Economia
Una guida completa su come disdire Telepass Online
In collaborazione con Telepass
Se vuoi disdire il tuo contratto Telepass, devi seguire alcune semplici procedure, che variano in base al tipo di offerta che hai scelto.
In questa guida ti spiegheremo come fare per ogni caso, così da poter cessare il servizio in modo rapido e senza costi aggiuntivi.
Dispositivo Telepass, i vantaggi oltre al telepedaggio
Prima di procedere alla disdetta del tuo contratto Telepass, valuta bene se non stai rinunciando a dei vantaggi che potrebbero semplificare la tua vita e risparmiare tempo e denaro.
Telepass, infatti, non è solo un modo comodo e veloce per pagare il pedaggio autostradale, ma anche un'opportunità per accedere a una serie di servizi di mobilità integrata, che ti permettono di muoverti in città e fuori con facilità e convenienza.
Degli esempi? Telepass Plus, oltre al telepedaggio, ti offre fino al 2 maggio 120 € di cashback per i servizi di mobilità (carburante, parcheggi, pagamenti etc.) con il codice 120PLUS e nessun costo di abbonamento fino a due anni. Telepass, in più, ti consente di pagare i parcheggi (ci sono oltre 1000 posti convenzionati tra Italia e Francia, Spagna e Portogallo) e le ZTL, il noleggio di monopattini e bici, l’acquisto di biglietti per treni e aerei e anche quello delle vignette per andare in Svizzera, Slovenia, Repubblica Ceca e Austria.
Come disdire Telepass Online
La decisione di terminare l'abbonamento a Telepass può essere influenzata da svariati fattori, ma indipendentemente dalle motivazioni, il processo di disdetta è concepito per essere intuitivo e lineare.
1. Preparazione: Prima di iniziare, è fondamentale avere a disposizione il proprio codice fiscale, dato indispensabile per completare il modulo di disdetta e per l'identificazione dell'abbonamento.
2. Procedura Online: Telepass mette a disposizione diverse opzioni per inoltrare la richiesta di disdetta, privilegiando la praticità attraverso il proprio sito web per la Disdetta Telepass, che guida l'utente nelle varie fasi della procedura.
3. Riconsegna Dispositivo: In seguito all'avvio della pratica di disdetta, sarà necessario restituire il dispositivo Telepass seguendo le istruzioni dettagliate fornite dal servizio clienti, essenziali per evitare addebiti per dispositivi non riconsegnati.
4. Conferma: La conclusione del processo avviene con la restituzione del dispositivo e la successiva verifica dei dettagli dell'abbonamento, culminando nella ricezione di una conferma di disdetta. È consigliato conservare tale conferma per future necessità.
Disdetta Telepass per offerta
Per tutte le offerte, puoi trovare il modulo per la disdetta, le informazioni sulla restituzione del dispositivo, le domande frequenti e i contatti dell'assistenza sul sito Telepass.
Per comodità, trovi di seguito una panoramica delle offerte Telepass ad oggi attive il quale offre pacchetti di servizi sia rivolti a privati che ad aziende, partite IVA e professionisti.
Le offerte attualmente disponibili sono:
· Telepass Base;
· Telepass Easy;
· Telepass Plus;
· Telepass Pay X;
· Telepass Pay Per Use.
Ogni opzione porta con se vantaggi e offerte dedicate, Inoltre, al dispositivo Telepass previsto in ogni offerta sono associabili 2 targhe.
Telepass Pay Per Use: come disdire
Telepass ha anche un'alternativa senza canone fisso: Telepass Pay Per Use. Con una tariffa a consumo in base al tuo utilizzo puoi avere il dispositivo per il telepedaggio e usare i servizi in app dell’offerta Base. In questo caso non c'è quindi un vincolo contrattuale, quindi non serve rescindere. Per qualsiasi richiesta o bisogno di supporto puoi sempre rivolgerti all’assistenza online che sarà pronta a contattarti per chiarire i tuoi dubbi.
Economia
Titoli di Stato, emissione speciale Btp Valore a 6 anni
Da lunedì 6 maggio a venerdì 10 maggio
La quarta emissione del Btp Valore avrà luogo da lunedì 6 maggio a venerdì 10 maggio (fino alle ore 13), salvo chiusura anticipata. Il quarto Btp Valore avrà una durata di sei anni, cedole pagate ogni tre mesi.
Economia
Lavoro, sale tasso occupazione su base mensile a marzo
A dirlo sono le stime provvisorie dell'Istat
A marzo, su base mensile, il tasso di occupazione sale al 62,1%, segnando un nuovo record. Rispetto a febbraio, l'occupazione sale di 70mila unità (+0,3%). A dirlo sono le stime provvisorie dell'Istat su occupati e disoccupati. Si tratta dell'effetto dell'aumento sia dei dipendenti, che raggiungono i 18 milioni 793mila, sia degli autonomi, pari a 5 milioni 56mila. Scende al 7,2% il tasso di disoccupazione, ai minimi da fine 2008.
Economia
Spese sanitarie detraibili nel modello 730/2024: regole e...
Nelle dichiarazioni dei redditi precompilate, messe a disposizione dall’Agenzia delle Entrate dal 30 aprile, sono confluiti circa 1 miliardo e 300 milioni di dati: la parte più consistente riguarda le spese mediche e sanitarie, che i contribuenti possono utilizzare per ridurre l’imposta da versare.
I costi per la salute sostenuti durante tutto il 2023, infatti, se inseriti nel modello 730/2024, da inviare entro la scadenza del 30 settembre, danno diritto a una detrazione IRPEF pari al 19 per cento.
Per beneficiare dello sconto d’imposta regolato dall’articolo 15 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, però, bisogna tenere conto di alcune regole ed eccezioni.
Nella versione pronta all’uso della dichiarazione dei redditi l’Agenzia delle Entrate indica già le informazioni sulle spese sanitarie in suo possesso.
Ma sia per chi usa la precompilata che per chi sceglie la via ordinaria è utile conoscere le istruzioni per calcolare la detrazione spettante, ovvero l’agevolazione che agisce sul calcolo dell’imposta dovuta riducendone il suo valore e che è diversa dalla deduzione, grazie alla quale si riduce, invece, la base imponibile su cui viene calcolata l’imposta.
Quali sono le spese mediche detraibili tramite modello 730/2024?
Prima di entrare più nel dettaglio delle spese sanitarie detraibili, bisogna chiarire che l’agevolazione è accessibile soltanto nel caso in cui l’importo speso nell’arco del 2023 sia superiore a 129,11 euro.
Si tratta della cifra prevista per la cosiddetta franchigia che consiste in una somma di fatto esclusa dall’applicazione della detrazione.
Nel calcolo dei costi sostenuti possono essere incluse le seguenti voci:
● prestazioni rese da un medico generico (comprese le prestazioni rese per visite e cure di medicina omeopatica);
● acquisto di medicinali da banco e/o con ricetta medica (anche omeopatici);
● prestazioni specialistiche;
● prestazioni chirurgiche;
● analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni, terapie;
● ricoveri collegati a una operazione chirurgica o a degenze;
● acquisto o affitto di protesi sanitarie;
● spese relative all’acquisto o all’affitto di dispositivi medici (ad esempio apparecchio per aerosol o per la misurazione della pressione sanguigna), ma dallo scontrino o dalla fattura deve risultare il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico che deve essere contrassegnato dalla marcatura CE;
● spese relative al trapianto di organi;
● cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno).
E inoltre sono detraibili, anche senza una specifica prescrizione da parte di un medico ma con una dettagliata documentazione, gli importi pagati per l’assistenza infermieristica e riabilitativa (come ad esempio fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia) e per le prestazioni rese da personale con le caratteristiche che seguono:
● in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
● di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
● con la qualifica di educatore professionale;
● addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale.
In linea generale anche i ticket pagati sono detraibili, se le spese appena elencate sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale.
La cifra su cui calcolare lo sconto IRPEF può includere anche i costi sostenuti per i familiari fiscalmente a carico e, in alcuni casi, nell’interesse di familiari non a carico, come per le spese sanitarie per patologie che danno diritto all’esenzione dal ticket sanitario.
Anche chi si cura all’estero, inoltre, può beneficiare delle agevolazioni fiscali con le stesse regole.
Detrazione spese mediche nel modello 730/2024: le istruzioni da seguire
Chiarite quali sono le spese sanitarie detraibili tramite modello 730/2024, è necessario passare a rassegna alcune regole che per i costi legati alla salute prevedono delle eccezioni.
Prima di tutto l’obbligo generalizzato di tracciabilità dei pagamenti per accedere agli sconti IRPEF non si applica del tutto in ambito sanitario.
L’acquisto di medicinali e dispositivi medici e le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche e quelle private accreditate al Servizio sanitario nazionale danno diritto allo sconto IRPEF anche in caso di pagamento in contanti.
Allo stesso modo alle spese sanitarie non si applica il meccanismo di riduzione progressiva delle detrazioni fino all’azzeramento in presenza di redditi superiori a 240.000 euro, che scatta per coloro che hanno redditi superiori a 120.000 euro.
Ricapitolando, in linea generale per calcolare in che misura le spese mediche riducono l’imposta da versare bisogna considerare i seguenti aspetti:
● la tipologia di costi sostenuti per la salute;
● le modalità di pagamento, considerando regole ed eccezioni;
● l’importo totale, che deve superare la franchigia di 129,11 euro.
L’importo delle spese sanitarie che danno diritto a una detrazione IRPEF del 19 per cento tramite il modello 730/2024 devono essere inserite, o per chi usa la precompilata e non si è opposto all’utilizzo dei dati risultare già inserite, nel Quadro E - Oneri e Spese.
A supporto degli importi indicati, i contribuenti devono avere cura di conservare anche una serie di documenti con relativa traduzione, se i costi sono stati sostenuti all’estero, ma nessun controllo documentale è previsto per chi accetta la versione precompilata senza modificare quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate.