Cronaca
Giulia Cecchettin, oggi l’interrogatorio di garanzia...
Giulia Cecchettin, oggi l’interrogatorio di garanzia di Filippo Turetta
Il giovane accusato di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona comparirà alle 10 davanti al gip di Venezia
Filippo Turetta, accusato di omicidio volontario aggravato e sequestro di persona dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, oggi comparirà davanti al magistrato per l'interrogatorio di garanzia. Il 21enne, arrestato in Germania e da sabato scorso in Italia nel carcere Montorio di Verona, dovrà raccontare al gip di Venezia Benedetta Vitolo cosa è successo, secondo la sua versione dei fatti, l'11 novembre scorso.
All'interrogatorio previsto per questa mattina alle 10 all'interno del carcere dove il ragazzo è detenuto, sarà presente oltre al difensore Giovanni Caruso anche il pm Andrea Petroni che, si apprende da fonti investigative, sentirà Turetta nei prossimi giorni. Il pm potrebbe aggravare le accuse contestando al giovane la premeditazione e l’occultamento di cadavere per aver provato a disfarsi della vittima lasciandola vicino al lago di Barcis.
La premeditazione e il rischio ergastolo
"La premeditazione non è contestata", sottolineano fonti investigative ma questa aggravante, che potrebbe far lievitare la condanna fino all'ergastolo, viene evocata in base a una serie di elementi che sono emersi dopo, tra cui il coltello e un guanto trovati nella Punto nera che deve ancora essere riportata in Italia. "Non è chiaro" se Filippo Turetta le abbia legato le mani con il nastro adesivo, utilizzato dallo studente per tappare la bocca e impedire alla 22enne di urlare e chiedere aiuto. "Non ne abbiamo certezza, è una delle cose che dovrà chiarire" spiega una fonte investigativa all'Adnkronos.
Turetta dovrà spiegare perché aveva 300 euro con sé, perché aveva comprato online il nastro adesivo utilizzato per impedire a Giulia di urlare, perché avrebbe studiato possibili percorsi di fuga e perché si fosse procurato dei sacchi neri, trovati accanto al corpo abbandonato tra le rocce vicino al lago di Barcis. Elementi nuovi che potrebbero essergli contestati oggi aggravando, di fatto, la sua posizione, insieme alla possibilità di dover rispondere di occultamento di cadavere.
Tre opzioni per Filippo
Turetta ha già confessato l'omicidio di Giulia in Germania quando è stato catturato dopo una fuga di oltre mille chilometri ma le sue ammissioni non hanno valore se non saranno ripetute oggi davanti al gip di Venezia. Il giovane ha oggi tre possibilità: rispondere alle domande del magistrato, rilasciare dichiarazioni spontanee oppure tacere.
Il difensore del giovane potrà chiedere già in questa fase la perizia psichiatrica. Se i legali non avanzeranno istanze, il gip non deve scrivere nessun nuovo provvedimento.
Il legale: "Non anticipo linea difensiva"
"Non anticipo alcunché rispetto all’interrogatorio per rispetto all’autorità giudiziaria. Non presenterò richiesta al Riesame, né richiesta di affievolimento della misura" della custodia cautelare in carcere, ha fatto sapere ieri l’avvocato Caruso dopo un colloquio di tre ore in carcere con il suo assistito.
Silenzio a casa Turetta, genitori in attesa del primo incontro
Intanto i genitore di Filippo Turetta, che potranno vedere il figlio solo dopo l'interrogatorio di oggi, sono chiusi nel più totale silenzio. Dopo gli appelli a tornare lanciati con voce preoccupata da mamma Elisabetta, il dolore per la morte della giovane nelle parole di papà Nicola e la fatica pressante ora di dover accettare quello che per la procura di Venezia è un caso risolto.
Cronaca
Omofobia, Italia non firma dichiarazione Ue
La posizione del governo
L'Italia firma la dichiarazione Ue sull'omofobia insieme ad altri nove Paesi. Ecco perché e qual è la posizione del governo italiano.
Cronaca
Chico Forti, madre Falcinelli: “Contenta, ora...
Il figlio è stato arrestato lo scorso febbraio in modo violento dalla polizia
"Io e Matteo siamo molto felici del trasferimento in Italia di Chico Forti e del fatto che dopo lunghissimi anni finalmente possa rivedere la sua famiglia". Lo afferma all'Adnkronos la signora Vlasta, la mamma di Matteo Falcinelli, il giovane arrestato in maniera violenta dalla polizia a Miami lo scorso febbraio.
"Spero, se sarà possibile, di riuscire a incontrarlo personalmente nell'istituto penitenziario, dove sarà detenuto, per esprimergli la nostra vicinanza e il nostro sostegno" dice la signora.
"Forti si trovava anche lui qui a Miami, vicino a noi, e proprio per questo sentiamo ancora di più la voglia di manifestargli il nostro sostegno e condividere con lui la gioia per il raggiungimento di questo importante risultato – aggiunge - il trasferimento nella sua Italia, dove potrà finalmente riabbracciare tutte le persone a lui care. Adesso spero che anche la vicenda di mio figlio possa avere presto uno sviluppo positivo e che Matteo possa ottenere, anche grazie all'impegno del governo italiano, la giustizia per tutto ciò che ha subito e per tutte le sofferenze che l'hanno segnato a vita".
La madre di Falcinelli ieri ha contattato Roberto Salis, padre di Ilaria, dopo la concessione dei domiciliari da parte del tribunale ungherese e ora vorrebbe poter parlare con Chico Forti "per la solidarietà e conforto, al di là della sua vicenda giudiziaria – conclude - poter scambiare due parole con lui ci farebbe molto piacere sia a me che a Matteo".
Cronaca
In autostrada a 255 km orari, Polizia gli ritira la patente
In autostrada a 255 km orari, Polizia gli ritira la patente. E' accaduto negli scorsi giorni, quando una pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Novara – Sottosezione di Romagnano Sesia, in servizio sull’arteria autostradale A26 Voltri/Sempione, nel territorio del Comune di Sillavengo (Novara), impegnata in attività di controllo della velocità con apparecchiatura Trucam, ha rilevato il passaggio di un’autovettura che circolava a 255 km/h, in un tratto in cui era presente il limite di 130 km/h. Al termine degli accertamenti condotti dall’unità operativa, al conducente è stata contestata l’infrazione relativa al superamento dei limiti di velocità ed elevata una sanzione amministrativa pari a 845 euro. Contestualmente si è proceduto al ritiro della patente di guida ai fini della sospensione, per un periodo da 6 a 12 mesi.
Nei primi quattro mesi dell’anno corrente la Sezione Polizia Stradale di Novara ha rilevato complessivamente 1648 violazioni collegate all’eccesso di velocità, che costituisce uno dei fattori più ricorrenti nella causazione di sinistri stradali.