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Cronaca
Caso Orlandi, De Priamo: “Commissione per ora non...
Caso Orlandi, De Priamo: “Commissione per ora non sentirà Agca. Pista Londra? Non sottovalutiamo nulla”
Il presidente della Commissione a due giorni dall'anniversario della scomparsa di Emanuela: "Al lavoro e indagini a 360 gradi"
![Manifesti per Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi - Fotogramma](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b2dbff5e6ff-d9732c5fe179-1000/format/big/80_orlandi_agenzia_fotogramma_fgr641338.jpeg)
Avanti con un'indagine "a 360 gradi". A due giorni dal 41esimo anniversario della scomparsa di Emanuela Orlandi, della quale si persero le tracce il 22 giugno 1983, il senatore Andrea De Priamo (FdI), presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori, in un'intervista all'Adnkronos, fa il punto sui lavori della Commissione di inchiesta, entrati ormai nel vivo, anticipando che per ora non c'è l'intenzione di ascoltare Alì Agca, l'attentatore di Papa Giovani Paolo II che aveva chiesto di essere sentito, ma che si procederà con le audizioni di avvocati e magistrati, tra i quali Giancarlo Capaldo.
"Questa Commissione non può fare audizioni su richiesta, non siamo un programma di intrattenimento o un quiz televisivo - osserva De Priamo - Abbiamo preso atto di un video e alcune comunicazioni stampa di Agca che facevano riferimento a un'audizione della Commissione, non abbiamo ricevuto nessuna richiesta formale di audizione, tuttavia andando oltre le formalità, abbiamo scritto al suo presunto procuratore segnalandogli che prima di prendere in considerazione una eventuale audizione era per noi presupposto indispensabile una relazione che motivasse l'utilità di questa audizione”. “Ci è stata data una risposta- ha precisato - che non fornisce nulla di interessante per l'audizione quindi per il momento non abbiamo intenzione di sentirlo perché non ci sono stati dati i minimi presupposti per un'utilità di questa audizione". Oltre ad Agca, riferisce De Priamo, "abbiamo ricevuto mail da alcuni personaggi", ma verranno analizzate anche perché "questa vicenda ha prodotto innumerevoli di mitomani che si sono palesati per pubblicità". Inoltre, attraverso alcuni consulenti, l'avvocato Biscotti ha espresso la volontà di proporre documentazione, della quale ha parlato che in un'intervista, relativa a un dossier sulle sparizioni di altre ragazze in quel periodo: "Noi lo attendiamo perché è noto che in quegli anni c'è anche la pista delle molte sparizioni".
Le possibili audizioni: da Capaldo fino a Chaouqui
"Sentiremo magistrati ma anche avvocati delle parti che ci sono stati negli anni, proseguiremo con giornalisti e testimoni per noi importanti", continua De Priamo assicurando che "la Commissione non sarà soggetta a nessun tipo di pressione dall'esterno, la nostra volontà è audire tutti coloro che a vario titolo possono avere qualcosa da dire sulla vicenda". Tra le persone che saranno ascoltate ci sarà dunque, riferisce, anche l'ex magistrato Giancarlo "Capaldo" mentre "sul fronte vaticano sentiremo sicuramente padre Lombardi che, all'epoca, era addetto alla sala stampa vaticana e sicuramente altre persone in una interlocuzione rispettosa dei rapporti internazionali". Quanto a Francesca Immacolata Chaouqui, riguardo alla quale il fratello di Emanuela Pietro Orlandi ha consegnato delle chat, De Priamo precisa: "Su questo la Commissione non si è ancora pronunciata ma personalmente penso sarà inevitabile sentire anche lei quando sarà il momento opportuno". Inoltre potrebbero essere audite anche "persone che collaboravano con Gangi (l'ex agente segreto che si occupò del caso) e che sono in vita. Certamente ci sono anche dinamiche da chiarire sulla figura di Gangi, sul modo in cui è entrato in scena".
"La Commissione ha avviato un'attività molto intensa. Abbiamo cercato di creare il più possibile un clima di collaborazione istituzionale all'interno della Commissione anche in un momento politicamente abbastanza agitato nei rapporti tra maggioranza e opposizione. Quello che ho chiesto a tutti i commissari, fino ad oggi ricevendo un comportamento che va in questa direzione, è di costruire un quadro di massima unità perlomeno nell'indirizzo della Commissione, nel metodo di lavoro e nella condivisione delle scelte", sottolinea il senatore. "Dopo 41 anni da una vicenda annosa, che come è noto ha ricevuto una serie di omissioni, piste sbagliate, piste che hanno intossicato tutte le indagini svolte, sarebbe sbagliatissimo che la Commissione iniziasse a dividersi sulla ricerca di una verità piuttosto che un'altra - aggiunge - Credo si debba avere un metodo di indagine a 360 gradi. Ciò comporta un lavoro complesso perché ci sono migliaia e migliaia di pagine di atti da studiare e vedere ma a mio avviso una scelta diversa, prendere da subito un indirizzo preciso rispetto alle varie ipotesi, significherebbe ripetere gli errori fatti in passato e non porterebbe nulla di nuovo".
La pista di Londra
Riguardo alla pista inglese, salita alla ribalta nuovamente nelle scorse settimane, e ai contatti tra Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, e un presunto ex Nar, De Priamo osserva: "Sono oggetto di una parte secretata dell'audizione quindi, per motivi di tutela dell'indagine, non posso entrare nei dettagli. Sicuramente non sottovalutiamo nulla, ma allo stesso tempo dobbiamo impegnarci tutti per lavorare su tesi che abbiano fondamenti adeguati e non siano facilmente smontabili".
Gli atti acquisiti
La Commissione è al lavoro su una serie di atti e documenti richiesti. "Rileviamo con grande piacere che dalla procura di Roma c'è stata grande correttezza nel far pervenire subito la documentazione sui fascicoli dei procedimenti precedenti", ha spiegato. Tra il materiale acquisito dal ministero degli Affari Esteri, inoltre, è emersa una "corrispondenza diplomatica" e dall'analisi della documentazione "che abbiamo cominciato a reperire, emerge un'ampia collaborazione, diversamente da quanto spesso è stato riportato, tra Stato italiano e Santa Sede", riferisce De Priamo. "Dai primi esami, per quanto mi riguarda, smentisce anche alcune ricostruzioni di un Vaticano reticente o indifferente rispetto a questa vicenda, ma al contrario mostra un quadro molto diverso - precisa De Priamo - Una forte preoccupazione e una volontà di collaborazione per risolvere il caso". La corrispondenza, riferisce De Priamo, si riferisce soprattutto alla "fase iniziale, tra luglio e agosto dell'83".
Il caso Mirella Gregori
"Sono soddisfatto di aver onorato, in questa prima fase, l'impegno che avevamo preso di dare pari dignità alle due vicende Orlandi e Gregori. Non sarebbe per me ammissibile lasciare la vicenda di Mirella come un'appendice di quella di Emanuela e abbiamo iniziato in questo modo. Abbiamo audito, oltre alla sorella, il marito, l'amica Sonia De Vito, e proseguiremo anche con altre persone della cerchia di amicizie, gli avvocati e le parti processuali. E' un impegno morale verso Mirella che ognuno di noi vuole mantenere", osserva ancora De Priamo.
"E' prematuro dire se i casi di Emanuela e Mirella siano collegati, ma la prima impressione è che il collegamento possa essere stato successivo e non all'origine delle due vicende, ma si tratta di impressioni che dovranno essere suffragate da tante indagini - aggiunge - Cerchiamo la verità sulle due vicende con umiltà perché in 41 anni ci si sono dedicati inquirenti di altissimo livello e non sono riusciti ad arrivare a un risultato". “Dobbiamo cercare la verità ma prima ancora scoprire perché non si è raggiunta la verità e come si sono intossicate entrambe le indagini, quella di Emanuela più dell'altra - conclude - Magari in questo modo potremo dare un contributo eliminando dei rami secchi".
"La sensazione, rispetto a quando ero meno addentro alla vicenda, che oggi posso avere, è quella che sia Mirella sia Emanuela possano essere state tratte in inganno da qualcuno di cui si fidavano nella loro scomparsa perché in entrambi i casi difficilmente sarebbero potute essere prelevate con la forza passando inosservate", sottolinea De Priamo. "Per tutto il resto abbiamo lunghe indagini da compiere - ricorda - Nell'oggetto della legge e delle nostre indagini c'è anche inquadrare tutto il contesto che ha determinato l'allontanamento dalla verità: possono essere subentrati elementi di carattere geopolitico rispetto ai rapporti tra Stato e Vaticano o alle grandi vicende di quel periodo storico, la caduta del muro di Berlino, i rapporti tra Est e Ovest. Abbiamo anche questo impegno di contestualizzazione". "Inoltre va segnalato che l'istruttoria parlamentare cade in un periodo in cui sono aperte due inchieste, quella di Roma e quella del Vaticano, ed è precisa volontà mia e della Commissione evitare qualsiasi forma di incomprensione e di contrapposizione", prosegue.
Cronaca
Esodo estivo 2024, weekend 27-28 luglio da bollino rosso su...
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La situazione sarà un po' meno critica sabato pomeriggio, contrassegnato dal bollino giallo (Traffico intenso)
Weekend di primo esodo estivo 2024, oggi sabato 27 luglio e domani domenica 28 luglio con milioni di italiani in partenza per le vacanze e pronti a mettersi in viaggio su strade e autostrade da Nord a Sud. In previsione dell’aumento del traffico, Anas (Gruppo FS Italiane) ha limitato la presenza dei cantieri: da oggi e fino al 3 settembre sono stati sospesi 906 cantieri, il 70% di quelli attivi in questo momento (1.278). Lungo la rete Anas per l’ultimo fine settimana di luglio è atteso traffico in costante aumento.
Il traffico nella giornata di oggi e di domani, quando è più intenso
E' previsto bollino rosso (traffico intenso con possibile criticità) nella mattinata di sabato 27 luglio, nonostante i divieti per i mezzi pesanti con portata superiore alle 7.5 t. dalle 8 alle 16, e domenica 28 luglio per tutto il giorno (i mezzi pesanti non potranno circolare dalle 7 alle 22), sia la mattina che il pomeriggio. La situazione sarà un po' meno critica sabato pomeriggio, contrassegnato dal bollino giallo (Traffico intenso).
Le strade più trafficate
Gli itinerari interessati sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani. Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.
L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).
Al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS51 di Alemagna in Veneto.
Cronaca
Covid Italia, contagi ancora in aumento: Campania,...
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Casi +53% in 7 giorni. Salgono anche i morti, 53 contro i 40 della settimana precedente (il 32% in più)
![Covid test - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b76275474e6-fec24f0ff302-1000/format/big/covid_test6_afp.jpeg)
Sono 13.672 i casi di Covid registrati in Italia nella settimana tra il 18 e il 24 luglio, quasi il 53% in più rispetto ai 7 giorni precedenti quando i casi erano 8.942. Salgono anche i morti, 53 contro i 40 della settimana precedente (il 32% in più). E' quanto riporta il bollettino aggiornato del ministero della Salute sull'andamento di Covid nel Paese.
Le regioni con più contagi
Sono 3 le regioni che superano quota 2mila contagi censiti: in testa la Campania con 2.492 casi, seguita dalla Lombardia con 2.453 casi, e dal Lazio con 2.178 positivi. Sopra quota mille il Veneto (1.152) e la Puglia (1.101)
Il tasso di positività a livello nazionale è pari a 13,8% - calcolato su un totale di 98.771 tamponi eseguiti (erano 79.967 la scorsa settimana) - e sale di 2,6 punti percentuali rispetto a quello dei 7 giorni precedenti (11,2%).
Sale incidenza e aumentano i ricoveri: dati ultima settimana
Cronaca
Fine vita, svolta in Toscana: sì della Asl a richiesta...
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Parere favorevole a suicidio assistito in applicazione nuova sentenza Corte costituzionale
![Manifestazione per l'eutanasia legale - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/0277-1586fa693e86-dce3b4f9c043-1000/format/big/eutanasia_fg.jpeg)
Dopo aver negato per settimane la richiesta di morte assistita a una donna toscana di 54 anni, completamente paralizzata a causa di una sclerosi multipla progressiva, l'Ausl Toscana Nord Ovest ha comunicato il suo parere favorevole. La donna possiede tutti e 4 i requisiti previsti dalla sentenza 242/2019 (Cappato/Dj Fabo) per poter accedere legalmente al suicidio medicalmente assistito in Italia. Da oggi, se confermerà la sua volontà, potrà procedere a porre fine alle sue sofferenze. La Commissione medica dell'azienda sanitaria ora aspetta di conoscere le modalità di esecuzione e il medico scelto dalla donna, così da assicurare "il rispetto della dignità della persona", rende noto l'Associazione Luca Coscioni.
La 54enne aveva inviato la richiesta di verifica delle sue condizioni il 20 marzo e, a causa del diniego opposto, aveva diffidato l'azienda sanitaria, il successivo 29 giugno, alla revisione della relazione finale con particolare riferimento alla sussistenza del requisito del trattamento di sostegno vitale, essendo totalmente dipendente dall'assistenza di terze persone e avendo, legittimamente e consapevolmente, rifiutato la nutrizione artificiale.
La recente sentenza della Corte costituzionale
La revisione del parere della Asl, inizialmente negativo, è avvenuta alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale 135 del 2024, che ha esteso l'interpretazione del concetto di "trattamento di sostegno vitale". L'azienda sanitaria, infatti, fino a questo momento, non riconosceva la presenza di questo requisito, in quanto equiparava il rifiuto della nutrizione artificiale (Peg) all'assenza del "trattamento di sostegno vitale". Nella nuova sentenza, però, i giudici costituzionali hanno chiarito che "non vi può essere distinzione tra la situazione del paziente già sottoposto a trattamenti di sostegno vitale, di cui può chiedere l'interruzione, e quella del paziente che non vi è ancora sottoposto, ma ha ormai necessità di tali trattamenti per sostenere le sue funzioni vitali".
"E' la prima applicazione diretta della sentenza numero 135 della Corte costituzionale che interpreta in modo estensivo e non discriminatorio il requisito del trattamento di sostegno vitale indicato nella sentenza 242 sul caso Cappato-Antoniani - dichiara Filomena Gallo, segretaria nazionale dell'Associazione Coscioni, difensore e coordinatrice del collegio legale della 54enne - La signora, dopo mesi di attesa e sofferenze, con il rischio di morire in modo atroce per soffocamento anche solo bevendo, potrà decidere con il medico di fiducia quando procedere, comunicando all'azienda sanitaria tempi e modalità di autosomministrazione del farmaco al fine di ricevere assistenza e quanto necessario. Le decisioni della Consulta, che hanno valore di legge, colmano il vuoto in materia dettando le procedure da seguire per chi vuole procedere con il suicidio medicalmente assistito. Il Parlamento ora dovrà adeguare i testi dei disegni di legge su cui sono iniziate le audizioni perché risultano non conformi al giudicato costituzionale alla luce delle motivazioni della Corte secondo cui un intervento organico del legislatore in materia dovrà rispettare i principi affermati nella sentenza n. 135 del 2024 e nelle precedenti decisioni sul caso Cappato-Antoniani (ordinanza n. 207 del 2018, sentenza n. 242 del 2019)".