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Cristiano Malgioglio: “Ho scritto una canzone...
Cristiano Malgioglio: “Ho scritto una canzone d’amore per Cristiano Ronaldo”
L'annuncio a Verissimo: "Lui ancora non lo sa"
"Ho scritto una canzone con una dedica d'amore a Cristiano Ronaldo. E' una dichiarazione d'amore che faccio a Ronaldo". Cristiano Malgioglio, ospite oggi di Verissimo su Canale 5, in una lunga intervista a Silvia Toffanin svela, tra l'altro, di aver composto un brano dedicato al fuoriclasse portoghese. "E' una dichiarazione d'amore viscerale", dice Malgioglio. Ma Ronaldo, che in carriera ha giocato anche nella Juventus e ora milita in Arabia Saudita, è stato informato? "Lui ancora non lo sa".
"Non ho paura di invecchiare. Ho paura solo di non avere più la mente lucida", dice rispondendo alle domande dopo il recente compleanno festeggiato il 23 aprile.
Economia
Consumer Digital Empowerment Index, l’Italia accelera sui...
Butti: "Ottima performance del nostro paese rispetto all'uso dell'identità digitale per servizi Pa"
L’Italia accelera sui servizi digitali. Oltre a confermare il primato del nostro Paese rispetto all’uso dell’identità digitale, i risultati del Consumer Digital Empowerment Index di quest’anno evidenziano anche il deciso balzo in avanti di alcuni servizi della pubblica amministrazione: i pagamenti online verso enti pubblici registrano un +6,4, la prenotazione online delle visite mediche un +7,9 mentre l’acquisto online di biglietti del trasporto pubblico locale un +7,1. E' quanto emerge dalla presentazione della seconda edizione del Consumer Digital Empowerment Index, importante studio di ricerca tra le iniziative del Consumer Empowerment Project (Cep), progetto condotto da Euroconsumers in partnership con Google, che si è svolta presso la sede di Utopia a Roma.
L’indice, la cui prima edizione è stata pubblicata a novembre 2022, mira a quantificare il modo in cui i servizi digitali contribuiscono all’empowerment dei consumatori nella loro vita quotidiana, attraverso un’analisi condotta in dieci paesi europei: Belgio, Bulgaria, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Polonia, Portogallo, Spagna e Svezia. "L’Index annuale, presentato oggi, offre molti spunti di riflessione ed evidenzia come, nonostante le resistenze e i ritardi scontati dal nostro Paese nella digitalizzazione delle abitudini di consumo, il livello complessivo di empowerment sia salito di 3 punti rispetto al 2022", ha commentato il Sottosegretario all’Innovazione tecnologica e transizione digitale, Alessio Butti in un videomessaggio.
"Una testimonianza inequivocabile della spinta propulsiva che questo Governo sta dando alle politiche di trasformazione digitale. In particolare, riscontriamo un’ottima performance dell’Italia rispetto all’uso dell’identità digitale per accedere ai servizi digitali della Pa., soprattutto grazie alle azioni messe in atto nell’ultimo anno per rendere più semplice l’uso online della Carta d’Identità Elettronica (Cie) a vantaggio dei cittadini. Si tratta di un volano fondamentale per il lancio, nei prossimi mesi, dell’It Wallet, uno strumento caratterizzato da alta affidabilità, sicurezza, e che vogliamo rendere disponibile in anticipo rispetto al wallet europeo", conclude.
"Il Consumer Digital Empowerment Index ha l’ambizione di proporsi come uno strumento affidabile e scientificamente robusto per misurare l’impatto della digitalizzazione sulle abitudini di consumo", ha sottolineato Marco Scialdone direttore del Cep. I risultati, continua, "sono a disposizione della comunità scientifica e di ogni stakeholder pubblico e privato, affinché i dati siano sempre il punto di partenza per ogni riflessione sul digitale nella vita dei consumatori".
Alla tavola rotonda, moderata da Raffaele Barberio, hanno partecipato tra gli altri, Giovanni Calabrò Capo di Gabinetto Agcm, Mario Nobile Direttore Generale AGID, Lelio Borgherese Presidente Assocontact, Vittorio Calaprice Rappresentanza in Italia Commissione Europea, Francesca Chiocchetti Public Affairs Director Wind Tre, Martina Colasante Government Affairs & Public Policy Manager Google Italia, Eleonora Faina Direttore Generale Anitec-Assinform, Aniello Merone Coordinatore Corso di Laurea in Giurisprudenza Università Europea di Roma, Paolo Pinzoni Head of Public Affairs Foundation & Sustainability Vodafone, Matteo Ribaldi Head of Public affairs Glovo Italia e Raffaele Torino Professore ordinario Diritto comparato Università Roma Tre.
Economia
Costruzioni, il futuro parte da Rebuild: domani secondo e...
Aperto questa mattina l'evento dedicato all'innovazione sostenibile dell'ambiente costruito
REbuild si è aperto questa mattina, spalancando le porte al futuro del sistema immobiliare. Un futuro ricco di sfide e che esige profondi rinnovamenti ad ogni livello della filiera. "Fare di REbuild, sin dalla prima edizione, un’occasione di confronto di alto livello per chi opera nel settore: questo è sempre stato il nostro obiettivo", ha affermato in apertura Roberto Pellegrini, Presidente di Riva del Garda Fierecongressi, organizzatore dell’evento. Durante l’intervento è stato sottolineato come REbuild costituisca una opportunità di interscambio di case history, esperienze e saperi necessari, per migliorare il proprio lavoro e il tessuto circostante, sia esso produttivo o territoriale. Un accento, quello territoriale, ripreso dal Sindaco di Riva del Garda, Cristina Santi, che si è detta “orgogliosa che REbuild si svolga a Riva del Garda è che si guardi al futuro di un’economia così importante per il paese”.
Simone Marchiori, Assessore alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia della Provincia autonoma di Trento, ha posto al centro dell'attenzione temi quali il consumo di suolo, la riqualificazione e il recupero del patrimonio edilizio: “affrontare queste tematiche ponendo al centro non solo gli interessi economici ma anche il fattore umano, può realmente portare a soluzioni concrete che rispondano alle esigenze della società nel suo complesso, raggiungendo il vero obiettivo della politica”.
Augusto dell’Erba, Presidente di Federcasse - Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo/Casse Rurali, in rappresentanza di Gruppo Cassa Centrale e Cassa Rurale AltoGarda - Rovereto è intervenuto per sottolineare l’apporto del sistema creditizio alle imprese del settore, e di quanto i criteri Esg stiano diventando importanti in quest’ottica. “Il fil rouge di questi due giorni è come generare valore per l’intera comunità, identificando attività di sviluppo e innovazione tecnologica da mettere in campo nel settore delle costruzioni”, ha affermato Alessandra Albarelli, direttrice generale di Riva del Garda Fierecongressi.
Ezio Micelli, presidente del Comitato Scientifico di REbuild e professore all'Università Iuav di Venezia riprendendo il titolo dell’edizione ‘valori che generano valore’, ha sottolineato le grandi parole d'ordine in agenda a REbuild, affermando che decarbonizzazione, sostenibilità ed economia circolare non devono essere solo uno slogan ma anche un’opportunità di accrescere la ricchezza di imprese e famiglie”. Ezio Micelli ha condotto la conferenza di apertura della X edizione a cui hanno preso parte Massimiliano Pulice, Head of Rigenerazione Urbana e Infrastrutture, Cassa depositi e prestiti e Presidente di Rics, Davide Albertini Petroni, Presidente, Confindustria Assoimmobiliare, Piero Petrucco, Vice Presidente, ANCE - Associazione Nazionale Costruttori Edili, Simona D’Oca, Head of Sustainability, JLL Italia e Diego Zoppi, Architetto, Architect’s Council of Europe (Ace).
Ne è nata una “overview” di settore sui grandi temi dell’attualità del sistema immobiliare, dai criteri Esg alla loro regolamentazione, dalle aspettative sui temi della sostenibilità da parte di cittadini, imprese e ‘tennant’ alle opportunità offerte dall’Ai per l’intero comparto, sino alla necessità di adeguare la formazione professionale dei vari operatori del settore. Anche nella giornata di domani, proseguiranno conferenze, workshop collaborativi e attività di networking coinvolgendo tutta la filiera delle costruzioni, così strategica per l’economia italiana. Un comparto destinato a mutare profondamente i propri connotati, perché chiamato ad affrontare una sfida epocale che richiede una convergenza convinta e condivisa verso i concetti di sostenibilità, innovazione e digitalizzazione e una chiara attenzione rivolta alle tematiche sociali.
“Domani proseguiremo nella nostra esplorazione, che ci porterà persino a confrontarci con chi progetta, realizza e gestisce infrastrutture nello spazio: un ambiente che suscita grandi emozioni, che è intrinsecamente legato al concetto di innovazione, e che è sinonimo per eccellenza di futuro”, afferma Laura Risatti, Project Leader di REbuild
Il programma della seconda giornata: Le sfide della transizione a partire dalle città e dai territori: sarà questo il titolo della sessione plenaria di chiusura, prevista per le h.15.15. Un confronto su quanto emerso nella due-giorni di REbuild, tra meeting informali, 16 convegni, 8 workshop: un percorso attraverso trasformazione digitale e industrializzazione, materiali e processi, metodi e visioni, case history e scenari, comunità e territori, lavoro e finanza, decarbonizzazione e patrimoni, Proptech e smart building che ha coinvolto tutti i soggetti della filiera perché traccino insieme la roadmap dell’edilizia del futuro. Con un’attenzione sempre più profonda verso la comprensione, quantificazione e rispetto delle tematiche di sostenibilità durante ogni step del processo, dal progetto, allo sviluppo, all’operatività.
Apertura dei lavori alle 9.30 con i convegni L ’ecosistema della transizione: industria, finanza e Ppaa e I criteri Esg nella catena del valore: metodologie a confronto. Alle 10.30, l’incontro Materiali: recuperare il passato, per innovare il futuro, seguito alle 11.30 da Il Proptech per innovazione dell’ambiente costruito. Le sfide della digitalizzazione e Recycle. Rendere operativa l’economia circolare nel settore delle costruzioni. Alle 12.30, appuntamento con I nuovi protocolli della decarbonizzazione, una garanzia per il mercato. In parallelo, durante la mattinata, sono previsti quattro workshop. Alle 10.30 i primi due, Rigenerazione dell’ambiente costruito, come applicare le soluzioni emergenti? e Fattori Esg nella valutazione dei patrimoni immobiliari, quali sono i Kpi da seguire?. Alle 12.30, quelli su Economia circolare, come tenere conto della durabilità dei manufatti? e Come il Proptech può dare valore ad ogni segmento della filiera?.
Nel primo pomeriggio le due sessioni plenarie conclusive. Alle 14.30, il dialogo tra Ezio Micelli, Comitato Scientifico di REbuild | Università Iuav di Venezia e Walter Cugno, Thales Alenia Space Italia, dal titolo Abitare e vivere nello Spazio. La sfida di chi costruisce infrastrutture per altri pianeti. Alle 15.15, con Ezio Micelli interverranno Carlo Masseroli, Nhood Services Italy, Paolo Venturi, Aiccon research Center, Università di Bologna, Carlo Costa, Autostrada del Brennero e Federico Chiavazza, Sda Bocconi School Management per un confronto su Le sfide della transizione a partire dalle città e dai territori.
Economia
Eni distribuirà fornelli migliorati a 10 mln persone in...
Obiettivo raggiungere 20 mln persone con soluzioni di cottura avanzate entro il 2030
Eni rilancia il suo impegno nel promuovere sistemi di cottura migliorati in occasione del 'Summit on Clean Cooking in Africa' organizzato dalla Agenzia Internazionale per l’Energia (Iea). Eni ha anche aderito alla 'Clean Cooking Declaration: Making 2024 the pivotal year for Clean Cooking' per accelerare l’accesso universale a sistemi di cottura più moderni, essenziali per assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili e sostenibili, come stabilito dall’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 7 delle Nazioni Unite. La dichiarazione è stata sottoscritta da governi, settore privato, organizzazioni internazionali e della società civile intervenuti al Summit, in corso a Parigi.
Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, circa 1 miliardo di persone in Africa cucina ancora i propri pasti con sistemi di cottura rudimentali, respirando il fumo nocivo rilasciato dalla combustione. La mancanza di accesso a sistemi di Clean Cooking ha rilevanti impatti dal punto di vista sanitario, sociale, economico e ambientale, e contribuisce a 3,7 milioni di morti premature ogni anno, specialmente a danno di donne e bambini. Con questa adesione, Eni si impegna a continuare a promuovere in Africa l’accesso a sistemi di cottura più moderni, che possono apportare benefici in termini di salute, produttività, uguaglianza di genere, conservazione delle foreste, biodiversità e riduzione delle emissioni.
Eni ha lanciato nel 2018 un ampio programma di Clean Cooking che ad oggi coinvolge già circa 500.000 persone in Congo, Costa d’Avorio, Mozambico, Ruanda e Angola, e si è data l’obiettivo, reso pubblico in occasione del Summit, di raggiungerne 10 milioni in tutta l’Africa sub-sahariana entro il 2027. Inoltre, Eni intende favorire il passaggio da soluzioni migliorate, che garantiscono una riduzione di oltre il 60% della biomassa legnosa, a soluzioni avanzate, che si caratterizzano per il totale abbattimento dell’uso di biomassa legnosa non sostenibile. Con questa evoluzione l’obiettivo è raggiungere 20 milioni di persone entro il 2030, con una spesa associata di 300 milioni di dollari.
Il modello Eni nasce dalla lunga esperienza dell’azienda nel continente, e mira a contribuire a ridurre l’impatto delle attività di cucina sulla deforestazione e gli effetti negativi sulla salute delle persone. Una delle caratteristiche distintive del modello Eni è che la distribuzione dei fornelli avviene gratuitamente, superando qualsiasi barriera finanziaria. Inoltre, al fine di promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria e dell’economia delle comunità, Eni sostiene la produzione locale dei sistemi di cottura, valutando il potenziale dei produttori e contribuendo a rafforzare le loro competenze tecniche e imprenditoriali, facilitando l’accesso alla tecnologia, ai capitali e al mercato. Infine, la distribuzione dei fornelli avviene tramite organizzazioni locali e internazionali già presenti sul territorio, che garantiscono la corretta interazione con le famiglie e la loro sensibilizzazione sui benefici dei sistemi di cottura puliti.
La distribuzione di fornelli migliorati - la cui efficienza è certificata secondo gli standard della Clean Cooking Alliance - permette ad Eni di generare crediti di carbonio utilizzati in linea con la strategia Net-Zero aziendale, che prevede il raggiungimento della neutralità carbonica al 2050 attraverso la riduzione delle emissioni (scope 1, 2 e 3) e la compensazione delle emissioni residue tramite iniziative di carbon offset di alta qualità.