Cronaca
Uomo ucciso in casa a Udine, fermata una 40enne
La vittima trovata morta in casa a Bicinicco con numerose ferite da arma da taglio. La donna fermata è una conoscente, rintracciata in strada con ancora gli abiti sporchi di sangue
E' stato ucciso con diverse armi da taglio e sfregiato in volto con l'acido l'uomo di 43 anni trovato morto nella sua abitazione a Bicinicco (Udine). Per l'omicidio è stata fermata S.C., una donna di 43 anni, originaria della provincia udinese, che dalle prime informazione era una semplice conoscente della vittima. La donna, dopo aver commesso il delitto ha contattato il 112, riferendo di aver ucciso l’uomo. Sul posto è intervenuta una pattuglia della compagnia carabinieri di Palmanova che ha rintracciato in strada la 43enne con ancora indosso gli abiti sporchi di sangue. In una abitazione poco distante, è stato rinvenuto il corpo ormai esanime dell’uomo, che presentava numerose ferite da arma da taglio.
Le indagini svolte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Udine, coordinate e dirette sul posto dal pm Andrea Gondolo, sostituto procuratore di Udine, hanno consentito di ricostruire gli eventi culminati nell’omicidio all’interno dell’abitazione, dove sono stati eseguiti i sopralluoghi da parte dei Carabinieri della Sezione Rilievi. La donna, alla presenza del proprio difensore, si è avvalsa della facoltà di non rispondere alle domande del pubblico ministero, che ha poi emesso a carico dell’indiziata il provvedimento di fermo. Dopo le operazioni di fotosegnalamento, la fermata è stata condotta nella Casa Circondariale di Trieste. Le indagini sono ancora in corso per determinare il movente e l’esatta dinamica del delitto.
Cronaca
Rifiuti, sequestri e denunce sul territorio nazionale per...
Le attività, coordinate a livello centrale dallo Sco, sono state condotte dagli agenti delle Squadre mobili e delle Sisco in 33 province
Vasta operazione della Polizia di Stato sul territorio nazionale per il contrasto all’illecito stoccaggio e smaltimento di rifiuti. Le attività, coordinate a livello centrale dallo Sco, sono state condotte dagli agenti delle Squadre mobili e delle Sisco in 33 province, con il supporto specialistico delle Agenzie regionali per la protezione Ambientale e della Polizia Stradale. In 3 giorni di intense attività operative, dal 13 al 15 maggio, sono state sottoposte a controllo oltre 168 aree sospettate di essere adibite all’illecito stoccaggio e conservazione dei rifiuti, 40 delle quali sono state sottoposte a sequestro. Più di 1763 i soggetti identificati, 103 persone sono state denunciate in stato di libertà per reati connessi all’illecita gestione dei rifiuti, 2 persone arrestate in flagranza di reato ed oltre 85 violazioni amministrative rilevate per un importo superiore ai 200mila euro.
Cronaca
Lotta al melanoma. In Olanda creme solari gratis da...
Funziona l'iniziativa di prevenzione varata per ridurre l'incidenza di melanoma. L'esperienza dell'attivista ambientale italiano residente nei Paesi Bassi
Non sprecare la lezione della pandemia Covid. Così in Olanda lo scorso anno hanno deciso di trasformare i dispenser con l'igienizzante per le mani, usati durante l'emergenza sanitaria, in distributori gratuiti di creme solari per la prevenzione del melanoma. E dopo un anno queste macchine ormai si trovano nelle spiagge, nelle scuole e nei parchi. L'iniziativa è partita dall'ospedale di Venlo-Venray, vicino al confine tedesco, grazie alla società scientifica Kwf Dutch Cancer Society e a vari comuni. Oggi altre città come Hoorn (in foto i dispenser sulla spiaggia), vicino Amsterdam, hanno aderito e il progetto si sta diffondendo nel Paese. I dispenser possono anche essere 'intelligenti', segnalano il livello dei raggi Uv presenti in quel momento così l'utente è informato e può regolarsi sulla quantità di crema da usare.
L'Olanda è tra i Paesi europei con un'alta incidenza di melanomi: tra 41,8 e 50,3 nuove diagnosi ogni 100mila abitanti. L'Italia si attesta su 24,9-33,3 casi per 100mila abitanti (dati della Commissione europea). L'obiettivo è portare la prevenzione primaria più vicino possibile alle persone e nei posti dove l'esposizione al sole è più intensa, quindi il mare o le aree verdi. Allo stesso tempo si sensibilizzano i giovani all'uso delle creme solari come parte delle abitudini e degli stili di vita anti-melanoma.
Il governo olandese spera che attingere ai dispenser delle creme solari diventi una routine per tutta la popolazione. Sotto accusa, secondo le autorità sanitari olandesi, sono i raggi ultravioletti che incidono pericolosamente nelle strutture cellulari della pelle. "Quasi 1 olandese su 5 svilupperà un melanoma nel corso della propria vita. E la causa più comune sono le scottature solari", ha spiegato Karen van Poppelen, dermatologa dell'ospedale di Venlo-Venray che ha lanciato l'iniziativa dei dispenser. "Un tempo le persone si ungevano d'olio e si sdraiavano in spiaggia - ricorda la dermatologa in un'intervista ai media olandesi - Oggi sono più consapevoli dei pericoli del sole, ma non è ancora sufficiente. Tra aprile e ottobre bisognerebbe tenere conto dell'indice UV e applicare la protezione solare".
A 'toccare' con mano i dispenser con le creme solari è Alessandro Saccoccio, attivista ambientale e da 20 anni residente in Olanda, da poco a Hoorn. "La strategia sanitaria olandese in generale non è improntata alla prevenzione, a differenza dell'Italia e di altri Paesi - racconta all'Adnkronos Salute - Ci sono gli screeening classici per i tumori femminili, ma farsi le analisi del sangue se non si hanno sintomi, quindi in maniera preventiva, è scoraggiato dai medici di base. Questo approccio ha due motivazioni: proteggere il sistema pubblico da intasamenti; risparmiare soldi. In Olanda l'assicurazione sanitaria è privata ed obbligatoria. Vige un sistema semi-pubblico quindi. Gli ospedali sono pubblici, ma le assicurazioni sono private - prosegue - Il risultato è che per patologie gravi il sistema è eccellente, ma si arriva di solito tardi alla diagnosi. In questo contesto, gli stakeholders hanno capito che devono darsi una svegliata sulla prevenzione, ecco quindi i dispenser della crema solare sulle spiagge. A Hoorn é una iniziativa frutto di partnership tra il comune e un'assicurazione. L'estate, quando torno in Italia, vado al mare a Latina o a Sabaudia. Perché - suggerisce - questi comuni non copiano l'iniziativa olandese?".
Cronaca
Ruba 15mila chili di crostacei e pesce surgelato, arrestato...
L'uomo aveva commesso i fatti 10 anni fa. E' stato arrestato dai carabinieri della stazione di Sospiro (Cremona)
Oltre 15mila chilogrammi di crostacei e pesce surgelato rubati in stabilimenti e depositi di stoccaggio alimentare per un valore di diverse centinaia di migliaia di euro. Per questo i carabinieri della stazione di Sospiro (Cremona) hanno arrestato ieri un uomo di 60 anni, pluripregiudicato, per dei fatti risalenti a 10 anni fa. L’uomo destinatario del provvedimento dovrà scontare una condanna a quattro mesi di reclusione per un furto aggravato commesso nel dicembre 2014 nel comune di Terzo d’Acqui.
Nel settembre del 2015, la polizia di Modena aveva eseguito diverse ordinanze di custodia cautelare a carico di soggetti accusati di associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato, in concorso tra loro, in danno di numerosi stabilimenti e depositi di stoccaggio di formaggio e di altri prodotti alimentari avvenuti tra Modena, Reggio Emilia, Parma, Alessandria, L'Aquila e Mantova.
Le indagini avevano permesso di scoprire l'organizzazione che, nel corso dei quasi due anni precedenti all’arresto, aveva programmato ed eseguito i sopralluoghi di alcune località del Centro-Nord, finalizzati a individuare gli obiettivi in questione, per poi eseguire i vari furti, avvenuti tra il novembre del 2013 ed il gennaio del 2015, che avevano consentito di appropriarsi indebitamente di derrate alimentari per diverse centinaia di migliaia di euro, tra cui oltre 15.000 chilogrammi di crostacei e pesce surgelato rubati nel dicembre 2014 a Terzo d’Acqui.
Nel 2019 è intervenuta la condanna da parte del tribunale di Alessandria, con la conferma in appello nel 2021. La procura della Repubblica presso il tribunale di Alessandria ha ora emesso l’ordine di carcerazione per la pena da scontare per quel furto. Per tale motivo il provvedimento è stato inviato per l’esecuzione ai carabinieri della stazione di Sospiro che hanno rintracciato il 60enne e lo hanno accompagnato al carcere di Cremona.