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Cronaca
Meteo, ancora tante piogge fino a domenica: poi arriva...
Meteo, ancora tante piogge fino a domenica: poi arriva l’anticiclone africano
Nel weekend una nuova perturbazione potrebbe portare qualche rovescio verso le regioni centro-meridionali
![Meteo, ancora tante piogge fino a domenica: poi arriva l’anticiclone africano](https://www.adnkronos.com/resources/028d-1af2c290dbd2-a4b046f9670a-1000/format/big/editoriale-meteo-22524.jpeg)
Ancora tante piogge sull'Italia secondo le previsioni meteo di oggi e domani. Il maltempo dovrebbe durare fino a domenica, quando tornerà l'anticiclone africano. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che nelle prossime ore il maltempo estremo di stampo autunnale colpirà Germania e Polonia, essendosi allontanato velocemente dall’Italia già nella giornata di martedì 21 maggio; al Nord e a ridosso degli Appennini centrali resterà comunque una diffusa instabilità durante le ore più calde della giornata.
In pratica sono previsti rovesci o temporali a nord del fiume Po e sulle zone interne delle regioni centrali nel pomeriggio. Questo aumento della nuvolosità causerà anche un leggero calo delle temperature: sono attese massime fino a 30°C al Sud, 25-26°C al Centro e intorno ai 23 al settentrione. Niente caldo africano insomma, per ora.
Giovedì 23 maggio vedrà il ritorno di nuove piogge diffuse al Nord, in estensione graduale dal Piemonte verso il Nord-Est. Al Centro-Sud la situazione sarà più soleggiata con massime in leggerissimo aumento su questi settori: si parla di un incremento medio di 1°C, poca cosa, ancora niente caldo estivo.
Venerdì sarà la giornata migliore della settimana con tempo asciutto quasi ovunque salvo locali rovesci a ridosso dei rilievi del Nord e localmente fino alle pianure adiacenti: in altre parole al Nord avremo ancora qualche ombrello aperto, ma nulla in confronto alle ultime settimane di questo piovosissimo maggio.
Nel weekend una nuova perturbazione potrebbe portare qualche rovescio verso le regioni centro-meridionali: una novità, dopo un periodo di maltempo al Nord ecco che qualche pioggia si sposterà altrove. In particolare sono attesi dei fenomeni sabato sulle regioni centrali tirreniche ed in Sicilia, l’ultima domenica di maggio invece vedrà piovaschi su medio Adriatico, Lazio e sud peninsulare. Finiremo la settimana con qualche pluviometro pieno, ma la prossima, come detto, sarà accompagnata da una ‘silenziosa novità’: i modelli sembrano sempre più concordi nel prevedere l’arrivo dell’alta pressione con sole e temperature oltre la media del periodo.
Dalla fine di maggio ‘il silenzio del caldo’ sostituirà il fragore dei tuoni e della pioggia battente che ha colpito parte del nostro Paese nelle ultime umidissime settimane.
NEL DETTAGLIO
Mercoledì 22. Al Nord: tempo spiccatamente instabile con frequenti rovesci. Al Centro: qualche temporale su rilievi e zone vicine, piovaschi su coste adriatiche. Al Sud: bel tempo.
Giovedì 23. Al Nord: temporali sparsi, forti al Nordovest. Al Centro: rovesci sparsi sugli Appennini, soleggiato altrove. Al Sud: bel tempo.
Venerdì 24. Al Nord: più soleggiato, ma non mancheranno precipitazioni sparse. Al Centro: soleggiato. Al Sud: soleggiato e più caldo.
Tendenza: via via meno instabile al Nord, rovesci verso il Centro-Sud; prossima settimana con probabile arrivo dell’anticiclone africano.
Cronaca
Esodo estivo 2024, weekend 27-28 luglio da bollino rosso su...
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La situazione sarà un po' meno critica sabato pomeriggio, contrassegnato dal bollino giallo (Traffico intenso)
Weekend di primo esodo estivo 2024, oggi sabato 27 luglio e domani domenica 28 luglio con milioni di italiani in partenza per le vacanze e pronti a mettersi in viaggio su strade e autostrade da Nord a Sud. In previsione dell’aumento del traffico, Anas (Gruppo FS Italiane) ha limitato la presenza dei cantieri: da oggi e fino al 3 settembre sono stati sospesi 906 cantieri, il 70% di quelli attivi in questo momento (1.278). Lungo la rete Anas per l’ultimo fine settimana di luglio è atteso traffico in costante aumento.
Il traffico nella giornata di oggi e di domani, quando è più intenso
E' previsto bollino rosso (traffico intenso con possibile criticità) nella mattinata di sabato 27 luglio, nonostante i divieti per i mezzi pesanti con portata superiore alle 7.5 t. dalle 8 alle 16, e domenica 28 luglio per tutto il giorno (i mezzi pesanti non potranno circolare dalle 7 alle 22), sia la mattina che il pomeriggio. La situazione sarà un po' meno critica sabato pomeriggio, contrassegnato dal bollino giallo (Traffico intenso).
Le strade più trafficate
Gli itinerari interessati sono, in direzione sud, le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani. Si prevede, inoltre, un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.
L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).
Al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS51 di Alemagna in Veneto.
Cronaca
Covid Italia, contagi ancora in aumento: Campania,...
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Casi +53% in 7 giorni. Salgono anche i morti, 53 contro i 40 della settimana precedente (il 32% in più)
![Covid test - (Afp)](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b76275474e6-fec24f0ff302-1000/format/big/covid_test6_afp.jpeg)
Sono 13.672 i casi di Covid registrati in Italia nella settimana tra il 18 e il 24 luglio, quasi il 53% in più rispetto ai 7 giorni precedenti quando i casi erano 8.942. Salgono anche i morti, 53 contro i 40 della settimana precedente (il 32% in più). E' quanto riporta il bollettino aggiornato del ministero della Salute sull'andamento di Covid nel Paese.
Le regioni con più contagi
Sono 3 le regioni che superano quota 2mila contagi censiti: in testa la Campania con 2.492 casi, seguita dalla Lombardia con 2.453 casi, e dal Lazio con 2.178 positivi. Sopra quota mille il Veneto (1.152) e la Puglia (1.101)
Il tasso di positività a livello nazionale è pari a 13,8% - calcolato su un totale di 98.771 tamponi eseguiti (erano 79.967 la scorsa settimana) - e sale di 2,6 punti percentuali rispetto a quello dei 7 giorni precedenti (11,2%).
Sale incidenza e aumentano i ricoveri: dati ultima settimana
Cronaca
Fine vita, svolta in Toscana: sì della Asl a richiesta...
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Parere favorevole a suicidio assistito in applicazione nuova sentenza Corte costituzionale
![Manifestazione per l'eutanasia legale - (Fotogramma)](https://www.adnkronos.com/resources/0277-1586fa693e86-dce3b4f9c043-1000/format/big/eutanasia_fg.jpeg)
Dopo aver negato per settimane la richiesta di morte assistita a una donna toscana di 54 anni, completamente paralizzata a causa di una sclerosi multipla progressiva, l'Ausl Toscana Nord Ovest ha comunicato il suo parere favorevole. La donna possiede tutti e 4 i requisiti previsti dalla sentenza 242/2019 (Cappato/Dj Fabo) per poter accedere legalmente al suicidio medicalmente assistito in Italia. Da oggi, se confermerà la sua volontà, potrà procedere a porre fine alle sue sofferenze. La Commissione medica dell'azienda sanitaria ora aspetta di conoscere le modalità di esecuzione e il medico scelto dalla donna, così da assicurare "il rispetto della dignità della persona", rende noto l'Associazione Luca Coscioni.
La 54enne aveva inviato la richiesta di verifica delle sue condizioni il 20 marzo e, a causa del diniego opposto, aveva diffidato l'azienda sanitaria, il successivo 29 giugno, alla revisione della relazione finale con particolare riferimento alla sussistenza del requisito del trattamento di sostegno vitale, essendo totalmente dipendente dall'assistenza di terze persone e avendo, legittimamente e consapevolmente, rifiutato la nutrizione artificiale.
La recente sentenza della Corte costituzionale
La revisione del parere della Asl, inizialmente negativo, è avvenuta alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale 135 del 2024, che ha esteso l'interpretazione del concetto di "trattamento di sostegno vitale". L'azienda sanitaria, infatti, fino a questo momento, non riconosceva la presenza di questo requisito, in quanto equiparava il rifiuto della nutrizione artificiale (Peg) all'assenza del "trattamento di sostegno vitale". Nella nuova sentenza, però, i giudici costituzionali hanno chiarito che "non vi può essere distinzione tra la situazione del paziente già sottoposto a trattamenti di sostegno vitale, di cui può chiedere l'interruzione, e quella del paziente che non vi è ancora sottoposto, ma ha ormai necessità di tali trattamenti per sostenere le sue funzioni vitali".
"E' la prima applicazione diretta della sentenza numero 135 della Corte costituzionale che interpreta in modo estensivo e non discriminatorio il requisito del trattamento di sostegno vitale indicato nella sentenza 242 sul caso Cappato-Antoniani - dichiara Filomena Gallo, segretaria nazionale dell'Associazione Coscioni, difensore e coordinatrice del collegio legale della 54enne - La signora, dopo mesi di attesa e sofferenze, con il rischio di morire in modo atroce per soffocamento anche solo bevendo, potrà decidere con il medico di fiducia quando procedere, comunicando all'azienda sanitaria tempi e modalità di autosomministrazione del farmaco al fine di ricevere assistenza e quanto necessario. Le decisioni della Consulta, che hanno valore di legge, colmano il vuoto in materia dettando le procedure da seguire per chi vuole procedere con il suicidio medicalmente assistito. Il Parlamento ora dovrà adeguare i testi dei disegni di legge su cui sono iniziate le audizioni perché risultano non conformi al giudicato costituzionale alla luce delle motivazioni della Corte secondo cui un intervento organico del legislatore in materia dovrà rispettare i principi affermati nella sentenza n. 135 del 2024 e nelle precedenti decisioni sul caso Cappato-Antoniani (ordinanza n. 207 del 2018, sentenza n. 242 del 2019)".