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Mancini multato per bandiera con il ‘topo...
Mancini multato per bandiera con il ‘topo laziale’ dopo il derby
Il difensore della Roma punito con un'ammenda di 5000 euro
Il giudice sportivo di Serie A ha multato di 5.000 euro il difensore della Roma Gianluca Mancini per "avere sventolato un vessillo offensivo nei confronti della tifoseria della squadra avversaria durante i festeggiamenti post-gara sotto la propria curva". Il difensore giallorosso ha sventolato una bandiera biancoceleste con la sagoma di un topo al termine del derby vinto 1-0 sulla Lazio.
Cosa dicono le bandiere di Lazio e Roma
"Un calciatore non deve scendere a certi compromessi perché questo sembra più un compromesso nei confronti della tifoseria giallorossa", dice Bruno Giordano, bandiera della Lazio, commentando il gesto di Mancini in occasione della presentazione del palinsesto sportivo Rai. "Come comportamento fra due tifoserie ci potrebbe anche stare" ma "un giocatore non deve scendere a certi compromessi. Poi si parla di educare le curve. Mancini dice di non essersi reso conto ma non penso che sia un tifoso della Lazio, e che gli diano una bandiera di quella squadra da sventolare. E' stata una cosa di cattivo gusto. L’importante è che si sia pentito e scusato, anche perché ci sono giocatori della Lazio con lui nella nazionale. Sarebbe stato meglio se avesse preso una bandiera della Roma e avesse fatto un giro del campo, sarebbe stato più opportuno e più elegante".
"Siamo andati un po’ sopra le righe. Mancini è un ragazzo un po’ esuberante, però bisogna fare un po' fare più attenzione. Non so cosa succederà ma siamo andati un po' oltre", le parole dell'ex giallorosso Sebino Nela prima della decisione del giudice sportivo.
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Ferrari svela monoposto rossa e blu per Gp Miami
La novità divide tifosi e appassionati: c'è chi apprezza e chi boccia la novità
Una Ferrari rossa e blu nel Gp di Miami, in programma domenica 5 maggio in Florida. La scuderia di Maranello ha diffuso le immagini che mostrano la livrea speciale delle monoposto in vista del sesto appuntamento del Mondiale 2024 di Formula 1. Le rosse sfoggiano un abito speciale, con ampi tratti di blu, in concomitanza anche con l'arrivo di un nuovo sponsor che compare sull'ala anteriore, su quella posteriore e sulla carrozzeria.
La novità, che la Ferrari presenta con foto e video sui propri profili, divide tifosi e appassionati. C'è chi avrebbe gradito un 'total blue', chi apprezza la scelta cromatica e chi non nasconde la delusione per il risultato dopo giorni di attesa. Non manca ovviamente l'ironia nei commenti alle immagini: il mix rosso-blu spinge più di un utente su X a paragonare la monoposto alla macchina dell'Uomo Ragno.
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Red Bull conferma: Newey lascia dopo Mondiale 2024
I tifosi Ferrari 'sognano' l'approdo a Maranello del designer
La Red Bull ufficializza l'addio di Adrian Newey al team. Il designer, che da due decenni progetta le monoposto del team campione del mondo, lascerà la squadra all'inizio del 2025. Newey si allontanerà durante il 2024 dalle operazioni legate alla Formula 1, anche se sarà presente in alcuni Gp. Il 'genio si concentrerà sul progetto della RB17, la prima hypercar che la Red Bull intende svelare a luglio a Goodwood. L'addio di Newey, arrivato alla Red Bull nel 2006 è determinante per la conquista di 7 Mondiali piloti, apre scenari suggestivi nel mercato di Formula 1. "E' il momento di passare il testimone ad altri e di cercare nuove sfide", le parole del Chief Technical Officer nella nota diffusa dalla Red Bull.
La Aston Martin avrebbe già presentato un'offerta al designer, che avrebbe la possibilità di continuare a lavorare in Inghilterra. Inevitabile, però, 'sognare' l'approdo di Newey alla Ferrari per una nuova era che a Maranello nel 2025 si aprirà con l'arrivo di Lewis Hamilton, prossimo compagno di Charles Leclerc.
Nella comunicazione ufficiale, la Red Bull fa espressamente riferimento al "primo quarto del 2025" come periodo in cui si concretizzerà il divorzio. È evidente che Newey quindi, se volesse passare ad un altro team, di fatto non potrebbe progettare la monoposto 2025 e sarebbe in grado di incidere solo in vista della stagione 2026.
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Calciomercato, rivoluzione in arrivo? La sentenza che può...
Le norme della Fifa sono contrarie al diritto dell'Ue?
Rivoluzione in arrivo nel calciomercato? La Corte di giustizia dell'Unione europea (CGUE) ha affermato che le norme della Fifa sul trasferimento dei giocatori potrebbero rivelarsi contrarie al diritto dell'Unione europea a causa di una controversia tra l'ex giocatore francese Lassana Diarra e l'organo di governo del calcio.
Martedì l'avvocato generale Maciej Szpunar ha espresso il suo parere affermando che le norme Fifa "che regolano i rapporti contrattuali tra giocatori e club potrebbero rivelarsi contrarie alle norme europee sulla concorrenza e sulla libera circolazione delle persone". Diarra ha firmato per il club russo Lokomotiv Mosca nel 2013, per poi vedere il contratto risolto dal club un anno dopo senza giusta causa. La Lokomotiv ha presentato domanda di risarcimento alla Camera di risoluzione delle controversie della Fifa e il giocatore ha presentato una domanda riconvenzionale chiedendo un risarcimento per gli stipendi non pagati.
Diarra sostiene che la ricerca di un nuovo club si è rivelata difficile perché, secondo le norme Fifa, qualsiasi nuovo club sarebbe ritenuto responsabile in solido con se stesso a pagare qualsiasi risarcimento dovuto alla Lokomotiv. L'ex calciatore sostiene che un potenziale accordo con il club belga Sporting du Pays de Charleroi è naufragato a causa delle condizioni e ha citato in giudizio la Fifa e l'organo di governo del calcio belga URBSFA per danni e perdita di guadagni di 6 milioni di euro. Tra qualche mese è attesa la sentenza. I giudici spesso seguono l'opinione dell'avvocato generale, ma non sempre.
Szpunar ritiene che le norme sui trasferimenti della Fifa "limitano la possibilità per i giocatori di cambiare club e, al contrario, per i (nuovi) club di assumere giocatori, in una situazione in cui un giocatore ha rescisso il proprio contratto senza giusta causa". "Queste disposizioni sono tali da scoraggiare e dissuadere i club dall'assumere il giocatore per paura di rischi finanziari. Le sanzioni sportive a cui vanno incontro i club che assumono il giocatore possono effettivamente impedire a un giocatore di esercitare la propria professione con un club situato in un altro Stato membro". I rappresentanti legali di Diarra hanno accolto con favore la valutazione dell'avvocato generale in una dichiarazione, mentre alla Fifa è stato chiesto un commento. La CGUE è composta dalla Corte di giustizia europea (CGCE) e dal Tribunale europeo (CEG).