Cronaca
Covid, Bassetti al ministero: “Basta bollettino, oggi...
Covid, Bassetti al ministero: “Basta bollettino, oggi è inutile e dannoso”
L'appello a un anno dalla dichiarazione di fine emergenza. Gismondo è con lui
"Il bollettino Covid settimanale è oggi anacronistico, fuorviante e inutile. Basta bollettini Covid. Occorre girare pagina". Lo scrive su X Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, a un anno dalla dichiarazione di fine emergenza da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità, il 5 maggio 2023. Il report sull'andamento di Covid-19 in Italia, diffuso ogni venerdì dal ministero della Salute, è inutile e anche "dannoso", rincara l'esperto che attraverso l'Adnkronos Salute lancia un appello al ministero: "Bisogna smettere di fare questo bollettino, questi report" che ormai sono "assurdi e fanno male al sistema - avverte - perché è come se non si volesse uscire dalla logica che esiste solo il Covid. Già un anno fa era il momento di voltare pagina. Adesso dobbiamo girare pagina tutti, compresi i report Covid che non hanno più senso di esistere".
"Non si può vedere un bollettino Covid - ragiona Bassetti - in cui si parla di un aumento del 30% dei decessi" in una settimana, "da 7 a 9 morti: è anacronistico, sbagliato, errato", incalza. "Andiamo a vedere cosa succede con Covid-19 e sembra non importarci niente di cosa accade con l'influenza, con lo pneumococco, con l'infezione da klebsiella, da emofilo, di cosa succede con il metapneumovirus. Allora dovremmo fare un report per ogni cosa, sennò continuiamo nell'errore. Un conto era il 2020, il 2021, il 2022, un altro conto è andare avanti ancora oggi con questi report. E' assurdo - ripete l'infettivologo - che oggi, con questi numeri, ci siano ancora titoli che parlano del Covid. Il bollettino settimanale va stoppato, è senza senso e alimenta soltanto il complottismo".
Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano, si dice "assolutamente d'accodo" con Bassetti. "Basta bollettini settimanali sul Covid, non so a chi servano", afferma.
"Avremmo dovuto farlo anche prima", concorda Gismondo che già in passato aveva osservato: "Il bollettino non ha mai avuto senso. Non lo aveva quando si comunicava con dati imprecisi durante la pandemia, non lo ha adesso che la pandemia è finita". Inoltre, faceva notare l'esperta, "il bollettino non è la fotografia di quanto accaduto nella settimana, a causa di gap dovuti alla raccolta dati". Oggi più che mai "direi basta report settimanali", ripete. Bollettini che "fra l'altro - sottolinea - non abbiamo mai fatto in passato per altre infezioni respiratorie che comunque sono state di una certa gravità. Ora basta".
Cronaca
Lotta al melanoma. In Olanda creme solari gratis da...
Funziona l'iniziativa di prevenzione varata per ridurre l'incidenza di melanoma. L'esperienza dell'attivista ambientale italiano residente nei Paesi Bassi
Non sprecare la lezione della pandemia Covid. Così in Olanda lo scorso anno hanno deciso di trasformare i dispenser con l'igienizzante per le mani, usati durante l'emergenza sanitaria, in distributori gratuiti di creme solari per la prevenzione del melanoma. E dopo un anno queste macchine ormai si trovano nelle spiagge, nelle scuole e nei parchi. L'iniziativa è partita dall'ospedale di Venlo-Venray, vicino al confine tedesco, grazie alla società scientifica Kwf Dutch Cancer Society e a vari comuni. Oggi altre città come Hoorn (in foto i dispenser sulla spiaggia), vicino Amsterdam, hanno aderito e il progetto si sta diffondendo nel Paese. I dispenser possono anche essere 'intelligenti', segnalano il livello dei raggi Uv presenti in quel momento così l'utente è informato e può regolarsi sulla quantità di crema da usare.
L'Olanda è tra i Paesi europei con un'alta incidenza di melanomi: tra 41,8 e 50,3 nuove diagnosi ogni 100mila abitanti. L'Italia si attesta su 24,9-33,3 casi per 100mila abitanti (dati della Commissione europea). L'obiettivo è portare la prevenzione primaria più vicino possibile alle persone e nei posti dove l'esposizione al sole è più intensa, quindi il mare o le aree verdi. Allo stesso tempo si sensibilizzano i giovani all'uso delle creme solari come parte delle abitudini e degli stili di vita anti-melanoma.
Il governo olandese spera che attingere ai dispenser delle creme solari diventi una routine per tutta la popolazione. Sotto accusa, secondo le autorità sanitari olandesi, sono i raggi ultravioletti che incidono pericolosamente nelle strutture cellulari della pelle. "Quasi 1 olandese su 5 svilupperà un melanoma nel corso della propria vita. E la causa più comune sono le scottature solari", ha spiegato Karen van Poppelen, dermatologa dell'ospedale di Venlo-Venray che ha lanciato l'iniziativa dei dispenser. "Un tempo le persone si ungevano d'olio e si sdraiavano in spiaggia - ricorda la dermatologa in un'intervista ai media olandesi - Oggi sono più consapevoli dei pericoli del sole, ma non è ancora sufficiente. Tra aprile e ottobre bisognerebbe tenere conto dell'indice UV e applicare la protezione solare".
A 'toccare' con mano i dispenser con le creme solari è Alessandro Saccoccio, attivista ambientale e da 20 anni residente in Olanda, da poco a Hoorn. "La strategia sanitaria olandese in generale non è improntata alla prevenzione, a differenza dell'Italia e di altri Paesi - racconta all'Adnkronos Salute - Ci sono gli screeening classici per i tumori femminili, ma farsi le analisi del sangue se non si hanno sintomi, quindi in maniera preventiva, è scoraggiato dai medici di base. Questo approccio ha due motivazioni: proteggere il sistema pubblico da intasamenti; risparmiare soldi. In Olanda l'assicurazione sanitaria è privata ed obbligatoria. Vige un sistema semi-pubblico quindi. Gli ospedali sono pubblici, ma le assicurazioni sono private - prosegue - Il risultato è che per patologie gravi il sistema è eccellente, ma si arriva di solito tardi alla diagnosi. In questo contesto, gli stakeholders hanno capito che devono darsi una svegliata sulla prevenzione, ecco quindi i dispenser della crema solare sulle spiagge. A Hoorn é una iniziativa frutto di partnership tra il comune e un'assicurazione. L'estate, quando torno in Italia, vado al mare a Latina o a Sabaudia. Perché - suggerisce - questi comuni non copiano l'iniziativa olandese?".
Cronaca
Ruba 15mila chili di crostacei e pesce surgelato, arrestato...
L'uomo aveva commesso i fatti 10 anni fa. E' stato arrestato dai carabinieri della stazione di Sospiro (Cremona)
Oltre 15mila chilogrammi di crostacei e pesce surgelato rubati in stabilimenti e depositi di stoccaggio alimentare per un valore di diverse centinaia di migliaia di euro. Per questo i carabinieri della stazione di Sospiro (Cremona) hanno arrestato ieri un uomo di 60 anni, pluripregiudicato, per dei fatti risalenti a 10 anni fa. L’uomo destinatario del provvedimento dovrà scontare una condanna a quattro mesi di reclusione per un furto aggravato commesso nel dicembre 2014 nel comune di Terzo d’Acqui.
Nel settembre del 2015, la polizia di Modena aveva eseguito diverse ordinanze di custodia cautelare a carico di soggetti accusati di associazione per delinquere finalizzata al furto aggravato, in concorso tra loro, in danno di numerosi stabilimenti e depositi di stoccaggio di formaggio e di altri prodotti alimentari avvenuti tra Modena, Reggio Emilia, Parma, Alessandria, L'Aquila e Mantova.
Le indagini avevano permesso di scoprire l'organizzazione che, nel corso dei quasi due anni precedenti all’arresto, aveva programmato ed eseguito i sopralluoghi di alcune località del Centro-Nord, finalizzati a individuare gli obiettivi in questione, per poi eseguire i vari furti, avvenuti tra il novembre del 2013 ed il gennaio del 2015, che avevano consentito di appropriarsi indebitamente di derrate alimentari per diverse centinaia di migliaia di euro, tra cui oltre 15.000 chilogrammi di crostacei e pesce surgelato rubati nel dicembre 2014 a Terzo d’Acqui.
Nel 2019 è intervenuta la condanna da parte del tribunale di Alessandria, con la conferma in appello nel 2021. La procura della Repubblica presso il tribunale di Alessandria ha ora emesso l’ordine di carcerazione per la pena da scontare per quel furto. Per tale motivo il provvedimento è stato inviato per l’esecuzione ai carabinieri della stazione di Sospiro che hanno rintracciato il 60enne e lo hanno accompagnato al carcere di Cremona.
Cronaca
Amadeus, l’ultima diretta Rai da Verona per il Papa
E' lui a condurre l'Arena di Pace 2024 presieduta dal Pontefice
È il veronese Amadeus a condurre l’Arena di Pace 2024, presieduta da Papa Francesco che siede sulla poltrona di legno riciclato costruita per lui dai detenuti del laboratorio di falegnameria del carcere di Montorio dove si recherà in giornata e che hanno costruito l’intero arredamento del palco dell’Arena.
Accanto al pontefice siedono il vescovo di Verona, monsignor Domenico Pompili, e il leader dei movimenti pacifisti, padre Alex Zanotelli. Per Amadeus si tratta dell’ultima apparizione in diretta sui canali Rai.