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Crosetto: “Attacco Iran a Israele inefficace ma non...
Crosetto: “Attacco Iran a Israele inefficace ma non solo dimostrativo”
L'informativa del ministro della Difesa sui recenti sviluppi della crisi in Medio Oriente: "I nostri contingenti sono stati avvisati per tempo del possibile imminente attacco"
![Guido Crosetto - Fotogramma /Ipa](https://www.adnkronos.com/resources/028b-1a8256cc23bf-76a7f61c9194-1000/format/big/crosetto_trento_fg_ipa.jpeg)
L'attacco dell'Iran "è avvenuto mediante il lancio di oltre 170 droni, 120 missili balistici e 30 missili da crociera (cruise). Numeri importanti, e lo sono ancor di più se si considera che si tratta del primo attacco dell’Iran effettuato, nella sua storia, sul suolo di Israele. Lungi dal trarre semplicistiche conclusioni, posso dire sin da ora che non è stato un semplice atto simbolico o dimostrativo", anche se è stato "inefficace". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell'informativa alle commissioni riunite di Camera e Senato sui recenti sviluppi della crisi in Medio Oriente.
"Il risultato dell'attacco è stato quasi nullo, ma solo la poderosa difesa aerea antimissile in dotazione ad Israele ha impedito danni sostanziali, contro qualsiasi altra nazione l'attacco sarebbe stato micidiale. Questa difesa d'Isreaele è costato un miliardo di dollari per qualche ora di difesa", ha detto ancora il ministro.
"L’attacco dell'Iran - continua Crosetto -, che pure non ha sortito effetti significativi in termini di danni e vittime, solo in ragione dell’eccezionale efficacia del sistema di difesa integrato israeliano, evidenzia il superamento di una pericolosa linea rossa: il confronto militare diretto tra Teheran e Tel Aviv. Per essere ancor più chiaro, ove un simile attacco fosse stato perpetrato contro qualsiasi altro Paese al mondo, gli effetti sarebbero stati potenzialmente devastanti".
Quanto avvenuto "dimostra due cose: in primo luogo, l’importanza di possedere un sistema di difesa aerea e missilistica integrato ed efficace, adeguato in termini quantitativi e qualitativi, quale strumento di deterrenza e sicurezza per la Nazione. In secondo luogo - ha aggiunto Crosetto -, che nessuno è in grado di difendersi da solo da simili attacchi, neppure una nazione costantemente in allerta e con un apparato militare tecnologicamente avanzatissimo e molto sviluppato come Israele. Un sistema come quello che abbiamo visto all’opera può essere sviluppato solamente in un contesto di alleanze e con investimenti certi e significativi. E ciò, è quasi scontato, rende necessario che, per quanto ci riguarda, le Difese dei Paesi europei operino sempre più in modo integrato e interoperabile, come fossero una sola, per assicurare la difesa dell’Europa e una deterrenza credibile di fronte a qualsivoglia minaccia esterna".
"Dirò subito, per sgomberare il campo da possibili dubbi, che quanto accaduto, tenuto conto delle dinamiche in atto e delle informazioni in nostro possesso, non modifica sostanzialmente la valutazione di sicurezza relativa alle nostre missioni presenti in Iraq e Kuwait", ha spiegato Crosetto.
"I nostri contingenti sono stati avvisati per tempo del possibile imminente attacco e ciò ha consentito loro prendere le contromisure necessarie: procedure di sicurezza note e ben rodate che non hanno colto di sorpresa i militari italiani", ha aggiunto.
Secondo quanto spiega Crosetto, "potrebbero esserci aumenti generalizzati, a partire da quello della benzina e di altri beni primari, già rallentati o impediti dalla guerra ibrida degli Houti nel mar Rosso. Anche per prevenire che ciò accada noi continueremo a fornire aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza, a fare pressioni in ogni modo su Israele, affinché eviti una risposta militare troppo dura, a lavorare per una de-escalation nell’intera regione. Lo facciamo, e lo faccio, in silenzio e con discrezione, come è mio costume, ma in modo costante, pressante e quotidiano".
"Non voglio nascondere le difficoltà e chiedo, sul piano politico, che - come è emerso da alcuni segnali di questi giorni - tutte le principali forze politiche, di maggioranza come anche di opposizione, si stringano attorno al governo che, vi assicuro, lavora con un solo, fondamentale, obiettivo: raffreddare le tensioni, promuovere la pace, evitare ogni escalation", ha detto il ministro.
Politica
Parigi 2024, Salvini contro la cerimonia: “Cristiani...
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Il leader della Lega: "E' stato davvero un pessimo inizio, cari francesi"
![Matteo Salvini](https://www.adnkronos.com/resources/028e-1b114a14d1e3-2f5ba444d8ec-1000/format/big/salvini8_afp.jpeg)
"Aprire le Olimpiadi insultando miliardi di Cristiani nel mondo è stato davvero un pessimo inizio, cari francesi. Squallidi''. E' duro il commento su X del leader della Lega Matteo Salvini alla 'parodia drag' de l'Ultima cena' nella cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Parigi 2024. Il vicepremier posta l'immagine della rappresentazione dell'Ultima cena uno dei quadri omaggiati e rivisitati nella cerimonia di apertura dei Giochi, e la mette a confronto con il dipinto di Leonardo Da Vinci.
"Anche all'inaugurazione dei Giochi la Francia di Macron e Melènchon è riuscita a dare il peggio di sè: prima la rappresentazione in chiave drag queen dell'ultima cena che prende in giro miliardi di cristiani nel mondo, poi i capi di Stato lasciati sotto la pioggia. La Francia di oggi sembra in mano a filo islamici che non hanno nulla delle loro radici. E offende quella laicità che impone il rispetto per ogni religione", dice il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi.
Sulla stessa linea, l'ex senatore leghista Simone Pillon. "Quello rappresentato a Parigi 2024 è il neo Occidente woke. Le radici cristiane ridicolizzate, l'umanità priva di identità sessuale, tutto ridotto a un gigantesco gay pride dionisiaco. Dovremmo ritirare la nostra delegazione, e lasciare Macron a correre solo verso l'abisso", scrive.
"Ma perchè Macron ha scelto di far infangare ai suoi amici transessuali l'Ultima Cena? Poteva far loro rappresentare qualche passaggio del Corano no? Se non altro avrebbe denotato un minimo di fegato. Invece così è uno schifo e basta. Almeno secondo la mia opinione. Voi che dite?", aggiunge in un altro post.
Economia
Concordato preventivo biennale: pro e contro dopo le novità...
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Conviene aderire al concordato preventivo biennale? Per le partite IVA è tempo di valutare pro e contro, anche alla luce delle novità sulla flat tax sul maggior reddito che verrà proposto dal Fisco
![Concordato preventivo biennale: pro e contro dopo le novità sulla flat tax](https://www.adnkronos.com/resources/028f-1b7776037465-daa7e75a7f4a-1000/format/big/adn_logo_concordato_pro_e_contro_1.jpeg)
Il concordato preventivo biennale conviene? Questa una delle domande che si pongono i titolari di partita IVA, alle prese con le valutazioni circa gli effetti dell’adesione al patto con il Fisco.
Alla luce degli ultimi ritocchi, tra cui la flat tax sul maggior reddito proposto dall’Agenzia delle Entrate, è bene analizzare quali sono i pro e i contro previsti per chi sceglierà di aderire al concordato preventivo biennale.
Concordato preventivo biennale: i vantaggi per chi aderirà al patto con il Fisco
È ormai noto che il concordato preventivo biennale consiste in una proposta di reddito che verrà formulata dall’Agenzia delle Entrate nei confronti dei titolari di partita IVA soggetti all’applicazione degli ISA, forfettari compresi.
Si tratterà nella maggior parte dei casi di un reddito al rialzo rispetto alle annualità precedenti, secondo un meccanismo di crescita graduale che accompagnerà professionisti e imprese verso l’obiettivo della piena affidabilità fiscale.
In caso di adesione, il reddito proposto sarà la base per la determinazione delle imposte sui redditi e dell’IRAP: chi sceglierà di aderire al concordato verrà quindi di fatto vincolato a pagare le imposte sulle somme determinate dall’Agenzia delle Entrate, a prescindere dall’effettivo andamento della propria attività.
Per quel che riguarda i soggetti ISA, l’adesione al concordato preventivo biennale rappresenta una vera e propria scommessa sul proprio futuro imprenditoriale, legando l’importo delle somme dovute al Fisco al reddito proposto in via anticipata. In caso di redditi effettivi inferiori - fatta eccezione di specifiche casistiche - non sarà possibile ridurre l’importo dei versamenti già programmati, e la stessa cosa avverrà conseguentemente anche in caso di redditi superiori.
Bisogna inoltre evidenziare che per i forfettari la “scommessa” sarà limitata: il concordato partirà nel 2024 in via sperimentale e per una sola annualità. Considerando che si potrà aderire fino alla fine di ottobre, di fatto le partite IVA minori avranno già un quadro chiaro dell’andamento della propria attività e potranno quindi meglio valutare lo scostamento tra reddito effettivo e reddito proposto dall’Agenzia delle Entrate.
Questi i primi aspetti da considerare nelle valutazioni circa gli effetti positivi e negativi del concordato preventivo biennale, sul quale però non si possono non considerare le ultime novità approvate dal Governo.
Flat tax dal 10% al 15% al sul maggior reddito da concordato
Per rendere più conveniente l’accettazione del patto con il Fisco entra in campo la flat tax.
Nel decreto correttivo approvato in Consiglio dei Ministri del 26 luglio è confermata la tassa piatta strutturata su tre aliquote e che si applicherà sul reddito incrementale concordato rispetto a quanto dichiarato nell’anno precedente.
Una flat tax che consente di ridurre il peso degli acconti dovuti a novembre, secondo le seguenti misure:
● 10% per le partite IVA con punteggio ISA da 8 a 10;
● 12% in caso di punteggio tra 6 e 10;
● 15% in caso di punteggio inferiore a 6.
Una mossa volta ad evitare di fatto il fallimento di uno strumento dal quale il Governo conta di incassare risorse utili per la messa a punto della prossima Manovra di Bilancio, e che rimescola le carte sulla valutazione di pro e contro del concordato preventivo biennale.
Nella pratica, sulle maggiori imposte dovute sulla base del reddito proposto dal Fisco e accettato dal contribuente, in luogo delle aliquote IRPEF ordinarie si applicherà quindi un’imposta sostitutiva crescente, sulla base del punteggio ISA ottenuto.
Concordato preventivo biennale, non solo flat tax: i vantaggi dell’adesione
Al netto delle novità in materia di tassazione, è bene soffermarsi anche sui benefici previsti per chi aderirà al concordato preventivo biennale.
Tra questi vi è l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per le compensazioni IVA fino a 50.000 euro e fino a 20.000 euro in relazione ai crediti IRPEF, IRAP e IRES. Saranno inoltre sospesi gli accertamenti basati su presunzioni semplici così come verrà anticipato il termine di decadenza per le attività di accertamento.
Inoltre, per i periodi d’imposta oggetto di concordato, l’Agenzia delle Entrate non potrà effettuare accertamenti sul reddito d’impresa e di lavoro autonomo, così come saranno congelati gli accertamenti IRAP.
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Parigi 2024, Italia in gara oggi: Ganna e Scutto, ecco chi...
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Nel programma del 27 luglio chance per gli azzurri
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L'Italia può vincere medaglie oggi 27 luglio alle Olimpiadi di Parigi 2024? Quali sono gli atleti da tenere d'occhio? A che ora gareggiano?
Il programma delle Olimpiadi per oggi prevede un menù ricchissimo. Per i colori azzurri, tre nomi in particolare da tenere d'occhio.
Nella cronometro femminile, in gara Elisa Longo Borghini, nella prova in programma tra le 14.30 e le 16.
Nella cronometro maschile, si punta su Filippo Ganna che prenderà il via alle 17.32 nella prova destinata a concludersi attorno alle 18.
Nel judo femminile, categoria -48 kg, chance per Assunta Scutto. Il cammino nel tabellone comincia alle 11.30. La finale del torneo è alle 17.38.