli investitori che includono considerazioni di sostenibilità nel loro processo decisionale di investimento.

Il DJSI World traccia il top 10% delle circa 2.500 maggiori aziende quotate nel S&P Global Broad Market Index, mentre il DJSI Europe focalizza il suo sguardo sul top 20% delle circa 600 maggiori del continente europeo. Questa selezione avviene attraverso il Global Corporate Sustainability Assessment di S&P Global, che valuta le politiche di sostenibilità di aziende appartenenti a 61 settori.

Dow Jones Sustainability World Index

Il DJSI World è progettato per tracciare le prestazioni delle aziende leader a livello mondiale in termini di sostenibilità economica, ambientale e sociale. Le aziende vengono valutate su diversi criteri di sostenibilità, tra cui governance aziendale, gestione ambientale, responsabilità sociale, prassi lavorative, e gestione della catena di approvvigionamento. L'indice include le aziende più sostenibili in diversi settori e regioni del mondo.

Dow Jones Sustainability Europe Index

Il DJSI Europe è specificamente focalizzato sulle aziende con le migliori performance in termini di sostenibilità in Europa. Segue una metodologia simile a quella del DJSI World, ma si concentra sulle aziende con sede o con una significativa presenza in Europa.

Le categorie dei riconoscimenti

Gli indici sono suddivisi in categorie e punteggi:

  • Top 1% S&P Global ESG Score: all'interno di ciascun settore, le aziende con un punteggio ESG minimo di 60 e il cui punteggio è entro l'1% della società di prestazioni più performanti del settore.
  • Top 5% S&P Global ESG Score: all'interno di ciascun settore, le aziende con un punteggio ESG di almeno 57 e il cui punteggio è compreso tra l'1% e il 5% della società di alto livello del settore.
  • Top 10% S&P Global ESG Score: all'interno di ogni settore, le aziende il cui punteggio ESG è di almeno 54 ed è compreso tra il 5% e il 10% della società di alto livello del settore.
  • Sustainability Yearbook Industry Mover: le aziende che hanno migliorato significativamente il loro ESG Score rispetto all'anno precedente.
  • Sustainability Yearbook Member: all'interno di ciascun settore, le aziende all'interno del primo 15% del loro settore per numero e che hanno raggiunto un punteggio entro il 30% dall'azienda più performante del loro settore. Coinvolte oltre 7.822 aziende e di queste solo le 710 più performanti hanno ottenuto il prestigioso riconoscimento, dimostrando di essere al vertice nella gestione delle sfide ESG.

Il panorama italiano

Le società italiane hanno dimostrato di essere all'altezza degli standard globali, facendo parte dei Dow Jones Sustainability World Index e Dow Jones Sustainability Europe Index. Sono sedici le società italiane incluse nei due indici: Assicurazioni Generali, Enel, Hera, Intesa Sanpaolo, Italgas, Iveco, Leonardo, Moncler, Nexi, Pirelli, Poste Italiane, Prysmian, Saipem, Snam, Telecom e Terna.

Assicurazioni Generali

Generali è stata confermata per il sesto anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability World Index, (DJSI World) e nel Dow Jones Sustainability Europe Index (DJSI Europe) per il quinto anno. Il posizionamento di Generali negli indici 2023 valorizza in modo particolare l’approccio distintivo in termini di trasparenza e reporting, tax strategy, gestione del rischio, attenzione alla cybersicurezza e strategia rispetto ai cambiamenti climatici.

Enel

Enel è stata confermata per il ventesimo anno consecutivo nel Dow Jones Sustainability World Index (Djsi World) dopo la valutazione annuale delle attività nel settore della sostenibilità delle aziende effettuata da S&P attraverso il suo modello di Global Corporate Sustainability Assessment. Nell'edizione 2023, quasi 260 utility elettriche sono state valutate da S&P, ed Enel ha raggiunto un punteggio di 87 su 100.

Enel è una delle 8 utility elettriche incluse nel Djsi World, in cui è presente anche la controllata spagnola Endesa. Inoltre, le controllate sudamericane del Gruppo, Enel Américas ed Enel Chile, sono state confermate nel Dow Jones Sustainability Emerging Markets Index e nel Dow Jones Sustainability Mila Pacific Alliance Index, nonché nel Dow Jones Sustainability Chile Index.

Il Djsi, si legge in una nota della società, "ha riconosciuto il ruolo proattivo di Enel nel contrastare il cambiamento climatico e nel promuovere un modello energetico a zero emissioni. Enel si è distinta anche in altri ambiti incentrati nella valutazione delle pratiche di gestione aziendale responsabile come la tutela dei diritti umani, l'innovation management, le opportunità di mercato, i rischi relativi alle risorse idriche e il coinvolgimento degli stakeholder".

Hera

Il Gruppo Hera si conferma anche quest’anno, per la quarta volta consecutiva, tra i leader mondiali di sostenibilità sia nel Dow Jones Sustainability World Index sia nel Dow Jones Sustainability Europe Index. In particolare, la multiutility ha raggiunto la valutazione più elevata nelle aree Environmental e Social tra le aziende del settore Multi-Utility Water incluse negli indici. Questa inclusione, sottolinea il gruppo, rappresenta un ulteriore riconoscimento dei risultati raggiunti dall’azienda nella creazione di valore condiviso a favore di tutti gli stakeholder in coerenza con il proprio purpose.

Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo è stata inclusa anche quest’anno negli indici finanziari Dow Jones Sustainability World Index e Dow Jones Sustainability Europe Index. È l’unica banca italiana a poter vantare una presenza continuativa in tali indici negli ultimi 13 anni. A Intesa Sanpaolo è stato assegnato un punteggio complessivo pari a 78 su 100, rispetto a una media di settore di 43.

Nel 2023, sono state 27 le banche inserite nel Dow Jones Sustainability World Index e 8 nel Dow Jones Sustainability Europe Index. Il riconoscimento conferma Intesa Sanpaolo tra i gruppi più attivi al mondo per lo sviluppo sostenibile e riflette l’impegno del Gruppo confermato nell’ambito del Piano d’impresa 2022-2025, che prevede un posizionamento ai vertici mondiali per impatto sociale e un grande focus sul clima.

Italgas

Italgas è la prima società al mondo tra le gas utilities per le performance d’eccellenza conseguite nell’ambito della sostenibilità. S&P Global Corporate Sustainability Assessment del 2023 ha confermato l’inclusione della società nel Dow Jones Sustainability Index Europe e nel Dow Jones Sustainability Index World, rispettivamente per il terzo e il quinto anno consecutivo.

Più nel dettaglio, nell’ultimo Assessment Italgas ha ottenuto un punteggio di 89 su 100 (data di valutazione: 24 novembre 2023) superiore alle altre 421 società del settore gas sottoposte a valutazione. Il risultato ottenuto conferma la bontà della scelta del Gruppo di integrare sempre più Piano Strategico e Piano di Creazione di Valore Sostenibile in un percorso che vede continuamente crescere l’impegno del Gruppo verso il miglioramento di tutti gli aspetti legati alla sostenibilità, dalla lotta al cambiamento climatico, alla generazione di valore per stakeholder e comunità locali.

Iveco

Iveco Group si è posizionata tra i leader globali della sostenibilità, essendo una delle sole 13 aziende su 89 valutate nel settore Machinery and Electrical Equipment ad essere inclusa nel nuovo DJSI World Index. Questo risultato sottolinea l'approccio proattivo di Iveco Group nella gestione dei rischi, sfruttando le opportunità e mitigando gli impatti negativi legati a tematiche ESG.

Nell'ambito dell'indice annuale DJSI Europe, Iveco Group spicca ancora una volta, essendo una delle sole 6 aziende ammesse su 33 valutate. Questa selezione evidenzia la coerenza delle pratiche sostenibili di Iveco Group, non solo a livello globale ma anche nell'ambito specifico del contesto europeo.

Leonardo

Leonardo è stato incluso nel Dow Jones Sustainability World Index e nel Dow Jones Sustainability Europe Index per il quattordicesimo anno consecutivo. Lo score ottenuto da Leonardo è pari a 80 punti su 100, confermandosi per il quinto anno consecutivo il più alto del settore Aerospace & Defense.

“La sostenibilità rappresenta una leva per migliorare la competitività del nostro business”, commenta Roberto Cingolani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo. “Nei prossimi anni saremo focalizzati soprattutto sulla decarbonizzazione delle nostre attività dirette ed indirette in linea con il commitment a Science Based Targets initiative (SBTi), sul rendere la nostra supply chain più sostenibile e promuovere una cultura basata sulla diversità, equità ed inclusione”.

“I risultati del Dow Jones Sustainability Indices sono un importante riconoscimento del nostro ruolo di leader mondiale della sostenibilità. Siamo perciò convinti nel perseguire la nostra strategia di creazione di valore sostenibile per tutti i nostri stakeholder, rafforzando ulteriormente la nostra governance dei temi ESG”, commenta Stefano Pontecorvo, Presidente di Leonardo.

Moncler

Il Gruppo Moncler si conferma leader nel settore Textiles, Apparel & Luxury Goods per il quinto anno consecutivo. Con un punteggio di 89/100 nello S&P Global Corporate Sustainability Assessment, il marchio si attesta al primo posto nel suo settore, mantenendo una posizione di rilievo tra le società più sostenibili a livello globale.

“Ogni giorno, in Moncler e in Stone Island, lavoriamo per continuare ad integrare le tematiche di sostenibilità nel nostro modello di business. Lo facciamo con passione, inventiva, umiltà e la necessaria concretezza. Lo facciamo con il senso di urgenza che le sfide ambientali e sociali ci impongono. È un percorso che porta con sé la necessità di cambiamenti forti nel modo in cui lavoriamo. È un percorso collettivo e trasversale che coinvolge tutti coloro che lavorano in azienda, e anche chi collabora con noi lungo la catena del valore. Questo impegno ci ha portati per il quinto anno consecutivo ad essere parte degli indici Dow Jones Sustainability, con il punteggio più alto del settore Textiles, Apparel & Luxury Goods. Ne siamo orgogliosi ma ancor di più consapevoli che molto resta da fare perchè i risultati economici sono importanti ma lo è soprattutto il modo in cui sono raggiunti”, commenta Remo Ruffini, presidente e ad di Moncler.

Il Gruppo Moncler ogni anno rendiconta le proprie performance e i propri obiettivi di sostenibilità nella Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria ed ha un Piano di Sostenibilità 2020-2025 che si focalizza su cinque priorità strategiche: cambiamenti climatici, economia circolare, catena di fornitura responsabile, valorizzazione della diversità e supporto alle comunità locali.

Nexi

Nexi entra nel Dow Jones Sustainability World Index (Djsi World) e nel Dow Jones Sustainability Index Europe, confermandosi ai vertici della sostenibilità a livello mondiale. Nel 2023 Nexi ha ottenuto uno score nel S&P Csa di 65/100 nel segmento Diversified Financial Services.

“L’inserimento sia nel Dow Jones Sustainability World Index che nel Dow Jones Sustainability Index Europe è per noi motivo di grande orgoglio e testimonia il costante impegno di Nexi nell’integrare le tematiche ambientali, sociali e di governance nella propria strategia aziendale e nel progredire con l’attuazione di azioni rilevanti per il raggiungimento degli obiettivi Esg aziendali” commenta Paolo Bertoluzzo, ceo di Nexi Group. “Questo importante traguardo - prosegue - è anche la conferma dell’efficacia del nostro approccio nelle politiche di sostenibilità applicate trasversalmente a tutto il gruppo".

Pirelli

Pirelli è stata confermata negli indici Dow Jones Sustainability World e Europe nell’ambito della revisione degli indici condotta annualmente da S&P Global. La conferma segue l'annuncio dello scorso novembre relativo al massimo punteggio ottenuto da Pirelli nei settori Auto Components e Automotive nell’ambito del Corporate Sustainability Assessment 2023 di S&P Global. Pirelli ha ottenuto il massimo punteggio in diverse aree di gestione, tra cui Etica di Business, innovazione, attenzione ai diritti umani e alla salute e sicurezza, gestione dei cambiamenti climatici. Top score anche nella riduzione delle emissioni di CO2, attenzione ai codici di condotta dei fornitori, gestione della biodiversità, sostenibilità ambientale di prodotto e cyber security. Tali risultati hanno portato Pirelli a ottenere un punteggio complessivo di 83 punti, lo score più alto dei settori Auto Components e Automotive a livello globale, significativamente superiore alla media di settore pari a 26 punti nel caso delle componenti auto e 33 punti nel settore Automotive.

Marco Tronchetti Provera, vice presidente Esecutivo di Pirelli, ha commentato: “La conferma di Pirelli all’interno degli Indici Dow Jones Sustainability è un risultato che ci premia e che ci spinge a darci obiettivi di sostenibilità sempre più sfidanti. Il ruolo delle aziende nell’attuale complessità del quadro internazionale è ancor più importante per favorire una transizione sostenibile da un punto di vista economico e sociale”.

Poste Italiane

Poste Italiane è 'Sector leader' mondiale per la sostenibilità in campo assicurativo. Il riconoscimento arriva dall’analisi dell’agenzia di Rating S&P Global sui risultati del Corporate Sustainability Assessment (Csa). L'azienda, si legge in una nota, consolida inoltre la propria leadership nella sostenibilità confermando la sua quinta presenza consecutiva nel Dow Jones Sustainability Index World e nel più selettivo Dow Jones Sustainability Index Europe.

"Il riconoscimento di Sector leader assicurativo ricevuto da S&P Global – ha commentato l’amministratore delegato Matteo Del Fante - e la conferma di Poste Italiane negli indici Dow Jones Sustainability Index World e Europe per il quinto anno consecutivo sono il segno della qualità e dell’efficacia delle nostre politiche Esg. I giudizi ottenuti contribuiscono a potenziare la reputazione internazionale del Gruppo Poste Italiane nel solco del percorso che negli ultimi anni ci permette di creare valore condiviso in misura sempre maggiore per il Paese e per gli stakeholder", ha concluso Del Fante.

"Il prestigioso risultato ci offre ulteriore prestigio internazionale – ha commentato il condirettore generale di Poste Italiane Giuseppe Lasco – premia la validità del nostro modello di sviluppo sostenibile e di integrazione ad ogni livello aziendale della gestione dei rischi e delle opportunità Esg nella strategia di business. Voglio sottolineare in particolare la grande soddisfazione per il rilievo dato da S&P Global alle azioni compiute dal Gruppo per la tutela dei diritti umani, lo sviluppo di donne e uomini di Poste Italiane, l’attrazione di talenti e l’inclusione finanziaria dei gruppi svantaggiati", ha concluso Lasco.

Prysmian

Prysmian Group si conferma nuovamente leader della sostenibilità nel prestigioso Dow Jones Sustainability World Index. Nell’edizione 2023 Prysmian ha ottenuto il massimo punteggio nel settore ELQ Electrical Components & Equipment con risultati d’eccellenza (100 punti) nelle aree ambientali relative a Emissioni, Efficienza nell’uso delle risorse e Circolarità, Rifiuti e Risorse idriche, confermando il focus e l’attenzione del Gruppo su queste tematiche.

"Essere inclusi nel Dow Jones Sustainability Index è ancora una volta il risultato dell’impegno di Prysmian verso la sostenibilità e del ruolo che intendiamo svolgere come enabler tecnologico della transizione energetica e della trasformazione digitale. In qualità di leader del settore, siamo consapevoli della responsabilità di promuovere iniziative ESG che abbiano un impatto sulla catena di valore e oltre, adottando politiche, attuando iniziative e definendo obiettivi pensati per creare valore condiviso per tutti i nostri Stakeholder” ha dichiarato Maria Cristina Bifulco, Prysmian Group Chief Sustainability Officer and Group IR VP. “Questo riconoscimento rappresenta anche un incentivo per continuare a migliorare la nostra performance ambientale, sociale e di governance, soprattutto nell'attuale scenario sfidante, competitivo e mutevole, facendo leva sulla nostra leadership tecnologica e industriale per amplificare ulteriormente l’impatto positivo che Prysmian può generare sull’ambiente, sulle persone e sulla comunità”.

Per Prysmian la sostenibilità è il principale driver della creazione di valore: è pienamente integrata nella visione a lungo termine del Gruppo e nella strategia che ha definito sulla base dei KPI misurabili che costituiscono la sua Climate Ambition e Social Ambition per il 2030.

Saipem

Saipem, leader nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture, si è piazzata prima con 79 punti, nel settore ‘Attrezzature e servizi energetici’.

L'industria energetica si trova di fronte a una sfida multifaceted. Mantenere elevati standard di salute, sicurezza e sostenibilità non solo risponde alle esigenze regolamentari ma crea un ambiente propizio per un successo sostenibile a lungo termine. L'adozione di pratiche etiche e sostenibili diventa quindi essenziale per attrarre clienti, talenti e mitigare i rischi associati a operazioni complesse in giurisdizioni meno regolamentate.

Snam

Snam è stata inclusa per la quattordicesima volta nel Dow Jones Sustainability World Index di S&P, tra i più importanti indici borsistici a livello mondiale per la valutazione della responsabilità sociale delle imprese. L'inserimento nell'indice è un riconoscimento della centralità dei fattori Esg nella strategia dell'azienda, del suo impegno nella promozione di iniziative e nella definizione di obiettivi e della sua trasparenza nella divulgazione di dati e informazioni.

L'impegno della società rispetto alle tematiche Esg è monitorato anche attraverso una Scorecard, strumento elaborato per fornire la massima trasparenza sui principali aspetti legati alla sostenibilità e per valutare la performance del gruppo rispetto ad alcuni ambiziosi target definiti per i prossimi anni.

Telecom

È pari a 85 il punteggio ottenuto da Telecom. L'industria delle telecomunicazioni si trova di fronte a sfide e opportunità senza precedenti. Per emergere vincenti, le aziende devono bilanciare la competizione, l'innovazione tecnologica e la sicurezza. Investire nella sicurezza dei dati e nell'aggiornamento delle infrastrutture è cruciale per affrontare le minacce attuali e future, mentre l'adozione di modelli di business flessibili consentirà alle aziende di adattarsi rapidamente alle mutevoli dinamiche di mercato. La sostenibilità, sia ambientale che sociale, non è solo una responsabilità, ma anche un'opportunità per guidare l'industria verso un futuro più sicuro e innovativo.

Terna

Terna è ancora una volta fra i leader mondiali della sostenibilità, dopo aver ottenuto la conferma della propria inclusione negli indici ESG “Dow Jones Sustainability” di S&P Global, per il quindicesimo anno consecutivo. Terna è stata confermata fra le migliori aziende al mondo del settore elettrico, tra più di 250 utility elettriche esaminate, grazie alle eccellenti performance registrate negli ambiti ESG oggetto di valutazione.

Un team di giornalisti altamente specializzati che eleva il nostro quotidiano a nuovi livelli di eccellenza, fornendo analisi penetranti e notizie d’urgenza da ogni angolo del globo. Con una vasta gamma di competenze che spaziano dalla politica internazionale all’innovazione tecnologica, il loro contributo è fondamentale per mantenere i nostri lettori informati, impegnati e sempre un passo avanti.

Sostenibilità

Appello del Forum Compraverde, progettare stadi...

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Attualmente possono consumare fino a 8 milioni di chilowattora di elettricità e fino a 100mila metri cubi di acqua

Appello del Forum Compraverde, progettare stadi ecosostenibili

"Uno stadio di calcio della massima serie può consumare fino a 8 milioni di chilowattora di elettricità (l’equivalente dell’uso energetico di 2500 famiglie) e fino a 100mila metri cubi di acqua. Inoltre, genera fino a 6,81 chili di rifiuti per spettatore, per un totale di circa 750 mila tonnellate di rifiuti a fine stagione". Questa la fotografia scattata durante il Forum Compraverde Buygreen, organizzato da Fondazione Ecosistemi, in corso a Roma nell'incontro moderato dalla giornalista Rai e conduttrice della Domenica Sportiva, Simona Rolandi e al quale hanno partecipato rappresentanti di amministrazioni regionali e comunali.

I Criteri Ambientali Minimi sugli eventi, definiti nel 2022, hanno profondamente modificato il modo in cui devono essere progettati, organizzati e gestiti gli eventi sportivi. Scelta delle location, prevenzione dei rifiuti, raccolta differenziata, trasporto sostenibile e accessibilità, uso di materiali tessili a basso impatto ambientale, somministrazione di cibo buono e sostenibile, riduzione degli sprechi alimentari, riprogettazione dei premi e dei gadget, tutela dei diritti umani e sociali lungo le catene di fornitura. Da qui l'appello dei promotori del Forum Compraverde alle società di calcio che recentemente hanno annunciato la presentazione di progetti per nuovi stadi "di seguire nella progettazione che si sta approntando i criteri ambientali minimi di sostenibilità".

Per il sottosegretario all'ambiente e alla sicurezza energetica Claudio Barbaro, "per la prima volta nella storia del dicastero che rappresento, è stata codificata una delega allo sport. Da qualche mese abbiamo avviato un confronto per giungere all’applicazione di criteri di sostenibilità sportiva per far sì che gli eventi sportivi di qualsiasi dimensione abbiamo una adeguata e certificata sensibilità ambientale. Questo attraverso un percorso normativo. Nel frattempo, il Mase ha avviato una fase sperimentale su alcuni grandi aventi di equitazione come il concorso di Piazza di Siena in collaborazione con la Fise e, proprio ieri, nella finale di Coppa Italia con la Lega Calcio”.

"Abbiamo apprezzato, ad esempio, l'iniziativa del presidente della Lega calcio Lorenzo Casini, che ha presentato alla vigilia della finale di Coppa Italia il progetto 'Road to Zero', finalizzato alla sostenibilità dell'evento e alla riduzione degli impatti ambientali e per la crescita dei benefici sociali - dice Giorgio Galotti, della Fondazione Ecosistemi promotrice del Forum Compraverde - Questo esempio deve diventare però una prassi estesa a tutti gli eventi e a tutti gli impianti sportivi".

Seguendo i Cam gli eventi sportivi dovrebbero prevenire la produzione dei rifiuti, sostenere modelli di economia circolare nella produzione di beni e nell’erogazione di servizi; promuovere tecniche di coltivazione conservative; sensibilizzare e diffondere consapevolezza sui temi della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale fra tutti i soggetti coinvolti dall’evento e portare benefici economici e positive ricadute sociali ai territori ospitanti l’evento.

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Sostenibilità

Edilizia, fattore Esg protagonista a Rebuild 2024

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Si è chiusa la decima edizione dell’evento dedicato all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito

Edilizia, fattore Esg protagonista a Rebuild 2024

Mercoledì 15 maggio a Riva del Garda si è chiusa la decima edizione dell’evento dedicato all’innovazione sostenibile dell’ambiente costruito. Oltre 60 relatori, 16 conferenze, 8 workshop, 32 partner, 3 start up, 15 patrocini nazionali e 8 territoriali, 15 media partner, 5 partner scientifici, 21 aziende in esposizione, il contributo della Provincia autonoma di Trento e oltre 600 partecipanti sono i numeri salienti di REbuild 2024.

REbuild 2024 ha registrato un’ampia convergenza attorno al messaggio Values drive value proposto dagli organizzatori per questa decima edizione, nella quale non sono mancate indicazioni molto concrete per aiutare le famiglie e le imprese a valorizzare e proteggere il patrimonio su cui hanno investito. Perché, secondo i partecipanti, l’innovazione è tale solo se è all’interno di un quadro di valori condivisi e in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica. E, ancor più, sociale: il fattore ‘S’ della sigla Esg è stato infatti il protagonista in moltissimi interventi durante la due giorni.

L’industrializzazione dell’edilizia è il punto di svolta, il ‘game changer’ del futuro del comparto, attorno al quale si devono organizzare e allineare la finanza, la ricerca sui materiali, la formazione scolastica e professionale, i regolamenti sugli appalti, le partnership pubblico-privato, l’innervazione della digitalizzazione nel settore, l’ibridazione dei saperi e la condivisione delle conoscenze. “Digitalizzazione e ibridazione - ha commentato Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi - aiutano a organizzare le nostre sfide, le nostre abitudini e il perimetro delle nostre ambizioni. REbuild è un ‘game changer’: dà la possibilità di reinterpretare il campo di gioco, innovare le regole e guardare avanti, con determinazione e fiducia, al futuro del comparto”.

Per farne una rivoluzione ‘di sistema’, a REbuild sono stati esposti modelli replicabili, soluzioni concrete, tecnologie innovative, e sono emerse roadmap a cui ispirarsi, in cui la collaborazione e la contaminazione tra attori e competenze giocano un ruolo decisivo. “Durante i due giorni di REbuild 2024, il Centro Congressi di Riva del Garda è diventato un ‘laboratorio di futuro’ - ha affermato Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fierecongressi - con la partecipazione di tutti gli attori del Real Estate creando opportunità di conoscenza, condivisione, networking e aggiornamento”.

Un osservatorio privilegiato che, con la decima edizione, ha proposto una riflessione inedita sull’importanza del ‘fare sistema’ anche e soprattutto di fronte a grandi obiettivi da realizzare in tempi rapidi. “L’Italia, terza potenza manifatturiera europea, vanta una storia ricca di sperimentazione, innovazione e avanguardia nell’ambito edilizio - ha affermato Ezio Micelli, presidente del Comitato Scientifico di REbuild e professore alla Università Iuav di Venezia - Ma è un Paese che ora appare in uno stato di incertezza davanti alla necessità di un cambiamento del settore edilizio. Occorre ritrovare l’audacia di una progettualità che unisca il ritorno economico degli investimenti ai valori fondanti della nostra contemporaneità come la decarbonizzazione, la sostenibilità e la circolarità".

REbuild, insieme a Walter Cugno, Vice-President, Exploration&Science di Thales Alenia Space Italia, ha sviluppato una riflessione sull’abitare e vivere nello spazio, un ambiente ostile in cui è indispensabile valorizzare al massimo le risorse disponibili, minimizzare gli sprechi, implementare la circolarità dei materiali e massimizzare il coordinamento degli sforzi in ricerca e sviluppo. “La Stazione Spaziale Internazionale è oggi la casa nello spazio di donne e uomini che la abitano costantemente da oltre 20 anni - afferma Cugno - Oggi la sfida è accompagnare l’umanità ad abitare, in modo sostenibile e duraturo, prima l’orbita e poi la superficie lunare, puntando un domani a stabilire una presenza su Marte”.

La casa del futuro potrà fare proprie alcune tecnologie in corso di sviluppo per i moduli lunari e le stazioni spaziali, potrà fare tesoro dell’efficienza dei sistemi di accumulo e produzione di energia, di stoccaggio, riciclo e purificazione di aria e acqua, impiegherà materiali innovativi (ignifughi, resistenti, elastici, protettivi, insonorizzanti…), utilizzerà tecnologie parlanti, sistemi di controllo da remoto, connessioni di ultima generazione, nuove applicazioni per la sicurezza. Sperimentando nuove frontiere di comfort e qualità dei luoghi, grazie a nuovi modi di progettare, costruire, riqualificare e gestire gli immobili, e a nuovi modi di viverli, lavorarvi, frequentarli e transitarvi.

“Per celebrare i dieci anni di REbuild - ha affermato Laura Risatti, Project Leader di REbuild - abbiamo voluto alzare l’asticella e volgere lo sguardo verso chi progetta e realizza infrastrutture spaziali. Per comprenderne meccanismi, processi e obiettivi che potrebbero avere un ritorno sul sistema delle costruzioni terrestri nei prossimi anni”.

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Sostenibilità

Resiliente, verde e accessibile, ecco l’ospedale del futuro

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Al Forum Compraverde il decalogo di strategie in linea con l’Oms

Resiliente, verde e accessibile, ecco l’ospedale del futuro

Sostenibile, verde, accessibile, con un ruolo all’interno del territorio, con un’infrastruttura solida e flessibile, con un ambiente salubre e che soddisfi aspetti economici e sociali. È l’ospedale del futuro disegnato all’interno di un documento presentato al Forum Compraverde Buygreen, in corso a Roma in questi giorni, da Stefano Capolongo direttore del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano. Si tratta di un documento tecnico, in linea con le raccomandazioni progettuali dell’Oms per i nuovi ospedali, strutturato come un contributo per guidare i progettisti e i pianificatori di infrastrutture sanitarie su come migliorare la sicurezza, il comfort e l'efficienza nei nuovi progetti ospedalieri in tutta la regione europea dell'Oms.

Le sfide globali dell'invecchiamento della popolazione, dell'inclusione, della digitalizzazione e del cambiamento climatico trovano sintesi nel progetto di architettura. Nel decalogo di strategie progettuali per ospedali resilienti vengono indicati due differenti punti di analisi: fuori e dentro l’ospedale. In primo luogo la scelta della posizione dell’ospedale, con una funzione differente se ubicato in centro città o nelle periferie (in quest’ultimo caso in grado di servire aree più vaste). L’attenzione poi si sposta sull’importanza delle aree verdi a beneficio di pazienti e personale medico e sul benessere dei lavoratori. Un design accessibile degli spazi invece può soddisfare i bisogni di tutte le fasce della popolazione, lavorando anche sull’estetica, sia all’interno che all’esterno dell’ospedale.

La sinergia tra i cosiddetti servizi territoriali (comunità o cure primarie a livello locale o regionale) e le organizzazioni ospedaliere (strutture per acuti) svolge un ruolo cruciale nella promozione della salute. L'intera rete deve essere ripensata in base al panorama attuale, adattandola agli sviluppi della sanità digitale e alle esigenze di dematerializzazione. Una rete sanitaria di successo incoraggia la popolazione ad accedere alle cure di cui ha bisogno. La creazione di una rete di assistenza sanitaria può ridurre la necessità di trasferimento dei pazienti da una regione all'altra. Gli spazi progettati per il benessere psicofisico influenzano positivamente le prestazioni del personale medico: il massimo beneficio si ottiene lavorando in ambienti verdi. La disponibilità della natura e il design del paesaggio danno ai pazienti un senso di intimità e di comfort spaziale.

Lo sviluppo sostenibile è un importante prerequisito per garantire la salute, che a sua volta ha ricadute sulle dimensioni sociale, economica ed ecologica (ambientale) della sostenibilità. L’impatto ambientale dei sistemi edilizi comprende il consumo energetico, le fonti energetiche, il comfort termico, l'uso dell'acqua, la gestione dei rifiuti, l'efficienza dei sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento e l'efficienza dell'illuminazione. La sostenibilità dei componenti dell'edificio comprende la sostenibilità dei materiali, con materiali riciclati, riutilizzabili e locali e scelte costruttive accurate.

I flussi di rifiuti infettivi in tutte le funzioni, compresi i tessuti umani e i rifiuti di laboratorio direttamente collegati al trattamento dei campioni, devono aderire a politiche incentrate sulla minimizzazione, la separazione e la raccolta, trasporto, stoccaggio, trattamento e smaltimento dei rifiuti, al fine di ridurre efficacemente il rischio di infezioni correlate all’assistenza. Infine la prevenzione e la sicurezza sono essenziali, sia dal punto di vista della sicurezza generale che del rischio di incendi e di eventi sismici; un tema che va affrontato a 360°: progettazione e costruzione, manutenzione, formazione e preparazione alle emergenze.

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