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Esteri
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Taiwan, 49 caccia cinesi in spazio aereo durante manovre militari
Il ministero della Difesa di Taipei: numero più alto di sorvoli in un giorno da inizio anno. Pechino: "Presidente Lai gioca col fuoco, spinge l'isola verso la guerra"
![Pechino - Afp](https://www.adnkronos.com/resources/028d-1af67b8b0793-de33a2b9d625-1000/format/big/cina_schermo_tv_taiwan_afp.jpeg)
La Cina lancia l'ennesimo messaggio alla 'ribelle' Taiwan con un'azione "punitiva" contro "i separatisti". Quarantanove aerei da guerra cinesi sono infatti entrati nello spazio aereo di Taipei in 24 ore, il numero più alto di sorvoli in un giorno da inizio anno. Lo rende noto il ministero della Difesa di Taiwan, precisando che 35 aerei sono stati avvistati mentre attraversavano la linea mediana dello Stretto di Taiwan.
Il ministero ha inoltre riferito di aver rilevato ieri 19 navi della marina cinese e sette navi della guardia costiera cinese che operavano intorno a Taiwan. Ieri la Cina ha lanciato un’importante esercitazione militare di due giorni intorno a Taiwan, apparentemente per simulare un blocco intorno all’isola.
Le manovre sono state lanciate a tre giorni dall'insediamento del nuovo presidente di Taiwan, Lai Ching-te, alzando ulteriormente la tensione nella regione. "Si tratta di una severa punizione per le forze separatiste per l'indipendenza di Taiwan e di un serio avvertimento contro le interferenze e le provocazioni da parte di forze esterne", ha affermato il colonnello della Marina cinese, Li Xi.
Secondo quanto dichiarato da Pechino, le forze armate cinesi intendono addestrare la prontezza al combattimento congiunto in mare e nei cieli, e l'attacco contro obiettivi chiave. Navi e aerei si sono avvicinate e si avvicineranno a Taiwan da nord e da sud per "pattuglie" ed anche ad altre isole come Kinmen, controllata dalle autorità di Taipei e che si trova a pochi chilometri dalla città cinese sud-orientale di Xiamen.
Cina, accuse al neo presidente di Taiwan
La Cina accusa intanto il presidente di Taiwan, William Lai (Lai Ching-te), di "giocare con il fuoco" e di "spingere l'isola verso la guerra" con le sue affermazioni, che - dice Pechino - "sfidano il principio di 'un'unica Cina'". Questo si chiama "'giocare con il fuoco' e chi gioca con il fuoco finisce per bruciarsi", si legge in una nota del ministero della Difesa cinese, con le dichiarazioni del portavoce, il colonnello Wu Qian, dopo l'avvio di manovre militari nell'isola, di fatto indipendente ma che Pechino considera una "provincia ribelle" e per la quale vuole la riunificazione.
Da quando si è insediato, "il leader della regione di Taiwan ha sfidato il principio di un'unica Cina", spingendo "i compatrioti di Taiwan verso il pericolo della guerra", ha aggiunto il portavoce. "Taiwan è Taiwan della Cina e come risolvere la questione di Taiwan è una questione che riguarda la popolazione cinese, oltre 1,4 miliardi di persone", ha insistito Wu, aggiungendo che "ad ogni provocazione delle forze separatiste per 'l'indipendenza di Taiwan' le nostre contromisure faranno un passo in avanti fino alla completa riunificazione della madrepatria".
E le manovre militari intorno all'isola, afferma il gigante asiatico, servono per "testare la capacità di combattimento nella zona". Hanno come obiettivo, ha detto Wu, quello di un "giro di vite contro l'arroganza delle forze separatiste per l' 'indipendenza di Taiwan' e di scoraggiare le interferenze e l'intervento di forze esterne". Per Pechino, si tratta di misure "ragionevoli, legittime e necessarie".
Esteri
Onu: “Negli ultimi 10 anni i rifugiati sono...
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I dati
"Negli ultimi 10 anni i rifugiati sono raddoppiati: sono 120 milioni le persone in fuga da guerre o cambiamenti climatici". Sono i numeri dell'ultimo rapporto dell'agenzia dell'Onu per i rifugiati.
Esteri
Terremoto oggi in Perù, magnitudo 6.3
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Nella regione di Arequipa
![Sala Ingv](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b2595196e8f-0f77a59c0951-1000/format/big/ingv_terremoto_fg.jpeg)
Un terremoto di magnitudo 6.3 è stato registrato nella regione di Arequipa, in Perù. Lo riferisce la Rpp. Il sisma è stato registrato alle 9.47 ora locale a 41 chilometri a sudovest di Chala, a una profondità di 25 chilometri, secondo l'Istituto geofisico del Perù. Al momento non ci sono notizie di vittime o danni. L'epicentro del terremoto è stato registrato nell'Oceano. Secondo l'Istituto della protezione civile peruviana, la scossa è stata avvertita anche nella capitale Lima. Non è stata emessa l'allerta tsunami.
Esteri
Ucraina, Zelensky: “Nel 2022 nessun accordo per un...
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Kiev e Mosca erano arrivati molto vicini a un'intesa, ma la trattativa fallì
![Zelensky e Putin (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b257ccb238f-6974a4c6f23c-1000/format/big/zelensky_putin_afp.jpeg)
Nella primavera del 2022, ai tempi del comunicato di Istanbul, che avrebbe potuto costituire la base di un trattato di pace tra Russia e Ucraina, Kiev e Mosca non riuscirono ad accordarsi "perché gli ultimatum non sono negoziati". Lo dice il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, rispondendo ad una domanda al termine del summit per la pace di Buergenstock, in Svizzera.
Nell'aprile scorso su Foreign Affairs Samuel Charap e Sergey Radchenko hanno documentato come Mosca e Kiev fossero arrivati, all'epoca, molto vicini a chiudere un accordo che avrebbe posto fine al conflitto alcune settimane dopo l'avvio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina. Putin, ricorda Zelensky, "è arrivato con i carri armati, ha circondato la nostra capitale" e le truppe russe hanno commesso "atrocità" come quelle di Bucha, scoperte e rivelate al mondo nell'aprile 2022. Gli "ultimatum" che Putin impose allora, continua Zelensky, "non sono molto diversi dalle proposte di due giorni fa. Putin non ha proposte, ha solo ultimatum, che gli danno l'opportunità di fare una pausa". Gli accordi di Minsk "erano una pausa per preparare l'invasione". Putin ha bisogno di "pause", anche perché "ha perso il suo esercito bene addestrato" e quindi gli occorre tempo per riorganizzarsi, conclude.