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Proteste pro Gaza in università Usa, il Wall Street...
Proteste pro Gaza in università Usa, il Wall Street Journal: “Attivisti esterni hanno addestrato studenti”
Il retroscena sulle occupazioni dei campus secondo il quotidiano americano: "Studenti formati per mesi da parte di attivisti di lunga data e gruppi di sinistra"
La recente ondata di proteste filo-palestinesi nei campus universitari americani "è arrivata all’improvviso e ha scioccato la nazione. Ma le tattiche politiche alla base di alcune manifestazioni sono state il risultato di mesi di formazione, pianificazione e incoraggiamento da parte di attivisti di lunga data e gruppi di sinistra". A rivelare il retroscena sulle occupazioni anti Israele ormai diffuse in gran parte delle università Usa è il Wall Street Journal, che spiega come "attivisti esterni" al mondo studentesco avrebbero di fatto "addestrato" e preparato i giovani universitari a infiammare i campus della nazione. Una rete composta da attivisti esperti, esponenti di gruppi di sinistra e network radicali che avrebbero formato gli studenti in vista dei disordini e delle occupazioni attraverso seminari di pianificazione delle proteste, ma anche con indicazioni sugli slogan da utilizzare o consigli sui social su come affrontare sit in e manifestazioni, tra abiti comodi da indossare, acqua da portare, barrette energetiche da mangiare, foulard per coprire il volto e qualche indicazione sul da farsi in caso di arresto di un compagno di lotta.
Mesi prima che i disordini scoppiassero nel campus, racconta il Wall Street Journal, i giovani leader delle proteste pro Gaza della Columbia University di New York avevano ad esempio consultato "esponenti del National Students for Justice in Palestine" (Nsjp) ed "ex esponenti delle Black Panthers", (prendendo "appunti dai più esperti e analizzato come l’università aveva risposto in passato ad altre proteste", aveva raccontato una delle portavoci dei manifestanti, Sueda Polat) mentre nel marzo scorso gli studenti, dopo aver "ospitato persone che avevano esaltato il massacro del 7 ottobre" per mano di Hamas, avevano organizzato un seminario online sul tema. Del resto "sei manifestanti su dieci" tra le centinaia arrestati nei campus, ricorda il Wall Street Journal, non sarebbero studenti. Tra i tanti finiti in manette, "anarchici quarantenni" ma anche "contestatori seriali" e "agitatori antisemiti". A quanto riporta ancora il quotidiano statunitense, sempre più presente via social nei mesi precedenti alle proteste, tra consigli tattici e slogan da lanciare, la Nsjp, organizzazione presente in tutta la nazione poi sospesa in alcuni college teatro degli scontri.
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Eye, Molinari: “Forlì scelta simbolica ad un anno...
“L’European Youth Event è un brand del Parlamento Europeo che di solito si svolge a Strasburgo, ma che in vista delle elezioni europee si è spostato anche negli Stati membri: in Germania, Lituania, Slovenia e ora in Italia, per discutere di Unione Europea, visto che l’8 e il 9 giugno siamo tutti chiamati a votare. C’è una campagna che si chiama ‘Usa il tuo voto’ che vuole invitare tutti i cittadini dell’Unione, in particolare i giovani, ad andare a votare. In questi tre giorni ci sarà da divertirsi, da stare insieme e da discutere”, ha sottolineato Maurizio Molinari, parlamentare europeo capo dell’Ufficio di Milano, durante l’inaugurazione di EYE Forlì.
“Andare in una città come Forlì, piuttosto che in un grande centro come Milano, soprattutto ad un anno di distanza dall’alluvione che ha colpito la Romagna, è da un lato molto forte simbolicamente e, dall’altro, vuole avvicinare i cittadini all’istituzione. Per questo l’Unione Europea ha scelto questa città”, conclude Molinari.
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Eye, Laschi: “Un evento organizzato dai giovani per i...
150 associazioni giovanili si sono date appuntamento a Forlì per EYE, previste oltre 200 iniziative
“EYE Forlì nasce da un’idea del Parlamento Europeo che ogni due anni organizza a Strasburgo un grande ritrovo per giovani e, quest’anno, in previsione delle elezioni europee, ha deciso di avvicinarsi di più ai giovani cittadini e ha portato l’evento in 4 città un EYE locale. Per l’Italia, ha scelto l’Università di Bologna e il Campus di Forlì. Un grande evento organizzato dai giovani per i giovani. Ci saranno più di 150 associazioni giovanili che hanno organizzato oltre 200 iniziative che si svolgeranno sabato 18 e domenica 19 maggio. Il tutto si apre con la cerimonia in Piazza Saffi dove ci sarà un spettacolo e i saluti istituzionali”, ha raccontato Giuliana Laschi, dell’Università di Bologna, coordinatrice EYE Forlì, durante la cerimonia di inaugurazione dell’evento.
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Eye, Colla: “Università bacino della Commissione...
La rappresentante della Commissione Europea per il Nord Italia a margine dell’inaugurazione di EYE, l’European Youth Event, a Forlì
“L’Università è un bacino dove la Commissione Europea è contenta di lavorare. È la prima volta che l’EYE si tiene in Italia ed è importante che si faccia in Emilia-Romagna, ad un anno dall’alluvione che l’ha colpita. La Commissione Europea ricorda così l’importanza di questo periodo storico”, ha dichiarato Claudia Colla, rappresentante della Commissione Europea per il Nord Italia, a margine dell’inaugurazione di EYE, l’European Youth Event, a Forlì.
“Il 9 maggio si è celebrata la festa dell’Europa, il primo maggio sono stati festeggiati i 20 anni dall’allargamento, quindi è un momento caldo e pieno di avvenimenti, includendo anche le elezioni che ci saranno tra meno di un mese. È importante far capire la concretezza delle politiche dell’Unione e far vedere alle nuove generazioni la vicinanza delle istituzioni europee”, aggiunge Colla.
“Un programma che in Italia viene chiamato PNRR, ma che noi chiamiamo Next Generation EU, mette al centro le nuove generazioni, quindi quale luogo migliore se non Forlì, con una collaborazione con l’Università”, conclude.