La tariffa Base sale a 3,90 euro al mese, ma si potranno associare due targhe allo stesso dispositivo
Rincari in arrivo sui servizi Telepass. A partire dal 1° luglio la tariffa "Base" aumenterà fino a 3,90 euro al mese, contro gli 1,83 euro attuali, consentendo però di associare due targhe allo stesso dispositivo, di accedere al telepedaggio e ad altri quattro servizi. Inoltre, fino a dicembre 2025, si potrà sottoscrivere il piano "Plus" allo stesso prezzo (3,90 euro) ma beneficiare di 25 servizi aggiuntivi, tra cui parcheggi sulle strisce blu e sconti.
Economia
Ernesto Illy International Coffee Award, il Brasile con...
Il riconoscimento, intitolato alla memoria del fondatore della Illycaffè, che celebra il lavoro quotidiano di oltre 30 anni dell'azienda al fianco dei produttori
Il Brasile vince l’Ernesto Illy International Coffee Award, il riconoscimento, intitolato alla memoria del fondatore della illycaffè, che celebra il lavoro quotidiano di oltre 30 anni dell'azienda al fianco dei produttori, per offrire il miglior caffè al mondo. ( Guarda le immagini ) La Fazenda Serra do Boné di Matheus Lopes Sanglard si è aggiudicata l’ambito premio Best of the Best, con un caffè prodotto con la cosiddetta tecnica del despolpado, che massimizza la quantità di zuccheri e aromi.
Il premio è stato assegnato da una giuria internazionale indipendente di 9 esperti che hanno scelto il migliore tra i vincitori delle 9 monorigini che compongono la ricetta del blend unico illy: Brasile, Costa Rica, El Salvador, Etiopia, Guatemala, Honduras, India, Nicaragua e Ruanda. A SMS Cluster ECOM del Nicaragua, invece, è andato il premio Coffee Lovers’ Choice, votato dai consumatori che nelle settimane precedenti all’evento hanno degustato alla cieca gli stessi campioni nei caffè illy di tutto il mondo.
“Per il secondo anno consecutivo un’azienda brasiliana che adotta pratiche rigenerative ci ha regalato il migliore caffè al mondo. Nella Fazenda Serra do Bonè vengono preservate la salute del suolo, la biodiversità, e le sorgenti di acqua grazie all’utilizzo di fertilizzanti organici, alla lotta biologica e al riutilizzo dei sotto prodotti di lavorazione – afferma Andrea Illy, presidente di illycaffè - Notiamo nuovamente segnali importanti che confermano quanto l’agricoltura rigenerativa sia la strada giusta verso una produzione più resiliente in grado di garantire una produttività elevata e una qualità superiore, di cui il caffè è l’apripista con i maggiori tassi di crescita”.
La giuria internazionale che ha decretato il vincitore del Best of the Best era composta da Massimo Bottura, Chef Patron di Osteria Francescana e di Casa Maria Luigia e fondatore di Food for Soul, organizzazione no-profit che combatte lo spreco alimentare e l'isolamento sociale, Viki Geunes, chef e proprietario del ristorante Zilte di Anversa, detentore di tre stelle Michelin, Felipe Rodriguez, Head Chef per tutti i ristoranti del Rosewood Complex a San Paolo, Vanúsia Nogueira, Direttore Esecutivo dell’International Coffee Organization, i degustatori professionisti Q Grader Felipe Isaza e Dessalegn Oljirra Gemeda, i giornalisti Vanessa Zocchetti, caporedattore per la sezione lifestyle di Madame Figaro, Sebastian Späth, caporedattore di Falstaff, Josh Condon, caporedattore di Robb Report.
La giuria ha descritto il caffè vincitore dell'Ernesto Illy International Coffee Award come è un caffè cremoso, dolce e corposo dall'equilibrio elegante, ricco di sapori di frutta fresca, saturo di note di caramello, delicati sussurri di zucchero di canna e un persistente retrogusto di cioccolato con sfumature floreali di gelsomino. È un caffè elegantemente equilibrato ed estremamente complesso, che rappresenta magnificamente le caratteristiche gustative della sua origine.
Un’edizione, questa, che ha visto una grande partecipazione di pubblico. Francis Ford Coppola, Marina Abramović, Pat Cleveland, Kerry Kennedy, Alex Riviere, Chiara Maci, Candela Pelizza, Tamu McPherson, Sveva Alviti, Piero Lissoni, Christoph Leitner, Simon e Marina Ksandr, Nick Lowry, Maddy Devita, Justine Martilotti e Brittany Leigh Ball sono solo alcune delle celebrities che si sono date appuntamento all’Ernesto Illy International Coffee Award 2024 per celebrare i migliori produttori del blend unico illy durante la cena di gala che si è tenuta al Peak Hudson Yards e presentata dalla giornalista televisiva spagnola Olivia Frejus Lloyd.
L’Ernesto Illy International Coffee Award è anche un’importante momento di incontro per i rappresentanti di tutta la filiera del caffè, dai produttori agli esportatori, dai trader alle istituzioni che nella mattinata si sono dati appuntamento al quartier generale delle Nazioni Unite di New York per partecipare alla tavola rotonda “Alleanza globale per il caffè: mobilitare un fondo pubblico-privato per combattere il cambiamento climatico” insieme al presidente Andrea Illy e all’ambasciatore dell’Italia alle Nazioni Unite Maurizio Massari, Vanusia Nogueira (Executive Director dell’International Coffee Organization), Massimo Bottura (Chef e UNEP Goodwill Ambassador), Andrea De Marco (Project Manager per UNIDO), Raina Lang (Direttrice del Sustainable Coffee al Conservation international) e Jamil Ahmad (Direttore UNEP per la sede di New York).
Economia
Knorr, studenti sempre di corsa, 32% dedica meno di...
Un’indagine svela abitudini alimentari di una generazione sempre in corsa, solo 21% è soddisfatto di quello che prepara
Essere studenti significa vivere ogni giorno in equilibrio tra mille sfide: dal superare gli esami e ottenere buoni voti alla ricerca di una casa, dalla convivenza con i coinquilini fino alla complessità della burocrazia. In mezzo a questo vortice di impegni, c’è un momento che passa spesso inosservato, ma che ha un impatto significativo sulla giornata: la pausa pranzo. Spesso trascurato, frettoloso e poco appagante, il pranzo è infatti diventato simbolo di una vita frenetica, dove gusto e varietà finiscono per essere sacrificati. Ma come vivono gli studenti questo momento? E quali sono i principali ostacoli nella preparazione della rinominata “schiscetta”?
Se lo è domandato Knorr, che in occasione del lancio dei nuovi Asia Noodles e della campagna “Easy to Love” – pensata per rendere anche i momenti più trascurati e frettolosi, come la pausa pranzo, “facili da amare” - ha indagato come gli studenti universitari organizzano e vivono la loro pausa pranzo. L’indagine, realizzata con metodologia SWOA (Social Web Opinion Analysis) attraverso il monitoraggio di blog, forum e i principali social network, ha coinvolto 1200 studenti e studentesse universitari italiani.
“Dalla ricerca emerge uno scenario molto chiaro: i giovani vivono ad un ritmo frenetico, pieno di sfide e con ‘Easy to Love’ vogliamo dimostrare che anche in quei momenti di pausa veloce si può trovare un attimo di piacere e di gusto autentico – commenta Mariangela Capolupo, Head of Marketing Nutrition Unilever Italia – Con i nuovi Asia Noodles abbiamo puntato non solo ad ampliare la nostra offerta, ma anche a seguire i nuovi trend proponendo un prodotto che, grazie alle sue caratteristiche, risponde pienamente ad una delle principali esigenze emerse degli studenti, ovvero il desiderio di un'opzione gustosa e pratica per la propria pausa pranzo”.
L’indagine ha mostrato come lo stress e la frenesia della vita quotidiana degli studenti si rifletta anche nelle abitudini alimentari degli stessi: il 32% dei giovani intervistati dichiara di dedicare meno di 30 minuti per la pausa pranzo mentre solo il 23% si concede oltre un'ora. Molti di loro, inoltre, consumano i pasti in luoghi improvvisati, con il 33% che sceglie di mangiare direttamente sulla scrivania o in aula e il 27% che opta per un pasto consumato al volo in strada. La mancanza di tempo è dunque un problema comune, sia per chi prepara la schiscetta da casa (26%) sia per chi preferisce consumare il pranzo in mensa (20%) o in locali vicino all’università (22%), con un 11% che decide addirittura di saltare completamente il pasto.
Anche la stessa preparazione del pranzo riflette la vita frenetica degli studenti: il 32% impiega tra i 15 e i 30 minuti per preparare il cibo, mentre il 21% riesce a farlo in meno di 15 minuti, principalmente la sera prima (37%) o la mattina prima di uscire (30%). Le difficoltà organizzative sono dunque evidenti: nonostante il tempo sia ai primi posti tra le complessità nella preparazione di un pranzo gustoso, il principale ostacolo è la pigrizia e la mancanza di voglia per cucinare o fare la spesa (72%) mentre il 55% riconosce di non avere abbastanza competenze culinarie.
Non stupisce, dunque, che solo il 21% degli studenti si dichiari pienamente soddisfatto della propria pausa pranzo, sovrastato da un 45% che si ritiene poco (29%) o per nulla (16%) soddisfatto. Queste difficoltà si riflettono anche nel modo in cui gli studenti preparano la famigerata “schiscetta” da portare in pausa pranzo: il 26% preferisce acquistare piatti preconfezionati, il 21% ricorre agli avanzi della sera prima mentre il 16% si affida ai genitori o ai coinquilini per la preparazione. E in termini di alimenti preferiti, emerge una varietà di scelte, con il 27% degli studenti che predilige un primo piatto, come pasta o riso, seguito dal 24% che preferisce un contorno a base di verdure.
Ma cosa desiderano davvero gli studenti quando arriva il momento di staccare dallo studio e concedersi una pausa pranzo? Quando si parla di preferenze alimentari, emerge chiaramente un desiderio per pasti semplici ma appaganti: il 73% degli studenti vorrebbe un’offerta che combini gusto e praticità, da preparare rapidamente e consumare senza sacrificare la varietà e il gusto. Non solo, anche avere a disposizione più tempo (49%) e spazi adeguati (61%) migliorerebbe il momento della pausa pranzo.
Knorr, oltre ad indagare difficoltà e preferenze degli universitari rispetto ad un momento cruciale ma spesso trascurato come la pausa pranzo, ha voluto portare alla luce anche tutti quei momenti “facili da amare”, che rendono la quotidianità più leggera e piacevole. Il 77% degli studenti considera infatti gli eventi e le feste universitarie tra le esperienze più apprezzate, seguite dagli aperitivi post esame (68%), i successi accademici come il superamento di un esame (58%) ma anche quelle piccole vittorie quotidiane come trovare parcheggio subito prima di una prova importante (52%) o un posto libero in biblioteca (40%).
Knorr, dunque, ha esplorato non solo le abitudini alimentari ma anche le necessità e le aspirazioni che gli studenti ricercano nel cibo, dimostrando come anche la pausa pranzo, se vissuta con un prodotto pratico e ricco di sapore, come i nuovi Asia Noodles, può trasformarsi in un’esperienza “facile da amare”.
Economia
Confindustria e Federmanager firmano rinnovo Ccnl 2025-2027...
Interventi su: ampliamento della definizione di dirigente, miglioramento degli aspetti retributivi, rafforzamento del sistema di welfare bilaterale con particolare attenzione alla parità di genere
È stato rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi con decorrenza primo gennaio 2025 - 31 dicembre 2027. Il rinnovo del contratto prevede interventi su molte tematiche, tra cui l’ampliamento della definizione di dirigente, il miglioramento degli aspetti retributivi, il rafforzamento del sistema di welfare bilaterale con particolare attenzione alla parità di genere. La definizione di dirigente è stata ampliata al fine di recepire quanto già accade nelle imprese e comprendere anche le figure professionali di più elevata qualificazione e di esperienza tecnico professionale che realizzano in piena autonomia gli obiettivi dell’impresa.
Per gli aspetti retributivi, sono stati elevati i valori del trattamento minimo complessivo di garanzia (tmcg) a 80 mila euro per l’anno 2025 e a 85 mila euro dal 2026. A copertura dell’anno 2024 è stato previsto un importo 'una tantum' pari al 6% del trattamento economico annuo lordo per i dirigenti che non abbiano percepito aumenti retributivi o compensi di altra natura dal gennaio 2019 (entro il limite di reddito di 100 mila euro). Inoltre, è stata resa obbligatoria per tutti l’adozione di sistemi di retribuzione variabile collegati ad indici o risultati, il cosiddetto mbo, nell’ottica di orientare sempre più la prestazione dei dirigenti verso il raggiungimento di specifici obiettivi dell’impresa.
Il sistema di welfare bilaterale è stato valorizzato: in materia di previdenza complementare, il contratto è intervenuto sulla distribuzione delle quote di contribuzione al fondo Previndai con un aumento della quota minima a carico dell’impresa e un conseguente alleggerimento di quella a carico del dirigente. È stato riconfermato il ruolo determinante del Fasi e della sanità integrativa. Inoltre sono state definite le funzioni di Fondirigenti a cui vengono attribuite anche le politiche attive del lavoro, mentre a 4.Manager viene affidata la promozione della cultura di impresa.
In materia di parità di genere, il contratto ha riservato una particolare attenzione al tema delle pari opportunità e dell’equità retributiva; un apposito articolo è dedicato alla tutela e al sostegno della maternità, della paternità e della genitorialità condivisa, consapevoli della valenza strategica per le imprese di operare secondo modelli organizzativi inclusivi.
“Firmiamo oggi il contratto dei dirigenti nella convinzione che le imprese debbano crescere dimensionalmente e culturalmente avvalendosi dell’apporto fondamentale del management”, dichiara Maurizio Marchesini, vice presidente di Confindustria per il lavoro e le relazioni industriali. “Questo contratto compie un deciso passo avanti per accompagnare le imprese verso le transizioni: abbiamo aggiornato la figura del dirigente e consolidato il sistema di welfare. Il contratto rafforza la competitività dell’impresa attraverso temi importanti come la parità di genere e normalizzando l’idea che la retribuzione del dirigente debba essere commisurata ai risultati”.
“Da oggi la categoria manageriale può fare affidamento su un contratto nuovo, moderno, adeguato all’evoluzione della figura manageriale, in modo da ricomprendervi le professionalità di più alta qualificazione'', dichiara il presidente Federmanager, Stefano Cuzzilla. ''Un contratto più forte, con maggiori tutele, con un crescente riconoscimento economico che, in definitiva, stringe il patto tra manager e imprese come elemento essenziale per la crescita del Paese”.