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Palermo, ucciso il marito dell’eurodeputata Francesca Donato
Il corpo senza vita di Angelo Onorato è stato trovato nella periferia della città

Macabra scoperta a Palermo. E' stato ritrovato oggi cadavere, nella sua auto, l'architetto Angelo Onorato, titolare di un negozio di arredamenti e marito dell'eurodeputata della Democrazia Cristiana Francesca Donato. Il corpo senza vita dell'uomo era nella sua Range Rover nera nella zona di via Ugo La Malfa alla periferia della città con lo sportello posteriore aperto, mentre il cadavere era al posto di guida. A trovarlo è stata la stessa eurodeputata con la figlia Carolina. Come si apprende, oggi intorno alle 14, non avendo avuto notizie dal marito atteso per pranzo, ha cercato l'auto con il localizzatore Gps e l'ha trovata. Ora è la donna è sul posto.
Come è morto Angelo Onorato
E proprio in quella strada, dove è stato ritrovato cadavere, come apprende l'Adnkronos, il professionista aveva un appuntamento in mattinata. Tra le tante ipotesi c'è anche quella del soffocamento. Intorno al collo, infatti, come confermano all'Adnkronos, aveva una fascetta di plastica come quella utilizzata dagli elettricisti. Sul posto il medico legale, polizia e carabinieri. Secondo le prime informazioni non vi sarebbero segni di ferite d'arma da fuoco sul cadavere.
Il procuratore aggiunto di Palermo Ennio Petrigni, interpellato dall'Adnkronos, si è limitato a dire che "sta indagando la squadra mobile e la polizia scientifica sta facendo i rilievi, altro non posso dire". Petrigni è sul posto con la pm di turno.
"Posso dirle che da ex medico legale che per quarant'anni ha visto migliaia di morti non credo all'ipotesi del suicidio" dice l'assessora regionale alla Famiglia della Sicilia Nuccia Albano, amica della coppia, ribadendo di pensare "che Angelo Onorato sia stato ucciso".
L'uomo è stato trovato con del sangue sul petto. Con ogni probabilità, ragionano gli uomini della Scientifica, se fosse stato strangolato il sangue gli sarebbe uscito dalla bocca e dal naso.
Chi è l'eurodeputata Francesca Donato
Classe 1969, laureata a Modena, avvocata a Padova fino al 2012, si trasferì a Palermo nel 1999 per sposarsi con l'imprenditore siciliano Angelo Onorato. Diventa popolare durante la pandemia per le sue posizioni scettiche nei confronti del vaccino e le sue battaglie contro il Green Pass. Ma il suo impegno in politica risale al 2013 quando fonda 'Progetto Eurexit', un’associazione fra imprenditori e professionisti desiderosi di confrontarsi sulle politiche economiche e monetarie in Europa.
Nel 2014 la candidatura al Parlamento europeo nelle circoscrizioni Nord-Est e isole nelle liste della Lega nord, poi il bis sempre con il Carroccio nel 2019 nella circoscrizione insulare, stavolta culminata con l'elezione con 28.460 preferenze.
Nel settembre 2021 lascia però la Lega e l'Eurogruppo Identità e democrazia "per lo snaturamento del progetto iniziale". Componente della commissione Petizioni e Itre (Industria, ricerca ed energia), si impegna per "perseguire l’obiettivo della coesione territoriale in Europa, con particolare attenzione alle isole, ponendo significativa attenzione a quei territori che per ragioni storiche e geografiche risultano oggi economicamente arretrati e strutturalmente svantaggiati rispetto alle regioni centrali dell’Unione".
Alle elezioni amministrative del giugno 2022 si candida a sindaco di Palermo e con la lista 'Rinascita Palermo' raccogliendo oltre il 3%, quindi all'inizio del 2023 aderisce alla Democrazia cristiana di Totò Cuffaro, l'ex presidente della Regione Sicilia.
"La Democrazia Cristiana si raccoglie attorno all'onorevole Francesca Donato, a Salvatore e Carolina, con amicizia, con affetto, in preghiera nel viverne il dramma" dichiara Totò Cuffaro, segretario nazionale della Democrazia Cristiana. "C'è solo tanto dolore, sconforto e sgomento. Rimane scolpito nei nostri cuori la sua generosa voglia di vivere. Incancellabile nei nostri occhi il dono del suo sorriso".

Cronaca
Madonna di Trevignano, sulla statua il Dna della...

L'avvocato di Gisella Cardia: "Aspettiamo la perizia. Nessuno sa quale sia il Dna di Maria. Al di là delle questioni di fede, non abbiamo comparazione"

"Sembrerebbe che il sangue" analizzato da un laboratorio e prelevato dalla statua della Madonna di Trevignano "appartenga a una donna, ma è ovvio che sia stato ritrovato quello di Gisella perché la signora è la proprietaria di quella Madonnina e, come tale, basta solo il contatto per rilevare il Dna". Così all'Adnkronos l'avvocato Solange Marchignoli, legale di Gisella Cardia commenta la consulenza genetica di laboratorio effettuata sui campioni presi dalla statua che sarebbero riconducibili alla sua assistita: la Cardia, alias di Maria Giuseppa Scarpulla, è la 'veggente' di Trevignano che dice di parlare con la Beata Vergine.
Consulenza che, specifica l'avvocato, "ancora non è nelle mani di nessuno. Chi ha diffuso la notizia, se l'ha rilasciata qualcuno, lo ha fatto prima che venissero formalmente avvisate la difesa e i consulenti di parte". "Lanciare la notizia sul ritrovamento del dna di Gisella è pericoloso, perché allo stato attuale non abbiamo gli atti, non abbiamo la consulenza, non ci sono notizie ufficiali: potrebbe quindi essere una notizia verosimile che però lascia il tempo che trova".
"Sarà fondamentale leggere questa perizia - spiega Marchignoli - affinché si capisca se la traccia è singola o mista: se fosse singola, il sangue sarebbe di Gisella. Se la traccia invece risultasse mista, bisognerebbe vedere se i tecnici sono in grado di discernere se le tracce del dna provengono dal sangue, da contatto o dalla saliva. Una traccia mista in cui ci sono vari dna, anche fossero solo due tra cui quello di Gisella, significherebbe solo ciò che già sappiamo: che sulla statua c'è il suo dna. Il che vorrebbe dire tutto e niente. Non sappiamo chi possa essere l'altro, potrebbe essere di 'ignoto uno' come della Madonna. Nessuno sa quale sia il dna di Maria, al di là delle questioni di fede. Non abbiamo comparazione". (di Lorenzo Capezzuoli Ranchi)
Cronaca
Tridico: “Nel mondo disuguaglianze insostenibili,...

L'europarlamentare del Movimento 5 Stelle interviene all'evento "Justice and Solidarity" in Vaticano: "Dodici persone possiedono la stessa ricchezza di 3,5 miliardi di persone del pianeta. Abbiamo bisogno di una tassazione sulla ricchezza"

"Il mondo è diviso: 12 persone possiedono la stessa ricchezza di 3,5 miliardi di persone del pianeta. Ciò è insostenibile". L’ha detto l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Pasquale Tridico, nella sua relazione all’evento 'Justice and Solidarity. Towards an Inclusive and Sustainable Common Home', promosso dall’Icrict nella sede della Pontificia accademia delle scienze sociali, con la partecipazione di Papa Francesco e, tra gli altri, di Luiz Inácio Lula da Silva, Pedro Sánchez, Antonio Guterres, Joseph Stiglitz, Cyril Ramaphosa e molti altri leader ed economisti impegnati nella lotta per una fiscalità più equa.
"Negli ultimi decenni la ricchezza si è già accumulata enormemente. Quando intendiamo tassarla? La vera questione – ha proseguito Tridico – è la distribuzione, anche in un contesto di bassa crescita. Con il capitalismo finanziario, la disuguaglianza è aumentata enormemente: non solo a causa della tassazione, ma anche per le politiche del mercato del lavoro, per la flessibilità e la riduzione dello Stato sociale. Il mantra è stato applicare politiche a favore della crescita, al prezzo della disuguaglianza. Alla fine, non abbiamo ottenuto crescita e la disuguaglianza è aumentata, tranne nei Paesi come la Cina, che non hanno praticato queste politiche. Abbiamo bisogno – ha sottolineato l’europarlamentare M5s – di una tassa sulla ricchezza per compensare gli squilibri che il capitalismo finanziario ha creato. Negli Stati Uniti, i libertari premono per il ritiro dagli accordi Ocse: per non implementare il Pilastro I e per uscire dal Pilastro II. L’Unione europea ha la responsabilità di mantenere questa agenda e di usare il mercato unico come leva contro le politiche aggressive degli Usa, aderendo ai due Pilastri e richiedendo una tassazione digitale".
"Oggi le Pmi, specie nel sud e nel centro dell’Europa, sopportano costi elevati del lavoro, che generano salari molto tassati. I conservatori devono capire che, se vogliamo alleggerire il carico fiscale su queste imprese, dobbiamo introdurre – ha proposto Tridico – una tassa digitale e implementare la tassazione sulla ricchezza. Ogni anno perdiamo un trilione di dollari – ha ricordato – a causa dello spostamento dei profitti verso i paradisi fiscali che dipendono da altri Paesi ricchi. Anche alcuni Paesi dell’Unione europea hanno comportamenti simili. Fortunatamente, la Corte di Giustizia dell’Ue ha recentemente multato Apple, imponendole di pagare 13 miliardi di tasse non versate all’Irlanda. Per questo – ha concluso – dobbiamo esaminare le nostre giurisdizioni europee".
Cronaca
Studentessa violentata a Roma, Borgese condannato a 5 anni

Rito abbreviato per il 39enne accusato di violenza sessuale aggravata

Il gup di Roma ha condannato a 5 anni di carcere, in rito abbreviato, Simone Borgese, accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di una studentessa. Il 39enne, l'8 maggio scorso, aveva fatto salire sulla sua auto, con la scusa di chiedere indicazioni stradali la ragazza, assistita dall’avvocato Federica Brancaccio, che stava aspettando l'autobus in via della Magliana. L'uomo, secondo quanto ricostruito dalle indagini, aveva poi raggiunto una zona isolata costringendola a subire una violenza. Infine l'aveva riaccompagnata nei pressi di Villa Bonelli. Nella condanna di oggi, il giudice ha valutato anche la recidiva per Borgese, che ha già due condanne, di cui una definitiva, per le violenze commesse su una tassista e su una ragazza molestata in ascensore.