Esteri
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Ucraina, raid Russia su Kharkiv: 4 morti. Mosca: “Dialogo con Nato a livello zero”
Zelensky: "Droni russi sui soccorritori, attacco cinico. Mosca: "Dialogo con Nato a livello zero"
E' di 4 morti e 12 feriti il bilancio di un attacco della Russia su Kharkiv, in Ucraina. Lo ha dichiarato su Telegram il governatore dell'oblast di Kharkiv Oleh Syniehubov. L'attacco russo è stato condotto con droni e ha provocato diverse esplosioni, ha aggiunto.
Le difese aeree ucraine hanno abbattuto 11 dei 20 droni "kamikaze" di tipo Shahed lanciati dalla Russia durante la notte, ha riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine.
Attacchi di droni russi sono stati segnalati anche nell'oblast di Dnipropetrovsk. Il governatore Serhii Lysak ha affermato che le forze russe hanno utilizzato veicoli aerei senza pilota e artiglieria pesante per attaccare le comunità di Nikopol, Marhanets e Chervonohryhorivka dell'oblast di Dnipropetrovsk, provocando danni ma nessuna vittima.
Zelensky: "Droni russi sui soccorritori a Kharkiv, attacco cinico"
Tre delle quattro persone uccise ''in un raid aereo a Kharkiv, contro un normale condominio, con tre droni Shahed'' iraniani erano soccorritori ucraini. Giunti sul luogo dell'attacco per portare soccorso a 10 feriti, mentre una quarta persona, una donna, è morta. Lo spiega in un tweet il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando di ''un attacco spregevole e cinico, quando i soccorritori sono arrivati sul luogo dell'attacco, i terroristi hanno attaccato nuovamente. A seguito dell'attacco, 4 persone sono state uccise. Tra loro c'erano i nostri soccorritori: Vladyslav Lohinov, Serhii Baidalinov e Volodymyr Matiushenko. E' rimasta uccisa anche una civile, Zoia Bondiukova''.
Rivolgendo ''le mie più sincere condoglianze alle famiglie e ai cari delle vittime'', Zelensky ha aggiunto che ''più di 10 persone sono rimaste ferite e tutte ricevono l'assistenza necessaria. I terroristi russi saranno ritenuti responsabili delle loro azioni a Kharkiv e di tutti gli atti di aggressione contro il nostro popolo''. Su 'X' Zelensky ha poi spiegato che ''stiamo lavorando con i nostri partner per rafforzare la protezione delle nostre città e dei nostri villaggi e per proteggere i nostri cittadini. Il rafforzamento delle capacità di difesa aerea dell’Ucraina si traduce direttamente nel salvataggio di vite umane''.
Kuleba: "Attacchi russi senza precedenti con missili e droni, dateci i Patriot"
L'Ucraina ha bisogno di missili Patriot per difendersi dagli attacchi "senza precedenti" condotti dalla Russia, con missili e sciami di droni iraniani, ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, a margine della ministeriale Esteri della Nato a Bruxelles, subito dopo la celebrazione del 75esimo anniversario della firma del Patto atlantico. "Grazie per gli sforzi personali - ha affermato rivolto al segretario generale Jens Stoltenberg - e per l'approccio con la vista lunga, per quanto riguarda come assicurare un sostegno duraturo all'Ucraina. Sono venuto qui mentre in Ucraina si verificano attacchi continui, senza precedenti, con missili e droni da parte della Russia. Giusto stanotte la città di Kharkiv è stata colpita, con migliaia di droni Shahed", che vengono prodotti dall'iraniana Hesa e che, dopo essere stati impiegati nella guerra nello Yemen dagli Houthi, vengono ora usati massicciamente dalla Russia contro l'Ucraina. "Purtroppo la Russia - ha continuato Kuleba - distrugge sistematicamente la nostra economia, uccide cittadini ucraini e distrugge la ricchezza dei nostri cittadini, il che va di conserva con la strategia russa, che è quella di cancellare l'Ucraina dalle carte geografiche. Non voglio rovinarvi la festa, ma il mio principale messaggio oggi sono i Patriot. Perché salvare vite ucraine, l'economia ucraina e le città ucraine dipende dalla disponibilità di Patriot e di altri sistemi di difesa aerea. Parliamo dei Patriot perché sono l'unico sistema che può intercettare missili balistici. Solo nel mese di marzo, l'Ucraina è stata colpita da 94 missili balistici. Ma fornire i Patriot dipende dagli Alleati: ne hanno molti. Questo sarà il mio principale focus oggi e non vedo l'ora di discutere con gli Alleati". Il Mim-104 Patriot è un sistema di missili terra-aria prodotto dalla statunitense Raytheon (il titolo al Nyse quota oggi sui 97,5 dollari).
Kiev: "La Russia ha perso 445.040 soldati da inizio guerra"
La Russia ha perso 445.040 soldati in Ucraina dall’inizio della della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questo numero include 670 vittime subite dalle forze russe nell'ultimo giorno.
Secondo il rapporto , la Russia ha perso anche 7.018 carri armati, 13.386 veicoli corazzati da combattimento, 14.861 veicoli e serbatoi di carburante, 11.171 sistemi di artiglieria, 1.026 sistemi di razzi a lancio multiplo, 746 sistemi di difesa aerea, 347 aerei, 325 elicotteri, 8.817 droni, 26 imbarcazioni e un sottomarino.
Russia: "Dialogo con Nato a livello zero"
E' praticamente nullo, ''al livello zero'', il canale di dialogo tra la Russia e la Nato, ha intanto dichiarato dal canto suo il vice ministro degli Esteri russo Alexander Grushko citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti, affermando che le relazioni tra la Russia e l'Alleanza atlantica si stanno "prevedibilmente e deliberatamente" deteriorando. E questo per colpa degli Stati Uniti e dell'Unione europea.
Allo stesso tempo, ha aggiunto, la Russia non ha intenzione di avviare un conflitto militare con la Nato o con i suoi Paesi membri.
Il Trattato del Nord Atlantico, conosciuto anche come Patto atlantico, compie proprio oggi 75 anni. Il trattato che ha fondato la Nato, l'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, venne firmato il 4 aprile del 1949 a Washington D.C.: martedì è stato portato fisicamente per la prima volta fuori dagli Usa, a Bruxelles, per celebrare i tre quarti di secolo della più grande alleanza militare mai esistita in tempo di pace.
Zakharova: "La Nato usa Kiev come strumento anti-russo"
La Nato ha fatto della Russia l’obiettivo della sua politica aggressiva, e l’Ucraina viene utilizzata dall’Alleanza solo come strumento anti-russo, ha detto alla Tass la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, commentando la dichiarazione del segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, secondo cui le forniture militari dai Paesi dell'alleanza all'Ucraina non dovrebbero essere effettuate su base volontaria, ma obbligatoria.
"Questa è la conferma dell'essenza anti-russa dell'Alleanza - ha aggiunto la Zakharova - E in secondo luogo, ciò conferma che stanno usando l'Ucraina come strumento. Queste dichiarazioni sono la prova delle nestre tesi, di cui parliamo da tempo e che i membri della Nato hanno respinto. Questo è un blocco aggressivo, diretto contro il nostro paese. Ci sono altri paesi, ci sono altre direzioni, ma prima di tutto è il nostro paese, che hanno scelto come obiettivo".
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Attacco Houthi a nave cargo nel Mar Rosso, nave Fasan della...
E' accaduto nella tarda mattinata nei pressi dello stretto di Bab El Mandeb
Nella tarda mattinata di oggi la fregata Virginio Fasan della Marina Militare, impegnata nella protezione ravvicinata di un mercantile commerciale europeo nell’ambito dell’Operazione Eunavfor Aspides, ha abbattuto un drone nel Mar Rosso, in prossimità dello stretto di Bab El Mandeb. Il drone, dalle caratteristiche analoghe a quelli già usati in precedenti attacchi degli Houthi, si trovava a circa 5 chilometri dalla nave italiana, in direzione del mercantile scortato.
Attacchi complessi con missili e droni si erano già verificati durante la mattinata, sventati grazie alle manovre evasive effettuate dal mercantile su indicazioni del comando di Nave Fasan. Un missile è esploso in acqua nelle vicinanze della nave scortata, causando solo lievi danni superficiali. La fregata Fasan e il mercantile protetto stanno proseguendo come pianificato la rotta verso sud, per uscire dal mar Rosso. Attualmente nell'area per garantire la libertà di navigazione e la sicurezza delle rotte commerciali, Nave Virginio Fasan ha avvicendato Nave Caio Duilio come unità sede del comando tattico di Eunavfor Aspides, operazione di sicurezza marittima dell'Unione Europea per la salvaguardia della libertà di navigazione nelle Aree del Mar Rosso e del Golfo di Aden.
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Caso Ariston, botta e risposta Farnesina-Mosca. Governo al...
Farnesina: "Revocare la misura". L'ambasciatore russo in Italia: "Risposta ad atti ostili". Il precedente della Danone
Diplomazia e governo al lavoro sul caso Ariston: tra Roma, Mosca e Bruxelles sono in corso contatti al massimo livello per capire le intenzioni della Russia, mentre alla Farnesina è stato convocato l'ambasciatore per chiedere la revoca del provvedimento di 'trasferimento temporaneo della gestione', giustificato dal diplomatico come "una risposta alle azioni ostili" dell'Italia ed alle sue "avventure geopolitiche antirusse". Ma al di là dei toni non si escludono spiragli.
"Ciascuna delle due parti ha declinato le proprie priorità, ma ora bisogna capire quello che vogliono i russi", spiegano all'Adnkronos fonti a conoscenza del dossier, che sottolineano come Mosca abbia insistito sul carattere "temporaneo" della nazionalizzazione annunciata venerdì sulla base al decreto 302 dell'aprile dello scorso anno. Mentre viene considerato abbastanza "simbolico" l'impatto del trasferimento della gestione della filiale russa del gruppo marchigiano, che vale solo il 3% del giro d'affari complessivo di Ariston.
Il precedente a cui si guarda è quello della Danone, nazionalizzata nel luglio del 2023 sulla base dello stesso decreto, che ha già colpito altre 20 aziende europee (insieme ad Ariston anche la tedesca Bosch è stata colpita venerdì dallo stesso provvedimento): a marzo è stata revocata la misura, mentre qualche settimana prima erano emerse indiscrezioni sulla sua intenzione di cedere le attività in Russia. Un modo per 'costringerla' a vendere? Non è chiaro, come non è chiaro nel caso di Ariston, la cui gestione, a differenza di altre aziende, non è passata all'Agenzia federale per le proprietà statali, ma a una divisione di Gazprom, la Jsc Gazprom Domestic system, che produce elettrodomestici. Una differenza che potrebbe essere interpretata in due modi: quello di affidare la gestione dei processi produttivi della filiale russa di Ariston ad una società competente o di manifestare l'interesse a subentrare.
Quali che siano le intenzioni e le motivazioni - fra le più accreditate c'è il pressing politico sull'Italia, presidente di turno del G7, perché non 'ceda' sulla questione dell'utilizzo degli extraprofitti dei beni russi congelati nella Ue - le previsioni sui tempi di un'eventuale revoca del provvedimento parlano di mesi. E nel frattempo a Bruxelles si studiano misure - che potrebbero rientrare nel 14mo pacchetto delle sanzioni contro la Russia - come quella in base alla quale, nel caso in cui la proprietà di una società venga affidata in amministrazione temporanea, l’operatore europeo potrà agire dinanzi alle corti nazionali per aggredire non fondi e beni statali ma i beni appartenenti ai soggetti che beneficiano del provvedimento.
Nell'incontro di oggi alla Farnesina, su indicazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani, all'ambasciatore russo in Italia, Alexei Paramonov, convocato dal segretario generale Riccardo Guariglia, è stato espresso "il forte disappunto del governo per l'inatteso provvedimento e sono stati chiesti chiarimenti sulle sue motivazioni, che non trovano fondamento nel diritto", auspicando che Mosca "possa riconsiderare il provvedimento preso", qualificato dalla stessa parte russa "come temporaneo".
Queste misure, ha replicato Paramonov, nel rispetto del relativo quadro giuridico, "sono state adottate in risposta alle azioni ostili e contrarie al diritto internazionale intraprese dagli Stati Uniti e dagli altri Stati esteri che si sono uniti a loro, volte a privare illegalmente la Russia, le sue entità giuridiche e varie persone fisiche del diritto di proprietà e/o a limitare tale diritto su beni situati nel territorio di tali Stati".
Secondo l'ambasciatore, "non si può non considerare che la retorica e il tono sempre più aggressivi e irresponsabili dei leader occidentali e delle loro compagini non possono che essere interpretati come deliberata intenzione di minacciare in modalità continuativa la sicurezza della Russia, quella nazionale, economica, energetica e di ogni altro tipo". Poi, nel ricordare che "Mosca ha sempre attribuito particolare importanza alle proficue e reciprocamente vantaggiose relazioni commerciali ed economiche con l’Italia", Paramonov ha accusato le autorità italiane di aver "sacrificato i reali interessi nazionali della Repubblica per partecipare a sterili e pericolose avventure geopolitiche anti-russe".
Insieme a Tajani, che è in contatto sin dal primo momento con l’azienda e si riserva di approfondire le conseguenze della decisione russa insieme ai partner G7 e Ue e di valutare una risposta appropriata, della questione si sta occupando anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che ha avuto una conference call con il presidente di Ariston Group, Paolo Merloni, e l'amministratore delegato Maurizio Brusadelli, alla presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli. Urso ha illustrato l'azione che il governo sta svolgendo con la Commissione Europea riguardo alla messa a punto di nuovi strumenti, nell'ambito del quadro sanzionatorio europeo, volti a tutelare le imprese italiane ed europee interessate da analoghi atti di ritorsione da parte della Russia e per scoraggiare il riproporsi di tali azioni. Mentre il vice premier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha detto: "Di questa vicenda io so poco, lascio che se ne occupino i miei colleghi di governo che seguono il dossier e nei quali ho totale fiducia'.
Esteri
Spagna, Sanchez resta alla guida del governo
Niente dimissioni per il premier dopo l'inchiesta sulla moglie
In Spagna niente dimissioni per il premier socialista Pedro Sanchez dopo l'inchiesta aperta contro la moglie. "Continuerò con più forza di prima", ha detto. L'annuncio è arrivato dallo stesso premier che ha denunciato una "campagna diffamatoria" contro di lui e la consorte: "Sappiamo che non si fermerà, ma possiamo affrontarla". Il premier spagnolo ha poi ringraziato per il sostegno gli elettori e il suo partito.