Lavoro
Tutto pronto per il Festival del Lavoro 2024, a Firenze dal...
Tutto pronto per il Festival del Lavoro 2024, a Firenze dal 16 al 18 maggio
La quindicesima edizione della manifestazione dal titolo 'Etica e sicurezza sul lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale'
Analizzare le prospettive future di un mondo del lavoro tutto al digitale e definire le migliori strategie per affrontare la transizione in atto e rendere sostenibile l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato. È questo lo spirito che animerà i dibattiti tra i principali protagonisti del panorama istituzionale, politico, economico, imprenditoriale, accademico e sindacale, che si svolgeranno sul palco centrale dell’Auditorium al Festival del Lavoro, in programma a Firenze dal 16 al 18 maggio prossimi. Il programma completo della 15esima edizione della manifestazione, dal titolo 'Etica e sicurezza sul lavoro nell’era dell’intelligenza artificiale', è online sul sito www.festivaldellavoro.it.
Ampio il parterre degli ospiti che alimenteranno il dibattito sui paradigmi di una nuova cultura del lavoro per coniugare le nuove frontiere del digitale – come l’intelligenza artificiale – con i principi di etica, legalità e sicurezza sul lavoro. A partire dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni. Hanno confermato la loro partecipazione anche i Ministri Annamaria Bernini (Università e Ricerca), Marina Calderone (Lavoro e Politiche Sociali), Raffaele Fitto (Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr), Alessandra Locatelli (Disabilità), Eugenia Maria Roccella (Famiglia, Natalità e Pari Opportunità), Gennaro Sangiuliano (Cultura), Antonio Tajani (Affari esteri e Cooperazione internazionale), Paolo Zangrillo (Pubblica Amministrazione) e il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Alessio Butti, che ha la delega sull’intelligenza artificiale. Nonché il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto; il presidente del Partito Democratico, Stefano Bonaccini; il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni e il segretario della Cisl, Luigi Sbarra.
La discussione sui possibili risvolti dell’intelligenza artificiale nel mercato occupazionale, nell’economia e nella società, sia a livello nazionale che internazionale, troverà spazio venerdì 17 negli interventi istituzionali di Cosmin Boiangiu, direttore esecutivo dell’Autorità europea del lavoro (Ela), Luigi Di Maio, Rappresentante speciale dell’Unione europea per la Regione del Golfo, e Stefano Scarpetta, direttore occupazione lavoro e affari sociali dell’Ocse. Ma anche nello speech di Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).
A riflettere, invece, sull’impatto che la digitalizzazione sta avendo nella ridefinizione dei paradigmi relativi alla sicurezza sui luoghi di lavoro e alle politiche attive italiane, tra gli altri, il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo; il presidente dell’Inps, Gabriele Fava; la presidente di Sviluppo Lavoro Italia, Paola Nicastro, e il Capo dell’ispettorato nazionale del lavoro, Paolo Pennesi. Sarà dato anche spazio agli interventi motivazionali degli sportivi Claudio De Vivo, atleta paralimpico, e Javier Zanetti, vicepresidente della squadra di calcio F.C. Inter. Sabato 18, in chiusura di Festival, lo spettacolo del vignettista satirico Federico Palmaroli, in arte Osho.
“Il Festival del Lavoro si caratterizza, ancora una volta, non solo per spunti e contenuti interessanti che offre ai partecipanti, ma anche per la sua tendenza a proiettarsi verso il futuro”, ha dichiarato il presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca.
“La digitalizzazione e, in particolare, l’intelligenza artificiale costituiscono i motori di propulsione del mercato del lavoro di oggi e domani. Per questo dobbiamo farci trovare pronti al cambiamento e alimentare costantemente le nostre abilità e competenze. Senza dimenticare i valori fondamentali del vivere civile: etica, legalità e sicurezza”, ha concluso.
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Ia, Deiana: “Il grande gioco-parte prima, la...
Il padre di Confassociazioni: "Esistono una serie di consapevolezze che possono aiutare tanti giovani, tante persone in crisi e molti altri ancora a trovare una nuova strada per essere protagonisti del mondo e con il mondo"
"E’ finalmente uscito 'Il grande gioco-parte prima: la promessa', il mio nuovo libro sugli scenari della grande trasformazione che stiamo vivendo nell’era post pandemica e dell’intelligenza artificiale". A dirlo il presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana. "Cosa è il grande gioco e perché ne siamo tutti dentro - spiega - abbiamo affrontato una crisi epocale come la pandemia e, quando ne siamo usciti, ci siamo accorti che avevamo partecipato al più grande esperimento sociale della storia: per molti mesi 5 miliardi di persone erano rimaste chiuse dentro casa e avevano fatto business, affetti e relazioni solo digitalmente. Non era mai successo prima".
"Avevamo superato l’ultimo miglio - fa notare - la vera fine del secolo precedente. Quello che è accaduto subito dopo è sotto gli occhi di tutti: invece di fermarci a riflettere su quello che avevamo vissuto, ci siamo accorti che stavamo scendendo velocemente verso la sorpresa, l’inatteso, il nuovo, l’imprevedibile. L’avvento dell’era dell’intelligenza artificiale e della velocità in Rete, ma anche dell’era delle nuove guerre, della nuova inflazione. Un mondo nuovo che dobbiamo ancora capire bene: il mondo del grande gioco”.
“Ma non basta - avverte Deiana - in quello stesso periodo, l’insieme delle persone connesse in Rete ha smesso di essere un semplice database di dati e comportamenti e ha iniziato a divenire una specie di coscienza collettiva, sempre più sfruttata dalle piattaforme di Usa, Cina, Ue, Russia e big tech e dai loro approcci all’IA. Un mix esplosivo a livello globale, la guerra di attrito economica, finanziaria e ibrida delle grandi globali piattaforme a rete con la conseguente separazione definitiva tra potere e politica. Un nuovo ordine globale che coinvolge tutti noi”.
“D’altra parte - continua - è una 'promessa' importante quella del mondo del grande gioco, ma anche una tentazione pericolosa perché viene la voglia matta di oltrepassare i confini, di andare oltre le ennesime Colonne d’Ercole, moltiplicando le nostre stesse vite nel mondo della realtà ibrida e aumentata: il nostro personale e collettivo multiverso. Tutto questo ad una velocità di cambiamento che cresce con progressioni impensabili. Ecco perché siamo in ansia: più rapidamente cambiano le cose, più crisi ci saranno. D’altra parte, in giro per il mondo, sono tutti preoccupati e allarmati. Tutti analizzano, commentano e, soprattutto si lamentano: crisi, policrisi e futuri che non sono più quelli di una volta. E, di fronte alle crisi del mondo del Grande Gioco, molte persone si vedono perse e sentono la velocità del cambiamento come un ineluttabile viaggio verso l’incertezza e condizioni peggiori”.
“Senza dimenticare - puntualizza - che tutto si è scatenato perché, alle tante micro paure individuali, si è aggiunta la grande paura collettiva, il panico globalizzato della pandemia, delle guerre, dell’inflazione, della fine dell’ordine precedente. Si è rotto un punto di equilibrio e siamo tutti alla ricerca del prossimo. Come provare a far fronte alle innovazioni del mondo del grande gioco e al disorientamento che genera in tutti noi?”.
“Un mondo difficile - evidenza - anche solo da descrivere perché animato, inoltre, da regole in divenire e ad una velocità di evoluzione così importante che quando, ad esempio ho iniziato a scrivere questo libro erano già in essere, ma ho dovuto, e ho voluto, provare lo stesso perché non potevo sottrarmi alla sfida culturale e strategica del mondo del grande gioco. Quella per cui, anche se è difficile predire il futuro, esistono una serie di consapevolezze che possono aiutare tanti giovani, tante persone in crisi e molti altri ancora a trovare una nuova strada per essere protagonisti del mondo e con il mondo”.
“D’altra parte - fa notare - chi è stato a contatto con questo tsunami senza precedenti (fatto da pandemia, guerra, inflazione, IA, nuovi modelli di economia, lavoro e business) sta imparando molto. Ecco perché questo libro rappresenta, per me e per tutti noi, solo il primo passo nella traversata del mare in burrasca del mondo del Grande Gioco. Una navigazione con l’unico radar delle prime consapevolezze utili a guidarci verso un futuro fatto di mondi inesplorati e spesso pericolosi, perché potrebbero dischiudere spiagge morbide, ma anche scogliere pericolose. Che siano spiagge o scogliere, l’unica cosa di cui siamo certi è che su di esse si sta per abbattere una tempesta mai vista di innovazione profonda che riusciremo a governare solo se saremo soggetti veramente consapevoli e proattivi. In ogni caso, siamo tutti dentro al grande gioco per cui non possiamo far altro che giocare”.
"Per questo - suggerisce - a partire da un indice concettuale innovativo da leggere tutto d’un fiato, questo libro prova ad esplorare gli scenari evolutivi e le reti che legano persone, imprese, professionisti, manager, governi, Istituzioni, finanza nel mondo del Grande Gioco, cercando di capire quali sono le consapevolezze per leggere e governare la nostra personale nave in questa tempesta mai vista di innovazioni. D’altra parte, come diceva Einstein, per ottenere risultati differenti bisogna fare cose differenti”.
“E, soprattutto - conclude il presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana - bisogna imparare a giocare al grande gioco".
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Lavoro, Unobravo: +109,7% malessere psicologico, per 8...
Aumentano in Italia le persone che dichiarano di avere sofferenze psicologiche correlate all'ambito lavorativo
Aumentano in Italia le persone che dichiarano di avere sofferenze psicologiche correlate all'ambito lavorativo: secondo l'Inail, infatti, nel primo trimestre 2024 sono state oltre 22.000 le denunce di malattie professionali legate a disturbi psichici e comportamentali, con una crescita del 17,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. Dalla fatica a bilanciare vita personale e lavorativa fino alla frustrazione per una mancata crescita professionale, il disagio psicologico connesso al lavoro si manifesta in diverse forme e settori, colpendo una larga fetta dei lavoratori italiani che arrivano a manifestare sindrome di burnout, stress, frustrazione, disturbi psicologici. A confermarlo anche i dati raccolti dal servizio di psicologia online Unobravo nell’ambito dell’analisi condotta sul disagio psicologico legato al lavoro in Italia: nel primo quadrimestre del 2024, le persone che manifestano disagio sul fronte lavorativo sono infatti aumentate del 109,7% rispetto allo stesso periodo del 2023.
In particolare, il 28,3% di coloro che si sono rivolti a Unobravo in cerca di supporto dichiara di avere delle difficoltà proprio sul fronte professionale. Di questi, più della metà (57,3%) manifesta una sofferenza generata dal lavoro e il 10% attribuisce all’ambito lavorativo le principali complicazioni che si trova ad affrontare nella quotidianità. Il malessere psicologico derivato dal lavoro, infatti, può avere un forte impatto sulla vita personale, portando anche a sintomi fisici che, se non trattati, possono sfociare in una condizione di forte stress e nella sindrome di burnout.
Per questo è importante intervenire tempestivamente, anche chiedendo il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta. Stress lavorativo in Italia: le donne più esposte al rischio Dall’analisi condotta da Unobravo, a livello nazionale, sono soprattutto le donne a cercare supporto psicologico per problematiche connesse al lavoro (66,3%, contro il 33,7% di uomini) e le persone che probabilmente si trovano nella prima fase della loro carriera professionale: il 62,9% ha tra i 25 e i 34 anni, mentre il 22,8% è compreso nella fascia che va dai 35 ai 44 anni.
Sindrome di burnout: a rischio 8 persone su 10. Quando lo stress lavoro-correlato si protrae nel tempo, si può incorrere nella sindrome di burnout, una condizione che presenta sintomi psicologici, fisici e aspecifici e che coinvolge un numero sempre maggiore di lavoratori. Per esempio, tra coloro che temono di soffrire di sindrome da burnout in Italia e che si sono sottoposte al test di screening gratuito, l’82,9% potrebbe essere a rischio, di cui il 61,6% a rischio elevato, mentre il 21,3% moderato.
I problemi legati al benessere lavorativo sono avvertiti soprattutto in Lombardia (27%) e Lazio (10,6%), ovvero le due regioni più popolose d’Italia, nonché poli lavorativi per eccellenza per la presenza di Milano e Roma. Seguono, secondo l’analisi Unobravo, Emilia-Romagna (9,4%), Veneto (8,9%) e Piemonte (8,6%). Il Piemonte, in particolare, è la regione che, paragonando i dati relativi allo stesso periodo del 2023, mostra il maggiore incremento (+146,7%) rispetto alla media italiana, attestata al 109,7%. I problemi sembrano attenuarsi nelle regioni del Sud, e le regioni con le percentuali più alte in questo caso risultano essere Campania (5,6%), Sicilia (4,3%) e Puglia (4,2%). Milano al primo posto tra le province con la percentuale più alta di stress lavorativo Andando ancora più nel dettaglio a livello geografico, i dati raccolti da Unobravo mostrano come a livello provinciale la percentuale più elevata di coloro che dichiarano di avere problemi di natura psicologica legati alla sfera lavorativa si registri a Milano (13,2%).
Al secondo posto si posiziona la Città Metropolitana di Roma (8,2%), mentre al terzo si trova Torino (4,9%). Seguono Bologna (3,4%), Napoli (2,9%), Monza e Brianza (2,4%), Varese (2,1%), Bergamo (2%), Padova e Brescia (entrambe 1,9%). “Se non trattato, il malessere psicologico legato al lavoro può portare a sintomi fisici e a condizioni gravi che impattano e interferiscono negativamente sulla vita delle persone, come la sindrome di burnout”, spiega Valeria Fiorenza Perris, psicoterapeuta e clinical director di Unobravo. “La sindrome si sviluppa in quattro fasi: entusiasmo e aspettative irrealistiche, stagnazione, frustrazione e apatia. Riconoscerle quanto prima è fondamentale per richiedere, per tempo e prima che la sindrome abbia un grave impatto sulla propria vita, l’intervento e il supporto di uno psicologo o di uno psicoterapeuta, figure che possono aiutare a ristabilire un equilibrio tra la vita privata e quella professionale”, conclude.
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Food: ecco Streg8, nuovo cocktail con Liquore Strega,...
Presentato a Napoli
Il cocktail Streg8, un'affascinante creazione a base di Liquore Strega, Bitter 900 Rosso e Chin8 Neri è stato presentato ufficialmente nelle sale del tempo ritrovato del Caffè Letterario Scottojonno di Napoli. L'evento, organizzato da Strega Alberti Benevento S.P.A. e I.b.g. s.p.a. Società Benefit, ha visto la partecipazione di un pubblico di giornalisti, influencer, professionisti ed appassionati della mixology, che hanno potuto degustare il cocktail e scoprire il connubio unico di sapori che lo caratterizza. Streg8 delinea incisivamente il gusto intenso e aromatico del Liquore Strega unendosi alla nota amara del Bitter 900 Rosso e alla freschezza acidula di Chin8 Neri dando vita a un cocktail equilibrato e persistente, che racconta il caloroso abbraccio di benvenuto al Sud, espressione e sintesi dell’anima mediterranea, scrigno dell’identità produttiva dei due brand, cullati con amore in terra campana.
"L’entusiasmo che accompagna questa uscita ufficiale è stato amplificato dal consenso del pubblico presente", ha dichiarato Andrea D’Angelo, vice presidente di Strega Alberti Benevento S.p.A. "Grazie alla prestigiosa storicità del Liquore Strega e la vivace caratterialità di Chin8 Neri, icona del vintage contemporaneo, il cocktail guarda al futuro del buon bere, consapevole della sua versatilità, seducente in aperitivo ed amabile nel dopopasto", ha continuato.
“La storia di Chin8 Neri -ha sottolineato Rosario Caputo, presidente di I.B.G. S.p.A. SB- ci accompagna da un quarto di secolo. In tutti questi anni abbiamo già avuto modo di apprezzare aperitivi con la nostra iconica bevanda ma Streg8 ci ha conquistato al primo sorso per il suo perfetto bilanciamento, l’armonia e la persistenza dei singoli sapori e con questo cocktail gli appassionati del nostro Brand, alla classica degustazione in purezza potranno godersi una intrigante variante alcolica". Streg8 potrà essere degustato in esclusiva durante alcuni eventi del Premio Strega, a Roma durante il 91° Concorso Ippico Internazionale Piazza di Siena, al Leftignition Porsche di Parma (25 maggio) al Festival della Letteratura di Salerno (22 giugno), a Shorts International Film Festival di Trieste (1-6 luglio) ad Umbria Jazz (12-21 luglio) ed infine a Foligno al Festival dei Primi d’Italia (26-29 settembre), oltre che in alcuni selezionati cocktail bar.