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Crosetto: “Attacco Iran a Israele inefficace ma non...
Crosetto: “Attacco Iran a Israele inefficace ma non solo dimostrativo”
L'informativa del ministro della Difesa sui recenti sviluppi della crisi in Medio Oriente: "I nostri contingenti sono stati avvisati per tempo del possibile imminente attacco"
L'attacco dell'Iran "è avvenuto mediante il lancio di oltre 170 droni, 120 missili balistici e 30 missili da crociera (cruise). Numeri importanti, e lo sono ancor di più se si considera che si tratta del primo attacco dell’Iran effettuato, nella sua storia, sul suolo di Israele. Lungi dal trarre semplicistiche conclusioni, posso dire sin da ora che non è stato un semplice atto simbolico o dimostrativo", anche se è stato "inefficace". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell'informativa alle commissioni riunite di Camera e Senato sui recenti sviluppi della crisi in Medio Oriente.
"Il risultato dell'attacco è stato quasi nullo, ma solo la poderosa difesa aerea antimissile in dotazione ad Israele ha impedito danni sostanziali, contro qualsiasi altra nazione l'attacco sarebbe stato micidiale. Questa difesa d'Isreaele è costato un miliardo di dollari per qualche ora di difesa", ha detto ancora il ministro.
"L’attacco dell'Iran - continua Crosetto -, che pure non ha sortito effetti significativi in termini di danni e vittime, solo in ragione dell’eccezionale efficacia del sistema di difesa integrato israeliano, evidenzia il superamento di una pericolosa linea rossa: il confronto militare diretto tra Teheran e Tel Aviv. Per essere ancor più chiaro, ove un simile attacco fosse stato perpetrato contro qualsiasi altro Paese al mondo, gli effetti sarebbero stati potenzialmente devastanti".
Quanto avvenuto "dimostra due cose: in primo luogo, l’importanza di possedere un sistema di difesa aerea e missilistica integrato ed efficace, adeguato in termini quantitativi e qualitativi, quale strumento di deterrenza e sicurezza per la Nazione. In secondo luogo - ha aggiunto Crosetto -, che nessuno è in grado di difendersi da solo da simili attacchi, neppure una nazione costantemente in allerta e con un apparato militare tecnologicamente avanzatissimo e molto sviluppato come Israele. Un sistema come quello che abbiamo visto all’opera può essere sviluppato solamente in un contesto di alleanze e con investimenti certi e significativi. E ciò, è quasi scontato, rende necessario che, per quanto ci riguarda, le Difese dei Paesi europei operino sempre più in modo integrato e interoperabile, come fossero una sola, per assicurare la difesa dell’Europa e una deterrenza credibile di fronte a qualsivoglia minaccia esterna".
"Dirò subito, per sgomberare il campo da possibili dubbi, che quanto accaduto, tenuto conto delle dinamiche in atto e delle informazioni in nostro possesso, non modifica sostanzialmente la valutazione di sicurezza relativa alle nostre missioni presenti in Iraq e Kuwait", ha spiegato Crosetto.
"I nostri contingenti sono stati avvisati per tempo del possibile imminente attacco e ciò ha consentito loro prendere le contromisure necessarie: procedure di sicurezza note e ben rodate che non hanno colto di sorpresa i militari italiani", ha aggiunto.
Secondo quanto spiega Crosetto, "potrebbero esserci aumenti generalizzati, a partire da quello della benzina e di altri beni primari, già rallentati o impediti dalla guerra ibrida degli Houti nel mar Rosso. Anche per prevenire che ciò accada noi continueremo a fornire aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza, a fare pressioni in ogni modo su Israele, affinché eviti una risposta militare troppo dura, a lavorare per una de-escalation nell’intera regione. Lo facciamo, e lo faccio, in silenzio e con discrezione, come è mio costume, ma in modo costante, pressante e quotidiano".
"Non voglio nascondere le difficoltà e chiedo, sul piano politico, che - come è emerso da alcuni segnali di questi giorni - tutte le principali forze politiche, di maggioranza come anche di opposizione, si stringano attorno al governo che, vi assicuro, lavora con un solo, fondamentale, obiettivo: raffreddare le tensioni, promuovere la pace, evitare ogni escalation", ha detto il ministro.
Economia
Fisco, domani in Cdm bonus da 100 euro per dipendenti fino...
lo avrebbe detto la presidente del Consiglio durante l'incontro con i sindacati
Domani il governo porterà in Consiglio dei ministri, nell’ambito dell’attuazione della delega fiscale, un decreto legislativo che permetterà di erogare, nel mese di gennaio 2025, un’indennità di 100 euro a favore dei lavoratori dipendenti, con reddito complessivo non superiore a 28.000 euro con coniuge e almeno un figlio a carico, oppure per le famiglie monogenitoriali con un unico figlio a carico. Secondo quanto si apprende lo avrebbe detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nel corso dell'incontro con i sindacati. Questo provvedimento, avrebbe spiegato il premier, rientra nel più ampio lavoro che il Governo ha portato avanti finora per difendere il potere d’acquisto delle famiglie e dei lavoratori, segnatamente quelli più esposti. In questi sedici mesi di governo, avrebbe detto ancora, il governo ha scelto di concentrare le risorse che aveva a disposizione per interventi di carattere redistributivo.
Politica
Sangiuliano, Piantedosi e Valditara i ministri più social:...
Ma su Facebook Salvini batte tutti con una media giornaliera di 6,2 post
Il podio del coinvolgimento social dei ministri vede in testa Gennaro Sangiuliano seguito da Matteo Piantedosi e Giuseppe Valditara, sono i ministri che hanno pubblicato più post negli ultimi tre mesi. E' quanto emerge dall'analisi di Arcadia sulle conversazioni online da parte dei ministri e la polarizzazione generata tra i follower e tra gli utenti.
Nel mese di aprile, per le pagine Facebook "è curioso sottolineare almeno tre aspetti. Il primo riguarda l’account del ministro della Giustizia, Carlo Nordio che pur non pubblicando neanche un contenuto ad aprile è comunque cresciuto di oltre 2.100 nuovi follower. Il secondo, invece, ci arriva dalla pagina di Matteo Salvini che ha postato in assoluto più di tutti con 187 contenuti, ovvero una media giornaliera di 6,2 post. Terzo e ultimo, riguarda la pagina del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano che continua a incassare una percentuale di engagement a due cifre, questo mese è del 10%".
Passando alle performance dei ministri su Instagram, "in questo mese che stiamo mettendo in archivio, è interessante evidenziare la crescita di coinvolgimento ottenute dagli account di Antonio Tajani, che si prende una percentuale di interazione al post del 3,4% e di Alessandra Locatelli con un engagement del 5,3%. Su X a calamitare in modo consistente l’attenzione dei follower è stato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi che con il 7,4% ha incassato la percentuale più ampia di engagement. A pubblicare più post invece ci sono i ministri Gennaro Sangiuliano, con 137 contenuti e Adolfo Urso con 107 post. Sul podio mensile del coinvolgimento risalgono, come è già accaduto a marzo seppur con percentuali diversi i ministri Gennaro Sangiuliano, Matteo Piantedosi e Giuseppe Valditara".
"Nel monitoraggio delle menzioni online e della propensione al coinvolgimento nel dibattito, si rinnova lo schema dei mesi precedenti con la leadership incontrastata di Matteo Salvini che questo mese incassa oltre 38 mila menzioni. A completare il podio, troviamo, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che di citazioni online ne raccoglie 36. e il ministro del Turismo Daniela Santanchè, che ne ottiene 14.900".
Esteri
Attacco Houthi a nave cargo nel Mar Rosso, nave Fasan della...
E' accaduto nella tarda mattinata nei pressi dello stretto di Bab El Mandeb
Nella tarda mattinata di oggi la fregata Virginio Fasan della Marina Militare, impegnata nella protezione ravvicinata di un mercantile commerciale europeo nell’ambito dell’Operazione Eunavfor Aspides, ha abbattuto un drone nel Mar Rosso, in prossimità dello stretto di Bab El Mandeb. Il drone, dalle caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attacchi degli Houthi, si trovava a circa 5 chilometri dalla nave italiana, in direzione del mercantile scortato.
Attacchi complessi con missili e droni si erano già verificati durante la mattinata, sventati grazie alle manovre evasive effettuate dal mercantile su indicazioni del comando di Nave Fasan. Un missile è esploso in acqua nelle vicinanze della nave scortata, causando solo lievi danni superficiali. La fregata Fasan e il mercantile protetto stanno proseguendo come pianificato la rotta verso sud, per uscire dal mar Rosso. Attualmente nell'area per garantire la libertà di navigazione e la sicurezza delle rotte commerciali, Nave Virginio Fasan ha avvicendato Nave Caio Duilio come unità sede del comando tattico di Eunavfor Aspides, operazione di sicurezza marittima dell'Unione Europea per la salvaguardia della libertà di navigazione nelle Aree del Mar Rosso e del Golfo di Aden.