Riparte Milleorti per il Turismo – Disabilità e lavoro: a Rimini, training in orto con l’aiuto degli hotel
Rimini, 11/04/2024 - Riparte Milleorti per il Turismo, progetto a favore dell’inclusione lavorativa di persone con disabilità intellettiva di vario genere, che si svolge presso l’Area Verde Inclusiva di Casa Macanno, a Rimini. Attraverso il lavoro negli orti adottati dagli albergatori, si impara a relazionarsi con gli altri e si coltivano abilità spendibili poi nel mondo del lavoro. Eugenio Quartulli, educatore e coordinatore: «Quest’anno un nuovo educatore in equipe e quattro lavoratori in più!»
Torna per il quarto anno consecutivo l’iniziativa nata dalla collaborazione tra l’azienda riminese Alberghi.it, l’associazione Crescere Insieme Odv, la cooperativa sociale Il Millepiedi. Grazie al supporto di una ventina di hotel situati sulla Riviera Romagnola e presenti sul portale di promozione alberghiera Alberghi.it, il mondo del turismo si impegna a favore della sostenibilità sociale condividendo l’adozione di alcuni orti presso l’Area Verde Inclusiva di Casa Macanno a Rimini, sostenuta economicamente dal 2023 anche dal Comune di Rimini
Gli orti vengono curati da persone con disabilità intellettiva di vario genere, guidate da tre educatori. Mentre si prepara il raccolto si stimolano diverse abilità a partire dalle potenzialità di ciascuno: dalla capacità di collaborare con gli altri ai piccoli calcoli matematici necessari a rispettare la distanza tra le piante, dalla gestione del tempo alla comprensione dei ritmi stagionali.
L’obiettivo è prepararsi all’autonomia lavorativa che potrà garantire un futuro dignitoso a ciascuno, in base alla conoscenza delle proprie attitudini, capacità e limiti.
«In questi 6 anni di Milleorti per la Città, progetto in cui si inserisce dal 2021 Milleorti per il Turismo - racconta Eugenio Quartulli, educatore della cooperativa Il Millepiedi e coordinatore del gruppo di lavoro - abbiamo visto accadere tanti piccoli miracoli. Ci sono persone che sono rifiorite attraverso le relazioni che sono nate qui, altre che hanno imparato a disciplinarsi o a esprimersi.»
Nell’Area Inclusiva di Casa Macanno si fa attenzione alle persone, ma anche all’ambiente. La terra viene coltivata secondo i principi dell’orto sinergico, si evitano pesticidi chimici e si risparmia il più possibile l’acqua attraverso irrigazione controllata e tecniche tradizionali come la Pacciamatura.
Ora si lavora ai prossimi obiettivi, come la raccolta dell’acqua piovana e la collaborazione con le scuole per i progetti di alternanza scuola-lavoro, ma la sfida più grande resta quella delle assunzioni. «Vorrei che si creasse una rete in grado di rassicurare gli hotel che intendono assumere o proporre tirocini a questi ragazzi. Possono essere lavoratori validi e verrebbero affiancati per tutto il tempo necessario da un tutor-educatore in modo da non mettere in difficoltà l’albergatore/azienda che vuole impiegarli.»
«Da tempo sensibilizziamo i nostri albergatori sul tema delle assunzioni - commenta Lucio Bonini, socio fondatore di Alberghi.it con Andrea Sacchetti - ma il tempo contratto della stagione estiva può complicare la gestione di un possibile inserimento lavorativo. In questa situazione è fondamentale la presenza di un tutor che affianchi la persona con disabilità favorendone l’inserimento nello staff di lavoro, mediando la comunicazione e ottimizzando i tempi di lavoro».
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Cecconato Impianti entra nel mercato del rifornimento per...
La storica azienda di Arcade, in provincia di Treviso, ha realizzato un impianto di rifornimento carburante per elicotteri per un’azienda leader mondiale del settore
Treviso, 20 settembre 2024. Si amplia, e si diversifica sempre di più, l’attività di Termoidraulica F.lli Cecconato. La società, nata nel 1973 e specializzata nell'esecuzione e manutenzione soprattutto di grandi impianti termoidraulici industriali, oltre che di quelli civili, entra ora nel mercato del rifornimento per l’aviazione con la recente realizzazione di un impianto di carburante JET A-1 per il rifornimento di elicotteri per un’azienda leader del settore. “Si tratta del primo impianto che riporta il nostro marchio, dopo avere contribuito a realizzare parti di sistemi per altre aziende in passato – spiega Mirco Cecconato, responsabile della Gestione del Personale e dei Cantieri – Un progetto che ci rende ancora più orgogliosi del nostro lavoro e delle competenze di tutti i nostri dipendenti”.
L’impianto è stato realizzato in collaborazione con Aerofueltech, azienda di Villorba (TV) che si occupa proprio della progettazione e consulenza per la realizzazione di impianti relativi allo stoccaggio ed alla distribuzione di combustibili per l'aviazione e l'autotrazione, sia in ambito civile che militare. “Abbiamo costruito questo importante impianto – osserva Nicola Bergo, amministratore unico di Aerofueltech – sviluppando la progettazione in sintonia con il cliente, curando specifici dettagli ed esigenze visto che si trattava di integrare il sistema in una struttura già esistente”.
Grande attenzione è stata posta alla selezione dei componenti e dei materiali, privilegiando l’acciaio inossidabile anche per la realizzazione del telaio e la carpenteria di supporto. In un’ottica di fornitura “chiavi in mano”, la F.lli Cecconato si è occupata anche del decommisioning, ossia dello smontaggio e smaltimento del vecchio impianto, oltre che dell’installazione e messa in servizio di quello nuovo.
“Questo è solo il primo dei progetti in questo settore – conclude Mirco Cecconato – abbiamo già una commessa per un deposito JET A-1 da 100 m3 con impianto di carico/scarico per un aeroporto in Germania. Il nostro obiettivo è quello di realizzare impianti di stoccaggio e rifornimento in aeroporti di piccole e medie dimensioni”.
Un’area di attività che si unisce ai molteplici settori in cui opera la Cecconato Impianti, dall’impiantistica nel settore enologico a quella della trasformazione dei tabacchi, curando ogni aspetto della lavorazione fino al collaudo finale ed alla manutenzione ordinaria e straordinaria.
Per informazioni www.cecconatoimpianti.com
Contatti: www.cecconatoimpianti.com
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Fondazione Snaitech con ChangeTheGame per un mondo dello...
Apre presso la Sapienza Università di Roma il primo sportello in Italia di assistenza psicologica per le vittime di abusi e violenze in ambito sportivo
Milano, 20 settembre 2024 – Fondazione Snaitech e l’associazione ChangeTheGame uniscono le forze per promuovere un ambiente sportivo a misura di atleta e annunciano oggi la loro nuova collaborazione. Grazie all’incontro di queste due realtà con La Sapienza Università di Roma ha preso vita il primo “sportello di counseling psicologico” presente nel nostro Paese e rivolto agli sportivi e alle sportive che hanno subito violenze e abusi.
Per Fondazione Snaitech lo sport rappresenta un importante strumento per favorire l’inclusione e promuovere un confronto sano e positivo. Per questo è inaccettabile che proprio questo ambito si riveli troppo spesso teatro di abusi e violenze. La Fondazione ha scelto quindi di affiancare ChangeTheGame e supportare il progetto di istituire uno sportello di ascolto e supporto affinché ogni atleta possa sentirsi davvero valorizzato e protetto, condividendo l’obiettivo comune di costruire un futuro in cui lo sport sia per tutti e tutte sinonimo di rispetto, sicurezza e condivisione.
Lo sportello, collocato all’interno del dipartimento di psicologia dell’ateneo romano, permetterà alle atlete e gli atleti di incontrare e confrontarsi con figure competenti in grado di supportarli e guidarli e di accedere ad un servizio di counseling psicologico gratuito. Presso lo sportello sarà poi possibile intraprendere percorsi dedicati di inclusione e crescita sempre legati all’ambito sportivo.
“Il processo di vittimizzazione è molto articolato e include spesso aspetti che riguardano la perdita della propria capacità di rivendicare un ruolo attivo e propositivo nelle relazioni e di svalutazione delle proprie risorse e delle proprie caratteristiche. Per questo i percorsi di counseling non si limitano alla analisi delle esperienze traumatiche, ma ricercano attivamente la possibilità di reinserire le persone nel proprio naturale percorso di autodeterminazione e di recuperare la propria efficacia personale e sociale.” commenta Fabio Lu cidi, dottore di ricerca in Psicologia e Professore Ordinario di Psicometria alla Sapienza - Università di Roma, dove è Prorettore con delega alla Quarta Missione e ai rapporti con la Comunità Studentesca e dirige il Comitato Tecnico Scientifico sulla Diversità e l'Inclusione, il Laboratorio e il Servizio di Psicologia dello Sport.
“Questo sportello di aiuto, ascolto e supporto per le vittime di violenza nello sport nato dalla collaborazione di ChangeTheGame, l’Università La Sapienza e grazie al supporto di Fondazione Snaitech è di fondamentale importanza nel nostro Paese e segna un grande passo avanti per quanto riguarda le azioni di tutela. In Italia 4 atleti e atlete su 10 subiscono una forma di violenza. La maggior parte di queste vittime sviluppano problemi di natura psicofisica, allontanandosi o abbandonando lo sport e vengono lasciate sole per uscire dal buio del loro dolore. Da sopravvissuta alla violenza, conosco bene quel senso di solitudine e abbandono, quella ferita profonda e perenne che ti viene lasciata e so che è anche attraverso la cura di persone qualificate e preparate che si può iniziare a vedere la luce. Questo sportello vuole andare oltre l’assistenza ed essere uno spazio sicuro per le vittime, uno spazio dove possa avvenire un processo di elaborazione dell’accaduto e una fioritura personale”, dice Giulia Pairone, survivor tennista professionista e volontaria di ChangeTheGame.
La nuova collaborazione tra Fondazione Snaitech e ChangeTheGame è stata presentata oggi in occasione di “Racconti di vita e di sport”, l’evento dell’associazione che dal 2018 offre supporto e assistenza gratuita alle vittime di violenza e abuso nel contesto sportivo. L’appuntamento, ospitato nella splendida cornice dell’Ippodromo Snai San Siro di proprietà di Snaitech è stata l’occasione per riflettere sul rapporto tra sport ed etica grazie al prezioso contributo di quattro sportivi d’eccezione e volti dell’associazione: sono stati infatti Filippo Galli, Josefa Idem, Matteo Tagliariol e Edoardo Verzotti ad accompagnare i presenti nel racconto del loro percorso sportivo, dei valori e dei principi che ne hanno guidato i successi e la carriera.
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Superare lo skills gap: in Alto Adige nasce il primo...
Bolzano, 20 settembre 2024. Formazione, impresa e innovazione non sono mai state così vicine. Per rispondere alle sfide di un mondo del lavoro in continuo cambiamento e formare competenze quanto più possibile allineate alle esigenze delle imprese, la Libera Università di Bolzano inaugura la sua nuova Facoltà di Ingegneria, insediandola all’interno di un parco scientifico e tecnologico, il NOI Techpark di Bolzano, che raddoppia, di fatto, la sua dimensione raggiungendo oltre 2.400 persone tra personale del mondo dell’innovazione, della ricerca, dell’impresa, ma anche studenti e studentesse.
L’hub, nato nel 2017, continua così la sua crescita, rappresentando un contesto dinamico e all’avanguardia in cui formarsi e avvicinarsi al mondo del lavoro. Attualmente ospita 52 laboratori scientifici e di prototipazione, tre istituti di ricerca (Eurac Research, Fraunhofer Italia, Centro di Sperimentazione Laimburg), 70 aziende e 27 start-up operative in quattro settori di specializzazione: Green (sistemi energetici, edifici e quartieri sostenibili, tecnologie idriche); Food & Health (materie prime e sottoprodotti, processi di lavorazione ottimizzati e fermentazione, scienze omiche e salute di precisione); Digital (Internet of Things, Open Data Hub, Intelligenza Artificiale) e Automotive & Automation (automotive e mobilità, manufacturing, agri-automation). Un distretto in cui la Facoltà di Ingegneria era già presente coi suoi laboratori, assieme alle Facoltà di Economia e di Scienze agrarie, ambientali e alimentari, e su cui ora rinnova la sua scommessa, scegliendolo come vero e proprio campus per la nuova facoltà. Qui, studenti e studentesse potranno studiare le nuove tecnologie, applicandole al progresso umano e al potenziamento del sistema economico e produttivo, creando un ponte reale e quotidiano con il mondo delle imprese e della ricerca.
«Siamo consapevoli di quanto sia importante investire sulle competenze e dotarci di personale altamente qualificato per restare competitivi in un contesto economico sempre più sfidante e votato all’innovazione. Per questo, l’arrivo di una nuova Facoltà di Ingegneria, focalizzata su automazione, settore già molto importante per il nostro territorio, robotica e Intelligenza artificiale, è cruciale per il futuro del nostro territorio. E non poteva esserci luogo migliore per collocare una facoltà di questo tipo del NOI Techpark» - ha commentato il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher.
Due saranno gli assi tematici principali della facoltà: il primo, che spazia dalle tecnologie hardware e software digitali innovative (tra cui intelligenza artificiale e human-computer interaction), fino agli elementi più avanzati dell'ingegneria industriale, meccanica ed energetica; il secondo, focalizzato sulle applicazioni al servizio del territorio, dalla conservazione delle risorse naturali e ambientali, fino all’impatto sulle persone e sul benessere della società. In perfetta coerenza con la mission del NOI Techpark, il cui acronimo sta per Nature of Innovation, innovare secondo la natura.
A caratterizzare la nuova Facoltà saranno, in particolare, l’approccio multidisciplinare di ricerca e insegnamento, la forte contaminazione tra la parte informatica e la parte ingegneristica, la connessione con un territorio industriale dalla forte propensione innovativa e internazionale, e la modalità formativa altamente esperienziale, agevolata dalla prossimità con i luoghi dell’innovazione: dai laboratori, deputati ai progetti di ricerca e sviluppo e al trasferimento tecnologico alle imprese, all’incubatore per start-up che darà la possibilità ai giovani talenti di osservare da vicino il percorso che consente alle idee di diventare imprese.
La facoltà, in cui si parlano correntemente tre lingue (italiano, tedesco e inglese), conta 800 studenti e studentesse, destinati a diventare presto più di 1000, provenienti da tutta l’area mitteleuropea. Si avvale, inoltre, di un modello organizzativo basato su tre istituti (Computer Science, Information Engineering e Industrial & Energy Engineering) e nove macroaree di ricerca (Knowledge and Data, Data-driven Artificial Intelligence, Mathematical Foundations, Materials and Devices for Smart Systems, Software Engineering and Autonomous Systems, Human-centered Intelligent Systems, Industrial Engineering and Automation, Energy Resources and Energy Efficiency, Sustainability and Safety for the Natural and Built Environment).
«Per una Facoltà come la nostra, la collocazione nel NOI è un’opportunità davvero unica perché avvicina le attività di ricerca e le attività didattiche con gli studenti alle aziende. Sarà un impulso anche allo sviluppo del parco tecnologico stesso perché gli studenti e le studentesse saranno inseriti/e nel mondo dell’innovazione, potranno interagire con le realtà di ricerca e collaborare con le start-up. Una volta terminati gli studi, potranno diventare loro stessi/e fondatori/fondatrici di nuove iniziative e, così, essere protagonisti del futuro imprenditoriale del territorio. La sinergia farà bene ad entrambe le comunità, quella di unibz e quella del NOI Techpark, e magari aprirà le porte all’insediamento al NOI di altre Facoltà» - commenta il prof. Paolo Lugli, rettore della Libera Università di Bolzano.
«Con l’inaugurazione della facoltà di ingegneria, NOI Techpark continua il suo percorso di crescita realizzando un vero e proprio raddoppio, passando da 1.200 a 2.400 persone altamente qualificate. Una community internazionale, in cui si parlano almeno 15 lingue da ancora più Paesi, che contribuirà a contaminare positivamente il percorso di formazione delle/i future/i ingegnere/i e, a sua volta, a farsi contaminare da queste giovani menti. Un processo osmotico che, siamo sicuri, contribuirà al progresso tecnologico, scientifico e culturale del nostro territorio e delle nostre comunità» - dichiara Helga Thaler Ausserhofer, presidente del NOI Techpark.
«Il campus riunisce tanti laboratori sotto uno stesso tetto e ciò facilita le collaborazioni tra discipline diverse oltre al fatto che questi laboratori non vengono usati solo per la ricerca ma anche dagli studenti. Contiamo di proseguire nello sviluppo di un’offerta didattica sempre più orientata alla formazione di tipo esperienziale, organizzando l’attività educativa in maniera tale che la parte di apprendimento teorico e quella di applicazione pratica convivano e confluiscano in un percorso coerente e ciclico fatto non solo di “sapere”, ma anche di “saper fare”» - sottolinea il prof. Andrea Gasparella, preside della Facoltà di Ingegneria della Libera Università di Bolzano.
Il NOI Techpark si dimostra essere, quindi, il luogo ideale per far fiorire i talenti del futuro grazie alla vicinanza con il mondo dell’innovazione. Il quartiere, che occupa una superficie complessiva di 12 ettari, per il 40% già edificati, ha recentemente inaugurato altri due nuovi edifici, il D2 e D3, con nuove aziende e nuovi laboratori nei settori Green e Food & Health, e ha già progettato altri due complessi, il D4 e D5, che si focalizzeranno su Digital & AI, Automation & Robotics. Parallelamente, anche i servizi del parco sono in costante crescita: solo nell’ultimo anno, ne hanno usufruito oltre 1.000 clienti, tra cui 745 aziende, con 660 progetti di R&S con un budget di 44,5 milioni di euro, mentre gli investimenti complessivi dei privati nelle start-up insediate al NOI ammontano già a 7,8 milioni di euro.
Maggiori informazioni sui siti di unibz e di NOI Techpark.