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Cronaca
Migranti, in 180 sbarcati a Lampedusa. Sull’isola 11...
Migranti, in 180 sbarcati a Lampedusa. Sull’isola 11 corpi recuperati da ong
La Prefettura di Agrigento sta cercando dei posti liberi nei cimiteri dell'agrigentino dove poter sistemare le salme. Il procuratore: "Isola non attrezzata per la conservazione dei cadaveri"
![Migranti su motovedetta a Lampedusa - Afp](https://www.adnkronos.com/resources/0286-191fbd946f01-4c63e4129e1c-1000/format/big/lampedusa_motovedetta_migranti_afp_1-0-4040533545.jpeg)
Sono tre le imbarcazioni soccorse la notte scorsa nelle acque di Lampedusa. Sono complessivamente 180 i migranti arrivati, dopo il soccorso delle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza.
Arrivati intanto sull'isola i corpi degli undici migranti recuperati ieri senza vita dalla nave ong Geo Barents di Medici senza frontiere. La Prefettura di Agrigento, come si apprende, sta cercando dei posti liberi nei cimiteri dell'agrigentino dove poter sistemare le salme. "Plurime criticità di ordine normativo, umanitario e costituzionale sul soccorso in mare", dopo la morte degli 11 migranti in mare, sono stati evidenziati dal Procuratore capo di Agrigento Giovanni Di Leo.
"Isola non attrezzata per la conservazione dei cadaveri"
"Alla nave Ong è stato dato, secondo quanto comunicato dalla Polizia Giudiziaria, come porto di sbarco quello di Genova -dice il Procuratore - Alla Procura di Agrigento, per i fatti commessi in acque internazionali finirebbe in questo modo per essere attribuita la giurisdizione sul caso, in relazione alla destinazione delle salme recuperate in mare aperto, che in quanto vittime del reato di favoreggiamento di immigrazione clandestina, realizzerebbero i presupposti per affermare giurisdizione e competenza sul caso".
"Ogni accertamento sul caso medesimo tuttavia, dovrebbe attendere l'arrivo nel porto di Genova di tutte le persone informate (equipaggio, persone salvate ecc..), ed essere svolto ovviamente con delega a quella Autorità giudiziaria o alle forze di polizia. Allo stesso modo, la Procura di Genova, qualora volesse ritenere la propria competenza sul caso, dovrebbe svolgere gli accertamenti urgenti sulle salme sbarcate a Lampedusa, avviandoli dopo diversi giorni dal loro trasferimento a terra, e verosimile tumulazione".
Di Leo aggiunge: "L'isola di Lampedusa non è attrezzata per la conservazione di un così alto numero di cadaveri. Anche in questo caso, pertanto, non si comprende la scelta operata di farli sbarcare a Lampedusa anziché, ad esempio a Porto Empedocle, dove l'attracco della nave eviterebbe un trasbordo in mare". "L'applicazione della legge penale, gli accertamenti previsti dal codice di procedura come obbligatori, la determinazione stessa della giurisdizione e della stessa competenza penale - conclude il Procuratore - non può, secondo Costituzione, essere rimessa a decisioni discrezionali dell'Autorità politico-amministrativa, ma soltanto alla legge stessa".
"L'autorizzazione al trasbordo delle salme su motovedetta della Capitaneria di porto è stata determinata esclusivamente da ragioni umanitarie, avendo riguardo anche alla circostanza secondo cui il Porto di Lampedusa e quello di Porto Empedocle, non avrebbero comunque consentito l’approdo di una nave della stazza della Geo Barents", fa sapere il Viminale. "La prefettura di Agrigento, secondo procedure collaudate", ha già informato le prefetture confinanti affinché le salme siano portate nelle rispettive province - sottolinea il Viminale - Nessuna salma resterà a Lampedusa".
Con riferimento al Pos (place of safety) assegnato, sempre il Viminale fa presente che "la sua individuazione costituisce prerogativa del Ministero dell’Interno e quindi, sindacabile, in quanto tale, solo dalla giurisdizione amministrativa. Il Viminale richiama in proposito la sentenza con la quale il Tar del Lazio, respingendo due ricorsi proprio della Geo Barents, riguardanti l’assegnazione del Pos, ha ribadito come sia “evidente e innegabile” che spetti al Viminale assegnare il porto in quanto “le operazioni di soccorso vanno inquadrate nel più ampio e complesso contesto del fenomeno migratorio via mare” che oltre al soccorso prevede anche l’accoglienza, l’ordine pubblico e la gestione generale del fenomeno migratorio.
"Corpi in mare da molti giorni, naufragio di cui non si sa nulla"
"Ieri la Geo Barents, grazie anche al supporto dell'aereo di SeaWatch 'Seabird', ha recuperato in mare i corpi senza vita di 11 persone. Corpi che erano in mare da molti giorni, che sono vittime di un naufragio di cui non si sa assolutamente nulla. Loro, come decine di migliaia di persone, vittime di scelte politiche e della mancanza di passaggi sicuri per sfuggire a situazioni di guerra, di povertà, di detenzione e dalla situazione in Libia che conosciamo molto bene". Così Fulvia Conte, coordinatrice dei soccorsi di Medici Senza Frontiere a bordo della Geo Barents.
"Il labile confine tra la vita e la morte nel Mediterraneo centrale è così evidente - aggiunge - ieri mentre recuperavamo i corpi di queste 11 persone, fra cui alcune donne, un gommone della Geo Barents stava effettuando il salvataggio di un barchino in difficoltà. Questa è la situazione nel Mediterraneo centrale, questa situazione è la causa e la conseguenza di una scelta politica. Non è un'emergenza, non è qualcosa di non prevedibile. Le persone cercheranno sempre di trovare una vita sicura e ci dovrebbero essere dei canali legali per poter fuggire da situazioni assolutamente inumane".
Cronaca
Esodo estivo 2024, weekend 27-28 luglio da bollino rosso su...
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La situazione sarà un po' meno critica sabato pomeriggio, contrassegnato dal bollino giallo (Traffico intenso)
Weekend di primo esodo estivo 2024, oggi sabato 27 luglio e domani domenica 28 luglio con milioni di italiani in partenza per le vacanze e pronti a mettersi in viaggio su strade e autostrade da Nord a Sud. In previsione dell’aumento del traffico, Anas (Gruppo FS Italiane) ha limitato la presenza dei cantieri: da oggi e fino al 3 settembre sono stati sospesi 906 cantieri, il 70% di quelli attivi in questo momento (1.278). Lungo la rete Anas per l’ultimo fine settimana di luglio è atteso traffico in costante aumento.
Il traffico nella giornata di oggi e di domani, quando è più intenso
E' previsto bollino rosso (traffico intenso con possibile criticità) nella mattinata di sabato 27 luglio, nonostante i divieti per i mezzi pesanti con portata superiore alle 7.5 t. dalle 8 alle 16, e domenica 28 luglio per tutto il giorno (i mezzi pesanti non potranno circolare dalle 7 alle 22), sia la mattina che il pomeriggio. La situazione sarà un po' meno critica sabato pomeriggio, contrassegnato dal bollino giallo (Traffico intenso).
Le strade più trafficate
Gli itinerari interessati sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani. Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.
L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).
Al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS51 di Alemagna in Veneto.
Cronaca
Covid Italia, contagi ancora in aumento: Campania,...
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Casi +53% in 7 giorni. Salgono anche i morti, 53 contro i 40 della settimana precedente (il 32% in più)
![Covid test - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b76275474e6-fec24f0ff302-1000/format/big/covid_test6_afp.jpeg)
Sono 13.672 i casi di Covid registrati in Italia nella settimana tra il 18 e il 24 luglio, quasi il 53% in più rispetto ai 7 giorni precedenti quando i casi erano 8.942. Salgono anche i morti, 53 contro i 40 della settimana precedente (il 32% in più). E' quanto riporta il bollettino aggiornato del ministero della Salute sull'andamento di Covid nel Paese.
Le regioni con più contagi
Sono 3 le regioni che superano quota 2mila contagi censiti: in testa la Campania con 2.492 casi, seguita dalla Lombardia con 2.453 casi, e dal Lazio con 2.178 positivi. Sopra quota mille il Veneto (1.152) e la Puglia (1.101)
Il tasso di positività a livello nazionale è pari a 13,8% - calcolato su un totale di 98.771 tamponi eseguiti (erano 79.967 la scorsa settimana) - e sale di 2,6 punti percentuali rispetto a quello dei 7 giorni precedenti (11,2%).
Sale incidenza e aumentano i ricoveri: dati ultima settimana
Cronaca
Fine vita, svolta in Toscana: sì della Asl a richiesta...
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Parere favorevole a suicidio assistito in applicazione nuova sentenza Corte costituzionale
![Manifestazione per l'eutanasia legale - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/0277-1586fa693e86-dce3b4f9c043-1000/format/big/eutanasia_fg.jpeg)
Dopo aver negato per settimane la richiesta di morte assistita a una donna toscana di 54 anni, completamente paralizzata a causa di una sclerosi multipla progressiva, l'Ausl Toscana Nord Ovest ha comunicato il suo parere favorevole. La donna possiede tutti e 4 i requisiti previsti dalla sentenza 242/2019 (Cappato/Dj Fabo) per poter accedere legalmente al suicidio medicalmente assistito in Italia. Da oggi, se confermerà la sua volontà, potrà procedere a porre fine alle sue sofferenze. La Commissione medica dell'azienda sanitaria ora aspetta di conoscere le modalità di esecuzione e il medico scelto dalla donna, così da assicurare "il rispetto della dignità della persona", rende noto l'Associazione Luca Coscioni.
La 54enne aveva inviato la richiesta di verifica delle sue condizioni il 20 marzo e, a causa del diniego opposto, aveva diffidato l'azienda sanitaria, il successivo 29 giugno, alla revisione della relazione finale con particolare riferimento alla sussistenza del requisito del trattamento di sostegno vitale, essendo totalmente dipendente dall'assistenza di terze persone e avendo, legittimamente e consapevolmente, rifiutato la nutrizione artificiale.
La recente sentenza della Corte costituzionale
La revisione del parere della Asl, inizialmente negativo, è avvenuta alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale 135 del 2024, che ha esteso l'interpretazione del concetto di "trattamento di sostegno vitale". L'azienda sanitaria, infatti, fino a questo momento, non riconosceva la presenza di questo requisito, in quanto equiparava il rifiuto della nutrizione artificiale (Peg) all'assenza del "trattamento di sostegno vitale". Nella nuova sentenza, però, i giudici costituzionali hanno chiarito che "non vi può essere distinzione tra la situazione del paziente già sottoposto a trattamenti di sostegno vitale, di cui può chiedere l'interruzione, e quella del paziente che non vi è ancora sottoposto, ma ha ormai necessità di tali trattamenti per sostenere le sue funzioni vitali".
"E' la prima applicazione diretta della sentenza numero 135 della Corte costituzionale che interpreta in modo estensivo e non discriminatorio il requisito del trattamento di sostegno vitale indicato nella sentenza 242 sul caso Cappato-Antoniani - dichiara Filomena Gallo, segretaria nazionale dell'Associazione Coscioni, difensore e coordinatrice del collegio legale della 54enne - La signora, dopo mesi di attesa e sofferenze, con il rischio di morire in modo atroce per soffocamento anche solo bevendo, potrà decidere con il medico di fiducia quando procedere, comunicando all'azienda sanitaria tempi e modalità di autosomministrazione del farmaco al fine di ricevere assistenza e quanto necessario. Le decisioni della Consulta, che hanno valore di legge, colmano il vuoto in materia dettando le procedure da seguire per chi vuole procedere con il suicidio medicalmente assistito. Il Parlamento ora dovrà adeguare i testi dei disegni di legge su cui sono iniziate le audizioni perché risultano non conformi al giudicato costituzionale alla luce delle motivazioni della Corte secondo cui un intervento organico del legislatore in materia dovrà rispettare i principi affermati nella sentenza n. 135 del 2024 e nelle precedenti decisioni sul caso Cappato-Antoniani (ordinanza n. 207 del 2018, sentenza n. 242 del 2019)".