Torna LA NOTTE DEI SERPENTI, il concertone ideato e diretto dal Maestro ENRICO MELOZZI
Dopo il successo della prima edizione, il 20 luglio allo Stadio del Mare di Pescara torna LA NOTTE DEI SERPENTI, il concertone ideato e diretto dal Maestro ENRICO MELOZZI per omaggiare e celebrare la cultura e la tradizione musicale abruzzese, che vede sul palco grandi nomi della musica italiana insieme a tanti artisti e musicisti abruzzesi accompagnati dall’Orchestra dei Serpenti diretta dal M° Melozzi.
Il grande evento musicale, che ha attratto più di 10.000 persone allo Stadio del Mare il 29 luglio 2023, è diventato prima uno speciale televisivo, andato in onda il 31 agosto 2023 su Rai 1 per la regia di Angelo Bozzolini,e, successivamente, un album live, “La Notte Dei Serpenti”, disponibile in digitale.
Distribuito da Ada Music, con la produzione artistica di Enrico Melozzi e la produzione esecutiva a cura di Francesca Raponi, l’album contiene le registrazioni live dei brani che sono stati proposti nel corso della prima edizione del concertone in cui, tra i protagonisti, ci sono stati Giusy Ferreri, Gianluca Grignani, Mr.Rain, Elsa Lila e tanti artisti e musicisti abruzzesi, accompagnati dall’Orchestra dei Serpenti diretta dal Maestro Enrico Melozzi.
Con La Notte Dei Serpenti Enrico Melozzi vuole omaggiare la cultura, la musica e la tradizione abruzzesi. Un omaggio che parte già dal nome della kermesse, un rimando al celebre culto di San Domenico,che vede il suo punto apicale nell’antichissimo rito della “Festa dei Serpari” a Cocullo (L’Aquila) e che identifica nel serpente un simbolo esotico, potente, misterioso, affascinante e attrattivo.
L’eventovuole diventare un appuntamento annuale per regalare al pubblico un’esperienza musicale e culturale unica, all’insegna delle antiche melodie abruzzesi dai ritmi coinvolgenti, per l’occasione innalzate a un livello più aulico grazie all’unione con i classici dei poeti e scrittori a cui l’Abruzzo ha dato i natali, da D’Annunzio a Flaiano, da Ovidio a Sallustio.
I canti popolari proposti in questa nuova edizione saranno impreziositi da nuovi arrangiamenti autentici e moderni a cura del M° Melozzi, senza intaccare l’autenticità e l’originalità dei testi originali in dialetto, mantenendo intatta la loro poetica e la loro capacità di coinvolgere gli ascoltatori, che potranno interpretarli liberamente.
A caratterizzare la scaletta della seconda edizione sarà anche la fusione delle melodie popolari con la musica contemporanea attraverso la “pop-izzazione” del dialetto abruzzese e la “dialettizzazione” del pop. L’evento è a ingresso gratuito.
Il concertone de La Notte dei Serpenti è stato promosso e finanziato dalla Regione Abruzzo, fortemente voluto dal Presidente della Regione Marco Marsilio e realizzato in collaborazione con il Consiglio Regionale dell’Abruzzo e il Comune di Pescara.
ENRICO MELOZZI è un compositore, direttore d’orchestra, violoncellista e produttore discografico italiano. Nel 1999 diventa assistente di Michael Riessler, con il quale collabora dapprima come copista e poi come arrangiatore e produttore artistico: questa esperienza lo porta ad avvicinarsi alla musica contemporanea mondiale. Nel 2002 debutta come direttore d’orchestra con la sua opera su Oliver Twist. Inizia a comporre opere liriche, opere sacre, colonne sonore per cortometraggi, lungometraggi e spettacoli teatrali per i quali riceve numerosi riconoscimenti importanti.
Nel 2007 fonda Cinik Records l’etichetta discografica indipendente con la quale produce in pochi anni oltre 30 titoli. Insieme a Giovanni Sollima fonda il gruppo 100 Cellos ed è promotore della prima maxi-reunion di violoncellisti in Italia, che ha radunato a marzo 2012 più di 140 violoncellisti provenienti da tutto il mondo. Nel 2016 fonda l’Orchestra Notturna Clandestina, di cui è direttore musicale.
Per sostenere l’orchestra economicamente organizza a Roma i Rave Clandestini di Musica Classica, vero e proprio esperimento sociale in cui la musica classica è protagonista di un concerto di oltre 15 ore. Nel 2021 gli viene affidato l’incarico di Maestro Concertatore della Notte della Taranta, ruolo che condividerà con la cantautrice Madame. È promotore del primo laboratorio al mondo di composizione musicale collettiva, dove compositori di tutte le età e astrazioni artistiche, compongono collettivamente, al servizio di un regista e di uno spettacolo teatrale.
Ha diretto l’orchestra del Festival di Sanremo per Noemi (2012 e 2014), Achille Lauro (2019), Pinguini Tattici Nucleari (2020), Fasma (2021), Måneskin (2021, 2022 e 2023), Highsnob & Hu (2022), Ana Mena (2022), Giusy Ferreri (2022), Mr.Rain (2023 e 2024), Sethu (2023), Gianluca Grignani (2023), Bnkr44 (2024), Gazzelle (2024) e Ghali (2024). Negli anni ha firmato gli arrangiamenti di numerosi brani di artisti del calibro di Rocco Hunt, Il Volo, Niccolò Fabi e tanti altri.
Spettacolo
Un monito contro guerra e oppressione, all’Opera di...
In programma al Teatro Nazionale 'Steps in the Street', 'Prelude to Action' e 'Panorama', protagoniste le giovani stelle della Scuola di Danza diretta da Eleonora Abbagnato
'Danzatrice del secolo' per la rivista 'Time', 'Icona del secolo' per 'People', 'Tesoro nazionale' per il presidente Gerald R. Ford, Martha Graham (1894-1991) è una pioniera della danza moderna, tra le più importanti coreografe americane del XX secolo. A lei è dedicato 'Omaggio a Martha Graham', che dopo l'anteprima per le scuole ritorna domani al Teatro Nazionale con repliche fino al 7 dicembre. Protagoniste le giovani stelle della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Eleonora Abbagnato. Il programma della serata, inedita per la Fondazione capitolina, si compone di due parti. Nella prima la 'tecnica Graham' viene presentata con una lezione dimostrativa tenuta da Jacqueline Bulnes.
Nella seconda viene proposto un trittico di coreografie di Graham, che firma anche i costumi, riprese dalla Bulnes stessa con Lorenzo Pagano. In cartellone 'Steps in the Street', 'Prelude to Action' (entrambe da 'Chronicle', 1936) e 'Panorama' (1935). I balletti, creati quando l’ombra della guerra incombeva sull’Europa, sono particolarmente d’impatto, rappresentativi dello stile della coreografa e portatori di un suo chiaro pensiero e messaggio politico. 'Steps in the Street' e 'Prelude to Action' fanno parte di un’opera più ampia, 'Chronicle', presentata per la prima volta al Guild Theatre di New York il 20 dicembre 1936. È la risposta di Martha Graham alla tragedia della guerra che minacciava l’Europa, una delle sue coreografie più popolari e d’impatto, oltre che esplicitamente politica. In 'Steps in the Street' ritrae l’oppressione nei confronti degli ebrei, il dolore delle persone e la devastazione dello spirito, non tanto attraverso una rappresentazione realistica degli eventi, quanto con l’evocazione di immagini. L’intento è di universalizzare la tragedia della guerra.
'Prelude to Action' è un’esortazione all’unità, all’azione e alla fiducia nella nostra capacità di lavorare insieme per un futuro migliore. La musica dei due pezzi è di Wallingford Riegger, quella di 'Steps in the Street' vede la nuova orchestrazione di Justin Dello Joio. 'Panorama' è andato in scena per la prima volta nel 1935, nel ritiro estivo di Bennington, nel Vermont. Allora fu considerato un lavoro sperimentale. Su una partitura 'd’avanguardia' di Norman Lloyd, Graham ha voluto creare un balletto che evocasse il potere del popolo di operare un cambiamento. È la sua chiamata all’azione politica, il suo tentativo di risvegliare la coscienza sociale.
Spettacolo
Fedez, da Chiara Ferragni a Beppe Sala: il freestyle contro...
Tra le rime di Fedez sembra apparire all'orizzonte una nuova relazione
Il rap di Fedez contro Chiara Ferragni e il suo nuovo compagno Giovanni Tronchetti Provera. Nel mirino di Fedez finisce anche il sindaco di Milano, Beppe Sala. Il rapper milanese è stato ospite del programma di culto 'Real Talk' - un format dedicato al rap in cui gli artisti si esibiscono snocciolando barre inedite - e non si è tirato indietro davanti alla sfida:: ha intonato delle rime in cui ha tirato in ballo chiunque
Il freestyle contro tutti
Un freestyle a briglia sciolta di quasi dieci minuti, che viene fuori come un fiume in piena e in cui Fedez attacca tutti e si libera di molti 'macigni' senza sconti a nessuno (Ascolta). L'ex marito di Chiara Ferragni nelle rime arriva fino al suo rapporto con Luca Lucci, capo ultras della curva del Milan, la sua squadra del cuore. E poi ancora Luis Sal, il suo ex partner di 'Muschio Selvaggio', le costrizioni vissute durante il suo matrimonio, un nuovo amore all'orizzonte e tanto altro.
"Sul trono in cui ero seduto ero tutto sedato, ho fatto la dolce vita ma a me piace il salato. Ratti immacolati, le fogne dei piani alti, ma meglio pregiudicati almeno sai chi hai davanti", canta Fedez, con chiaro riferimento alla relazione con la Ferragni e all'amicizia con Lucci.
E su Ferragni e il suo nuovo compagno ci va giù duro: "Chi perde un marito poi trova un tesoro/amore fa rima con patrimonio", rappa Fedez. E ancora "Non so che cos’era che ti tratteneva, da prendere il tutto e andartene via, come se ogni giorno ti alzassi dal letto, e per ogni bacio un’amnesia". La delusione che traspare per l'amore finito è forte: "Ho pensato di varcare le porte dell’amore ma stavo solo bussando sulla soglia del dolore", canta l'artista di Rozzano, e poi: "Più ci rifletto e penso che forse è tutto sbagliato, ogni ca..o della mia vita diventa un caso di Stato".
Tra le rime di Fedez sembra apparire all'orizzonte una nuova relazione, che lui tiene ancora nascosta: "Il male che ho fatto in amore, ho capito che adesso è arrivato il mio turno, voglio tenerti nascosta, non darti in pasto a queste iene. Ho smesso di mettere in mostra una vita perfetta che non mi appartiene". E infine la sua Milano e l'attacco al sindaco, Beppe Sala: "Milano brucia, uno stupro ogni venti ore: Beppe Sala un influencer con la fascia tricolore", scandisce il rapper.
Spettacolo
Fabio Volo a Belve: “La sessualità? Ho sperimentato...
Terza puntata di Belve, il programma cult di Rai2 ideato e condotto Francesca Fagnani
Tra gli ospiti della terza puntata di 'Belve' ci sarà Fabio Volo che in un’intervista inedita, intima e profonda lancia frecciatine a chi lo ha criticato in passato. L'appuntamento è questa sera, martedì 3 dicembre, su Rai 2 con il programma cult ideato e condotto da Francesca Fagnani.
Le critiche
"Il pubblico la legge ma la critica la ignora" lo incalza subito Fagnani. "Magari mi ignorasse" risponde Volo. "Perché?" insiste Fagnani. "Non penso sia legato a quello che scrivo, ma a quanto ho venduto: 9 milioni di copie in 24 lingue nel mondo. Ci sono libri di miei colleghi molto più brutti dei miei, ma nessuno li critica". "Lei non aspira a vincere il premio Strega?" lo stuzzica Fagnani. "Dovrei prendere casa e vivere al Pigneto per vincere lo Strega", replica Volo.
La sessualità
Nello studio di Belve, Volo racconta le tappe della sua carriera dalla "bolla di povertà" in adolescenza fino al successo. Non esita a paragonarsi a Ulisse e a Superman, a Marinetti e Dante, di sé dice di essere "strafottente" e "corteggiatore". "È seduttore?" chiede Fagnani. "Mi piace sedurre - risponde Volo - ma questo non vuol dire che porto a casa il risultato. Anche adesso mi piacerebbe sedurti. Poi non succede niente, non è che domani ti scrivo. Aspetto che mi scrivi tu".
"A trasgressioni come siamo messi?" chiede la giornalista. "In passato ho sperimentato, magari una sessualità un po' più spinta tipo un po' di gente insieme" dice con un sorriso. "Ho una sessualità molto libera, per cui la pornografia non è interessante. Non ho perversioni, non metto i tacchi a spillo, ma mi piace il gioco quello sì".
"Da anni è impegnato in percorso di spiritualità" chiede Fagnani. "Per un mese ho vissuto nella foresta amazzonica" e "lì attraverso meditazioni profonde con uno sciamano sono stato portato a un punto della mia vita dove ho avuto una visione e ho incontrato me stesso a 25 anni: ci siamo parlati e abbracciati", rivela lo scrittore.
"Quando sono nella fase creativa posso scrivere ovunque", però "poi c’è un momento dove la creatività è più intima e lì non mi lavo" racconta Volo. "Adesso è nella fase creativa?" chiede ironicamente Fagnani. "Posso avvicinarmi?" risponde Volo, che si alza dallo sgabello per avvicinarsi con un finale tutto da vedere.
Momenti di tensione quando la conduttrice ricorda allo scrittore le dure parole nei confronti di Ariana Grande, in passato definita una 'poco di buono' con un termine volgare. "Parole che non rivendicherei" osserva la giornalista. "Quella cantante parla a bambini che non capiscono la sessualità. Non la ritengo una cosa giusta", ribatte Volo.