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Sacchi: “De Rossi un ragazzo d’oro e la Roma è migliorata”

“Ci sono dei ‘realisti visionari’ oggi nel calcio? Si, ci sono. Il calcio è molto condizionato dalla storia e dalla cultura di un Paese, Perché facevamo catenaccio? Perché ci avevano invaso sempre tutti. E perché pensavamo individualmente perché? Se lei prende 10 persone italiane, uno va a sinistra, l'altro va a destra. L'altro va dietro, l'altro avanti. Siamo un popolo che non siamo un popolo. E quindi il calcio è una conseguenza. I padri fondatori l'avevano pensato come uno sport di squadra o offensivo? In Italia l'abbiamo capovolto in uno sport individuale difensivo. Questo paese è tattico, non strategico”. Così l’ex allenatore Arrigo Sacchi, a margine dell’incontro ‘Allenamente’ promosso da Ics al circolo del tennis al Foro Italico dove l’ex ct ha presentato il suo libro ‘Il realista visionario’.
Se De Rossi può essere un realista visionario? De Rossi è una brava persona e questo è già tanto. E’ un ragazzo d’oro e gli auguro tutto il bene possibile. Se me l’aspettavo? Ero curioso, era andato a Ferrara alla Spal ma non aveva fatto bene. Lei si immagini, se un direttore d’orchestra ha bisogno di un batterista e gli portano un violinista... Nel calcio italiano questo però succede” ha aggiunto Sacchi.
Anche per questo, prosegue, da Roma-Milan di domani "mi aspetto una buona partita. Ogni tanto le facciamo. La Roma è migliorata: Roma è una città che ti fagocita, ti travolge. Stavano facendo bene, ma a Lecce i padroni di casa hanno sbagliato sette gol. Milan? Se Pioli ha dato l’ok a questi giocatori, è lui il responsabile".
Passando alla Nazionale, l'ex tecnico nota che deve fare i miracoli. Prima l’allenatore che non allenava per niente la squadra, andava a prendere un gruppo. Io presi quello del Milan, c’era un blocco ma ora non è possibile e non abbiamo mai dato uno stile di gioco. Siamo un popolo vecchio. Speriamo bene, la vedo molto dura”. Infine, l'Inter e la sua straordinaria stagione: "merita lo scudetto. Purtroppo è caduta in Champions quando non ha resistito. Se giochi contro una squadra spagnola, non le devi concedere spazi. Loro sono bravissimi negli spazi. Contro l’Atletico Madrid, l’Inter ha giocato con 6 difensori”.

Sport
MotoGp, Marquez il più veloce in Thailandia. Soltanto...

Ottima prova per la Ducati dello spagnolo, sorprende Morbidelli

La Ducati si conferma la moto da battere, a meno di un mese dall'inizio del Mondiale 2025 di MotoGp. Nel primo giorno di test in Thailandia, dove sulla pista di Buriram si correrà il primo Gran Premio della nuova stagione, Marc Marquez è stato il più veloce della griglia, chiudendo con un tempo di 1'29"184 e precedendo il fratello Alex, secondo a 0"465 di distacco.
Soltanto ottavo invece Pecco Bagnaia, a 0"844 di distanza dal compagno di squadra e che non ha montato le gomme nuove per l'ultimo giro, una scelta che lo ha penalizzato nel crono. Ottima prova per Franco Morbidelli, che su VR46 ha piazzato il terzo tempo, a 0"499 da Marquez, seguito da un altro pilota italiano, Marco Bezzecchi, al primo anno con l'Aprilia, e dallo spagnolo Pedro Acosta su Ktm. Caduta, ma senza conseguenze, per Brad Binder.
Sport
Sinner e il caso doping, associazione di Djokovic: “È...

Il tennista azzurro è in attesa della sentenza definitiva del Tas

Manca sempre meno alla sentenza del Tas di Losanna, prevista per il 16-17 aprile, sul caso doping che ha riguardato Jannik Sinner. Oggi a prendere una decisa posizione è stata la Professional Tennis Players Association (PTPA), associazione fondata da Novak Djokovic: "Il sistema antidoping dovrebbe colpire i tennisti che si dopano. I dopati sono quegli atleti che cercano di migliorare le proprie prestazioni tramite sostanze illegali", ha spiegato il direttore esecutivo Ahmad Nassar sui social, "le sostanze illegali, così come le soglie dei test antidoping che determinano la positività di un atleta, devono essere strutturate. Questo, però, non succede. I casi di cui parliamo riguardano per lo più quantità irrisorie, che in realtà non migliorano le prestazioni. Questo è l’inizio dell’ingiustizia per tutti".
"Penso che Sinner sia stato coinvolto in una disputa politica-legale tra le due agenzie", ha continuato Nassar riferendosi all'Itia e alla Wada, "e da quasi un anno attende ancora un giudizio definitivo. La situazione in cui si trova è ingiusta. L’Itia dice di aver seguito tutto il suo processo e anche le regole. La Wada invece non è d’accordo e sente la necessità di respingere l’Itia".
"Sfortunatamente, questo non è stato un risultato che mi sorprende se si considerano altre situazioni. Ciò non significa che siamo d’accordo con l’appello della Wada o con la decisione originale dell’Itia", ha concluso Nassar, "nessuna delle due sta realmente contestando i fatti del caso di Jannik. Ciò è importante, ma anche ingiusto. Questo sistema è terribile per gli atleti, sia come gruppo che come individui, i tifosi e lo sport in generale. Penso che debba cambiare".
Sport
Wta 1000 Doha, Paolini ko agli ottavi con Ostapenko

In Qatar, l'azzurra cede in due set contro la tennista lettone

Doha amara per Jasmine Paolini. L'azzurra, numero 4 del mondo e quarta testa di serie del tabellone, è stata eliminata agli ottavi di finale del torneo Wta 1000 in Qatar, battuta dalla lettone Jelena Ostapenko. La numero 37 del ranking si è imposta con il punteggio di 6-2 6-2, in poco più di un'ora di gioco.
La vincitrice del Roland Garros 2017 ha mostrato fin dall'inizio una netta superiorità, non lasciando scampo a Jasmine soprattutto in termini di potenza dei colpi. Per l'azzurra, non basta la timida reazione in avvio di secondo set. Avanza Ostapenko, che dopo le eliminazioni di Gauff e Sabalenka può sperare di arrivare fino in fondo sul cemento del Qatar.