Politica
Ucraina, Borghi: “Governo censuri Stoltenberg”
Lega pronta a odg o interrogazione contro il segretario generale della Nato
"Con il primo strumento disponibile depositeremo un testo parlamentare per invitare il governo a censurare le parole di Stoltenberg che, senza alcun mandato per farlo, ha previsto un utilizzo offensivo e non difensivo degli aiuti militari mandati a Kiev a supporto dell'Ucraina". Lo dice all'AdnKronos Claudio Borghi, senatore della Lega, partito che ha annunciato un odg o una interrogazione parlamentare per "censurare le parole di guerra del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg" a firma del senatore Borghi.
"Non abbiamo bisogno di alcuna escalation militare e non siamo in guerra con nessuno - spiega il leghista -. Prevedere impieghi di soldati italiani o l'uso delle nostre armi per colpire il territorio di un'altra nazione è una pazzia e Stoltenberg non ha alcun diritto di trascinarci in conflitti armati". "La Nato è un'alleanza difensiva, la guerra se vuole vada lui a farla ma senza di noi", conclude Borghi.
Politica
Fratelli d’Italia, boom iscritti e contributi nel...
Il partito della premier ha chiuso l'anno con un "avanzo di gestione" pari a circa 5 milioni di euro
Non solo i sondaggi, anche i conti e gli iscritti sorridono a Fratelli d'Italia. Il partito di Giorgia Meloni ha chiuso l'esercizio 2023 con un "avanzo di gestione" pari a circa 5 milioni di euro, per l'esattezza 4 milioni 906mila euro. Questo il dato contenuto nella relazione gestionale del segretario amministrativo, Roberto Carlo Mele, che accompagna il bilancio chiuso al 31 dicembre scorso. Spulciando le carte visionate dall'Adnkronos, si scopre che la prima forza politica della maggioranza ha visto crescere anche il contributo annuale derivante dalla destinazione del 2x1000 Irpef che, secondo il tesoriere, rappresenta "la più importante e diffusa fonte di micro-finanziamento" di Fratelli d'Italia: se nel 2022 nelle casse di Via della Scrofa erano arrivati 3 milioni 132mila euro, nel 2023 l'ammontare complessivo è salito a 4 milioni 807mila, quasi 2 milioni di euro in più: una somma comprensiva di due tranche, la prima di 2 milioni 71mila 919,82 euro e la seconda di 2 milioni 735mila 631,67 euro.
Fdi ha registrato pure un boom di tesserati con un introito di circa 3 milioni di euro: nel dettaglio, le cosiddette quote associative annuali si attestano a 2milioni 878mila 980 euro. "Le quote di tesseramento", si legge nella nota integrativa, "hanno raggiunto un incremento rispetto al precedente esercizio rispecchiando la crescita delle adesioni su tutto il territorio nazionale". I proventi da "attività editoriali, manifestazioni e altre attività" sono stimati in 39mila euro. Notevoli le disponibilità liquide a disposizione: oltre 8 milioni 374mila 955 euro, di cui 8 milioni 371mila 527 euro in depositi bancari e postali, il rimanente in denaro.
Per quanto riguarda le 'erogazioni liberali', a rimpinguare le finanze meloniane ci pensano pure le 'donazioni' dei privati: i cosiddetti proventi da persone fisiche sono passati dai 3 milioni 715mila euro del 2022 agli attuali 3 milioni 900mila 168 euro a cui vanno aggiunti i contributi delle persone giuridiche pari a 81mila 800 euro. Quasi 210mila euro sono i 'crediti verso i locatari', mentre quelli tributari si fermano a 26mila 415 euro. Il patrimonio netto del partito è di 7 milioni 540mila 592 euro.
Quanto al passivo, i debiti di Fdi ammontano in totale a 355mila 813 euro, di cui 268mila 673 euro verso i fornitori. Le spese sostenute per le campagne elettorali relative all'anno scorso (per Lazio, Lombardia e Friuli Venezia Giulia) arrivano a poco di 750mila euro. Alla voce 'spese donne in politica' corrisponde la cifra di 389mila 589 euro, accantonata per le "iniziative volte a favorire la partecipazione attiva delle donne alla politica".
Un sostegno ai giovani del partito e una mano anche alla famiglia politica europea, quella dei Conservatori e riformisti. Fratelli d'Italia non dimentica la sua gioventù e nell'anno 2023 effettua un bonifico da 342mila euro a favore del movimento giovanile della destra. La cifra è scritta nero su bianco nella relazione al bilancio di Fdi firmata dal segretario amministrativo di Via della Scrofa, Roberto Carlo Mele, dove si ricorda il "rapporto federativo" tra il partito di Giorgia Meloni e 'Gioventù nazionale'.
"In virtù di tale rapporto", si legge nel documento, nel 2023 Fratelli d'Italia "ha riconosciuto" al movimento presieduto dal 2017 dal deputato Fabio Roscani un contributo di 342mila euro "per la promozione e il sostegno di iniziative politiche volte a diffondere nel mondo giovanile valori e ideali condivisi da Fratelli d'Italia". Ammonta invece a 137mila euro la somma riconosciuta da Fdi al Partito dei Conservatori e riformisti europei (Ecr), a cui Fratelli d'Italia è affiliato e di cui la stessa Meloni è presidente. La cifra elargita da Via della Scrofa è destinata al "supporto per le attività di Ecr".
Politica
A Milano Berlinguer e Berlusconi ‘insieme’...
Un nuovo murales è apparso stamane in via Volturno, al quartiere Isola
Un nuovo murales in una via emblematica di Milano: è quello apparso stamane in via Volturno, davanti alla casa d'infanzia del compianto leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi e di fronte all'ex sede storica del Pci milanese. Ad un anno dalla morte del Cavaliere e a quarant'anni da quella dell'indimenticato segretario del Partito Comunista, Enrico Berlinguer, lo street artist aleXsandro Palombo celebra due figure carismatiche che hanno lasciato un segno profondo nella storia dell’Italia.
L'opera, dal titolo 'Insieme', ritrae il fondatore di Forza Italia in braccio allo storico leader del Pci come nel leggendario scatto in cui l'attore Roberto Benigni prese in braccio Berlinguer durante la manifestazione del 16 giugno 1983. Berlinguer in abito grigio e cravatta rossa, Berlusconi con il suo immancabile doppiopetto blu e scarpa Derby nera, entrambi i leader appaiono uniti, sereni e sorridenti. Il murales si trova nello storico quartiere Isola a Milano, a pochi passi dalla casa dove nacque e visse Berlusconi e di fronte allo stabile che per quarant'anni fu la sede storica e centro nevralgico del Partito Comunista milanese. In quell'appartamento Berlusconi è cresciuto insieme alla sua famiglia, con la mamma Rosa e il padre Luigi, la sorella Maria Antonietta e il fratello Paolo.
L’artista ha condiviso l'immagine sui suoi canali social, accompagnando il post con le celebri frasi 'Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno', di Enrico Berliguer e 'L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio, di Silvio Berlusconi.
Politica
Corruzione Liguria, Toti prepara il ‘ritorno’:...
Oggi o domani il difensore presenterà istanza per chiedere una serie di incontri con diverse personalità politiche
Giovanni Toti, il governatore ligure dal 7 maggio scorso ai domiciliari con l'accusa di corruzione, prepara il suo 'ritorno' in politica e con il difensore Stefano Savi si concentrata sulle istanze da presentare in procura a Genova, già oggi o al più tardi domani, per chiedere una serie di incontri con diverse personalità politiche "per un doveroso confronto e aggiornamento sulla situazione attuale, ma tra i temi sul tavolo non ci sono le dimissioni". Incassato il no alla revoca dei domiciliari, il presidente della Regione Ligure non si lascia abbattere e si concentra sulla lista di nomi con cui interloquire a stretto giro, a partire dalla sua maggioranza che ha sempre fatto quadrato intorno a lui.
"Certamente nelle prossime ore presenteremo al tribunale di Genova la richiesta da parte di Toti sia di potersi confrontare con la sua lista, che è il primo gruppo per forza numerica del consiglio Regionale, e, inoltre, di poter avere un confronto con i leader regionali dei partiti della coalizione e con il gruppo parlamentare di riferimento a livello nazionale" spiega l'avvocato. Più che al faccia a faccia come avvenuto con l'assessore Giacomo Giampedrone, lo scorso primo giugno, le istanze verranno estese a più leader, di caratura nazionale, tanto che il vertice potrebbe svolgersi da remoto. Il primo obiettivo è un confronto interno, poi spiega il legale "potranno seguire, a stretto giro, ulteriori richieste di incontri con ulteriori personalità politiche. Ricordiamo che Toti, oltre alla funzione istituzionale di presidente di Regione riveste il ruolo di leader di una forza regionale assolutamente indispensabile per le scelte politiche del prossimo futuro".
Quel che appare certo, sul fronte dei contenuti, è che "le dimissioni non sono l'oggetto degli incontri, indispensabili a un primo confronto circa le politiche regionali ad ampio spettro che il consiglio, e specificamente la maggioranza, dovrà portare avanti in attesa del ritorno alla piena agibilità politica del presidente Toti". E' proprio la scelta di restare in sella a pesare nelle esigenze cautelari che solo venerdì scorso hanno portato la gip di Genova Paola Faggioni a negargli la revoca dei domiciliari sottolineando il pericolo della reiterazione "in vista delle prossime competizioni elettorali regionali del 2025, per le quali aveva già iniziato la relativa raccolta di fondi". Un pericolo "concreto" se si considera che "continua tuttora a rivestire le medesime funzioni e le cariche pubblicistiche, con conseguente possibilità che le stesse vengano nuovamente messe al servizio di interessi privati in cambio di finanziamenti". Tesi che la difesa è pronta a contestare facendo ricorso ai giudici del Riesame, ma i tempi dell'udienza non saranno brevi.